IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto  l'articolo  5,  commi 2 e 3 della legge 24 febbraio 1992, n.
225;
  Visto l'articolo 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visti  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il
quale  e'  stato  prorogato,  fino  al  31 dicembre 2008, lo stato di
emergenza  socio  economico  ambientale  nella  laguna  di Venezia in
ordine  alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di
grande  navigazione,  l'ordinanza  del  Presidente  del Consiglio dei
Ministri  n.  3383 del 3 dicembre 2004, e successive modificazioni ed
integrazioni,  nonche'  la  nota  del 30 ottobre 2008 del Commissario
delegato per tale emergenza;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri 2
dicembre  2005,  concernente  la dichiarazione di «grande evento» nel
territorio  della  provincia di Varese per i «Campionati del Mondo di
ciclismo  su  strada  2008»  nonche'  l'ordinanza  del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  n.  3514  del  19 aprile 2006, e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il  decreto-legge  26  maggio  1984, n. 159, convertito, con
modificazioni dalla legge 24 luglio 1984, n. 363, recante «Interventi
urgenti in favore delle popolazioni colpite dai movimenti sismici del
29  aprile 1984 in Umbria e del 7 e 11 maggio 1984 in Abruzzo, Molise
e Campania.»;
  Viste le ordinanze del Ministro delegato per il coordinamento della
protezione  civile  n. 406/FPC/ZA del 14 novembre 1984, n. 529/FPC/ZA
del  9  aprile 1985, n. 620/FPC/ZA del 15 ottobre 1985, n. 697/FPC/ZA
del  6  marzo 1986 e n. 823/FPC/ZA del 29 ottobre 1986, n. 905/FPC/ZA
del   17  febbraio  1987,  n.  987/FPC/ZA  del  20  maggio  1987,  n.
1025/FPC/ZA  del  20  giugno  1987,  n.  1029  del 20 giugno 1987, n.
1497/FPC  del  6  luglio  1988,  n. 1653/FPC del 13 febbraio 1989, n.
1928/FPC  del  1°  giugno  1990,  n. 2372/FPC del 24 gennaio 1994, n.
2383/FPC  del  13  giugno 1994, n. 2414 del 16 novembre 1996, n. 2695
del  13  ottobre  1997,  n. 3028 del 18 dicembre 1999, n. 3194 del 12
aprile  2002,  pubblicate rispettivamente nelle Gazzette Ufficiali n.
319  del  20  novembre  1984, n. 92 del 18 aprile 1985, n. 255 del 29
ottobre  1985,  n. 63 del 17 marzo 1986 e n. 259 del 7 novembre 1986,
n.  48  del  27  febbraio  1987, n.  160  dell'11 giugno 1987, n. 161
dell'11 luglio 1988, n. 43 del 21 febbraio 1989, n. 139 del 16 giugno
1990,  n.  141  del 18 giugno 1994, n. 21 del 27 gennaio 1997, n. 244
del 18 ottobre 1994, n. 301 del 24 dicembre 1999, n. 92 del 19 aprile
2002,  con  le quali sono stati, tra l'altro, stabiliti i criteri per
la  realizzazione  degli interventi di ricostruzione e di riparazione
dei danni provocati dal sisma del 7 e 11 maggio 1984 e n. 3444 del 27
giugno 2005;
  Viste le note del 3 ottobre 2007 e del 23 giugno 2008 della regione
Molise del 28 luglio 2008 della regione Abruzzo;
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22
settembre  2006,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato  lo  stato di
emergenza  in  relazione  alle  eccezionali  avversita'  atmosferiche
verificatesi  nei  giorni  dal  14 al 17 settembre 2006 nei territori
delle regioni Marche, Liguria e Veneto;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3592
del  29  maggio 2007 recante: «Primi interventi urgenti di protezione
civile  diretti  a  fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali
eventi  alluvionali  che  hanno  colpito  il territorio della regione
Veneto nei giorni dal 14 al 17 settembre 2006»;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
5 giugno 2007, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza
in  relazione  agli  eccezionali  eventi alluvionali verificatisi dal
giorno   26   maggio  2007  nel  territorio  della  regione  autonoma
Friuli-Venezia  Giulia e l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri  n.  3610 in data 30 agosto 2007 nonche' la richiesta del 24
ottobre  2008  formulata  dall'Assessore alla protezione civile della
regione  autonoma  Friuli-Venezia  Giulia  -  Commissario  delegato e
dall'Assessore  regionale  all'ambiente e alla difesa del suolo della
regione Veneto;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
11 luglio 2008 recante la dichiarazione dello stato d'emergenza, fino
al  31  dicembre 2009, determinatosi nel settore del traffico e della
mobilita' nell'asse autostradale Corridoio V dell'autostrada A4 nella
tratta   Quarto   d'Altino-Trieste   e   nel   raccordo  autostradale
Villesse-Gorizia  e  l'ordinanza  del  Presidente  del  Consiglio dei
Ministri n. 3702 del 5 settembre 2008;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
11  dicembre 2007 recante la dichiarazione, fino al 31 dicembre 2009,
dello  stato  d'emergenza  socio-economico-sanitaria  nel  territorio
della regione Calabria e l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri  n. 3635 del 21 dicembre 2007, e successive modificazioni ed
integrazioni;
  Visto  il  decreto-legge  23  maggio  2008,  n. 90, convertito, con
modificazioni,  dalla legge 14 luglio 2008, n. 123, ed in particolare
l'articolo  19  del  citato  decreto-legge n. 90/2008 con il quale e'
stato  prorogato  fino  al 31 dicembre 2009 lo stato di emergenza nel
settore dei rifiuti nella regione Campania;
  Visto  il  decreto-legge  6  novembre 2008 n. 172, recante: «Misure
straordinarie   per   fronteggiare   l'emergenza  nel  settore  dello
smaltimento  dei  rifiuti  nella  regione  Campania,  nonche'  misure
urgenti di tutela ambientale»,
  Visto  il  decreto-legge  29  marzo  2004,  n.  79, convertito, con
modificazioni,   dalla   legge   28  maggio  2004,  n.  139,  ed,  in
particolare,  gli  articoli  1 e 2 del predetto decreto-legge, ove si
dispone  che  alla  definizione  degli  interventi  per  la  messa in
sicurezza  delle grandi dighe si provvede su indicazione del Registro
italiano  dighe  e  previa  emanazione  della  deliberazione  di  cui
all'articolo 5, comma 1 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18
novembre  2004 di dichiarazione dello stato di emergenza in relazione
alla  messa  in  sicurezza  delle  grandi  dighe  di  Figoi  e Galano
(Liguria); Zerbino e La Spina (Piemonte); Sterpeto (Lazio); La Para e
Rio  Grande (Umbria); Molinaccio (Marche); Muraglione, Montestigliano
e  Fosso  Bellaria  (Toscana);  Pasquasia  e Cuba (Sicilia); Gigliara
Monte (Calabria), nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri   del   18   febbraio  2005  di  estensione  della  predetta
dichiarazione  di  stato  di emergenza alla diga di Muro Lucano nella
regione Basilicata;
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14
febbraio  2008  di proroga dello stato di emergenza in relazione alla
messa  in  sicurezza  delle  grandi  dighe  di  Zerbino  e  La  Spina
(Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara
Monte (Calabria);
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22
aprile 2008 recante la proroga, fino al 31 dicembre 2008, dello stato
di  emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe
di  Figoi  e  Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata), Muraglione,
Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana);
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3461/2005, n. 3498/2005, n. 3437/2005, n. 3418/2005, n. 3485/2005, n.
3707/2008 e n. 3675/2008 per la messa in sicurezza delle grandi dighe
delle regioni Basilicata, Lazio, Sicilia, Piemonte, Liguria, Marche e
Toscana;
  Vista   la   nota   del   Registro  italiano  dighe  -  Commissario
straordinario  del  17  ottobre  2007  e  la nota del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti del 22 ottobre 2008;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
28  agosto  2008  recante la proroga, fino al 28 febbraio 2009, degli
stati   d'emergenza   in   conseguenza   degli   eventi   alluvionali
verificatisi  sull'intero  territorio regionale nei mesi di ottobre e
novembre 2002;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3258  del 20 dicembre 2002, n. 3292 del 6 giugno 2003, n. 3579 del 30
marzo  2007,  n.  3704  del  17  settembre  2008, nonche' la nota del
Presidente della regione Emilia-Romagna del 23 ottobre 2008;
  Visti  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
21  settembre  2007  concernente  la dichiarazione di «grande evento»
relativa   alla  Presidenza  italiana  del  G8  e  le  ordinanze  del
Presidente  del  Consiglio dei Ministri n. 3629 del 20 novembre 2007,
n.  3642  del  2008 articolo 15, n. 3652 del 2008 articolo 6, n. 3663
del  2008,  n.  3669  del 17 aprile articolo 1, n. 3698 del 29 agosto
2008, n. 3704, n. 3707 e 3710 del 2008;
  Sentito il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio in
ordine alla possibilita' di individuare l'area dell'arsenale compresa
tra  il  molo, le banchine antistanti l'autoreparto, Cala Camiciotto,
Molo  Carbone,  la  banchina  ex deposito cavi Telecom e l'antistante
specchio   d'acqua,  come  sito  di  interesse  nazionale  in  deroga
all'articolo  252  del  decreto  legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e
successive modificazioni;
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23
dicembre  2003 di dichiarazione dello stato di emergenza in relazione
alla  situazione determinatasi nel territorio dell'isola di Lampedusa
e  nelle  prospicienti aree marittime, successivamente prorogata, con
decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri del 21 dicembre
2007, fino al 31 dicembre 2009;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3350/2004, n. 3382/2004, n. 3410/2005, n. 3485/2005, n. 3516/2006, n.
3536/2006,  n.  3545/2006,  n. 3552/2006, n. 3652/2008, n. 3661/2008,
emanate  per  fronteggiare  il  contesto  emergenziale  in  atto  nel
territori   dell'isola   di   Lampedusa  e  nelle  prospicienti  aree
marittime;
  Considerato  che nel territorio dell'isola di Lampedusa le aree per
la raccolta delle imbarcazioni e degli altri materiali utilizzati per
l'ingresso  illegale  di  stranieri  nel  territorio della Repubblica
italiana  risultano  totalmente  occupate  e  che, pertanto, si rende
necessario  provvedere  con immediatezza ad ogni attivita' necessaria
allo svuotamento delle predette aree;
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:

                               Art. 1.

  1.  Per accelerare le iniziative dirette al superamento dello stato
d'emergenza  socio  economico  ambientale  nella laguna di Venezia in
ordine  alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di
grande  navigazione,  ai  fini dell'approvazione dei progetti e degli
impianti  per  la  gestione  dei sedimenti di dragaggio e degli altri
rifiuti,  anche pericolosi, derivanti da interventi di scavo compresi
nell'ambito   del   Sito  di  interesse  Nazionale  di  Venezia-Porto
Marghera,  il Commissario delegato di cui all'ordinanza di protezione
civile  n.  3383  del 3 dicembre 2004, e' autorizzato a derogare alle
seguenti disposizioni:
   articoli  5,  7,  9, 10, 13, 14 e 18 del decreto legislativo n. 59
del 2005, e successive modificazioni;
   articolo 1 della legge regionale n. 26 del 2007;
   articolo  10 del decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive
modificazioni ed integrazioni.