IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Firenze, approvato
con  regio  decreto  14  ottobre  1926,   n.   2406,   e   successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933,  n.  1592,  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista  la  proposta formulata dalla facolta' di lettere e filosofia
dell'Universita' degli studi di Firenze, in data 4 ottobre 1989;
  Viste le delibere delle facolta' di architettura (31 ottobre 1989),
economia e commercio (17 ottobre 1989) e magistero (19 ottobre 1989);
  Viste  le  delibere  del  consiglio di amministrazione e del senato
accademico dell'Universita' medesima;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  della presente modifica,
proposta in deroga al termine triennale di cui all'art. 17 del  testo
unico approvato con regio decreto n. 1592/1933;
  Udito il parere del Consiglio universitario nazionale;
                               Decreta:
                            Articolo unico
  All'elenco  delle  scuole  dirette a fini speciali, di cui all'art.
491, e' aggiunta la scuola diretta a  fini  speciali  sul  costume  e
sulla moda.
  Dopo  gli articoli relativi alla scuola diretta a fini speciali per
operatori economici dei servizi turistici, con lo  spostamento  della
numerazione degli articoli successivi, sono aggiunti i seguenti nuovi
articoli:
       Scuola diretta a fini speciali sul costume e sulla moda
  Art.  511.  -  E'  istituita  la scuola diretta a fini speciali sul
costume e sulla moda presso l'Universita' degli studi di Firenze.
  La scuola e' suddivisa nei seguenti indirizzi:
    a)  storia  del costume, della moda e degli accessori. Restauro e
conservazione;
    b) giornalismo, fotografia e grafica di moda;
    c) progettismo di moda;
    d) tecniche di produzione e di mercato (tessile e confezione).
  La  scuola  ha  lo  scopo  di  preparare  operatori nel settore del
costume e della moda e in particolare esperti di storia del costume e
della  moda, giornalisti, fotografi e grafici di moda, progettisti di
moda, tecnici della produzione e del mercato di moda.
  La  scuola  rilascia il diploma di esperto di costume e di moda con
specificazione dell'indirizzo.
  Art. 512. - Il corso ha la durata di tre anni. Ciascun anno prevede
quattrocento ore di insegnamento, delle quali non  piu'  del  50%  di
attivita' pratiche guidate.
  In  base  alle  strutture  disponibili  la  scuola  e'  in grado di
accettare un numero massimo di iscritti  pari  a  dieci  per  ciascun
indirizzo, per un totale di quaranta studenti ogni anno.
  Art.  513.  - All'attuazione delle attivita' didattiche programmate
dal consiglio della  scuola  concorrono  la  facolta'  di  lettere  e
filosofia, economia e commercio, architettura e magistero.
  Art.  514.  -  Le  materie  si dividono in fondamentali e opzionali
(annuali o semestrali, come per ciascuna indicata dal consiglio della
scuola).
  Gli  insegnamenti  fondamentali  comuni  a tutti gli indirizzi sono
sette. Essi sono da scegliersi tra i seguenti:
   storia dell'arte e delle comunicazioni visive;
   storia dell'arte;
   storia delle arti minori;
   storia del costume e della moda;
   storia dello spettacolo;
   merceologia;
   marketing;
   istituzioni di diritto pubblico;
   disegno;
   una lingua straniera;
   elementi di informatica;
   storia della comunicazione letteraria.
  Gli  insegnamenti  opzionali  caratterizzanti  gli indirizzi sono i
seguenti:
  INDIRIZZO  N.  1  -  a)  Storia  del  costume,  della  moda e degli
accessori. Restauro e conservazione:
   storia delle tradizioni e del costume popolare;
   storia del costume militare;
   storia  dell'arte  medio-orientale  e  orientale  (con particolare
riferimento al tessile, al costume e agli accessori);
   storia del costume antico;
   iconografia e iconologia;
   storia delle tecniche artistiche;
   storia  e  tecnica  del  restauro  (con particolare riferimento al
tessile, al costume e agli accessori);
   storia delle arti decorative e industriali;
   storia delle arti grafiche;
   museologia;
   storia del costume teatrale;
   storia sociale dell'arte;
   storia della lingua italiana (lessico del settore);
   chimica delle sostanze coloranti;
   storia del tessuto;
   scenografia e storia della scenografia teatrale.
 INDIRIZZO N. 2 - b) Giornalismo, fotografia e grafica di moda:
   storia della fotografia;
   storia del cinema;
   storia del disegno e della grafica di moda;
   tecnica cinematografica e video;
   sociologia e psicologia dell'arte;
   storia e tecnica dell'informazione;
   informazione moda;
   storia del giornalismo;
   teoria e tecnica della comunicazione visiva;
   filosofia dell'informazione;
   tecniche pubblicitarie;
   tecniche fotografiche;
   organizzazione della pubblicita';
   disegno di rappresentazione e di analisi;
   disegno di progetto;
   grafica pubblicitaria.
  INDIRIZZO N. 3 - c) Progettismo di moda:
   tecnica di produzione industriale;
   materiali;
   progettazione del prodotto;
   economia;
   ottica;
   anatomia artistica;
   tecniche grafiche;
   elettronica applicata;
   storia delle istituzioni e delle dottrine economiche;
   indirizzi dell'architettura moderna (storia del disegno);
   modello e tecnica sartoriale;
   progettazione artistica per l'industria.
  INDIRIZZO  N.  4  -  d) Tecniche di produzione e mercato (tessile e
confezione):
   storia del commercio;
   diritto commerciale italiano e internazionale;
   ragioneria generale;
   analisi e ricerche di mercato;
   tecnica del commercio internazionale;
   statistica;
   pianificazione e controllo della commercializzazione;
   tecnica di produzione del tessuto;
   strutture tessili;
   organizzazione aziendale e della produzione;
   disegno tessile;
   analisi del filato e dei tessuti;
   valutazione dei prodotti;
   tendenze moda per i prodotti.
  Gli  insegnamenti opzionali da frequentare nel triennio sono sedici
comprese  le  iterazioni.  Possono  essere  scelti  fino  a   quattro
insegnamenti  opzionali  degli indirizzi diversi da quello prescelto.
Non sono ammesse abbreviazioni di corso.
  Art.  515.  -  Il  tirocinio  si  svolge  sotto la guida di docenti
designati dal consiglio della scuola, presso aziende della regione  o
nazionali  e  consistono  nella  realizzazione  di  elaborati utili a
dimostrare il conseguimento di una conoscenza operativa.
  Il tirocinio comprende un impegno di almeno cento ore annue.
  Art.  516.  -  La frequenza dei corsi e delle attivita' pratiche e'
obbligatoria. Gli esami annuali e di tirocinio  (attivita'  pratiche)
si svolgono nel modo seguente:
   1) un colloquio per ciascun insegnamento teorico;
   2)  una  prova  pratica (eventualmente scritta) sull'attivita' del
tirocinio svolto.
  Art. 517. - L'esame di diploma consiste nella presentazione e nella
discussione di un elaborato, di natura teorica e pratica, finalizzato
alla professione specifica, predisposto sotto la guida di un docente.
  L'esame   di  diploma  e'  sostenuto  davanti  ad  una  commissione
presieduta dal direttore della scuola o da  un  professore  ordinario
suo  delegato.  La  commissione  sara'  proposta  dal consiglio della
scuola e sara' costituita secondo le vigenti norme  universitarie  di
cui all'art. 42 del testo unico del 1933.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Firenze, addi' 13 gennaio 1990
                                                Il pro-rettore: ZAMPI