Il  Ministro dell'interno, con proprio decreto del 25 maggio 1989,
in seguito a parere della  commissione  prevista  dall'art.  7  della
legge  2  gennaio  1958,  n. 13, ha conferito i seguenti attestati di
pubblica  benemerenza  al  valor  civile  per  le  azioni  coraggiose
sottoindicate:
   Maresciallo  capo  dei carabinieri Giacomo Bulciolu, il 10 gennaio
1987, in Romana di Sassari. - Con grave rischio personale,  penetrava
reiteratamente   in   un'abitazione   privata  invasa  dalle  fiamme,
riuscendo a portare all'esterno oggetti di valore e  due  bombole  di
gas  liquido. Si prodigava, quindi coadiuvato da graduato dipendente,
al completo spegnimento dell'incendio.
   Appuntato dei carabinieri Giovanni Carboni, il 10 gennaio 1987, in
Romana di Sassari.  -  Libero  dal  servizio,  accorreva  prontamente
presso un'abitazione privata invasa dalle fiamme e, con grave rischio
personale,  collaborava  col   proprio   comandante   nell'opera   di
spegnimento dell'incendio.
   Appuntato  dei carabinieri Francesco Latorre il 17 agosto 1987, in
Bolsena. - In occasione di un incendio  sviluppatosi  in  un  capanno
adiacente ad un campeggio, non esitava ad introdursi al suo interno e
a trasportare a distanza di sicurezza due  bombole  di  gas  liquido,
ormai avvolte dalle fiamme, scongiurandone la sicura deflagrazione.
   Maresciallo  di  2a  classe Giuseppe German, il 24 agosto 1987, in
Caorle. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a  tuffarsi
in  mare  per  soccorrere  un  bambino che, per le avverse condizioni
meteomarine, era in procinto di  annegare.  Raggiuntolo,  riusciva  a
trarlo in salvo a riva.
   Finanziere  Gennaro  Monaco,  il  2 aprile 1988, in Taranto. - Con
pronta determinazione e grande sprezzo del pericolo,  ingaggiava  una
violenta  colluttazione con un malvivente armato. Riusciva, quindi, a
disarmarlo ed a consegnarlo alla giustizia.
   Appuntato della guardia di finanza Michele Pignalosa, il 31 maggio
1988, in Taranto. - Senza esitazione si avvicinava ad  un'autovettura
in  fiamme  e  provvedeva  a  trarre  in  salvo il conducente rimasto
prigioniero al suo interno.  Si  prodigava,  poi,  nello  spegnimento
dell'incendio.
   Finanzieri  Antonio  Quaranta  e  Orlando  Rosellini, il 1› luglio
1988, in San Giuliano di Rimini. - Senza esitazione e con sprezzo del
pericolo provvedeva, con l'aiuto di un collega, a trarre in salvo una
bambina  intrappolata  in  un'autovettura   avvolta   dalle   fiamme.
Successivamente si prodigava nello spegnimento dell'incendio.
   Massimo  Giacometti,  l'11  luglio 1988, in Castelfranco Veneto. -
Richiamato da invocazioni di aiuto,  non  esitava  a  tuffarsi  nelle
acque  di  un  fossato  per  soccorrere una donna gettatavisi a scopo
suicida. Raggiuntala riusciva a trarla in salvo a riva.
   Sc. Np. Ivano Mazzotti, il 21 luglio 1988, in Rimini. - Richiamato
da invocazioni di aiuto, non esitava a lanciarsi in mare in  soccorso
di  una  persona  in  procinto  di  annegare. Raggiuntala, riusciva a
trarla in salvo.
   Finanziere Antonio Schiavone, il 17 settembre 1987, in Milano. Con
alto senso del dovere, non esitava a porsi  all'inseguimento  di  due
individui  che  avevano  tentato di forzare la portiera di un'auto in
sosta.  Raggiuntili,  dopo  una  violenta  colluttazione  riusciva  a
bloccare e trarre in arresto uno dei malviventi.
   Finanzieri  Sandro  Bologna  e Paolo Bullita, il 22 marzo 1988, in
Anguillara  Sabazia.  -  Coraggiosamente   si   introduceva   in   un
appartamento  in  fiamme  per  soccorrere, insieme ad un collega, una
donna anziana. Successivamente si prodigava a spegnere l'incendio.
   Brigadiere  della  guardia di finanza Giuseppe Bucaria, finanzieri
Giuseppe Rinaldi e Salvatore Russo, il 15 settembre 1988,  in  Fasano
(Brindisi).  -  Nel  corso  di un violento nubifragio, non esitava ad
intervenire in soccorso di  una  donna,  bloccata  all'interno  della
propria  autovettura  semisommersa  dall'acqua. Riusciva, quindi, con
l'ausilio di due colleghi, a trarre in salvo la sventurata.