IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO
                       DELLA PROTEZIONE CIVILE
  Visto  il  decreto-legge  12 novembre 1982, n. 829, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938;
  Considerato  che  nella  prima  mattinata  del  5  maggio  1990 una
violenta scossa del grado 7›  della  scala  Mercalli  ha  interessato
vaste  zone della Basilicata, Puglia e Campania provocando lesioni ad
edifici pubblici e privati;
  Viste   le   numerose   richieste  di  intervento  pervenute  dalle
prefetture e dalle amministrazioni locali  interessate  dal  predetto
sisma e volte al ristoro dei danni prodotti;
  Preso  atto delle risultanze emerse nella riunione tenutasi in data
8 maggio 1990 presso il Dipartimento della protezione civile  con  la
presenza  dei  rappresentanti  delle amministrazioni statali e locali
interessate;
  Atteso  che  l'entita'  dell'evento  sismico  richiede un immediato
intervento volto alla tutela della pubblica  e  privata  incolumita',
nonche' al ristoro dei danni verificatisi;
  Ravvisata  la  necessita'  di  intervenire  disponendo,  anzitutto,
interventi di  somma  urgenza  e,  quindi,  accertamenti  volti  alla
quantificazione dei danni provocati dall'evento sismico affinche' con
successivo provvedimento si possa  procedere  al  ristoro  dei  danni
stessi  e  cio' anche al fine della individuazione degli stanziamenti
sui quali far gravare i relativi oneri;
  Ritenuto  che  gli accertamenti di cui sopra devono essere compiuti
nell'ambito dei comuni individuati, nelle regioni Basilicata,  Puglia
e  Campania,  sulla  base  dell'intensita'  macrosismica, determinata
dall'Istituto nazionale di geofisica e dal Gruppo  nazionale  per  la
difesa dai terremoti;
  Avvalendosi  dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria
norma;
                               Dispone:
                               Art. 1.
  1.   Per   fronteggiare   le  prime  immediate  conseguenze  e  per
l'effettuazione degli interventi e delle opere di prima necessita' ed
urgenza  nei  comuni  delle  regioni  Basilicata,  Puglia  e Campania
colpiti dall'evento sismico del 5 maggio 1990 ed individuati come  in
premessa,  e' impegnata, a carico del Fondo per la protezione civile,
la somma di lire 1 miliardo.