Dal 1 giugno 1990 e' pagabile, presso le banche sottoindicate, la sesta cedola d'interesse relativa al semestre dicembre 1989-maggio 1990 del prestito abbligazionario 1987/1992, indicizzato 1a emissione, di nominali lire 1.000 miliardi, nella misura del 6,35% lordo, pari al 5,953% al netto della ritenuta fiscale del 6,25%: Banca nazionale del lavoro, Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Banco di Sardegna, Monte dei Paschi di Siena, Credito italiano, Banco di Roma, Banca commerciale italiana, Banco di Santo Spirito, Cassa di risparmio di Calabria e Lucania, Banca nazionale delle comunicazioni, Istituto bancario San Paolo di Torino, Banca popolare di Novara, Istituto di credito delle casse di risparmio italiane, Banca nazionale dell'agricoltura, Cassa di risparmio delle provincie lombarde, Cassa di risparmio di Roma, Credito romagnolo, Banca Manusardi & C. Si comunica inoltre che: a) per le obbligazioni di istituti di credito mobiliare di cui all'art. 4, punto A), del regolamento del prestito, il tasso annuo di rendimento, pari alla media aritmetica semplice dei rendimenti medi effettivi lordi di marzo e aprile 1990 e' risultato pari al 13,505%; b) per i BOT annuali, di cui all'art. 4, punto B), del regolamento del prestito, il tasso annuo di rendimento, pari alla media aritmetica semplice dei rendimenti lordi corrispondenti ai prezzi di assegnazione delle aste tenutesi nei mesi di marzo e aprile 1990, corretto dal fattore moltiplicativo in uso per i C.C.T. di attuale emissione (1-tn/1-to), e' risultato pari al 12,2356%; c) la media aritmetica risulta, pertanto, pari al 12,870% equivalente al tasso semestrale del 6,24%. In conseguenza, a norma dell'art. 4 del regolamento del prestito, per effetto dell'arrotondamento allo 0,05% per eccesso e della maggiorazione dello 0,25%, le obbligazioni frutteranno per il semestre giugno 1990-novembre 1990, scadenza 1 dicembre 1990, cedola n. 7, un interesse lordo del 6,50% pari ad un rendimento del 6,094% al netto della ritenuta fiscale del 6,25%.