IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 17 novembre 1982, n. 829, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Vista la propria ordinanza n. 1907/FPC in data 10 maggio 1990, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio 1990, con la quale si e' ritenuto che, ai fini dell'accertamento volto alla quantificazione dei danni provocati dall'evento sismico del 5 maggio 1990, tale accertamento deve essere compiuto nell'ambito dei comuni individuati nelle regioni Basilicata, Campania e Puglia, sulla base dell'intensita' macrosismica determinata dall'Istituto nazionale di geofisica (I.N.G.) e dal Gruppo nazionale difesa dai terremoti (G.N.D.T.); Vista la nota n. 940 del 24 maggio 1990 con la quale l'I.N.G. ha trasmesso il rilievo macrosismico delle aree colpite, nonche' l'elenco dei comuni presenti nel campo macrosismico del cennato evento con relative intensita'; Vista la lettera in data 18 maggio 1990, n. 90/251, con la quale il G.N.D.T. del Consiglio nazionale delle ricerche, nel trasmettere il prototipo delle schede per il rilevamento dei danni, esprime l'avviso che il rilevamento stesso si debba estendere all'intero patrimonio edilizio danneggiato nei comuni assegnati ad una intensita' dal 6 grado (compreso) in su della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS) e limitare ai soli edifici segnalati come presunti danneggiati dall'evento sismico in argomento nei comuni assegnati al mezzo grado 5 - 6 della cennata scala, non escludendo, tuttavia, che, in casi particolari, tenuto conto della vetusta' degli edifici e di particolari condizioni del terreno, si siano potuti verificare danni ad edifici siti in comuni lontani dall'epicentro del sisma e che hanno subito scosse di non rilevante intensita'; Tenute presenti le risultanze dell'indagine macrosismica effettuata dall'I.N.G. e le indicazioni contenute nel succitato documento elaborato dal G.N.D.T. e ritenuto, attese le numerose segnalazioni di danni pervenute anche da comuni pur non assegnati al 5 - 6 grado della scala Mercalli, di disporre gli accertamenti pure in questi altri comuni, anche alla stregua di quanto rappresentato dal G.N.D.T. che, come si e' detto, non ha escluso l'esistenza di danni nei medesimi comuni; Aquisita ogni utile ed opportuna indicazione al riguardo; Tenuto comunque presente che si tratta di danni che si aggiungono ad altri causati da precedenti recenti eventi sismici; Ritenuta la opportunita' di prorogare il termine indicato nel 1 comma dell'articolo 4 della succitata ordinanza n. 1907/FPC del 10 maggio 1990; Avvalendosi dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria norma; Dispone: Art. 1. Gli accertamenti speditivi di cui al combinato disposto degli articoli 1, 2, 3 dell'ordinanza n. 1907/FPC del 10 maggio 1990, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio 1990, sono effettuati nei comuni sottoindicati: Pietragalla (Potenza); Acerenza (Potenza); Avigliano (Potenza); Cancellara (Potenza); Abriola (Potenza); Anzi (Potenza); Avigliano - Frazione di Castel Lagopesole (Potenza); Balvano (Potenza); Baragiano (Potenza); Bella (Potenza); Brindisi di M. (Potenza); Filiano (Potenza); Melfi (Potenza); Oppido Luc. (Potenza); Picerno (Potenza); Pietrapertosa (Potenza); Pignola (Potenza); Potenza; Ruoti (Potenza); S. Chirico N. (Potenza); Tito (Potenza); Trivigno (Potenza); Tolve (Potenza); Vaglio Bas. (Potenza); Caggiano (Salerno); Albano di Luc. (Potenza); Brienza (Potenza); Calvello (Potenza); Campomaggiore (Potenza); Corleto Perticara (Potenza); Forenza (Potenza); Genzano di Lucania (Potenza); Muro Lucano (Potenza); Pescopagano (Potenza); Venosa (Potenza); Buccino (Salerno); Grassano (Matera); Tricarico (Matera); Accettura (Matera); Atella (Potenza); Castelgrande (Potenza); Irsina (Matera); Montesano S. Marcellana (Salerno); Padula (Salerno); Spinazzola (Bari); Vietri (Potenza); S. Fele (Potenza); Nocera Superiore (Salerno); Accadia (Foggia); Candela (Foggia); Canosa di Puglia (Bari); Ferrandina (Matera); Calabritto (Avellino); Gravina di Puglia (Bari); Minervino Murge (Bari); Palazzo S. Gervasio (Potenza); S. Mauro Forte (Matera).