IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL TESORO Vista la legge 19 gennaio 1955, n. 25 concernente la disciplina dell'apprendistato e successive modificazioni e integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 gennaio 1972, n. 10, sul trasferimento alle regioni a statuto ordinario delle funzioni amministrative statali in materia di istruzione artigiana e professionale e del relativo personale; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748, concernente la disciplina delle funzioni dirigenziali nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1973, n. 478, concernente la costituzione dell'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori con sede in Roma; Visto il decreto ministeriale 25 febbraio 1974, concernente le competenze delle divisioni e delle relative sezioni delle direzioni generali del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, e successive modificazioni e integrazioni, registrato alla Corte dei conti il 16 marzo 1974, registro n. 1, foglio n. 395; Vista la legge 1 giugno 1977, n. 285, come modificata dal decreto-legge 6 luglio 1978, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1978, n. 479; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, recante attuazione della delega di cui all'art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382; Visto l'art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 617 concernente la soppressione della Direzione generale dell'orientamento e dell'addestramento professionale dei lavoratori e il riordinamento interno dei servizi relativi alle funzioni non trasferite alle regioni; Vista le legge 12 agosto 1977, n. 675, recante provvedimenti per il coordinamento della politica industriale, la ristrutturazione, la riconversione e lo sviluppo del settore; Vista la legge 21 dicembre 1978, n. 845, recante la legge quadro in materia di formazione professionale; Vista la legge 11 aprile 1986, n. 113, concernente il piano straordinario per l'occupazione giovanile; Vista la legge 30 dicembre 1986, n. 943, recante norme in materia di collocamento e di trattamento dei lavoratori extracomunitari immigrati e contro le immigrazioni clandestine; Vista la legge 14 febbraio 1987, n. 40, recante norme per la copertura delle spese generali di amministrazione degli enti privati gestori di attivita' formative; Vista la legge 28 febbraio 1987, n. 56, recante norme sull'organizzazione del mercato del lavoro; Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa al coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunta' europee ed adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari; Visto il decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito con modificazioni dalla legge 20 maggio 1988, n. 160, recante norme in materia previdenziale, di occupazione giovanile e di mercato del lavoro, nonche' per il potenziamento del sistema informatico del Ministero del lavoro e della previdenza sociale; Visto il regolamento del Consiglio delle Comunita' Europee n. 2052/88 del 24 giugno 1988; Visto l'art. 3 del decreto-legge 17 settembre 1988, n. 408, convertito dalla legge 12 novembre 1988, n. 492, concernente il finanziamento dei piani di innovazione dei sistemi formativi predisposti dalle regioni; Visto il regolamento del Consiglio delle Comunita' Europee n. 4255/88 del 19 dicembre 1988; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 febbraio 1989 concernente l'istituzione del Comitato interministeriale per il coordinamento degli interventi dei fondi strutturali delle Comunita' Europee; Visto l'art. 8 del decreto-legge 2 marzo 1989, n. 65, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1989, n. 155, recante disposizioni in materia di finanza pubblica; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1989, n. 192, recante la collocazione alle dirette dipendenze del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del dirigente generale per l'orientamento e addestramento professionale dei lavoratori, nonche' determinazione delle relative competenze ed istituzione di una specifica struttura organizzativa; Visto il decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, recante norme urgenti in materia di asilo politico, di ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari e di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari ed apolidi gia' presenti nel territorio dello Stato; Ritenuta l'esigenza di determinare la struttura organizzativa per la trattazione di tutti gli affari attribuiti al dirigente generale per l'orientamento e l'addestramento professionale dei lavoratori, utilizzando sette dei posti di funzione di direttore di divisione, istituiti dalla tabella organica XV allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748, e rimasti integri pur dopo la soppressione della Direzione generale dell'orientamento e dell'addestramento professionale dei lavoratori, disposta dall'art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 617; Dato atto che il presente decreto non comporta variazioni in aumento delle dotazioni organiche del personale del Ministero, quali in atto esistenti: Decreta: Art. 1. L'ufficio centrale per l'orientamento e la formazione professionale dei lavoratori e' articolato in sette divisioni con i compiti appresso indicati. Divisione I AFFARI GENERALI - PERSONALE - COORDINAMENTO DELLE DIVISIONI Affari generali e personale. Pareri su disegni e proposte di legge. Predisposizione di elementi per risposte a interrogazioni o interpellanze parlamentari. Collegamento con le regioni e con le provincie autonome sotto il profilo delle reciproche informazioni e documentazioni. Relazione sullo stato e sulle prospettive della formazione professionale. Predisposizione delle relazioni annuali e dei rapporti da redigersi in osservanza delle disposizioni vigenti. Affari comunitari e internazionali. Divisione II ORIENTAMENTO PROFESSIONALE Politiche per l'orientamento professionale. Raccordo con le istituzioni pubbliche e private operanti nel settore. Promozione dell'orientamento professionale compresi gli indirizzi agli Ulmo per la individuazione di spazi informativi nei confronti degli iscritti alle liste di collocamento. Divisione III FORMAZIONE PROFESSIONALE Politiche per la formazione professionale. Rapporto con il Fondo sociale europeo e inoltro alla Comunita' europea dei relativi progetti. Istituzione e finanziamento delle iniziative di formazione professionale di lavoratori italiani all'estero. Predisposizione e finanziamento delle attivita' formative del personale da utilizzare in programmi di assistenza tecnica e cooperativa con i Paesi in via di sviluppo. Finanziamento integrativo dei progetti formativi ammessi a concorso della Comunita' economica europea. Organizzazione e finanziamento d'intesa con le regioni di corsi di aggiornamento del personale impiegato nelle iniziative di formazione professionale. Divisione IV PROGRAMMAZIONE PER L'INDIRIZZO E IL COORDINAMENTO DELL'ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO E FORMAZIONE - INNOVAZIONI Attivita' di documentazione, di informazione e di analisi e di elaborazione dei dati statistici, relativi all'orientamento e alla formazione professionale. Attivita' di studio, di ricerca e di sperimentazione. Raccordi con la programmazione economica nazionale. Innovazione di sistemi formativi: a) definizione dei requisiti tecnici per il riconoscimento e l'idoneita' delle strutture e delle attrezzature per la formazione professionale; b) definizione delle qualifiche professionali, dei loro contenuti tecnici, culturali ed operativi e prove di accertamento per la loro attribuzione; c) definizione dei requisiti necessari per l'ammissione all'insegnamento nelle attivita' di formazione professionale. Direttive in materia di formazione professionale dei lavoratori extra-comunitari. Esame dei progetti di formazione professionale concordati con il Ministero degli affari esteri per il reinserimento dei lavoratori extra-comunitari nei Paesi di origine. Studio dei sistemi di finanziamento della formazione. Divisione V INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA FORMAZIONE AI FINI DELL'OCCUPAZIONE GIOVANILE Valutazione e definizione contributi per le attivita' relative a: a) progetti di intervento per lo squilibrio locale tra domanda e offerta di lavoro; b) aggiornamento del personale impiegato nella formazione professionale; c) progetti speciali; d) progetti presentati nell'ambito del piano straordinario di attuazione dell'occupazione giovanile; e) finanziamento dei progetti relativi all'innovazione dei sistemi formativi regionali. Divisione VI VIGILANZA - CONTENZIOSO Finanziamento e vigilanza dell'ISFOL. Finanziamento delle attivita' di formazione professionale residue svolte nelle regioni. Finanziamento delle spese generali di amministrazione degli enti privati gestori di attivita' formative e relativo controllo. Contenzioso. Divisione VII SERVIZIO AMMINISTRATIVO, BILANCIO E CONTROLLO Predisposizione dei bilanci. Controllo flussi. Attivita' di contabilizzazione e controllo tecnico-gestionale delle attivita' operative rispettivamente: a) per il fondo per la mobilita' della manodopera; b) per il fondo di rotazione per il cofinanziamento dei progetti formativi da inoltrare al fondo sociale europeo; c) per il fondo per l'integrazione dei finanziamenti dei progetti speciali per la promozione dell'occupazione nelle regioni del Mezzogiorno. Attivita' relative alla liquidazione del soppresso FAPL. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dopo il visto e la registrazione della Corte dei conti. Roma, 10 marzo 1990 Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale DONAT CATTIN Il Ministro del tesoro CARLI Registrato alla Corte dei conti il 1 giugno 1990 Registro n. 4 Lavoro, foglio n. 139