IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il  proprio  decreto n. 714443/66-AU-50 dell'8 ottobre 1983,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 283 del 14 ottobre  1983,  con
cui  e'  stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU
con godimento  20  ottobre  1983,  di  durata  settennale,  al  tasso
d'interesse annuo dell'11,50%, per l'importo di 600 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
dell'8 ottobre 1983, con cui, fra l'altro, si dispone che gli importi
degli  interessi  da  pagare annualmente sui predetti titoli, nonche'
del capitale da rimborsare alla scadenza,  relativamente  alla  quota
degli  stessi  circolante all'interno, e' determinato con decreto del
Ministro del tesoro,  in  misura  pari  al  valore  nominale  in  ECU
convertito  in  lire  italiane  sulla base della media aritmetica dei
tassi di cambio lira italiana/ECU, comunicati  dall'Ufficio  italiano
dei cambi, nei primi venti giorni del mese di settembre precedente la
scadenza delle cedole di interesse o del titolo;
  Considerato  che occorre determinare gli importi degli interessi da
pagare relativamente alla settima cedola -  di  scadenza  20  ottobre
1990  -  dei  predetti  certificati  del  Tesoro  in ECU, nonche' del
capitale da rimborsare alla data medesima;
 Visto  il  proprio  decreto  n.  210299/66-AU-50 del 21 giugno 1984,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 262 del 22 settembre 1984, con
cui  si  e'  provveduto  a  regolare  i  rapporti  tra Tesoro e Banca
d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto,  in  particolare,  il  quinto comma dell'art. 1 del predetto
decreto del 21 giugno 1984, con cui si stabilisce che,  in  relazione
alla   variabilita'   dell'ammontare   dei  titoli  di  che  trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro, entro il mese di settembre di ogni anno, il capitale nominale
complessivo  dei  certificati  stessi,  sul   quale   devono   essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto il telex in data 27 settembre 1990, con cui la Banca d'Italia
ha comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo   nominale  dei  CTE  con  godimento  20  ottobre  1983,
attualmente  circolanti  all'interno,  e  sui   quali   deve   essere
effettuato  il  pagamento  degli interessi relativamente alla settima
cedola, di scadenza 20 ottobre 1990, nonche' il rimborso  del  valore
capitale alla data stessa, e' di 293.851.000 ECU;
   la  media  aritmetica  dei  tassi  di  cambio  lira  italiana/ECU,
comunicati dall'Ufficio italiano dei cambi  e  riferentisi  ai  primi
venti  giorni  del mese di settembre 1990, e' di L. 1.545,29 per ogni
ECU;
                               Decreta:
  Ai  sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale in
data 8 ottobre 1983, citato nelle premesse, gli importi per interessi
e   rimborso   capitale  da  pagare  in  lire  italiane  sulla  quota
attualmente circolante all'interno (pari a nominali 293.851.000  ECU)
dei  CTE  settennali  11,50%  con  godimento  20 ottobre 1983, sono i
seguenti:
   L.  52.219.776.355  relativamente alla settima cedola d'interesse,
di scadenza 20 ottobre 1990;
   L.  454.085.011.790  per  il  rimborso  della quota capitale, alla
medesima data del 20 ottobre 1990.
  Le suddette spese faranno carico, rispettivamente, ai capitoli 4691
e 9537 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro
per l'anno finanziario 1990.
  Il  presente  decreto  sara'  trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione, e verra' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Roma, 10 ottobre 1990
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 16 ottobre 1990
Registro n. 34 Tesoro, foglio n. 235