IL MINISTRO
                       PER LA FUNZIONE PUBBLICA
  Vista la legge-quadro sul pubblico impiego 29 marzo 1983, n. 93;
  Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 1986, n.
68, che  nell'art.  8  determina  la  composizione  del  comparto  di
contrattazione  collettiva  del  personale  della  scuola, prevedendo
altresi' la composizione  delle  delegazioni,  di  parte  pubblica  e
sindacale,  abilitata  alla trattativa per la formazione dell'accordo
riguardante il predetto comparto;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 1› febbraio 1986,
n. 13, recettivo dell'accordo intercompartimentale 1985-87;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n.
395, recettivo dell'accordo intercompartimentale 1988-90;
  Vista  la  direttiva  di  cui  alla  circolare  28 ottobre 1988, n.
24518/8.93.5, pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  257  del  2
novembre 1988, concernente, in attuazione dell'art. 8 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 395/88, le modalita'  di  accertamento
del  requisito  della  maggiore  rappresentativita' su base nazionale
delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali;
  Vista  la  circolare  19  gennaio 1990, n. 42257.8.93.5, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n.  19  del  24  gennaio  1990,  concernente
l'aggiornamento dei dati di cui alla circolare n. 24518/8.93.5 del 28
ottobre 1988;
  Tenuto  conto  che,  in base ai criteri ed ai parametri di cui alla
citata direttiva-circolare del 28 ottobre 1988, sono  da  considerare
maggiormente  rappresentative  su  base  nazionale  le confederazioni
sindacali nei confronti delle quali sia stata accertata, in base alla
predetta  direttiva-circolare,  la  rappresentativita' qualificata in
almeno due comparti di contrattazione  collettiva  ovvero  che  siano
presenti  nella  composizione del Consiglio nazionale dell'economia e
del lavoro;
  Tenuto  conto,  altresi', che in base ai criteri ed ai parametri di
cui alla citata direttiva-circolare del  28  ottobre  1988,  sono  da
considerare   maggiormente   rappresentative  su  base  nazionale  le
organizzazioni sindacali, le quali, oltre al requisito  della  minima
diffusione  territoriale,  abbiano superato anche "o quello collegato
alla procedura elettiva o il criterio della  consistenza  associativa
rilevato  in  base  alle  deleghe  conferite alle amministrazioni dai
dipendenti per la ritenuta del contributo sindacale";
  Tenuto  conto, inoltre, della speciale disposizione contenuta nella
circolare-direttiva del 28 ottobre 1988 che  consente  "nel  caso  di
scostamenti   minimi   rispetto  ai  discrimini  quantitativi........
marginali deroghe, in via del  tutto  eccezionale  e,  ove  ricorrano
particolarissime  ragioni  giustificative, con motivati provvedimenti
della pubblica  amministrazione  che  tengano  conto  delle  seguenti
variabili  di contesto: il grado di sindacalizzazione complessiva del
comparto e delle aree professionali indicate, la consistenza relativa
delle  varie  organizzazioni  sindacali  e la dinamica di crescita di
nuove organizzazioni sindacali";
  Viste  le note n. 25034 del 20 luglio 1989, n. 3837 del 13 dicembre
1989, n. 16001 del 21 luglio 1990, n. 16060 del 24 luglio 1990 e  gli
atti  in  esse  richiamati,  trasmesse  dal  Ministero della pubblica
istruzione in  riferimento  alle  circolari-direttive  in  precedenza
citate;
  Tenuto  conto dei dati pervenuti con le predette note del Ministero
della    pubblica    istruzione    in    relazione    alle     citate
circolari-direttive;
                               Decreta:
                               Art. 1.
  La  delegazione di parte pubblica di cui all'art. 8 del decreto del
Presidente della Repubblica 5 marzo 1986, n. 68, abilitata a condurre
la  trattativa  per  la  formazione  dell'accordo  sindacale  per  il
triennio 1991-93 riguardante il comparto del personale della  scuola,
e' composta nel modo seguente:
   Ministro per la funzione pubblica, presidente;
   Ministro del tesoro, o Sottosegretario di Stato delegato;
   Ministro   del   bilancio  e  della  programmazione  economica,  o
Sottosegretario di Stato delegato;
   Ministro  del lavoro e della previdenza sociale, o Sottosegretario
di Stato delegato;
   Ministro  della  pubblica  istruzione,  o Sottosegretario di Stato
delegato.