IL MINISTRO DEL TESORO Visto il proprio decreto n. 254803/66-AU-173 del 18 novembre 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 22 dicembre 1988, con cui e' stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU con godimento 28 novembre 1988, di durata quinquennale, al tasso d'interesse annuo dell'8,50%, per l'importo di 1.000 milioni di ECU; Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale del 18 novembre 1988, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo degli interessi da pagare annualmente sui predetti titoli, relativamente alla quota degli stessi circolante all'interno, e' determinato con decreto del Ministro del tesoro, in misura pari al valore nominale in ECU convertito in lire italiane sulla base della media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti giorni del mese di ottobre precedente la scadenza della cedola di interesse; Considerato che occorre determinare l'importo degli interessi da pagare relativamente alla seconda cedola, di scadenza 28 novembre 1990, dei predetti certificati del Tesoro in ECU; Visto il proprio decreto n. 570674/66-AU-173 del 10 agosto 1989, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 1989, con cui si e' provveduto a regolare i rapporti tra Tesoro e Banca d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati; Visto, in particolare, il quinto comma dell'art. 1 del predetto decreto del 10 agosto 1989, con cui si stabilisce che, in relazione alla variabilita' dell'ammontare dei titoli di che trattasi circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al Tesoro, entro il mese di ottobre di ogni anno, il capitale nominale complessivo dei certificati stessi, sul quale devono essere effettuati i pagamenti in lire; Visto il telex in data 24 ottobre 1990, con cui la Banca d'Italia ha comunicato, tra l'altro, che: l'importo nominale dei CTE con godimento 28 novembre 1988, attualmente circolanti all'interno, e sui quali deve essere effettuato il pagamento degli interessi relativamente alla seconda cedola, di scadenza 28 novembre 1990, e' di 583.675.000 ECU; la media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi e riferentisi ai primi venti giorni del mese di ottobre 1990, e' di L. 1.550,08 per ogni ECU; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n. 254803/66-AU-173 del 18 novembre 1988, meglio specificato nelle premesse, l'importo degli interessi da pagare in lire italiane sulla quota attualmente circolante all'interno (pari a nominali 583.675.000 ECU) dei CTE quinquennali 8,50% con godimento 28 novembre 1988, relativamente alla seconda cedola, di scadenza 28 novembre 1990, ammonta a L. 67.290.256.450, oltre alla ritenuta fiscale di L. 9.612.894.000 da applicare sugli interessi stessi. La suddetta spesa fara' carico al cap. 4691 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1990. Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione, e verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 6 novembre 1990 Il Ministro: CARLI Registrato alla Corte dei conti il 13 novembre 1990 Registro n. 37 Tesoro, foglio n. 161