IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA
                  RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
  Vista  la  legge 17 febbraio 1982, n. 46: "Interventi per i settori
dell'economia di rilevanza nazionale";
  Vista  la  legge  9 maggio 1989, n. 168: "Istituzione del Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica";
  Visto  in particolare l'art. 9 della legge 17 febbraio 1982, n. 46,
che dispone l'affidamento da parte del  Ministro  dell'universita'  e
della  ricerca  scientifica  e  tecnologica della esecuzione di detti
programmi mediante contratti di ricerca  da  stipulare  con  soggetti
scelti in deroga alle norme vigenti sulla contabilita' generale dello
Stato  e  dopo  la  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale   della
Repubblica italiana degli oggetti specifici delle ricerche;
  Vista  la legge 5 agosto 1988, n. 346 ed, in particolare, l'art. 5,
comma 2, relativo alle  somme  del  Fondo  speciale  per  la  ricerca
applicata con vincolo di destinazione a favore del Mezzogiorno;
  Vista  la  legge  11  marzo  1988, n. 67, che all'art. 15, comma 3,
riserva alla formazione di ricercatori e tecnici di ricerca una quota
non  superiore  al 10% delle disponibilita' del Fondo speciale per la
ricerca applicata;
  Vista  la  delibera  CIPI  del  27  ottobre  1988, n. 502, che reca
direttive  per  il  finanziamento  dei  progetti  di  formazione   di
ricercatori  e  tecnici di ricerca e, in particolare, il punto 6, che
ne indica le  modalita'  di  attivazione  nell'ambito  dei  programmi
nazionali di ricerca;
  Vista  la  delibera  CIPI  del  4  dicembre  1990, pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  n.   7   del   9   gennaio   1991,   concernente
l'approvazione  del Programma nazionale di ricerca per l'ambiente per
un ammontare complessivo di lire 229,453  miliardi,  di  cui  207,453
miliardi di lire per attivita' di ricerca e 22 miliardi per attivita'
di formazione, nonche', in particolare, il comma 3  ed  il  punto  C)
dell'ultimo comma;
  Considerato   che   nella   definizione   degli  specifici  oggetti
contrattuali relativi alle tematiche di ricerca si  e'  tenuto  conto
della  necessita'  di  adeguare gli obiettivi al conseguimento di una
pluralita' di risultati acquisibili alla proprieta' dello Stato;
                               Decreta:
                               Art. 1.
  1.  Il  Programma  nazionale  di ricerca per l'ambiente finalizzato
allo sviluppo  di  tecnologie  fortemente  innovative  e  strategiche
suscettibili  di  traduzione industriale nel medio periodo - definito
dal  Ministro  dell'universita'  e  della   ricerca   scientifica   e
tecnologica  ed approvato dal CIPI con delibera del 4 dicembre 1990 -
per l'attivazione di contratti per un ammontare  globale  massimo  di
229,453  miliardi  di cui 207,453 miliardi per attivita' di ricerca e
22  miliardi  per  attivita'  di  formazione,  e'  articolato   nelle
sottoelencate  tematiche,  comprensive  degli oggetti specifici delle
ricerche e delle relative attivita' di formazione.
              AREA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DA TRAFFICO
  Tema   1   -   Riduzione   delle  emissioni  inquinanti  attraverso
l'ottimizzazione dei motori e dei carburanti.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  e  messa a punto di soluzioni tecnologiche innovative per
motori a scoppio di autoveicoli, alimentati  da  carburanti  diversi,
per   la  riduzione  delle  emissioni  inquinanti  per  l'ambiente  e
pericolose per la salute dell'uomo, e atte a migliorare le condizioni
di  efficienza  nel  tempo.  Sviluppo di metodologie di progettazione
avanzate per componenti motoristici, di  aspirazione  e  scarico  per
l'abbattimento  all'origine  di  emissione  di  rumore.  Sviluppo  di
tecnologie innovative per la produzione di carburanti ottimizzati  ai
fini  del  contenimento  dell'inquinamento  atmosferico.  Valutazione
della  rispondenza  in   termini   costo/benefici   delle   soluzioni
tecnologiche  sviluppate  rispetto  a  quelle  in uso. Verifica della
trasferibilita' su scala industriale  dei  processi  messi  a  punto.
Validazioni    tossicologiche,   ecotossicologiche   e   di   impatto
ambientale. La ricerca si articola in tre sottotemi:
   messa   a  punto  di  almeno  tre  soluzioni  motoristiche,  quali
iniezioni  innovative,  nuove  camere  di  combustione,  sistemi   di
alimentazione  policarburanti,  anche  in  riferimento  a veicoli per
trasporto pubblico, in grado di assicurare la rispondenza  alle  piu'
rigorose  normative  internazionali, per quanto attiene la protezione
dell'ambiente e della salute, e di ridurre i rischi di diminuzione di
efficienza   dovuti   ad   usura  ed  a  non  corretta  manutenzione.
Realizzazione dei relativi prototipi.  Validazione  funzionale  e  di
impatto ambientale mediante campagne di prove significative simulanti
le piu' severe condizioni di esercizio  e  valutazione  economica  in
termini costo/prestazioni;
   sviluppo  di  metodologie di progettazione avanzata per componenti
motoristici di aspirazione e scarico, al fine di ridurre  all'origine
l'emissione  di  rumore.  Validazione  delle  metodologie  sviluppate
attraverso  la  realizzazione  a  livello  prototipo  di  almeno  due
componenti   significativi.   Verifica   sperimentale  dei  prototipi
mediante prove in sala motori e di flotta in termini di funzionalita'
e di riduzione dell'emissione di rumore;
   sviluppo  e/o  ottimizzazione  di  processi  per  la produzione di
carburanti ottimizzati ai  fini  del  contenimento  dell'inquinamento
atmosferico. In particolare devono essere considerati processi per la
produzione di carburanti a basso tenore  di  zolfo  e  di  aromatici,
anche   mediante   oligomerizzazione   di   olefine  C3  e  C3/C4  su
catalizzatori zeolitici; per  la  rimozione  del  benzene  attraverso
conversione   mediante   alchilazione   su  catalizzatori  zeolitici,
utilizzando  agenti  alchilanti  diversi   quali   olefine,   alcoli,
paraffine,  nonche' per la produzione di nuovi additivi alto ottanici
e alto cetanici. Verifica sperimentale mediante prove in sala  motori
e  di flotta, anche utilizzando le nuove soluzioni motoristiche messe
a punto, delle caratteristiche prestazionali dei carburanti  studiati
e  loro  ottimizzazione  in  base  alla  misura  delle  emissioni  di
inquinanti e microinquinanti e delle emissioni evaporative.  Verifica
della  trasferibilita' su scala industriale di processi messi a punto
e  loro  valutazione  in  termini  costo/prestazioni  e  di   impatto
ambientale, anche con riferimento ai reflui di lavorazione.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
diciottomila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione di ricercatori e tecnici altamente qualificati, in grado
di trattare i problemi connessi alla ottimizzazione della combustione
nei  motori  alternativi.  Sviluppo  di competenze nella modellistica
matematica  di  simulazione  dei  processi  di   combustione   e   di
propagazione di fiamma nei motori alternativi, e nei relativi sistemi
di  gestione   e   controllo   elettronico.   Approfondimenti   sulle
problematiche  di  produzione  e raffinazione dei carburanti, nonche'
sulle tecniche di valutazione delle prestazioni di nuovi carburanti e
della loro incidenza sulle emissioni di agenti inquinanti. I relativi
singoli percorsi formativi devono avere una durata  non  inferiore  a
due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
milleduecento milioni di lire.
 Tema  2  -  Metodologie  e sistemi di controllo dell'affidabilita' e
dello stato di manutenzione degli autoveicoli.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  e messa a punto di sistemi ed apparecchiature elettronici
per la rilevazione ed il controllo, su autoveicoli dotati di motori a
scoppio,  delle  emissioni  allo  scarico, in grado di individuare le
cause  delle   eventuali   irregolarita'   di   funzionamento.   Tali
dispositivi   devono   essere  di  facile  gestione  per  consentirne
l'utilizzo a diverse categorie di utenti. Validazione funzionale  dei
sistemi realizzati. La ricerca si articola in tre sottotemi:
   sviluppo   di   metodologie   per  la  misurazione  dei  parametri
chimico-fisici che, opportunamente integrati, risultino significativi
per  garantire il buon funzionamento dei motori al fine di ridurne le
emissioni inquinanti;
   sviluppo   di   una   apparecchiatura  elettronica  di  controllo,
trasportabile e di facile gestione, per le verifiche  del  motore  in
relazione  agli effetti inquinanti, in grado di individuare anche gli
interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria  da  effettuare.
Realizzazione   a  livello  di  prototipo  e  validazione  funzionale
mediante campagne di prove significative;
   sviluppo  di  un  sistema  di  controllo da installare a bordo dei
veicoli, atto a segnalare le anomalie di  funzionamento  influenzanti
la  qualita' delle emissioni allo scarico. Realizzazione a livello di
prototipo  e  validazione  funzionale  mediante  campagne  di   prove
significative.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
diecimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo  studio  dei  fenomeni  chimico-fisici  connessi  alla
combustione  nei  motori  alternativi, alle metodologie e tecniche di
rilevamento dei  parametri  di  funzionamento  piu'  influenti  sulle
emissioni  nocive  nei  gas di scarico. Acquisizione delle competenze
necessarie  allo  sviluppo  e  messa  a  punto  di   sistemi   e   di
apparecchiature  elettroniche  di  controllo,  anche  in  continuo ed
installabili a bordo degli autoveicoli,  per  il  monitoraggio  delle
anomalie  di  funzionamento  influenzanti la qualita' delle emissioni
allo scarico. I relativi singoli percorsi formativi devono avere  una
durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
settecento milioni di lire.
                    AREA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
                       DA PRODUZIONE DI ENERGIA
 Tema 3 - Miglioramento delle caratteristiche dei combustibili.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  di combustibili "puliti" per la produzione di energia che
consentano di ridurre le  emissioni  di  inquinanti,  direttamente  a
monte   della   combustione.   Definizione   di   nuovi  processi  di
raffinazione e/o ottimizzazione di quelli esistenti per la produzione
di  olio  combustibile  a  basso  tenore  di  zolfo, nonche' di nuove
tecnologie atte  a  ridurre  il  contenuto  di  metalli  pesanti  nei
distillati  e  negli  olii  combustibili. Messa a punto di tecnologie
innovative  per  la  produzione  ed  uso  di  miscele   acqua-carbone
finalizzate all'abbattimento delle emissioni di biossido di zolfo. La
ricerca si articola in due sottotemi:
  sviluppo  di  tecnologie  per  la produzione di olii combustibili a
basso tenore di zolfo ed a  ridotto  contenuto  di  metalli  pesanti,
attraverso la messa a punto di processi di desolforazione diretta dei
residui  ottenuti  dalla  distillazione  a  pressione  atmosferica  e
sottovuoto,  nonche' di processi di demetallizzazione. Produzione dei
combustibili "puliti" a  livello  pilota  e  validazione  delle  loro
caratteristiche   chimico-fisiche  e  della  loro  competitivita'  in
termini di costo/prestazioni nei confronti di quelli  in  uso,  anche
tenendo  conto  del contenimento dell'impatto ambientale. Verifica di
trasferibilita' dei processi su scala industriale;
  individuazione  di  nuovi  additivi  e/o  ottimizzazione  di quelli
esistenti per la formulazione ottimale di miscele  acqua-carbone,  al
fine  di ridurre le emissioni di biossido di zolfo. Caratterizzazione
completa, anche tossicologica, delle emissioni da  combustione  delle
miscele  acqua-carbone  "beneficiate"  e  verifica della economicita'
complessiva di utilizzazione  delle  miscele  stesse,  nei  cicli  di
produzione dell'energia, rispetto agli altri combustibili in uso.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
novemilaquattrocentocinquantatre milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati  allo  sviluppo  e   messa   a   punto   di   processi   di
deasfaltazione,    demetallazione   e   hydrocracking   di   frazioni
petrolifere pesanti; allo sviluppo di modelli cinetici  dei  processi
che  consentano la previsione dei risultati attesi nei trattamenti di
una data carica; alla caratterizzazione delle cariche in  termini  di
pseudo-componenti  e  dei  prodotti  ottenuti in termini di emissioni
inquinanti   attese;   alla   ottimizzazione   dei   trattamenti   di
"beneficiation"  del  carbone  al  fine di ridurre le emissioni; allo
sviluppo di modelli di combustione delle miscele acqua-carbone e alla
loro taratura sulla base di prove di combustione in caldaia di taglia
industriale; allo  studio  dell'efficacia  tecnica  ed  economica  di
sorbenti  della  SO2  da  impiegare  come additivi nella formulazione
delle miscele. I relativi singoli percorsi formativi devono avere una
durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
mille milioni di lire.
 Tema 4 - Ottimizzazione dei cicli di impianto.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo   di   prototipi   di   piccoli  impianti  di  combustione
utilizzanti tecnologie innovative, quali la combustione  multistadio,
la  ricircolazione  dei prodotti di combustione, i bruciatori a fibre
ceramiche, le emulsioni con acqua di combustibili liquidi,  in  grado
di  ridurre  la  formazione  e  l'emissione  di inquinanti durante il
processo di combustione. Sviluppo  e  messa  a  punto  di  camere  di
combustione  per  turbine a gas ad alta temperatura che consentano di
ottenere  sia  un  elevato  rendimento  energetico  sia  un   elevato
abbattimento delle emissioni inquinanti. Sviluppo delle tecnologie di
gassificazione del carbone integrate con ciclo combinato gas-vapore e
validazione   tecnico-economica.   La  ricerca  si  articola  in  tre
sottotemi:
   messa  a  punto,  a  livello prototipo, di almeno due tipologie di
impianti di combustione di piccola e/o media taglia che consentano di
ottenere un elevato abbattimento delle emissioni di ossidi di azoto e
di particolato, mediante l'utilizzazione  di  tecnologie  innovative,
quali  la  combustione multistadio, la ricircolazione dei prodotti di
combustione,  l'impiego  di  bruciatori   a   fibre   ceramiche   per
combustibili gassosi, le emulsioni con acqua di combustibili liquidi.
Validazione degli impianti realizzati in termini di costo/prestazioni
e  mediante  prove  tossicologiche,  ecotossicologiche  e  di impatto
ambientale;
   messa  a  punto, a livello prototipo, di una camera di combustione
innovativa per turbine a gas ad alto rendimento  energetico  e  bassa
produzione  di  inquinanti.  La  nuova  camera  di  combustione  deve
consentire  un  elevato  abbattimento  delle  emissioni  di  prodotti
inquinanti   mediante   l'adozione   di  nuove  tecnologie  quali  la
premiscelazione combustibile-aria, la combustione  a  piu'  stadi,  i
bruciatori  multipli  abbinati,  i sistemi di iniezione di acqua o di
vapore. La camera  di  combustione  deve  inoltre  garantire  elevate
temperature  di  ingresso  in  turbina al fine di ottenere rendimenti
energetici piu' elevati. Validazione della camera in situazione reale
di  utilizzo  sotto  l'aspetto  dell'economicita' di gestione e della
riduzione    dell'impatto    ambientale;    verifica    in    termini
costo/benefici;
   messa   a  punto  di  tecnologie  di  gassificazione  del  carbone
integrate  con  ciclo  combinato   gas-vapore   a   ridotto   impatto
ambientale. In particolare, devono essere sviluppate nuove tecnologie
per la gassificazione in grado di ottenere  gas  a  basso  tenore  di
inquinanti,  utilizzando  soprattutto  carboni  ad  alto contenuto di
zolfo.  Lo  sfruttamento  del  gas  mediante  ciclo  combinato  deve,
inoltre,  consentire  una  resa  energetica  globale  superiore  agli
impianti convenzionali  ed  una  riduzione  dell'impatto  ambientale.
Validazione  su  un  impianto  di  dimensioni  adeguate  allo scopo e
verifica  tecnico-economica  della  sua  trasferibilita'   su   scala
industriale.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
quindicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo sviluppo di camere di combustione a  bassa  produzione
di  inquinanti;  alla  modellistica  di  combustione ed alla relativa
taratura mediante campagne sperimentali; allo studio  della  cinetica
di  formazione  di  inquinanti  quali gli NOX ed il CO in presenza di
acqua o vapore. I relativi singoli percorsi  formativi  devono  avere
una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
milleduecento milioni di lire.
 Tema  5  -  Depurazione dei fumi per la riduzione delle emissioni di
ossidi di zolfo, ossidi di azoto e particolato.
Oggetto della ricerca:
  Ottimizzazione  di  tecnologie  convenzionali e sviluppo di sistemi
innovativi per la riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo  e  di
azoto,  con  particolare  riferimento ai sistemi di tipo rigenerativo
e/o  catalitico  ed  ai  sistemi  che  consentano  una  piu'   facile
integrazione   tra   sistema   di   desolforazione   e   sistema   di
denitrificazione  dei  fumi.  Sviluppo   di   nuove   tecnologie   di
filtrazione  ad  alta  temperatura.  Validazione  dei  processi e dei
sistemi messi a punto a livello impianto pilota, anche con  prove  di
impatto sull'ambiente e sulla salute dell'uomo, e verifica della loro
trasferibilita' su scala industriale. La ricerca si articola  in  due
sottotemi:
   sviluppo   e   messa   a   punto   su  impianto  pilota,  mediante
l'ottimizzazione  di  tecnologie  convenzionali  di  denitrificazione
catalitica,  di  un processo che consenta di trattare fumi ad elevato
tenore di ossidi di zolfo, evitando lo sporcamento delle superfici di
trasmissione del calore con solfati e solfiti di ammonio. Sviluppo di
processi innovativi di rimozione simultanea di ossidi di zolfo  e  di
azoto,  generanti  anche  acido  solforico di qualita' tale da essere
direttamente commerciabile. Validazione dei processi messi a punto in
termini  di  costo/prestazioni,  anche  in  relazione al contenimento
dell'impatto ambientale, e verifica  della  loro  trasferibilita'  su
scala industriale;
   ottimizzazione   di  sistemi  di  filtrazione  dei  fumi  ad  alta
temperatura, quali ad esempio filtri  a  maniche  e  filtri  a  letto
granulare,  compatibili  con  l'utilizzo  di tecnologie innovative di
combustione,  quali  il  letto  fluido  pressurizzato  ed  i  sistemi
catalitici,  per la riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo e di
azoto. Validazione su impianto pilota  dei  sistemi  messi  a  punto,
anche  con  prove  tossicologiche,  ecotossicologiche  e  di  impatto
ambientale.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
quattordicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati all'ottimizzazione ed allo  sviluppo  di  sistemi  di  tipo
rigenerativo  o  catalitico per la riduzione di emissioni SO2 ed NOx,
con   particolare   attenzione   alle   problematiche   poste   dalla
diversificazione dei sottoprodotti di processo; all'ottimizzazione ed
allo  sviluppo  di  tecnologie  di  captazione  delle  polveri  e  di
filtrazione   ad   alta  temperatura.  I  relativi  singoli  percorsi
formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore
a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
mille milioni di lire.
              AREA CONTENIMENTO DELL'IMPATTO AMBIENTALE
                       DELLE ATTIVITA' AGRICOLE
 Tema  6  -  Metodologie  e  tecnologie  per  la riduzione di impatto
ambientale dell'uso di fitofarmaci.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  di  metodologie e tecnologie, utilizzabili in forma anche
integrata, per la razionalizzazione  dell'impiego  di  fitofarmaci  a
largo  utilizzo  in colture agrarie di rilevante interesse in termini
di produzione e/o di estensione di  terreno  coltivato,  al  fine  di
contenere  i  rischi  per l'ambiente e per la salute dell'uomo, senza
alterare il  livello  qualitativo  e  quantitativo  della  produzione
considerata.   La ricerca deve sviluppare metodologie atte a valutare
l'impatto complessivo dei prodotti  e  mettere  a  punto  appropriate
tecnologie  di impiego atte a ridurre il rischio, anche attraverso il
consistente contenimento dell'utilizzo di fitofarmaci  delle  diverse
categorie   in  uso  in  Italia,  con  particolare  riferimento  alla
possibilita' di integrazione con tecnologie  mature  e  con  prodotti
naturali  sicuri, nonche' deve mettere a punto nuove attrezzature per
lo  spargimento  dei  prodotti  e/o   ottimizzare   quelle   attuali,
realizzando i relativi prototipi.  La ricerca inoltre deve sviluppare
e mettere a punto almeno  due  kits  diagnostici,  anche  di  origine
biologica,   per   la  valutazione  dei  residui  da  contaminazione.
Validazione delle metodologie e tecnologie su un campione  di  almeno
sei classi di colture significative e di almeno cinque fitofarmaci in
uso in Italia contenenti principi attivi ad elevata potenzialita'  di
rischio,   mediante   prove   di   campo   con  relative  valutazioni
tossicologiche, ecotossicologiche ed ambientali, ivi  incluse  quelle
relative  all'impatto  sulle  falde  e  sul  sistema  idrografico. La
ricerca si articola in cinque sottotemi:
   messa a punto di metodologie, utilizzabili in forma generalizzata,
elaborabile   ed   integrata,   per   la   valutazione   dell'impatto
sull'ambiente  e sulla salute dell'uomo dei fitofarmaci impiegati per
la difesa delle colture e per la conservazione dei prodotti agricoli.
Le  metodologie  devono  consentire  la  valutazione  dell'impiego di
fitofarmaci alternativi e/o integrativi, a bassa  tossicita'  e/o  di
origine  naturale, anche prodotti per sintesi chimica. Verifica della
validita', su un'ampia casistica di colture, di prodotti  agricoli  e
di fitofarmaci, anche riferiti a piu' categorie d'uso ed utilizzabili
su diverse tipologie di colture;
   messa  a  punto  di  tecnologie  atte  a  contenere il rischio per
l'ambiente e per la  salute  dell'uomo  dell'impiego  di  fitofarmaci
nella  coltivazione  e  nella  conservazione  dei  prodotti  agricoli
attraverso la razionalizzazione delle modalita' d'uso  dei  prodotti,
l'ottimizzazione  delle tecnologie in uso, eventualmente migliorando,
tra l'altro, le attrezzature agricole  esistenti,  l'integrazione  di
tecnologie  nuove  e  mature,  l'utilizzo  di prodotti naturali. Tali
tecnologie devono tendere a ridurre  l'impatto,  in  particolare  sul
suolo e sulle acque, anche mediante la riduzione dell'uso di prodotti
ad alto  potenziale  di  rischio,  rispettando  gli  equilibri  della
fertilita'  del  terreno  e  garantendo  l'economicita' e la qualita'
della produzione finale. Verifica della  validita'  delle  tecnologie
messe  a punto, anche con prove di campo su un campione di almeno sei
classi di colture di larga diffusione e di rilevanza economica, e  di
almeno  cinque fitofarmaci, tra i quali un erbicida ed uno utilizzato
in trattamenti post-raccolta, in uso in Italia e contenenti  principi
attivi  ad elevato potenziale di rischio. Tali prove devono includere
valutazioni tossicologiche, ecotossicologiche ed ambientali;
   messa   a  punto  di  nuove  attrezzature  e/o  ottimizzazione  di
attrezzature esistenti  per  i  trattamenti  con  fitofarmaci,  anche
eventualmente  integranti  altre  funzioni  utili.  Tra  l'altro,  le
apparecchiature  devono  consentire  la  distribuzione  dei  prodotti
mirata   al   bersaglio  garantendone  l'efficacia,  la  riduzione  o
l'eliminazione degli effetti deriva, l'automazione delle  varie  fasi
di  lavoro  a  partire  dalla preparazione della miscela. Validazione
mediante prove di campo;
   messa  a  punto  di  almeno  due  nuovi kits diagnostici, anche di
origine  biologica,  per  la  valutazione  di   residui   di   almeno
altrettanti  principi attivi su prodotti agricoli, suolo ed acqua che
presentino un rischio elevato per la  salute  umana  e/o  l'ambiente.
Tali   kits  devono  riferirsi  preferibilmente  ai  principi  attivi
considerati nel  campione  definito  nella  ricerca,  nonche'  devono
possedere   una   elevata   sensibilita',   fornire  una  rilevazione
quali-quantitativa ed essere sottoposti a validazione in comparazione
con  le  metodologie  fisico-chimiche  in  uso.  Inoltre devono avere
caratteristiche di semplicita' e rapidita' d'uso tali da  consentirne
l'utilizzo  corrente  da  parte  delle  diverse  categorie  di utenti
interessate;
   validazione  del  sistema messo a punto su un campione rispondente
di colture e di fitofarmaci attraverso prove  ripetute  di  campo  in
situazioni     d'uso     significative.     Prove     tossicologiche,
ecotossicologiche e di impatto  ambientale.  Analisi  in  termini  di
costo/benefici.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli
undicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati prioritariamente alla difesa  fitosanitaria  delle  colture
agrarie  secondo un approccio multidisciplinare basato su concetti di
prevenzione (scelta varietale, rotazione agraria, densita'  ed  epoca
di  semina, ecc.) e di moderato ed oculato impiego dei mezzi chimici.
I relativi singoli percorsi formativi devono  avere  una  durata  non
inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
milleduecento milioni di lire.
 Tema  7  -  Metodologie  e  tecnologie  per  la riduzione di impatto
ambientale dell'uso di azoto e fosforo.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  di  metodologie  e  tecnologie atte a contenere l'impatto
sull'ambiente e sulla salute dell'uomo dell'uso  di  concimi  chimici
azotati e fosfatici, a potenziale inquinante, di largo utilizzo nelle
attivita' agricole. La ricerca deve  sviluppare  metodologie  atte  a
valutare   l'impatto   dei  prodotti  sull'ambiente  e  sulla  salute
dell'uomo, nonche' appropriate tecnologie di impiego idonee a ridurre
gli effetti nocivi a tali fini, anche attraverso la diminuzione della
quantita' del prodotto da impiegare e la possibile  integrazione  con
altri  prodotti  di  origine naturale. Studio dell'integrazione delle
nuove tecnologie con quelle mature,  eventualmente  ottimizzate,  con
particolare   riferimento   alla  razionalizzazione  delle  rotazioni
colturali. Messa a punto a livello prototipo  di  nuove  attrezzature
e/o  ottimizzazione  di  attrezzature  attuali per l'uso dei prodotti
considerati.  Prove  in  campo  e  validazione  anche  tossicologica,
ecotossicologica  ed  ambientale delle metodologie e delle tecnologie
messe a punto, con particolare riferimento all'impatto  dei  prodotti
sulle  falde  e  sul  sistema  idrografico. La ricerca si articola in
quattro sottotemi:
   messa a punto di metodologie, utilizzabili in forma generalizzata,
elaborabili   ed   integrate,   per   la   valutazione   dell'impatto
sull'ambiente e sulla salute dell'uomo, dei concimi chimici azotati e
fosfatici. Tali metodologie devono anche  consentire  la  valutazione
dell'impiego  di fitonutritivi alternativi e/o integrativi di origine
naturale  in  presenza  e  in  assenza  di  appropriate  tecniche  di
rotazione colturale. Validazione delle metodologie individuate su una
ampia casistica di terreni, di colture e di concimi;
   messa   a   punto   di   tecnologie   atte   a  ridurre  l'impatto
sull'ambiente, con particolare riguardo  alle  falde  ed  al  sistema
idrografico,  e sulla salute dell'uomo, dei concimi chimici azotati e
fosfatici di largo utilizzo, a potenziale inquinante,  attraverso  la
razionalizzazione   delle  modalita'  d'uso  e  delle  quantita'  dei
prodotti da impiegare, la eventuale integrazione di questi ultimi con
altri   di   origine   naturale,  l'ottimizzazione  delle  tecnologie
esistenti  e  l'integrazione  di  tecnologie  nuove  e   mature.   Le
tecnologie  sviluppate  devono  tenere  conto  di tutte le componenti
agronomiche ed  economiche  relative  alla  fertilita'  naturale  del
terreno, alla sua dotazione in macro e micro elementi, alla rotazione
colturale adottata. Validazione delle tecnologie messe a punto, anche
con  prove  in  campo,  su un campione significativo di tipologie dei
concimi considerati, impiegati su differenti terreni e per classi  di
colture  di  larga  diffusione  e di rilevanza economica. Valutazioni
tossicologiche, ecotossicologiche ed ambientali;
   realizzazione  a  livello  prototipo  di  nuove  attrezzature  e/o
ottimizzazione di attrezzature esistenti  per  la  distribuzione  dei
prodotti fertilizzanti considerati, curando l'automazione delle varie
fasi di lavoro e, eventualmente,  integrando  altre  funzioni  utili.
Validazione mediante prove in campo;
   validazione  del  sistema messo a punto su un campione rispondente
di terreni, di colture, di fertilizzanti attraverso prove ripetute di
campo   in  situazioni  d'uso  significative.  Prove  tossicologiche,
ecotossicologiche  e  di  impatto  ambientale.  Analisi  in   termini
costo/benefici.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli
undicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati alle  problematiche  relative  alla  fertilizzazione  delle
colture  agrarie con approfondimento degli aspetti legati all'uso dei
fertilizzanti organici, alla fertilita' naturale  dei  terreni,  alla
rotazione agraria, al frazionamento della fertilizzazione in funzione
degli   stadi   vegetativi   delle   colture,   all'influenza   della
somministrazione   dei  fitonutritivi  sulla  qualita'  del  prodotto
finale, al tipo di lavorazioni meccaniche del  terreno.  Sviluppo  di
competenze nei metodi, tecniche e tecnologie per la valutazione dello
stato  nutrizionale  delle  colture  e  per   la   distribuzione   ed
applicazione dei fitonutritivi. I relativi singoli percorsi formativi
devono avere una durata non inferiore a due e  non  superiore  a  tre
anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
milleduecento milioni di lire.
  Tema  8 - Trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi da
allevamenti zootecnici intensivi.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo   e   messa   a   punto   di  metodologie,  tecnologie  ed
apparecchiature  atte  a  ridurre,  in  limiti  non  pericolosi   per
l'ambiente  e per la salute dell'uomo, le emissioni di rifiuti solidi
e  liquidi  e  di  odori  da  allevamenti  suinicoli  di   dimensioni
mediograndi.   Sviluppo   delle   tecniche,   anche   biologiche,  di
trattamento dei rifiuti per  il  riutilizzo  in  agricoltura  e,  per
quelli  non  utilizzabili,  per  un'immissione non nociva nel sistema
ambientale. Messa a punto delle relative  apparecchiature  a  livello
prototipo.  Sviluppo  di appropriati sistemi di controllo in continuo
atti a fornire al sistema pubblico preposto le opportune informazioni
sul  regolare  andamento  dello smaltimento e sugli eventi casuali di
inquinamento. Messa a punto delle  metodologie  di  gestione  atte  a
garantire la perfetta efficienza nel tempo degli impianti. Tecnologie
ed apparecchiature devono essere utilizzabili, in forma  singola  e/o
congiunta,  in  allevamenti  esistenti.  Prova  al vero del sistema e
certificazioni a livello tossicologico, ecotossicologico e di impatto
ambientale.  Valutazione  sulla  possibilita' di utilizzo del sistema
e/o dei sottosistemi in altre tipologie di allevamento. La ricerca si
articola in tre sottotemi:
   sviluppo  di  tecnologie  innovative,  anche  biologiche,  e delle
relative apparecchiature, a livello  prototipo,  per  il  trattamento
delle  emissioni  degli  odori  e  dei  rifiuti  solidi  e liquidi di
allevamenti suinicoli di  dimensioni  medie  e  grandi,  al  fine  di
abbatterne   l'impatto   sull'ambiente   e  sulla  salute  dell'uomo,
assicurando in particolare  la  salvaguardia  delle  acque  anche  di
falda. Tali tecnologie devono consentire l'utilizzo, almeno parziale,
dei  rifiuti,  anche   come   componenti   di   prodotti   complessi,
nell'attivita'   agricola,  tenendo  conto  degli  aspetti  economici
complessivi,  e  ridurre  l'incidenza  inquinante  dei  rifiuti   non
utilizzabili,   dei   residui   di  quelli  trattati,  nonche'  delle
emissioni, anche  di  odori,  nell'aria.  Messa  a  punto  di  idonee
metodologie   per   la   corretta   gestione   delle   tecnologie  ed
apparecchiature sviluppate, al  fine  di  garantire  le  informazioni
necessarie  per  la  perfetta  efficienza  nel  tempo degli impianti.
Sviluppo   della   integrabilita'   delle   singole   tecnologie   ed
apparecchiature   messe   a   punto,  anche  in  forma  modulare,  in
allevamenti  esistenti,  valutandone  l'efficacia   in   termini   di
abbattimento dell'effetto inquinante e di costo/benefici;
   messa  a  punto  di  un  sistema  di  controllo, caratterizzato da
semplicita' di uso, che consenta la rilevazione in continuo dei  dati
sulle  emissioni  a  potenziale  capacita'  inquinante,  in  grado di
garantire la sicurezza dei dati stessi e la loro messa a disposizione
al  sistema  pubblico  preposto.  Il sistema deve essere utilizzabile
anche in impianti esistenti ed essere predisposto per la trasmissione
a distanza dei dati;
   realizzazione   del   sistema   completo   e   validazione   della
funzionalita', anche delle singole parti, attraverso prove al vero da
effettuarsi  in numero significativo ed in presenza di una pluralita'
di  situazioni  rappresentative  dei   fenomeni   inquinanti.   Prove
tossicologiche,    ecotossicologiche,   di   impatto   ambientale   e
valutazione in termini di costo/benefici. Analisi delle  possibilita'
di  utilizzo del sistema e/o di parti dello stesso in altre tipologie
di  allevamenti  zootecnici,  anche   in   relazione   agli   aspetti
economico-gestionali.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
settemilacinquecento milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati alle tecniche di pre-trattamento di reflui  organici,  alla
messa  a  punto  di  metodologie  di  processo  per  l'ottenimento di
biomasse composte da miscele ottimizzate  di  reflui  organici,  allo
studio  di  sistemi  e  impianti  per  l'impiego  della tecnica delle
fermentazioni semisolide,  alla  produzione  di  prodotti  finiti  ad
elevato  valore  aggiunto a partire da reflui e allo studio e messa a
punto di metodi di analisi e di  tecniche  di  impiego  dei  prodotti
ottenuti  dalla  trasformazione  dei  reflui.  Sviluppo di competenze
nello studio e nella implementazione  di  sistemi  di  campionamento,
nelle  tecniche  analitiche  e  nei  sistemi  computerizzati  per  il
monitoraggio ed  il  mappaggio  degli  inquinanti  tipici  nell'aria,
nell'acqua  e  nel  terreno.  I  relativi  singoli percorsi formativi
devono avere una durata non inferiore a due e  non  superiore  a  tre
anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
mille milioni di lire.
              AREA CONTENIMENTO DELL'IMPATTO AMBIENTALE
                        DELLE INDUSTRIE MATURE
  Tema  9  -  Trattamento  delle  materie plastiche per il riutilizzo
quale materia prima nei processi produttivi.
Oggetto della ricerca:
  Messa a punto di tecnologie per il riciclo di materie plastiche che
si presentino anche sotto forma di  rifiuti.  In  particolare  devono
essere  trattati  materiali  plastici  multipolimerici  o complessi e
materiali plastici contenenti funzioni esterica, ammidica,  uretanica
o  punti  di  attacco idonei alla depolimerizzazione, come ad esempio
atomi di  carbonio  secondari,  quali  polistirolo  e  polipropilene.
Devono  essere  messi a punto i processi per la depolimerizzazione ad
oligomeri e la loro trasformazione in nuovi materiali utilizzabili in
diversi  e/o nuovi settori applicativi. Validazione tecnico-economica
dei  processi  a  livello  di  impianto  pilota   con   verifica   di
trasferibilita'  su  scala industriale. La ricerca si articola in due
sottotemi:
   sviluppo  e  messa  a  punto  di tecnologie, a livello di impianto
pilota, per la ritrasformazione di materiali plastici multipolimerici
o  complessi  a  base  di  polimeri termoplastici, quali polietilene,
polistirene,  polivinilcloruro.  Identificazione  di   piu'   settori
applicativi  di  rilevante interesse produttivo con validazione della
economicita' dei processi. Verifica tossicologica, ecotossicologica e
di  impatto  ambientale,  con  particolare  riferimento  ai reflui di
lavorazione;
   messa  a punto di tecnologie, a livello di impianto pilota, per il
recupero di monomeri e/o oligomeri da polimeri  contenenti  funzioni,
quali  uretanica, esterica e ammidica, o per la depolimerizzazione di
polimeri aventi punti di attacco quali atomi di  carbonio  secondari,
come  ad  esempio polistirolo, polipropilene. Identificazione di piu'
settori applicativi di rilevante interesse produttivo con validazione
della    economicita'    dei    processi.   Verifica   tossicologica,
ecotossicologica e di impatto ambientale, con particolare riferimento
ai reflui di lavorazione.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli
undicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati alle problematiche ambientali e specificatamente al riciclo
delle  materie  plastiche.  Sviluppo  di  specifiche competenze sulle
proprieta'  di  compatibilita'  dei  materiali  polimerici  e   sulle
problematiche connesse allo sviluppo di tecnologie di riciclo di tali
materiali. I relativi singoli percorsi  formativi  devono  avere  una
durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
millecinquecento milioni di lire.
  Tema  10  -  Trattamento  disinquinante  di scarti industriali, con
recupero e riciclo dei metalli contenuti negli stessi.
Oggetto della ricerca:
  Messa  a  punto  di tecnologie innovative per il disinquinamento di
reflui industriali contenenti metalli pesanti e per il trattamento di
scarti  metallici inquinati da sostanze tossiche e nocive, al fine di
consentire l'utilizzazione dei prodotti recuperati. I nuovi  processi
devono  riferirsi  a  produzioni quantitativamente e qualitativamente
rilevanti in termini di impatto ambientale. Verifica della  validita'
delle  tecnologie,  anche  in relazione ai residui finali prodotti ed
alla salvaguardia  dell'ambiente.  La  ricerca  si  articola  in  due
sottotemi:
    messa a punto di processi innovativi per il trattamento di reflui
contenenti metalli pesanti, quali quelli delle industrie  galvaniche,
chimiche  e metallurgiche, mirati ad ottenere, in luogo degli attuali
precipitati fangosi tossici e nocivi, composti metallici  allo  stato
puro    riutilizzabili    nell'industria.   Sviluppo   dei   processi
individuati, a livello di impianto pilota, relativamente ad almeno un
settore  produttivo  rilevante  in  termini  di  impatto ambientale e
relativa validazione  attraverso  campagne  di  prove  significative.
Verifica   della   possibilita'  di  utilizzazione  dei  processi  in
differenziati contesti produttivi. Validazione tecnico-economica,  di
impatto   ambientale   e   verifica   di   trasferibilita'  su  scala
industriale;
   sviluppo  di  una  tecnologia  innovativa  per  il trattamento dei
trasformatori elettrici dismessi, isolati con olio contenente  PCB  o
comunque contaminati da PCB. Tale tecnologia, messa a punto a livello
di impianto pilota, deve consentire il disinquinamento dei  materiali
trattati nel rispetto della salvaguardia ambientale ed il riciclaggio
dei metalli recuperati. Verifica della possibilita' di  utilizzazione
dei processi, anche per altre classi di materiali contaminati da PCB.
Validazione tecnico-economica e  verifica  della  trasferibilita'  su
scala industriale.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
dodicimila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione  di  ricercatori  e  di  tecnici  di  ricerca  altamente
qualificati con specifica competenza nel  settore  chimico-fisico  in
grado  di  sviluppare  tecnologie  innovative  per  la separazione di
composti metallici da matrici diverse ai fini del loro  recupero,  di
trasferire  i risultati della sperimentazione ai comparti industriali
interessati e di apportare ai cicli produttivi le eventuali modifiche
ritenute  funzionali  all'ottimizzazione  del  processo di recupero e
riutilizzo. I relativi singoli percorsi formativi  devono  avere  una
durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
mille milioni di lire.
  Tema  11  -  Riduzione  delle  emissioni da produzioni siderurgiche
attraverso tecnologie innovative per il trattamento  ed  il  recupero
dei reflui.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo   di   tecnologie  innovative  per  la  riduzione  e/o  la
depurazione dei reflui siderurgici, con  particolare  riferimento  ai
processi  primari  del ciclo integrale di produzione, ma trasferibili
anche in differenziati contesti produttivi quali  ad  esempio  quello
metallurgico, meccanico e della siderurgia del ciclo elettrico. Messa
a punto, su un impianto pilota, dei processi per il trattamento delle
acque  reflue  di  stabilimento  siderurgico e dei fanghi residui del
ciclo  di  produzione,  in  grado  di  assicurare  un  piu'  efficace
abbattimento   delle   sostanze   inquinanti   rispetto   ai  sistemi
attualmente utilizzati e  di  consentire  la  riutilizzazione,  anche
parziale, dei prodotti di recupero come materie prime sia all'interno
del  ciclo  siderurgico,   sia   in   altri   processi   industriali.
Ottimizzazione  dei  processi in uso negli impianti di agglomerazione
per ridurre le emissioni di inquinanti. La ricerca si articola in tre
sottotemi:
   messa  a  punto  di  almeno  una tecnologia, a livello di impianto
pilota, integrabile nei cicli di lavorazione in uso ed  in  grado  di
consentire  la  rimozione  dei  composti  azotati presenti nei reflui
siderurgici, con particolare riferimento alle acque reflue di cokeria
ed  alle  acque  di  decapaggio.  Validazione tecnico-economica delle
tecnologie realizzate. Verifica tossicologica, ecotossicologica e  di
impatto   ambientale   con  particolare  riferimento  ai  residui  di
trattamento e valutazione della trasferibilita' su scala industriale;
   messa  a  punto  di  almeno  una tecnologia, a livello di impianto
pilota, integrabile nei cicli di lavorazione  in  uso,  in  grado  di
assicurare  il  trattamento  e  lo  smaltimento  dei fanghi del ciclo
primario siderurgico e/o  dei  fanghi  oleosi.  Il  trattamento  deve
consentire   l'ottenimento   di  prodotti  riutilizzabili  nei  cicli
produttivi. Validazione tecnico-economica delle tecnologie realizzate
e  verifica della loro trasferibilita' su scala industriale, anche in
differenti    contesti    produttivi.     Verifica     tossicologica,
ecotossicologica  e di impatto ambientale con particolare riferimento
ai residui di trattamento  e  valutazione  della  trasferibilita'  su
scala industriale;
   definizione   di   nuove  condizioni  di  processo  del  ciclo  di
agglomerazione atte a ridurre le  relative  emissioni  di  inquinanti
gassosi  nell'atmosfera.  Validazione  delle soluzioni individuate su
impianti   in   uso   e   verifica   tecnico-economica   della   loro
trasferibilita' su scala industriale.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
novemila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo sviluppo dei processi siderurgici, alla chimica fisica
dei  processi,  ai  meccanismi  di  formazione  delle emissioni degli
specifici impianti, nonche' alle tecniche di rilevazione,  analisi  e
controllo  di  reflui  industriali ed al monitoraggio dell'efficienza
degli impianti di depurazione. I relativi singoli percorsi  formativi
devono  avere  una  durata  non inferiore a due e non superiore a tre
anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
millecinquecento milioni di lire.
  Tema  12  -  Sviluppo  di processi e sistemi per la riduzione degli
effetti inquinanti della produzione di alluminio primario.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  di  processi  e  sistemi  per  la produzione di alluminio
primario che  consentano  l'abbattimento  degli  effetti  nocivi  per
l'ambiente  e  per  la salute dell'uomo. In particolare devono essere
messe a punto tecnologie di processo per la riduzione delle emissioni
in  atmosfera  di  composti  fluorurati, con riciclo degli stessi nel
processo elettrolitico Hall-He'roult,  e  di  distillati  della  pece
provenienti  dalla  produzione di anodi, con combustione degli stessi
nel ciclo di cokizzazione. Sviluppo di tecnologie innovative  per  il
trattamento  di  rifiuti  solidi,  quali i fondi catodici provenienti
dalla demolizione delle celle di elettrolisi  e  le  scorie  di  sali
esausti  della  fonderia,  con  recupero  di materie prime. Verifiche
tossicologicheecotossicologiche e di impatto ambientale.  La  ricerca
si articola in tre sottotemi:
   ottimizzazione   delle   condizioni  del  processo  produttivo  di
alluminio primario, attraverso  la  definizione  di  nuovi  parametri
costruttivi  ed  operativi  delle  celle  di  elettrolisi  e di nuove
soluzioni logistiche degli impianti, al fine di ridurre le  emissioni
di  composti  fluorurati.  In  particolare  devono  essere sviluppate
tecnologie  in  grado  di  assicurare  una  migliore   capacita'   di
captazione  e di trattamento con allumina fluidificata dei fumi delle
celle, di recupero delle sostanze inquinanti e del loro  riciclo  nel
processo  elettrolitico,  senza  incidere  negativamente sul processo
stesso.  Validazione  delle  tecnologie,  messe  a  punto  a  livello
semi-industriale, in termini di abbattimento dell'impatto ambientale,
di salvaguardia della salute degli addetti ai settori  operativi,  di
efficenza  e  di  economicita'.  Verifica  della  trasferibilita' del
processo su scala industriale;
   ottimizzazione del processo di produzione degli anodi, mediante la
sostituzione dell'attuale ciclo di cokizzazione  della  pece  con  un
ciclo   in  grado  di  utilizzare  i  distillati  per  alimentare  la
combustione interna dei forni di cottura  degli  anodi,  al  fine  di
ridurre  drasticamente la produzione di catrame e le emissioni nocive
in  atmosfera.   Validazione  funzionale  del  sistema,   a   livello
semi-industriale,  e verifiche tossicologiche, ecotossicologiche e di
impatto   ambientale.     Valutazione    tecnico-economica    e    di
trasferibilita' su scala industriale;
   sviluppo  di  processi  innovativi  per  il  trattamento dei fondi
catodici provenienti dalla demolizione delle celle di  elettrolisi  e
delle   scorie   di  sali  esausti  della  fonderia.  I  processi  di
trattamento devono consentire la  riduzione  dei  rifiuti  tossici  e
l'estrazione di residui utilizzabili quali materie prime. Validazione
dei  processi,   a   livello   di   impianto   pilota,   e   verifica
tecnico-economica e di trasferibilita' su scala industriale.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
novemila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati alla chimica-fisica applicata, con particolare  riferimento
alla  elettrochimica  dei  sali  fusi, alla dinamica dei fluidi, alla
ingegneria di processo ed alla modellistica matematica, in  grado  di
utilizzare   gli   strumenti  informatici  per  l'automazione  ed  il
controllo  dei  processi.  Sviluppo  di  specifiche  competenze   nel
trattamento  delle  emissioni  e  degli  scarti industriali tossici e
nocivi,   nonche'   nelle   metodiche   di   analisi   tossicologica,
ecotossicologica e di impatto ambientale. I relativi singoli percorsi
formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore
a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
millecinquecento milioni di lire.
                     AREA SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
  Tema  13  -  Processi  di  termodistruzione  di  rifiuti ad elevata
affidabilita' e sicurezza.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo e messa a punto di tecnologie innovative a ridotto impatto
ambientale che consentano lo smaltimento  dei  rifiuti  a  prevalente
matrice   organica.  In  particolare  devono  essere  messe  a  punto
tecnologie  utilizzanti  il  sistema  ad  arco  plasma  ad  altissima
temperatura,  in  grado  di  trasformare rifiuti solidi e liquidi nei
componenti  elementari,  e   di   assicurare   l'abbattimento   degli
inquinanti   nelle  emissioni.  Devono,  inoltre,  essere  sviluppate
tecnologie atte a consentire lo smaltimento dei rifiuti nei  processi
del   ciclo   siderurgico,   nonche'  tecnologie  che  consentano  la
combustione di rifiuti solidi  e  scarti  pretrattati  in  combustori
tradizionali  di  grande  potenzialita', in parziale sostituzione del
combustibile normalmente in  uso,  attraverso  lo  studio  di  idonei
sistemi di pretrattamento e di alimentazione. Tali tecnologie oltre a
ridurre i problemi d'inquinamento  derivanti  dallo  smaltimento  dei
rifiuti,  in  termini  di  protezione  dell'ambiente  e della salute,
devono assicurare l'economicita' del processo di smaltimento anche in
relazione al costo pubblico del servizio. Validazioni tossicologiche,
ecotossicologiche e di impatto ambientale, analisi costo/benefici. La
ricerca si articola in tre sottotemi:
   messa  a  punto  di  una tecnologia utilizzante il sistema ad arco
plasma ad altissima temperatura in grado di trasformare i rifiuti nei
componenti elementari. Tale tecnologia deve consentire lo smaltimento
sia di rifiuti liquidi sia  di  rifiuti  solidi,  anche  pretrattati,
assicurando  elevate  prestazioni  di  abbattimento  degli inquinanti
nelle emissioni. Validazione della tecnologia individuata  attraverso
la   realizzazione  di  un  impianto  pilota  completo  delle  idonee
apparecchiature per il contenimento delle emissioni e dei dispositivi
di controllo dei parametri inquinanti. La progettazione dell'impianto
deve risolvere i  problemi  di  sicurezza  e  prevenzione,  anche  in
relazione  alla salvaguardia della salute degli operatori. L'impianto
deve essere completo di sistemi di verifica della propria regolarita'
di  funzionamento, nonche' di sistemi di controllo in continuo atti a
fornire al servizio pubblico preposto le opportune  informazioni  sul
regolare  andamento  dello  smaltimento  e  sulle  eventuali  fasi di
inquinamento.  Prove tossicologiche, ecotossicologiche e  di  impatto
ambientale.    Valutazione   tecnico/economica,   anche   in  termini
costo/benefici e verifica di trasferibilita' su scala industriale;
   sviluppo  di  tecnologie innovative per lo smaltimento dei rifiuti
tossici  e  nocivi  mediante  l'utilizzo  dei  processi   del   ciclo
siderurgico.  In  particolare  devono essere messi a punto sistemi di
pretrattamento e di alimentazione dei rifiuti in  altoforno;  atti  a
garantire  il mantenimento delle prestazioni dei processi siderurgici
e della qualita' dei prodotti, nonche' la sicurezza complessiva e  la
salvaguardia   della   salute   degli   operatori.   Verifica   della
fattibilita' del  processo  messo  a  punto  a  livello  industriale,
attraverso  una  campagna  di  prove  significative  per  le  diverse
situazioni     operative,     con     validazioni     tossicologiche,
ecotossicologiche   e   di   impatto  ambientale.  Valutazione  della
rispondenza economica anche in termini costo/benefici;
   sviluppo di tecnologie innovative che consentano la combustione di
rifiuti solidi e scarti pretrattati  in  combustori  tradizionali  di
grande  potenzialita',  in  parziale  sostituzione  del  combustibile
normalmente utilizzato. Il pretrattamento puo' comprendere anche  una
fase  di gassificazione. In particolare devono essere messi a punto i
sistemi  di  pretrattamento  e  alimentazione  del  combustibile  non
tradizionale  che, anche in relazione alle specifiche caratteristiche
chimico-fisiche, lo rendano compatibile ad una sua  utilizzazione  in
impianti  esistenti, garantendo il mantenimento delle prestazioni del
processo di combustione, l'efficienza dell'impianto  e  la  riduzione
degli  effetti inquinanti, nonche' la salvaguardia della salute degli
operatori.  Messa  a  punto,  a  livello  industriale,  e   verifiche
attraverso  una  campagna  di  prove  significative  per  le  diverse
situazioni operative e produttive,  con  validazioni  tossicologiche,
ecotossicologiche   ed   ambientali.  Valutazione  della  rispondenza
economica anche in termini costo/benefici;
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
diciassettemilacinquecento milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio dei fenomeni chimico-fisici  della  combustione
ad alta ed altissima temperatura, utilizzante anche aria ionizzata, e
con approfondite conoscenze del ciclo siderurgico e  dei  sistemi  di
combustione  di  grande  potenzialita'.  Sviluppo di competenze sulle
tecniche di trattamento e manipolazione dei residui tossici e  nocivi
a  matrice  prevalentemente  organica,  sulle  metodiche  di  analisi
tossicologica, ecotossicologica ed ambientale, e di  controllo  della
affidabilita'  e  sicurezza dei processi. I relativi singoli percorsi
formativi devono avere una durata non inferiore a due e non superiore
a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
millecinquecento milioni di lire.
  Tema 14 - Sistema mobile per il trattamento dei rifiuti pericolosi.
Oggetto della ricerca:
  Realizzazione  di  un sistema mobile a ciclo integrato utilizzabile
in situazioni di emergenza per lo smaltimento di rifiuti  pericolosi,
prioritariamente  a  matrice organica, attraverso la messa a punto di
tecnologie  innovative  in  relazione  alla  tipologia  dei  processi
adottati  e/o  alle  prestazioni  richieste.  Il  sistema deve essere
montato su container di dimensioni normalizzate per il  trasporto  su
automezzi,  deve  essere  caratterizzato  da  una capacita' di rapida
attivazione e disattivazione in situazioni di impiego  diversificate,
anche  critiche, consentendo, possibilmente, anche il risanamento del
sito  eventualmente  contaminato.  Realizzazione  del   prototipo   e
verifica   funzionale  del  sistema,  attraverso  campagne  di  prove
significative  tossicologiche,   ecotossicologiche   e   di   impatto
ambientale. La ricerca si articola in due sottotemi:
   progettazione  di  un  sistema  mobile  di smaltimento dei rifiuti
pericolosi ad elevata flessibilita' di impiego, sia in relazione alle
caratteristiche  di  trasferibilita'  in  caso  di  emergenza, sia in
relazione alla molteplicita' delle tipologie di rifiuti da  trattare.
Per  i  singoli  componenti  del  sistema  devono  essere individuate
soluzioni tecnologiche innovative atte a  migliorarne  le  specifiche
funzioni,  nonche'  a  garantirne  la  rapida  messa  in  funzione  e
disattivazione. Nel caso di parziale utilizzo di tecnologie  gia'  in
uso,  i  relativi  processi  devono essere opportunamente ottimizzati
specie in  riferimento  alle  problematiche  di  miniaturizzazione  e
compattamento   dei   componenti.   Il   sistema  deve  prevedere  il
monitoraggio delle singole funzioni e rispondere alle  piu'  rigorose
normative   internazionali   per   quanto   attiene   alla  sicurezza
dell'impianto e alle misure di prevenzione, in termini di  protezione
dell'ambiente e della salute;
   realizzazione  dei  singoli  componenti atti a svolgere le diverse
funzioni, da quella di preparazione dei rifiuti per il trattamento  a
quella  dell'eventuale  risanamento  del sito contaminato, e verifica
della rispettiva capacita' operativa.
Messa  a  punto  del  sistema  completo attraverso l'integrazione dei
prototipi realizzati e validazione  su  un  campione  rispondente  di
rifiuti, attraverso prove ripetute in situazioni d'uso significative,
anche al fine di una valutazione sulla  capacita'  di  intervento  in
situazioni    di   emergenza   e   di   rapida   attivazione.   Prove
tossicologiche, ecotossicologiche e di impatto ambientale.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli
ottomila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione  di  ricercatori  e  di  tecnici  altamente qualificati,
orientati allo studio delle tecniche di trattamento e  manipolazione,
anche  in  situazione  di  emergenza,  dei residui tossici e nocivi a
matrice prevalentemente organica, con approfondite  competenze  nelle
metodiche di analisi tossicologica, ecotossicologica ed ambientale, e
di controllo dell'affidabilita' e sicurezza dei processi. I  relativi
singoli  percorsi  formativi  devono avere una durata non inferiore a
due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli
ottocento milioni di lire.
  Tema 15 - Tecnologie per il risanamento dei terreni inquinati.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo   e   messa   a   punto   di   tecnologie  innovative  e/o
ottimizzazione di tecnologie e processi esistenti per il  risanamento
di  siti inquinati da rifiuti e/o da cause accidentali, attraverso il
trattamento  in  loco  del  terreno.  In  particolare  devono  essere
definite  tecnologie atte a consentire sistemi di trattamento, basati
su processi  di  inertizzazione  per  vetrificazione  e  su  processi
biologici,   operanti   direttamente  sul  terreno,  senza  ulteriori
interventi meccanici di asportazione  delle  superfici  trattate.  Le
tecnologie  messe a punto devono, tra l'altro, garantire la sicurezza
d'uso, in termini di protezione dell'ambiente e della  salute,  nelle
diverse  fasi di intervento. La ricerca si articola in due sottotemi:
   sviluppo  e  messa  a  punto  di  un processo di vetrificazione di
terreni inquinati basato sul riscaldamento per effetto Joule, in  cui
il  terreno  rappresenti  la  resistenza di un circuito elettrico, in
grado di raggiungere la temperatura di fusione del suolo  trattato  e
la  conseguente  formazione  di  una  struttura vetrosa o cristallina
stabile. In  particolare  deve  essere  messo  a  punto  un  circuito
elettrico  in  grado  di  indurre  nel  terreno  le  temperature piu'
rispondenti,  anche  in  relazione  alle  caratteristiche  del   sito
contaminato  ed  ai  rischi connessi alla eventuale presenza di corpi
estranei nel terreno stesso.  Realizzazione, a livello prototipo,  di
un  modulo trasportabile utilizzante il processo sviluppato, completo
di sistemi atti ad assicurare la captazione ed il  trattamento  degli
effluenti   gassosi   che   si   liberano   durante  il  processo  di
vetrificazione.Tale modulo deve rispondere alle piu' severe normative
in  materia  di  sicurezza  e  prevenzione,  anche  in relazione alla
salvaguardia  della  salute,  assicurando,   altresi',   una   rapida
attivazione  e disattivazione del processo. Validazione del prototipo
realizzato, attraverso una campagna di prove  significative,  per  le
diverse     situazioni     operative.      Verifica    tossicologica,
ecotossicologica e di impatto ambientale;
   studio  di sistemi di tipo biologico per il trattamento in loco di
terreni inquinati da elementi diversi, quali idrocarburi  e  solventi
organici, che non prevedano l'asportazione del terreno e l'estrazione
preliminare delle sostanze inquinate.  Individuazione  delle  colture
batteriche  adatte  ai  diversi  tipi di inquinanti, loro selezione e
prove di efficienza in laboratorio e in campo. Definizione e relativa
validazione,  attraverso  una  campagna  di  prove significative, dei
limiti di applicabilita' dei sistemi, anche in relazione agli effetti
di  lungo periodo, sui terreni, sulla sicurezza dell'ambiente e sulla
salute dell'uomo.
  Tempo: la durata massima della ricerca non deve superare i sessanta
mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
tredicimilacinquecento milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio dei fenomeni connessi al passaggio di  corrente
in  mezzi  particolari,  come  i  terreni,  per la vetrificazione del
suolo. Sviluppo di competenze nei sistemi di tipo  biologico  per  il
trattamento  in loco di terreni inquinati, nella selezione di colture
batteriche e nella messa a punto di metodi sperimentali per  la  loro
utilizzazione,  nonche'  nelle  metodiche  di  analisi tossicologica,
ecotossicologica ed ambientale, e di controllo della affidabilita'  e
sicurezza  dei processi. I relativi singoli percorsi formativi devono
avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i sessanta mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
millecinquecento milioni di lire.
                AREA DISPONIBILITA' DI ACQUA POTABILE
  Tema  16  - Sistema sussidiario per la potabilizzazione delle acque
destinate al consumo umano in situazioni di emergenza.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  e  messa  a  punto,  a  livello  prototipo, di un sistema
sussidiario di un impianto di potabilizzazione che,  in  presenza  di
situazioni  di emergenza, sia in grado di trattare gli inquinanti non
eliminabili  dall'impianto  primario  al  fine  di  ripristinare   la
potabilita'   dell'acqua   per  il  consumo  umano,  minimizzando  la
interruzione di regolare erogazione in  termini  di  frequenza  e  di
durata.  Il  sistema  deve essere integrabile nell'impianto primario,
deve utilizzare tecnologie innovative per il  trattamento  di  almeno
tre  categorie  di  inquinanti  tra  quelli  piu'  ricorrenti  e piu'
rilevanti  per  la   salute   dell'uomo,   deve   essere   attivabile
automaticamente   attraverso   rilevatori   meccanici,   chimici  e/o
biologici dei contaminanti. La ricerca si articola in tre  sottotemi:
   progettazione  e realizzazione di una apparecchiatura sussidiaria,
integrabile in impianti utilizzanti processi di  potabilizzazione  ad
ampia  diffusione,  in  grado  di trattare mediante idonee tecnologie
innovative le acque risultanti accidentalmente  contaminate  da  piu'
categorie   di  inquinanti  ad  elevato  rischio,  quali  ad  esempio
organo-clorurati, antiparassitari, metalli pesanti. L'apparecchiatura
deve  garantire  il trattamento di almeno tre categorie di inquinanti
singolarmente e cumulativamente considerate;
   progettazione  e  realizzazione  del  sistema  di  controllo della
qualita' dell'acqua pre e post trattamento in  grado  di  determinare
l'attivazione e la disattivazione in tempo reale dell'apparecchiatura
di trattamento in forma automatica e sulla  base  delle  informazioni
fornite  in  continuo  da  appositi rilevatori. Il sistema deve anche
garantire il controllo costante della completa funzionalita'  propria
e  dell'apparecchiatura  di  trattamento,  individuando gli eventuali
malfunzionamenti al fine di una  tempestiva  manutenzione  e  di  una
eventuale disattivazione;
   assemblaggio  e messa a punto del prototipo del sistema completo e
relativa validazione funzionale  attraverso  una  campagna  di  prove
significative  delle  diverse  condizioni  d'esercizio  e di presenza
degli elementi inquinanti considerati. Verifica di applicabilita' del
sistema in un impianto di potabilizzazione in esercizio di dimensioni
significative.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la spesa massima, comprensiva di IVA, non deve superare gli
ottomila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e   tecnici  di  ricerca  altamente
qualificati, orientati allo studio chimico-biologico dei  fattori  di
inquinamento  delle  acque e delle relative metodiche e tecnologie di
individuazione,  caratterizzazione  ed  eliminazione.   Sviluppo   di
specifiche  competenze sulle problematiche di gestione dei sistemi di
distribuzione delle acque, con particolare riferimento agli  impianti
di  trattamento  per  la  potabilizzazione,  nonche'  sui  sistemi di
controllo di qualita' ed automazione di processo. I relativi  singoli
percorsi  formativi devono avere una durata non inferiore a due e non
superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
mille milioni di lire.
         AREA SVILUPPO DI TECNOLOGIE SOFT PER IL MONITORAGGIO
                     E LA GESTIONE DELL'AMBIENTE
 Tema 17 - Controllo e gestione della qualita' dell'aria
in aree urbane.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  e  messa  a punto di un sistema integrato di monitoraggio
della qualita' dell'aria in aree  urbane,  con  particolare  riguardo
all'inquinamento  da  traffico  veicolare,  utilizzante, tra l'altro,
tecnologie innovative di rilevamento dati, se del caso  appositamente
sviluppate  e/o  ottimizzate.  Il  sistema  deve  essere  in grado di
fornire automaticamente supporto alle decisioni sia in situazioni  di
emergenza,  per  azioni  tese  a  limitare con tempestivita' le cause
dell'inquinamento, attraverso la individuazione dei piu'  rispondenti
interventi   da   attuare,   sia  in  situazioni  ordinarie,  per  la
individuazione,  anche  sulla  base  di  cause  predeterminabili   di
alterazione  delle  normali  condizioni,  degli  interventi  a  lungo
termine, per  il  risanamento  della  qualita'  dell'aria  e  per  la
salvaguardia  del  patrimonio  edilizio  e  monumentale in genere, da
attuare nell'ambito  della  gestione  ordinaria  ed  in  relazione  a
situazioni  tendenziali  di  inquinamento atmosferico ed acustico. Il
sistema deve prevedere l'acquisizione di  dati  ed  informazioni  sia
direttamente  dalle  reti di rilevamento, sia da sistemi periferici a
tali fini operanti, nonche' integrarsi con sistemi piu' ampi, anche a
livello  nazionale,  al fine di fornire ed acquisire i dati opportuni
per una gestione integrata dei sistemi considerati.  Validazione  del
sistema  attraverso  sperimentazioni  applicative  su  di un campione
significativo di tipologie di situazioni, specie per  quanto  attiene
la  verifica  della funzionalita' delle soluzioni proposte a supporto
delle attivita'  decisionali.  La  ricerca  si  articola  in  quattro
sottotemi:
   sviluppo  e  realizzazione  di  un sistema informatico in grado di
espletare, tra l'altro, funzioni di  acquisizione  e  validazione  di
dati   rilevati   dalle   reti   di   monitoraggio  delle  condizioni
meteorologiche   e   di   inquinamento   atmosferico   ed   acustico,
verificando,  in  tempo  reale,  il  rispetto  di standard prefissati
attraverso  la  ricostruzione  dello  stato  di  qualita'   dell'aria
dell'area    in   esame.   Il   sistema   deve   fornire   previsioni
dell'evoluzione del fenomeno di inquinamento atmosferico  sulla  base
di modelli di simulazione degli andamenti dei fattori connessi, quali
flussi di traffico, localizzazione e tipologia delle  sorgenti  fisse
di   emissione.   Il  sistema,  inoltre,  deve  elaborare  attraverso
l'impiego  anche  di  tecniche  di  sistemi  esperti,  strategie   di
intervento,   in   particolare   sulla   componente   traffico,   per
l'attivazione di idonee  azioni  correttive,  immediate  e  di  lungo
termine,   supportando  la  elaborazione  di  piani  di  risanamento,
attraverso la valutazione comparata di possibili scenari alternativi;
   sviluppo e messa a punto di un programma automatizzato in grado di
attribuire, sulla base dei dati rilevati  attraverso  strumentazioni,
se  del  caso  appositamente realizzate e/o ottimizzate, la emissione
degli agenti inquinanti l'atmosfera alle diverse fonti di  potenziale
inquinamento presenti nell'area. Il programma deve inoltre consentire
la simulazione delle modalita' di diffusione, trasporto e deposizione
dei  principali  inquinanti  chimici  delle  aree  urbane, attraverso
opportuni modelli matematici integrati con banche dati,  territoriali
e  non,  descrittive  dell'ambiente  medesimo,  quali  catasto  delle
emissioni di inquinamento da stazioni fisse, dati di traffico e  dati
meteorologici.  Le  strumentazioni realizzate ed il programma messo a
punto devono essere integrabili nel sistema  informatico  considerato
nel primo sottotema;
   sviluppo e messa a punto di un programma automatizzato in grado di
consentire, sulla base dei dati  rilevati  attraverso  strumentazioni
fisse e mobili, se del caso appositamente realizzate e/o ottimizzate,
la valutazione dei livelli di inquinamento acustico in aree urbane ed
industriali,  con  particolare  riferimento al traffico veicolare. Le
strumentazioni devono rilevare tutte le  informazioni  necessarie  al
programma per la determinazione dei livelli e della distribuzione del
rumore  e  per  l'identificazione   degli   aspetti   qualitativi   e
quantitativi  delle  diverse  fonti  di  emissione. Le strumentazioni
realizzate ed il programma messo a punto  devono  essere  integrabili
nel sistema informatico considerato nel primo sottotema;
   messa  a  punto  del  sistema  completo  e relativa validazione su
un'area campione, attraverso  una  campagna  di  prove  significative
delle  diverse  tipologie  di situazioni, con particolare riferimento
alla verifica funzionale delle soluzioni proposte  a  supporto  delle
attivita'  decisionali. Verifica della integrabilita' del sistema con
altri sistemi anche piu' ampi, operanti a livello locale e nazionale.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
settemilacinquecento milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio dei fenomeni di inquinamento atmosferico,  alla
simulazione,  mediante  modelli  matematici a scala territoriale, dei
principali fattori relativi alla generazione, trasformazione chimica,
diffusione  e  deposizione  degli  inquinanti. Sviluppo di specifiche
competenze   nella   progettazione   d'impiego   di    strumentazione
meteorologica,  in particolare per misure remote utilizzanti tecniche
elettroniche, acustiche  ed  elettromagnetiche.  I  relativi  singoli
percorsi  formativi devono avere una durata non inferiore a due e non
superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
mille milioni di lire.
  Tema  18  -  Controllo  delle  acque  e  del suolo a supporto della
gestione delle risorse di bacini idrografici.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo e messa a punto di un sistema integrato di monitoraggio di
bacini  idrografici,   critici   sotto   il   profilo   del   rischio
idrogeologico  e  geomorfologico,  finalizzato  alla  previsione  del
rischio e alla gestione, anche  in  situazioni  di  emergenza,  delle
risorse  idriche  del bacino, attraverso l'acquisizione in continuo e
l'organizzazione  dei  dati  sullo  stato  di  qualita'  delle  acque
superficiali e sotterranee e sui movimenti franosi delle aree a forte
attivita' erosiva, specie in presenza di insediamenti  abitativi.  Il
sistema deve utilizzare tecnologie innovative di rilevamento, anche a
tali fini appositamente sviluppate e/o ottimizzate. Il  sistema  deve
essere  in  grado di fornire automaticamente supporto alle decisioni,
sia in situazioni di emergenza sia in situazioni  ordinarie,  per  la
individuazione  degli  interventi  a  piu'  lungo  termine da attuare
nell'ambito  della  gestione  ordinaria,  anche  in  relazione   alle
conseguenze  di  realizzazioni strutturali sul territorio. Il sistema
deve  prevedere  l'acquisizione   di   dati   ed   informazioni   sia
direttamente  dalle  reti di rilevamento, sia da sistemi periferici a
tali fini operanti, nonche' integrarsi con sistemi piu' ampi, anche a
livello  nazionale,  al fine di fornire ed acquisire i dati opportuni
per una gestione integrata dei sistemi considerati.  Validazione  del
sistema  attraverso  sperimentazioni  applicative  su  di un campione
significativo di tipologie di situazioni, specie per  quanto  attiene
la  verifica  della funzionalita' delle soluzioni proposte a supporto
delle  attivita'  decisionali.  La  ricerca  si  articola  in  cinque
sottotemi:
   sviluppo  e  realizzazione  di  un sistema informatico in grado di
integrare i dati dinamici forniti dalle reti di monitoraggio con dati
statici   o   "quasi   statici",   quali   assetto   del  territorio,
localizzazione e quantizzazione delle sorgenti inquinanti. Il sistema
deve  fornire  con  continuita'  lo stato dell'ambiente idrogeologico
mediante mappe di precipitazioni, mappe di qualita' dei corpi idrici,
e  mappe dei livelli piezometrici delle falde, segnalando l'insorgere
di situazioni di crisi ambientale quali piene, magre,  depauperamento
falde,  superamento dei livelli di inquinamento, fenomeni di dissesto
geologico. Il sistema deve prevedere  l'evoluzione  dei  fenomeni  di
degrado  ed  elaborare,  attraverso  l'impiego  anche  di tecniche di
sistemi esperti, strategie di intervento in situazioni  critiche.  Il
sistema,  inoltre,  deve  permettere  la  elaborazione  di  piani  di
intervento strutturale, in funzione della  evoluzione  degli  scenari
d'uso del territorio;
   sviluppo  di  un  sistema integrato per la interpretazione di dati
provenienti da misurazione effettuate mediante  tecniche  radar/meteo
e/o  multi  radar/meteo,  eventualmente  all'uopo sviluppate, nonche'
provenienti   da   reti   di   apparecchiature    convenzionali    di
telepluviometri  e  teleidrometri,  al  fine  di  acquisire, in forma
continua ed accurata, le informazioni sulla  dinamica  della  risorsa
idrica.  Il  sistema  deve  consentire  la previsione degli andamenti
della  disponibilita'   della   risorsa   idrica,   con   particolare
riferimento al verificarsi di situazioni critiche, quali magre, piene
ed esondazioni, ed essere  integrabile  con  quello  considerato  nel
primo sottotema;
   sviluppo  di  un sistema integrato per il monitoraggio delle fasce
di rispetto delle opere di captazione delle acque sotterranee e della
qualita'  delle  acque  superficiali.  A  tale  riguardo  deve essere
considerato il monitoraggio a valle  degli  impianti  di  depurazione
delle  acque  reflue, specie da processi industriali. Il sistema deve
consentire l'acquisizione in continuo dei  parametri  caratterizzanti
lo  stato  di  qualita'  delle  acque,  segnalando  la  necessita' di
interventi di controllo sugli impianti di emungizione  idrica,  sulle
reti  di  adduzione  dei  reflui  e sugli impianti di trattamento. Il
sistema deve essere integrabile  con  quello  considerato  nel  primo
sottotema;
   progettazione  e  realizzazione  di  una  rete per il monitoraggio
idrogeologico e geomorfologico di aree  a  forte  attivita'  erosiva,
caratterizzate   da   movimenti  franosi,  quali  ad  esempio  coltri
vulcaniche, litoidi sovrapposti e basamenti plastici ad elevato grado
di  dissesto,  con particolari riflessi sugli insediamenti abitativi.
Per la realizzazione della suddetta rete devono essere sviluppate  ed
ottimizzate   tecnologie   quali   l'interferometria   a   laser,  il
rilevamento delle emissioni acustiche, il rilevamento in continuo  di
parametri    idrogeomorfologici   tramite   sensori   inclinometrici,
estensimetrici, piezometrici,  pluriometrici.  Il  monitoraggio  deve
prevedere  l'acquisizione  dei dati in tempo reale, anche utilizzando
telemetria via satellite. La rete  deve  essere  integrabile  con  il
sistema informatico considerato nel primo sottotema;
   assemblaggio,  integrazione e messa a punto del sistema completo e
relativa validazione su un'area campione, mediante  una  campagna  di
prove   significative   di   diverse  tipologie  di  situazioni,  con
particolare riferimento  alla  verifica  funzionale  delle  soluzioni
proposte  a  supporto  delle  attivita'  decisionali.  Verifica della
integrabilita' del sistema con sistemi piu'  ampi,  anche  a  livello
nazionale.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
novemila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e  tecnici  altamente  qualificati,
orientati allo studio delle metodiche di analisi e pianificazione del
territorio  e di gestione delle relative risorse, allo studio ed alla
modellazione  della  fenomenologia   idrologica   ed   idrogeologica,
meteorologica   e   dei  fenomeni  erosivi.  Sviluppo  di  specifiche
competenze nella progettazione ed impiego di strumentazione di misura
analitica chimico-fisica dei parametri idraulici e meteorologici, con
particolare riguardo alla radarmeteorologia e alle tecniche di misura
remote  in  generale.  I  relativi  singoli percorsi formativi devono
avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
milleduecento milioni di lire.
 Tema  19  -  Controllo  per  l'ottimale gestione della erogazione di
acqua potabile per gli acquedotti.
Oggetto della ricerca:
  Sviluppo  e  messa a punto di un sistema di rilevazione e controllo
delle acque, per l'approvvigionamento e l'immissione  in  acquedotto.
Il  sistema deve utilizzare tecniche innovative di rilevamento, anche
biologiche, e  fornire  supporto  alle  decisioni  in  situazioni  di
emergenza  quantitativa e qualitativa delle acque. Il controllo sugli
approvvigionamenti  deve   rilevare   i   fattori   di   inquinamento
significativi, compresi i microinquinanti previsti dalle normative in
materia, e operare la regolazione automatica, in continuo, dei flussi
in entrata fino alla eliminazione di uno o piu' dei flussi stessi. Il
controllo, attraverso monitoraggio in continuo e conseguenti  ipotesi
di  interventi  operativi,  deve  consentire la verifica del corretto
funzionamento  degli  impianti  di  potabilizzazione,   per   evitare
l'afflusso  di  acqua  non  potabile  in  rete.  Realizzazione  di un
rilevatore biologico di sostanze tossiche, anche a struttura  chimica
indeterminata,   presenti   nelle   acque  destinate  all'uso  umano,
utilizzabile  dal  sistema  messo  a  punto.  Verifica  del   sistema
attraverso    sperimentazioni   applicative   su   di   un   campione
significativo di tipologie di situazioni, specie per  quanto  attiene
la  verifica  della funzionalita' delle soluzioni proposte a supporto
delle attivita'  decisionali.  La  ricerca  si  articola  in  quattro
sottotemi:
   messa  a  punto di un sistema informatico di elaborazione dei dati
sulle acque, in grado di valutare in tempo  reale  le  situazioni  di
funzionamento  ed  attivare gli opportuni interventi per garantire la
gestione ottimale dei flussi. In particolare il sistema deve modulare
in  automatico  i vari flussi di approvvigionamento, sulla base delle
relative portate e di eventuali contaminazioni. Il sistema,  inoltre,
deve  fornire ipotesi di soluzioni, per la ottimale regolazione delle
erogazioni in rete. Verifica, tramite prove significative in campo, e
comparazione  delle  prestazioni  tecnico-economiche  con  gli  altri
sistemi in uso;
   progettazione  e  realizzazione di rilevatori, anche biologici, ad
elevata sensibilita',  in  grado  di  determinare  la  portata  e  la
qualita'  delle acque, operando in continuo ed in forma automatica, e
di trasmettere, con modalita' e forma idonea per la memorizzazione su
supporti informatici, i dati analitici relativi ai flussi delle acque
ed ai parametri previsti dalla  normativa  per  quelle  destinate  al
consumo  umano.  Verifica,  tramite  prove  significative in campo, e
comparazione  delle  prestazioni  tecnico-economiche  con  gli  altri
sistemi in uso;
   sviluppo  e  realizzazione  di  un  prototipo di biosensore per il
controllo tossicologico dell'inquinamento  idrico,  che  utilizzi  un
sistema  biologico  in  grado  di  rilevare,  anche  in continuo, sia
sostanze  tossiche  a  struttura  chimica  definita,   sia   sostanze
potenzialmente tossiche a struttura chimica indeterminata, producendo
segnali in forma elaborabile. Il sistema  deve  essere  in  grado  di
operare  in  ambiente  esterno  e  in forma completamente automatica.
Verifica, tramite prove significative in campo, e comparazione  delle
prestazioni tecnico-economiche con gli altri sistemi in uso;
   messa  a  punto  del  sistema  realizzato,  integrato  dai sensori
sviluppati e completo dei dispositivi per il controllo automatico  in
continuo   della  propria  ottimale  funzionalita'.  Validazione  del
sistema attraverso campagne  di  prova  significative  di  differenti
tipologie   di   situazioni.   Verifica   di  funzionalita'  mediante
applicazione su di un impianto di potabilizzazione  in  esercizio  di
dimensioni significative.
  Tempo:  la  durata  massima  della  ricerca  non  deve  superare  i
quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
settemila milioni di lire.
Attivita' di formazione:
  Formazione   di   ricercatori   e   tecnici  di  ricerca  altamente
qualificati, orientati allo studio delle tecniche di progettazione di
impianti e di reti idrauliche e dei relativi controlli di regolazione
e/o  processo,  con  specifiche  competenze  nella  progettazione  di
software  per  il monitoraggio e la regolazione di sistemi complessi.
Sviluppo  di  conoscenze  atte  a  consentire  l'interazione  con  le
specifiche competenze, per la progettazione e sviluppo tecnologico di
strumentazione  analitico  chimico   biologica   e   di   dispositivi
sensoriali  basati  su  principi  biochimici  e/o  biofisici, atti al
rilevamento dello stato di potabilita' delle acque e  della  presenza
di eventuali inquinanti. I relativi singoli percorsi formativi devono
avere una durata non inferiore a due e non superiore a tre anni.
  Tempo:  la  durata  massima  dell'attivita'  di formazione non deve
superare i quarantotto mesi.
  Spesa:  la  spesa  massima, comprensiva di IVA, non deve superare i
mille milioni di lire.
  In  relazione alle attivita' scientifiche e di sviluppo in atto nel
Mezzogiorno i temi sopra specificati numeri 9, 11, 12, 17, 18  e  19,
del  Programma  nazionale  di  ricerca  per  l'ambiente devono essere
sviluppati    nelle    aree    meridionali    per    la    successiva
industrializzazione in detti territori dei risultati conseguiti.