IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO
                       DELLA PROTEZIONE CIVILE
  Visto  il  decreto-legge  12 novembre 1982, n. 829, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938;
  Vista la legge 1› marzo 1986, n. 64;
  Vista la delibera della giunta municipale di San Cataldo n. 778 del
2 febbraio 1989 con la quale veniva autorizzato il sindaco del comune
ad  avanzare  istanza ai Ministri per gli interventi straordinari nel
Mezzogiorno e per il coordinamento della  protezione  civile  per  il
finanziamento  dei  lavori  di  sfruttamento  delle  risorse  idriche
esistenti nel territorio;
  Vista   la   relazione   tecnica  della  ripartizione  VII  ufficio
urbanistica del comune di San Cataldo in data 1› dicembre 1989  nella
quale  era  formulata  l'ipotesi  tecnica per il superamento di detta
emergenza;
  Vista  la  richiesta del comune di San Cataldo del 2 dicembre 1989,
n. 18447, inviata ai Ministri sopracitati che quantificava  in  6.000
milioni   di   lire   l'impegno   finanziario   per   il  superamento
dell'emergenza idrica;
  Vista  la  nota  del 5 dicembre 1989, n. 50101/OO.PP., del servizio
OO.PP. che richiedeva al Ministro per gli interventi straordinari nel
Mezzogiorno di voler valutare la richiesta del comune e di assicurare
il necessario apporto finanziario per la realizzazione delle opere;
  Visto  il fonogramma urgente del 16 dicembre 1989, n. 943/GAB., del
Ministro  per  gli  interventi  straordinari  nel   Mezzogiorno   che
autorizzando  l'impegno  di  6  miliardi come anticipazione sul terzo
piano annuale di attuazione del programma regionale di sviluppo della
regione   siciliana  subordinava  il  trasferimento  dei  fondi  alla
emanazione di apposita ordinanza sentita anche la regione siciliana;
  Vista  la  nota del 29 dicembre 1989, n. 50715/OO.PP., con la quale
il  servizio  opere  pubbliche  richiedeva  l'assenso  della  regione
siciliana  all'utilizzo dei fondi per fronteggiare l'emergenza idrica
della citta' di San Cataldo;
  Visto  il  decreto  dell'assessore ai lavori pubblici della regione
siciliana  n.  218/6  in  data  29  marzo  1990  che   concedeva   un
finanziamento  di  L.  421.750.000  al  comune  di San Cataldo per il
completamento  delle  ricerche  idriche  sotterranee  nel  territorio
comunale;
  Vista  la  nota  del  24 settembre 1990, n. 10693, dell'ufficio del
genio civile di Caltanissetta che riferiva  positivamente  in  ordine
alle   trivellazioni   effettuate   nelle   contrade   Vassallaggi  e
Grotticelle e specificava che l'eduzione media per quattro pozzi puo'
essere di circa complessivi 22 l/s;
  Vista  la  nota  in data 13 novembre 1990, n. CTO 918, del comitato
tecnico operativo delle acque costituito presso la  Presidenza  della
regione  siciliana  nella  quale  si  conferma l'autorizzazione a suo
tempo concessa dal  Ministro  per  gli  interventi  straordinari  nel
Mezzogiorno per l'utilizzo dei fondi;
  Vista  la  nota  del  4  dicembre  1990,  n.  CTO 957, del medesimo
comitato tecnico operativo delle acque con  la  quale  si  richiedono
procedure  in  ordine  all'affidamento  dei  lavori,  tra le quali la
deroga all'art. 34 della legge regionale n. 21 del  29  aprile  1985,
alla dichiarazione di pubblica utilita' delle opere, alla concessione
di permessi e autorizzazioni,  alla  certificazione  antimafia,  alle
espropriazioni e all'impiego di automezzi nei giorni festivi;
  Ritenuto  che  l'intervento  richiesto  e' idoneo a fronteggiare la
grave emergenza idrica della citta' di San Cataldo;
  Ravvisata  la  necessita'  di stabilire un congruo termine di tempo
per l'affidamento delle opere disponendo  procedure  accelerative  in
ordine all'affidamento stesso nonche' modalita' di rapida definizione
delle procedure di acquisizione delle aree occorrenti  all'esecuzione
delle  opere,  alla  concessione  di  autorizzazioni  e permessi e al
trasporto  dei  materiali  nei  giorni  normalmente  interdetti  alla
circolazione dei mezzi pesanti;
  Avvalendosi  dei  poteri  conferitigli e in deroga a ogni contraria
norma;
                               Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Al  fine  di  fronteggiare l'emergenza idrica nel comune di San
Cataldo in provincia di Caltanissetta e' disposto a cura dell'ufficio
del   genio  civile  di  Caltanissetta  l'intervento  di  eduzione  e
potabilizzazione di acque dalle contrade Vassallaggi e Grotticella  e
la  relativa  adduzione  al comune di San Cataldo per l'alimentazione
idropotabile.
  2.  Dette  opere sono dichiarate di preminente interesse nazionale,
urgenti e indifferibili.