IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il  proprio  decreto  n. 426135/66-AU-131 del 18 marzo 1987,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 10 aprile 1987, con cui
e' stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in  ECU  con
godimento  25  marzo  1987, di durata settennale al tasso d'interesse
annuo del 7,75% per l'importo di 800 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del 18 marzo 1987, con cui, fra l'altro,  si  dispone  che  l'importo
degli   interessi   da   pagare   annualmente  sui  predetti  titoli,
relativamente alla quota  degli  stessi  circolante  all'interno,  e'
determinato  con  decreto  del Ministro del tesoro, in misura pari al
valore nominale in ECU convertito in lire italiane sulla  base  della
media  aritmetica  dei  tassi di cambio lira italiana/ECU, comunicati
dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti giorni  del  mese  di
febbraio precedente la scadenza della cedola di interesse;
  Considerato  che  occorre  determinare l'importo degli interessi da
pagare relativamente alla quarta cedola - di scadenza 25 marzo 1991 -
dei predetti certificati del Tesoro in ECU;
  Visto il proprio decreto n. 250506/66-AU-131 del 26 febbraio  1988,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 marzo 1988, con cui
si e' provveduto a regolare i rapporti tra Tesoro e Banca d'Italia in
ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto, in particolare, il quinto comma  dell'art.  1  del  predetto
decreto del 26 febbraio 1988, con cui si stabilisce che, in relazione
alla   variabilita'   dell'ammontare   dei  titoli  di  che  trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro, entro il mese di febbraio di ogni anno, il capitale  nominale
complessivo   dei   certificati   stessi,  sul  quale  devono  essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto il telex in data 22 febbraio 1991, con cui la Banca  d'Italia
ha comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo   nominale   dei   CTE  con  godimento  25  marzo  1987,
attualmente  circolanti  all'interno,  e  sui   quali   deve   essere
effettuato  il  pagamento  degli  interessi relativamente alla quarta
cedola, di scadenza 25 marzo 1991, e' di 212.439.000 ECU;
   la  media  aritmetica  dei  tassi  di  cambio  lira  italiana/ECU,
comunicati  dall'Ufficio  italiano  dei  cambi e riferentisi ai primi
venti giorni del mese di febbraio 1991, e' di L.  1.545,31  per  ogni
ECU;
                              Decreta:
  Ai  sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n.
426135/66-AU-131  del  18  marzo  1987,  meglio   specificato   nelle
premesse,  l'importo degli interessi da pagare in lire italiane sulla
quota attualmente circolante all'interno (pari a nominali 212.439.000
ECU)  dei  CTE  settennali  7,75%  con  godimento  25   marzo   1987,
relativamente  alla quarta cedola, di scadenza 25 marzo 1991, ammonta
a L. 23.851.892.440.
  Su tale importo verra' applicata la ritenuta fiscale  del  6,25%  a
norma  del  decreto-legge  19 settembre 1986, n. 556, convertito, con
modificazioni, nella legge 17  novembre  1986,  n.  759,  pari  a  L.
1.590.126.000.
  La  suddetta  spesa  fara'  carico  al  cap.  4691  dello  stato di
previsione  della  spesa  del  Ministero  del   tesoro   per   l'anno
finanziario 1991.
  Il  presente  decreto  sara'  trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione, e verra' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Roma, 4 marzo 1991
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 14 marzo 1991
Registro n. 10 Tesoro, foglio n. 124