IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto il proprio decreto in data 13 aprile 1991, con  il  quale  al
Ministro  senza  portafoglio  on.  avv. Rosa Jervolino Russo e' stato
conferito l'incarico per gli affari sociali;
  Visti gli articoli 5 e 9 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Viste le vigenti  disposizioni  recanti  attribuzioni  al  Ministro
stesso;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
   Il  Ministro  senza  portafoglio  per gli affari sociali, on. avv.
Rosa Jervolino Russo,  e'  delegato  ad  esercitare  le  funzioni  di
coordinamento,  di  indirizzo,  di  promozione  di  iniziative, anche
normative, nonche'  ogni  altra  funzione  attribuita  dalle  vigenti
disposizioni  al  Presidente del Consiglio dei Ministri nelle materie
riguardanti:
    a) le problematiche sociali  emergenti,  nonche'  le  conseguenti
attivita' di amministrazioni statali e di altri enti pubblici;
    b)  la  definizione  di  interventi attinenti ai servizi sociali,
alle  problematiche   della   famiglia,   dell'eta'   minore,   degli
adolescenti   e   della   terza   eta',   degli  handicappati,  delle
tossicodipendenze, dell'emarginazione, degli obiettori di coscienza e
delle associazioni di volontariato;
    c) i rapporti e la cooperazione con  gli  organismi  operanti  in
materia  di  servizi  sociali  in Italia e all'estero, d'intesa con i
Ministri  interessati  e  in  collegamento  con  le   amministrazioni
pubbliche competenti;
    d)  l'informazione  sullo  stato  delle iniziative concernenti la
politica sociale,  i  criteri  della  spesa  sociale  ed  i  relativi
strumenti di intervento, anche mediante la costituzione di una banca-
dati;
    e)  lo studio e l'elaborazione di progetti-pilota nel campo delle
politiche di  benessere  sociale,  finalizzati  in  particolare  allo
sviluppo  e  alla  razionalizzazione delle relative iniziative, anche
costituendo a tal fine comitati ed altri organi collegiali di studio,
di consulenza e di supporto tecnico;
    f) l'elaborazione di studi e proposte di riforma delle  normative
e  delle  misure  amministrative  in  materia di servizi sociali, con
particolare  riguardo  alle  problematiche  indicate  nel  punto  b),
d'intesa  con  i  Ministri  interessati  e  in  collegamento  con  le
amministrazioni pubbliche competenti;
    g) la predisposizione della relazione annuale al Parlamento sulla
condizione dell'anziano;
    h) le iniziative per l'anno internazionale  dell'anziano  indetto
con decisione CEE n. 91/49 e per l'anno internazionale della famiglia
indetto con risoluzione ONU n. 45/133;
    i)  la  verifica dell'attuazione della dichiarazione mondiale ONU
sulla sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell'infanzia.
  Il Ministro e' altresi' delegato:
   a designare rappresentanti  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri  in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed altri
organismi di studio, tecnico-amministrativi e  consultivi,  operanti,
nelle   materie   oggetto   del   presente   decreto,   presso  altre
amministrazioni ed istituzioni;
   a  provvedere,  nelle  predette  materie,  ad intese e concerti di
competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri necessari  per
le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni;
   a   provvedere  agli  adempimenti  in  tema  di  disciplina  degli
stupefacenti   e   sostanze   psicotrope,   prevenzione,    cura    e
riabilitazione  dei  relativi  stati  di tossicodipendenza, di cui al
testo unico approvato con decreto del Presidente della  Repubblica  9
ottobre 1990, n. 309;
   a  provvedere  agli  adempimenti  previsti dalla legge 22 novembre
1990, n. 354, istitutiva della Commissione di indagine sulla poverta'
e l'emarginazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 3 maggio 1991
                                             Il Presidente: ANDREOTTI