IL MINISTRO DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO Visto l'art. 3, comma primo, della legge 1 agosto 1988, n. 340, con il quale e' stato stabilito che per ciascuno degli anni 1988, 1989 e 1990, le somme di cui all'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 638, da corrispondere alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in sostituzione dei tributi soppressi, sono attribuite dall'Amministrazione finanziaria in misura pari, rispettivamente, a lire 333.066 milioni, a lire 355.589 milioni e a lire 379.813 milioni. La ripartizione di dette somme fra le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e' effettuata secondo le modalita' e i criteri richiamati nell'art. 5, comma 17, della legge 28 febbraio 1986, n. 41; Visto l'art. 2, comma sesto, della legge 27 dicembre 1989, n. 407, contenente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1990) con il quale e' stato previsto che ai termini dell'art. 11, comma 3, lettera e), della legge 5 agosto 1978, n. 468, le autorizzazioni di spesa recate dalle leggi indicate nella tabella E allegata alla predetta legge sono ridotte degli importi determinati nella medesima tabella, dall'esame della quale risulta che le somme da corrispondere ai sensi della menzionata normativa ai citati enti in sostituzione dei tributi soppressi hanno subito un definanziamento pari a lire 150.000 milioni; Visto l'art. 6, comma quinto, del decreto-legge 27 aprile 1990, n. 90, convertito, con modificazioni, nella legge 26 giugno 1990, n. 165, con il quale e' stato disposto che il 98 per cento delle somme di cui all'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 638, da corrispondere alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per l'anno 1990, in sostituzione dei tributi soppressi, e' ripartito per meta' in quote uguali per ciascuna camera di commercio, e per meta' in proporzione alle entrate sostitutive spettanti per l'anno 1989 al netto della quota fissa attribuita per lo stesso anno 1989. Il restante 2 per cento e' ripartito interamente tra le camere di commercio, con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, in modo da assicurare a ciascuna camera di commercio, per le medesime voci di entrata, una base di finanziamento almeno corrispondente a quella risultante dall'accertamento per il 1989 delle entrate derivanti dalle somme corrisposte in sostituzione dei tributi soppressi e dal diritto annuale. Vista la nota n. 287604 in data 30 ottobre 1990, con la quale il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato ha comunicato che, secondo i dati relativi alle entrate per diritto annuale e trasferimento sostitutivo degli ultimi due esercizi riferiti ai ripetuti enti camerali, soltanto per le camere di commercio di Cagliari, Genova, Latina e Trieste la base di finanziamento dell'anno 1990 e' risultata inferiore a quella del 1989, nella misura sottoelencata: Camera Anno 1989 Anno 1990 Differenza di commercio - - - - Cagliari 8.962.327.480 8.505.243.580 457.083.900 Genova 16.965.134.100 15.454.737.620 1.510.396.480 Latina 6.294.347.320 6.284.206.460 10.140.860 Trieste 5.740.664.290 4.959.306.080 781.358.210 _____________ Totale. . . 2.758.979.450 Considerato che la somma di L. 4.596.260.000, pari al 2 per cento dell'intero importo da corrispondere, per l'anno 1990, ai predetti enti, a titolo di competenze sostitutive di tributi soppressi, ammontante a complessive lire 229.813 milioni (379.813 milioni previsti dalla citata legge n. 340/1988 ridotti di lire 150.000 milioni, ai sensi della menzionata legge n. 407/1989), deve essere interamente ripartita tra le camere di commercio; Ritenuto che, come comunicato dal Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato con la predetta nota n. 287604/1990, la somma complessiva occorrente per assicurare per il 1990 a tutti gli enti beneficiari una base di finanziamento almeno corrispondente a quella risultante dall'accertamento per il 1989 delle entrate derivanti dalle somme corrisposte in sostituzione di tributi soppressi e dal diritto annuale, ammonta a L. 2.758.979.450 da attribuire alle predette quattro camere di commercio nella misura alle medesime spettanti; Considerato che l'ulteriore somma residuale di L. 1.837.280.550 (4.596.260.000 XX 2.758.979.450), in mancanza di una diversa espressa statuizione circa le modalita' di attribuzione, deve essere ripartita fra tutti gli enti beneficiari, ivi comprese anche le camere di commercio di Cagliari, Genova, Latina e Trieste, applicando gli stessi criteri di riparto previsti, in via generale, per l'attribuzione del 98 per cento dall'art. 6 della citata legge n. 165/1990; Ritenuto che occorre procedere alla ripartizione dell'intera somma di L. 4.596.260.000, secondo i criteri dianzi accennati; Decreta: Art. 1. Ai sensi dell'art. 6, comma 5, del decreto-legge 27 aprile 1990, n. 90, convertito nella legge 26 giugno 1990, n. 165, il 2 per cento della somma di cui all'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 638, da corrispondere alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per l'anno 1990 in sostituzione dei tributi soppressi, ammontante a L. 4.596.260.000, viene attribuito nel modo seguente: quanto a L. 2.758.979.450 alle sottoelencate camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per l'importo a fianco di ciascuna indicato: Cagliari: L. 457.083.900; Genova: L. 1.510.396.480; Latina: L. 10.140.860; Trieste: L. 781.358.210; quanto a L. 1.837.280.550 (4.596.260.000 XX 2.758.979.450) a tutte le 95 camere di commercio del territorio nazionale (ivi comprese quelle di Cagliari, Genova, Latina e Trieste) per meta' in quote uguali per ciascuna camera di commercio e per meta' in proporzione alle entrate sostitutive alle medesime spettanti per l'anno 1989 al netto della quota fissa attribuita nello stesso anno 1989.