Il CIPI, con deliberazione adottata nella  seduta  del  30  maggio
1991,   ha   previsto   le   seguenti   modalita'  per  l'accesso  al
pensionamento anticipato dei lavoratori  dipendenti  da  imprese  del
settore  poligrafico-editoriale che attuino programmi di risanamento,
ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale:
    1) Al fine di  completare  il  quadro  informativo  aziendale  e'
necessario  acquisire il numero degli addetti nell'unita' interessata
all'istituto del pensionamento anticipato all'atto della  domanda  ed
al 31 dicembre dei due anni precedenti, secondo il seguente schema:
                      con contratto    con contratto    con contratto
                         a tempo       di formazione       a tempo
                      indeterminato       e lavoro         parziale
                      -------------    -------------    -------------
giornalisti..........
dirigenti............
quadri...............
impiegati............
intermedi............
operai...............
          Totale.....
di cui: uomini.......
donne................
   E'  altresi'  necessario  indicare, oltre il numero dei dipendenti
eventualmente sospesi, il numero dei dipendenti che,  all'atto  della
domanda  o nel corso di attuazione del programma presentato, maturino
i requisiti per il  pensionamento  anticipato,  specificando  se  gli
stessi siano da considerarsi:
    esuberi quantitativi di manodopera da non rimpiazzare;
    esuberi   qualitativi  da  sostituire  con  nuove  assunzioni  di
personale con  diversa  qualificazione.  L'impresa  dovra',  inoltre,
indicare la consistenza del turnover fisiologico.
   2) Gli accertamenti di cui all'art. 2, della legge 12 agosto 1977,
n.   675,  nei  confronti  delle  imprese  del  settore  poligrafico-
editorialeavranno inoltre riguardo:
    all'arco temporale intercorrente tra precedenti  accertamenti  di
situazioni  di crisi, ristrutturazione o riconversione nelle medesime
unita' produttive e l'attuale richiesta;
    alla particolare gravita' occupazionale, nelle ipotesi  di  crisi
aziendale,    da   desumersi   con   riferimento   alla   percentuale
dell'organico in esubero, rapportato  alle  diversificate  situazioni
socio-economiche territoriali;
    alla  diretta  correlazione  tra  eccedenze quanti-qualitative ed
operazioni  di  ristrutturazione,  riconversione  e  riorganizzazione
aziendale.