IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Napoli "Federico II", approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1162, e succes- sive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1988, con il quale e' stato modificato l'ordinamento didattico universitario relativamente ai corsi di laurea in chimica e chimica industriale; Viste le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorita' accademiche di questo Ateneo di cui alle deliberazioni del consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali del 22 novembre 1990; del senato accademico del 18 dicembre 1990 e del consiglio di amministrazione del 14 gennaio 1991; Riconosciuta la necessita' di approvare le modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il parere del Consiglio universitario nazionale; Viste le ulteriori deliberazioni con le quali le autorita' accademiche di questo Ateneo si sono uniformate ai rilievi formulati dal Consiglio universitario nazionale (delibere del consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali del 18 giugno 1991, del senato accademico del 9 settembre 1991 e del consiglio di amministrazione del 17 settembre 1991); Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Napoli "Federico II", approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come appresso: Articolo unico Gli articoli da 179 a 185, relativi ai corsi di laurea in chimica e chimica industriale della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali, sono cosi' modificati: CORSO DI LAUREA IN CHIMICA Art. 179. - La durata del corso di studi in chimica e' di cinque anni, articolati in un triennio propedeutico, a carattere formativo di base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale e di contenuti piu' specifici sia sotto l'aspetto scientifico sia sotto quello applicativo. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Il numero di esami e' non meno di ventitre. Nel caso di verifiche di profitto contestuali - accorpamento di piu' insegnamenti dello stesso anno accademico - il preside costituisce le commissioni di profitto utilizzando i docenti dei relativi corsi, secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 e dall'art. 42 del regolamento studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269. La didattica del corso di laurea in chimica e' organizzata per ciascun anno di corso in due cicli coordinati di durata inferiore all'anno. Ciascun ciclo, di seguito indicato convenzionalmente come semestre, ha durata minima di quattordici-quindici settimane. Gli esami sono effettuati al termine di ciascun semestre, prevedendo tre sessioni di esami: una durante la pausa tra i due semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre, ed una di recupero prima dell'inizio dei corsi, e cio' nel rispetto di quanto stabilito dal testo unico n. 1592/1933 e dal R.S. n. 1269/1938. Il totale delle ore di insegnamento e' nel triennio di milleseicentottanta ore, suddivise in ventisei corsi e sedici esami e nel biennio di cinquecentoquaranta ore suddivise in nove corsi e sette esami; lo studente dovra' inoltre svolgere un lavoro di tesi sperimentale per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad un impegno minimo di milleduecento ore) su argomenti attinenti all'indirizzo prescelto. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta ore di cui almeno un quarto dedicate agli esercizi mentre i corsi di laboratorio sono di settantacinque ore di cui almeno due terzi di esercitazioni pratiche. L'accertamento finale del profitto, secondo le modalita' previste dal consiglio di corso di laurea, avverra' per singolo insegnamento tranne nei casi elencati piu' avanti in cui e' prevista una prova di esame unica per due corsi della stessa area. I corsi, come previsto dall'art. 6, primo comma, della legge 18 marzo 1958, n. 311, comprendono lezioni, esercitazioni, esercizi, sperimentazioni e dimostrazioni a secondo della natura degli insegnamenti. Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli 10 e 94 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980, il consiglio di corso di laurea e quello di facolta', per le rispettive competenze, stabiliscono le modalita' di coordinamento didattico nell'ambito di ciascuna area e tra le diverse aree. In tale ambito possono essere previste forme di coordinamento e interscambio tra i vari docenti ai sensi del terzo comma dell'art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980. Il consiglio di corso di laurea stabilisce l'organizzazione dei corsi nei vari semestri. Nell'ambito del biennio, il consiglio di corso di laurea puo' definire combinazioni di corsi opzionali che rispondono ad una logica di natura culturale, in modo da costituire orientamento all'interno dei singoli indirizzi. Tali combinazioni vengono pubblicate nel manifesto annuale degli studi. Ai sensi dell'art. 2 della legge 11 dicembre 1969, n. 910 e dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924, lo studente puo' presentare un piano di studio diverso da quello consigliato dalla facolta' e previsto dal manifesto degli studi, purche' nell'ambito delle discipline attivate e nel rispetto del numero dei corsi relativo a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione e di laboratorio. Il consiglio di corso di laurea valutera' la conguita' del piano di studio proposto dallo studente con il raggiungimento degli obiettivi didattico-formativi previsti dal presente ordinamento. TRIENNIO PROPEDEUTICO L'attivita' didattica del triennio e' articolata in aree, ciascuna comprende i corsi fondamentali indicati: A) Area matematica (240 ore totali): istituzioni di matematiche (primo corso); istituzioni di matematiche (secondo corso); calcolo numerico; laboratorio di programmazione e calcolo. B) Area fisica (180 ore totali): fisica generale (primo corso); fisica generale (secondo corso); laboratorio di fisica generale. C) Area di chimica analitica (270 ore totali): chimica analitica (primo corso); laboratorio di chimica analitica (primo corso); laboratorio di chimica analitica (secondo corso); laboratorio di chimica analitica (terzo corso). D) Area di chimica fisica (270 ore totali): chimica fisica (primo corso); chimica fisica (secondo corso); laboratorio di chimica fisica (primo corso); laboratorio di chimica fisica (secondo corso). E) Area di chimica organica (270 ore totali): chimica organica (primo corso); chimica organica (secondo corso); laboratorio di chimica organica (primo corso); laboratorio di chimica organica (secondo corso). F) Area di chimica inorganica (270 ore totali): chimica generale ed inorganica; chimica inorganica (primo corso); laboratorio di chimica generale ed inorganica (primo corso). G) Area di chimica biologica (60 ore totali): chimica biologica (primo corso). Gli studenti sono inoltre tenuti a frequentare due corsi opzionali (60 ore ciascuno) scelti tra quelli proposti dal consiglio di corso di laurea. Gli studenti che intendono seguire nel biennio l'indirizzo di chimica biologica devono scegliere i due corsi opzionali tra i seguenti: 1) biologia cellulare; 2) biologia generale; 3) genetica; 4) microbiologia generale. Allo studente che ha superato tutti gli esami prescritti nel triennio su richiesta viene rilasciato un certificato attestante il completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica. I seguenti insegnamenti comportano una prova di esame unica per i due corsi: calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo; chimica generale ed inorganica e laboratorio di chimica generale ed inorganica; fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale; laboratorio di chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica (secondo corso); chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica (terzo corso); chimica fisica (primo corso) e laboratorio di chimica fisica (primo corso); chimica fisica (secondo corso) e laboratorio di chimica fisica (secondo corso); chimica organica (primo corso) e laboratorio di chimica organica (primo corso); chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica (secondo corso); chimica inorganica (primo corso) e laboratorio di chimica inorganica (primo corso). I corsi e i laboratori possono essere svolti, per necessita' didattiche, in due semestri successivi; in tal caso l'esame relativo sara' sostenuto alla fine della seconda parte. Lo studente sara' tenuto a dimostrare di avere appreso almeno una lingua straniera moderna (di regola la lingua inglese) tra quelle proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi. La conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente verbalizzato da una commissione nominata dalla facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali. B I E N N I O Sono ammessi al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami nel triennio propedeutico. E' comunque consentita l'iscrizione al quarto anno in difetto di due soli esami del triennio, che dovranno peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio. Il biennio si articola in indirizzi. Gli indirizzi sono caratterizzati da due insegnamenti fondamentali comuni a tutti i piani di studio dell'indirizzo, con i rispettivi laboratori o esercitazioni, e da cinque insegnamenti opzionali da scegliere tra quelli attivati nella sede. Sono previsti i seguenti indirizzi: Indirizzo: chimica fisica I corsi fondamentali sono: 1) chimica fisica (terzo corso); 2) chimica fisica (quarto corso); 3) laboratorio di chimica fisica (terzo corso); 4) laboratorio di chimica fisica (quarto corso). I corsi di chimica fisica (terzo corso) e di laboratorio di chimica fisica (terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica cosi' come i corsi di chimica fisica (quarto corso) e di laboratorio di chimica fisica (quarto corso). Indirizzo: chimica inorganica I corsi fondamentali sono: 1) chimica inorganica (secondo corso); 2) chimica inorganica (terzo corso); 3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso); 4) laboratorio di chimica inorganica (terzo corso). I corsi di chimica inorganica (secondo corso) e di laboratorio di chimica inorganica (secondo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica cosi' come i corsi di chimica inorganica (terzo corso) e di laboratorio di chimica inorganica (terzo corso). Indirizzo: chimica organica I corsi fondamentali sono: 1) chimica organica (terzo corso); 2) chimica organica (quarto corso); 3) laboratorio di chimica organica (terzo corso); 4) laboratorio di chimica organica (quarto corso). I corsi di chimica organica (terzo corso) e di laboratorio di chimica organica (terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica cosi' come i corsi di chimica organica (quarto corso) e di laboratorio di chimica organica (quarto corso). Indirizzo: chimica biologica I corsi fondamentali sono: 1) chimica biologica (secondo corso); 2) biologia molecolare; 3) laboratorio di chimica biologica; 4) laboratorio di biologia molecolare. I corsi di chimica biologica (secondo corso) e di laboratorio di chimica biologica danno luogo ad una prova di accertamento unica cosi' come i corsi di biologia molecolare e di laboratorio di biologia molecolare. Gli insegnamenti non obbligatori sono i seguenti: 1) analisi chimica spettroscopica; 2) biochimica applicata; 3) biochimica cellulare; 4) biochimica industriale; 5) biocristallografia; 6) biologia cellulare; 7) biologia generale; 8) biopolimeri; 9) chemiometria; 11) chimica analitica clinica; 12) chimica analitica dei beni culturali; 13) chimica analitica dei processi industriali; 14) chimica analitica delle superfici e delle interfasi; 15) chimica analitica strumentale; 16) chimica bioinorganica; 17) chimica biorganica; 18) chimica bromatologica; 19) chimica computazionale; 20) chimica dei composti di coordinazione; 22) chimica dei composti eterociclici; 24) chimica dei metalli e delle leghe; 25) chimica del suolo; 10) chimica dell'ambiente; 26) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale; 35) chimica delle sostanze coloranti; 36) chimica delle sostanze organiche naturali; 37) chimica dello stato solido; 23) chimica e tecnologia dei polimeri; 38) chimica elettroanalitica; 39) chimica farmaceutica e tossicologica; 27) chimica fisica ambientale; 28) chimica fisica biologica; 31) chimica fisica dei fluidi; 30) chimica fisica dei materiali; 29) chimica fisica dello stato solido e delle superfici; 32) chimica fisica industriale; 33) chimica fisica organica; 40) chimica industriale; 41) chimica inorganica industriale; 34) chimica macromolecolare; 42) chimica merceologica; 21) chimica metallorganica; 43) chimica organica fisica; 44) chimica organica industriale; 45) chimica per la conservazione dei beni culturali; 46) chimica teorica; 47) cinetica chimica e dinamica molecolare; 48) cristallochimica; 49) cromatografia; 50) didattica della chimica; 51) elettrochimica; 52) fotochimica; 53) genetica; 54) geochimica; 55) meccanismi di reazione in chimica inorganica; 56) meccanismi di reazione in chimica organica; 57) metodi analitici in chimica industriale; 58) metodi fisici in chimica inorganica; 59) metodi fisici in chimica organica; 60) microbiologia generale; 61) mineralogia; 62) radiochimica; 63) sintesi e tecniche speciali inorganiche; 64) sintesi e tecniche speciali organiche; 65) spettroscopia molecoalre; 66) stereochimica; 67) storia della chimica; 68) strutturistica chimica; 69) termodinamica chimica. Art. 180 (Prova di accertamento unica). - Il preside della facolta', per la prova di accertamento unica prevista per i corsi del triennio propedeutico e per i corsi di indirizzo del biennio, costituisce le relative commissioni per gli esami di profitto utilizzando i docenti dei rispettivi corsi secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo unico n. 1592/1933 e dall'art. 42 del regolamento studenti n. 1269/1938. Corsi opzionali: i corsi opzionali potranno essere scelti dallo studente tra quelli indicati in un apposito elenco predisposto dalla sede, fra le discipline attivate. Quando vengono scelti come corsi opzionali i fondamentali con i relativi laboratori di un indirizzo diverso da quello prescelto dallo studente, il corso fondamentale ed il corrispondente corso di laboratorio, che sono stati sostitutivi di due corsi opzionali, comportano due esami distinti. Art. 181 (Esame e diploma di laurea). - Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve aver seguito tutti i corsi previsti dal piano di studi approvato dalla facolta' e superato i relativi esami. Lo studente deve aver inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale. L'esame di laurea consiste nella discussione della tesi sperimentale con le modalita' stabilite dal consiglio di corso di laurea, in applicazione delle disposizioni vigenti. Il diploma di laurea riporta il titolo di laureato in chimica, mentre il relativo certificato rilasciato al laureato fara' menzione dell'indirizzo seguito. LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE Art. 182. - La durata del corso di studi in chimica industriale e' di cinque anni, articolati in un triennio propedeutico, a carattere formativo di base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale a carattere applicativo. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Il numero di esami e' non meno di ventiquattro. Nel caso di verifiche di profitto contestuali - accorpamento di piu' insegnamenti dello stesso anno accademico - il preside costituisce le commissioni di profitto utilizzando i docenti dei relativi corsi, secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 e dall'art. 42 del regolamento studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269. La didattica del corso di laurea in chimica industriale e' organizzata per ciascun anno di corso in due cicli coordinati di durata inferiore all'anno. Ciascun ciclo, di seguito indicato convenzionalmente come semestre, ha durata minima di quattordici- quindici settimane. L'intervallo tra i due semestri deve essere di almeno quattro settimane. Gli esami sono effettuati al termine di ciascun semestre, prevedendo tre sessioni di esami: una durante la pausa tra i due semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre, ed una di recupero prima dell'inizio dei corsi, e cio' nel rispetto di quanto stabilito dal testo unico n. 1592/1933 e dal regolamento studenti n. 1269/1938. Il totale delle ore di insegnamento e' nel triennio di millesettecentosettanta ore, suddivise in ventisette corsi e diciassette esami e nel biennio di cinquecentosettanta ore suddivise in nove corsi e sette esami. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta ore di cui almeno un quarto dedicate agli esercizi mentre i corsi di laboratorio sono di settantacinque ore di cui almeno due terzi di esercitazione pratica. L'accertamento finale del profitto, secondo le modalita' previste dal consiglio di corso di laurea, avverra' per singolo insegnamento tranne nei casi elencati piu' avanti in cui e' prevista una prova di esame unica per due corsi della stessa area. I corsi, come previsto dall'art. 6, primo comma, della legge 18 marzo 1958, n. 311, comprendono lezioni, esercitazioni, esercizi, sperimentazioni e dimostrazioni a secondo della natura degli insegnamenti. Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli 10 e 94 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/80, il consiglio di corso di laurea e quello di facolta', per le rispettive competenze, stabiliscono le modalita' di coordinamento didattico nell'ambito di ciascuna area e tra le diverse aree. In tale ambito possono essere previste forme di coordinamento e interscambio tra i vari docenti ai sensi del terzo comma dell'art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/80. Il consiglio di corso di laurea stabilira' l'organizzazione dei corsi nei vari semestri. Nell'ambito del biennio, il consiglio di corso di laurea puo' definire combinazioni di corsi opzionali che rispondono ad una logica di natura culturale, in modo da costituire orientamento all'interno dei singoli indirizzi. Tali combinazioni vengono pubblicate nel manifesto annuale degli studi. Ai sensi dell'art. 2 della legge 11 dicembre 1969, n. 910 e dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924, lo studente puo' presentare un piano di studio diverso da quello consigliato dalla facolta' e previsto dal manifesto degli studi, purche' nell'ambito delle discipline attivate e nel rispetto del numero dei corsi relativo a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione e di laboratorio. Il consiglio di corso di laurea valutera' la congruita' del piano di studi proposto dallo studente per il raggiungimento degli obiettivi didattico-formativi previsti nella presente tabella. Art. 183 (Triennio di studi propedeutici). - L'attivita' didattica del triennio e' articolara in aree, ciascuna comprende i corsi fondamentali indicati: Area matematica (180 ore totali): istituzioni di matematiche (primo corso); istituzioni di matematiche (secondo corso); calcolo numerico e programmazione. Area fisica (180 ore totali): fisica generale (primo corso); fisica generale (secondo corso); laboratorio di fisica generale. Area di chimica generale ed inorganica (270 ore totali): chimica generale ed inorganica; laboratorio di chimica generale ed inorganica; chimica inorganica; laboratorio di chimica inorganica. Area di chimica organica (270 ore totali): chimica organica (primo corso); laboratorio di chimica organica (primo corso); chimica organica (secondo corso); laboratorio di chimica organica (secondo corso). Area di chimica analitica (270 ore totali): chimica analitica; laboratorio di chimica analitica; chimica analitica strumentale; laboratorio di chimica analitica strumentale. Area di chimica fisica (270 ore totali): chimica fisica (primo corso); laboratorio di chimica fisica; chimica fisica (secondo corso); chimica fisica industriale. Area di chimica industriale (270 ore totali): chimica industriale I; laboratorio di chimica industriale I; processi ed impianti industriali chimici I; laboratorio di processi ed impianti industriali chimici. Area di chimica biologica (60 ore totali): chimica biologica. Allo studente che ha superato tutti gli esami prescritti nel triennio su richiesta viene rilasciato un certificato attestante il completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica industriale. E' prevista una prova di esame unica nei casi elencati qui di seguito: 1) chimica generale ed inorganica, laboratorio di chimica generale ed inorganica; 2) fisica generale II, laboratorio di fisica generale; 3) chimica analitica, laboratorio di chimica analitica; 4) chimica analitica strumentale, laboratorio di chimica analitica strumentale; 5) chimica fisica II, laboratorio di chimica fisica; 6) chimica organica I, laboratorio di chimica organica I; 7) chimica organica II, laboratorio di chimica organica II; 8) chimica inorganica, laboratorio di chimica inorganica; 9) chimica industriale I, laboratorio di chimica industriale I; 10) processi e impianti industriali chimici I, laboratorio di processi e impianti industriali chimici. I corsi e i laboratori possono essere svolti, per necessita' didattiche, in due semestri successivi; in tal caso l'esame relativo sara' sostenuto alla fine della seconda parte. Lo studente sara' tenuto a dimostrare di avere appreso almeno una lingua straniera moderna (di regola la lingua inglese) tra quelle proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi. La conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente verbalizzato da una commissione nominata dalla facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali. Art. 184 (Biennio). - Sono ammessi al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami nel triennio propedeutico. E' comunque consentita l'iscrizione al quarto anno in difetto di due soli esami del triennio, che dovranno peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio. Il biennio si articola in indirizzi. Lo studente dovra' seguire tre insegnamenti fondamentali comuni a tutti gli indirizzi (corrispondenti a due esami) e sei insegnamenti di indirizzo di cui uno abbinato ad un omonimo corso di laboratorio con esame unico, per un totale di cinque esami. Nel biennio lo studente dovra' svolgere un lavoro di tesi sperimentale per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad un impegno minimo di milleduecento ore) su argomenti attinenti all'indirizzo prescelto. Il biennio ha due diversi indirizzi: ricerca e sviluppo dei materiali; ricerca e sviluppo dei prodotti. Gli insegnamenti fondamentali del biennio comuni a tutti gli indirizzi: chimica industriale II; laboratorio di chimica industriale II; processi ed impianti industriali chimici II. Gli insegnamenti di chimica industriale II e di laboratorio di chimica industriale II danno luogo ad una prova di esame unica. Insegnamenti di indirizzo. Sono irrinunciabili i seguenti insegnamenti di indirizzo: chimica organica industriale (per l'indirizzo ricerca e sviluppo dei prodotti); chimica fisica dei materiali (per l'indirizzo ricerca e sviluppo dei materiali). Gli altri cinque insegnamenti di indirizzo potranno essere scelti dallo studente fra quelli indicati in un apposito elenco delle disci- pline attivate. Insegnamenti opzionali: 1) biochimica industriale; 2) biologia molecolare; 3) biopolimeri; 4) chemiometria; 5) chimica analitica separativa; 6) chimica bioinorganica; 7) chimica biorganica; 8) chimica computazionale; 9) chimica degli alimenti; 10) chimica dei composti eterociclici; 11) chimica dei metalli e delle leghe; 12) chimica dei processi biotecnologici; 13) chimica dell'ambiente; 14) chimica delle sostanze coloranti; 15) chimica delle sostanze organiche naturali; 16) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale; 17) chimica dello stato solido; 18) chimica e tecnologia degli elettroliti fusi; 19) chimica e tecnologia degli intermedi; 20) chimica e tecnologia dei composti metallorganici; 21) chimica e tecnologia dei materiali; 22) chimica e tecnologia dei polimeri; 23) chimica e tecnologia del vetro e dei materiali ceramici; 24) chimica e tecnologia della catalisi; 25) chimica e tecnologia della cellulosa e della carta; 26) chimica fisica ambientale; 27) chimica fisica biologica; 28) chimica fisica dello stato solido e delle superfici; 29) chimica fisica dei materiali; 30) chimica fisica organica; 31) chimica inorganica industriale; 32) chimica macromolecolare; 33) chimica merceologica; 34) chimica organica applicata; 35) cristallochimica; 36) cristallografia; 37) didattica della chimica; 38) elettrochimica; 39) fotochimica; 40) meccanismi di reazione in chimica inorganica; 41) meccanismi di reazione in chimica organica; 42) metodi analitici in chimica industriale; 43) metodi fisici in chimica inorganica; 44) metodi fisici in chimica organica; 45) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi; 46) polimeri per usi speciali; 47) sintesi e tecniche speciali inorganiche; 48) sintesi e tecniche speciali organiche; 49) spettroscopia molecolare; 50) stereochimica; 51) strutturistica chimica; 52) tecnologie chimico agrarie; 53) termodinamica chimica. Quando vengono scelti come corsi opzionali i fondamentali con i relativi laboratori di un indirizzo diverso da quello prescelto dallo studente, il corso fondamentale ed il corrispondente corso di laboratorio, che sono stati sostitutivi di due corsi opzionali, comportano due esami distinti. Prova di accertamento unica. Il preside della facolta', per la prova di accertamento unica prevista per i corsi del triennio propedeutico e per i corsi fondamentali del biennio comuni a tutti gli indirizzi, costituisce le relative commissioni per gli esami di profitto utilizzando i docenti dei rispettivi corsi secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo unico n. 1592/1933 e dell'art. 42 del regolamento studenti n. 1269/1938. Art. 185 (Esame e diploma di laurea). - Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve aver seguito tutti i corsi previsti dal piano di studi approvato dalla facolta' e superato i relativi esami. Lo studente deve aver inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale. L'esame di laurea consiste nella discussione della tesi sperimentale con le modalita' stabilite dal consiglio di corso di laurea, in applicazione delle disposizioni vigenti. Il diploma di laurea riporta il titolo di laureato in chimica industriale, mentre il relativo certificato rilasciato al laureato fara' menzione dell'indirizzo seguito. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Napoli, 20 settembre 1991 Il rettore: CILIBERTO