IL RETTORE
  Visto  lo  statuto dell'Universita' degli studi di Napoli "Federico
II", approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1162,  e  succes-
sive modificazioni ed integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933,  n.  1592,  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1988,
con  il   quale   e'   stato   modificato   l'ordinamento   didattico
universitario  relativamente  ai corsi di laurea in chimica e chimica
industriale;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita'  accademiche di questo Ateneo di cui alle deliberazioni del
consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche  e  naturali
del  22  novembre  1990; del senato accademico del 18 dicembre 1990 e
del consiglio di amministrazione del 14 gennaio 1991;
  Riconosciuta la necessita' di approvare le  modifiche  proposte  in
deroga  al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del
testo unico approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il parere del Consiglio universitario nazionale;
  Viste  le  ulteriori  deliberazioni  con  le  quali  le   autorita'
accademiche  di questo Ateneo si sono uniformate ai rilievi formulati
dal Consiglio universitario nazionale (delibere del  consiglio  della
facolta'  di  scienze  matematiche,  fisiche e naturali del 18 giugno
1991, del senato accademico del 9 settembre 1991 e del  consiglio  di
amministrazione del 17 settembre 1991);
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli studi di Napoli "Federico II",
approvato e modificato con i  decreti  indicati  nelle  premesse,  e'
ulteriormente modificato come appresso:
                           Articolo unico
  Gli articoli da 179 a 185, relativi ai corsi di laurea in chimica e
chimica  industriale della facolta' di scienze matematiche, fisiche e
naturali, sono cosi' modificati:
                     CORSO DI LAUREA IN CHIMICA
  Art. 179. - La durata del corso di studi in chimica  e'  di  cinque
anni,  articolati  in un triennio propedeutico, a carattere formativo
di base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale e  di
contenuti  piu'  specifici  sia sotto l'aspetto scientifico sia sotto
quello applicativo.
  L'accesso al corso di laurea  e'  regolato  dalle  disposizioni  di
legge.
  Il numero di esami e' non meno di ventitre.
  Nel  caso  di  verifiche  di profitto contestuali - accorpamento di
piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno  accademico  -   il   preside
costituisce  le  commissioni  di  profitto  utilizzando i docenti dei
relativi corsi, secondo le norme  dettate  dall'art.  160  del  testo
unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato con regio
decreto 31 agosto 1933,  n.  1592  e  dall'art.  42  del  regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  La  didattica  del  corso  di  laurea in chimica e' organizzata per
ciascun anno di corso in due cicli  coordinati  di  durata  inferiore
all'anno.  Ciascun  ciclo, di seguito indicato convenzionalmente come
semestre, ha durata minima  di  quattordici-quindici  settimane.  Gli
esami  sono effettuati al termine di ciascun semestre, prevedendo tre
sessioni di esami: una durante la pausa tra i due semestri  dell'anno
accademico,  una  alla  fine del secondo semestre, ed una di recupero
prima dell'inizio dei corsi, e cio' nel rispetto di quanto  stabilito
dal testo unico n. 1592/1933 e dal R.S. n. 1269/1938.
  Il   totale   delle   ore   di  insegnamento  e'  nel  triennio  di
milleseicentottanta ore, suddivise in ventisei corsi e sedici esami e
nel biennio di cinquecentoquaranta ore  suddivise  in  nove  corsi  e
sette  esami;  lo  studente dovra' inoltre svolgere un lavoro di tesi
sperimentale per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente  ad
un  impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti attinenti
all'indirizzo prescelto. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta
ore di cui almeno un quarto dedicate agli esercizi mentre i corsi  di
laboratorio  sono  di  settantacinque  ore di cui almeno due terzi di
esercitazioni pratiche. L'accertamento finale del  profitto,  secondo
le  modalita' previste dal consiglio di corso di laurea, avverra' per
singolo insegnamento tranne nei casi elencati piu' avanti in  cui  e'
prevista una prova di esame unica per due corsi della stessa area.
  I  corsi,  come  previsto  dall'art. 6, primo comma, della legge 18
marzo 1958, n. 311,  comprendono  lezioni,  esercitazioni,  esercizi,
sperimentazioni   e   dimostrazioni  a  secondo  della  natura  degli
insegnamenti.
  Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli  10  e  94
del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980, il consiglio
di   corso  di  laurea  e  quello  di  facolta',  per  le  rispettive
competenze, stabiliscono  le  modalita'  di  coordinamento  didattico
nell'ambito  di  ciascuna  area e tra le diverse aree. In tale ambito
possono essere previste forme di coordinamento e interscambio  tra  i
vari  docenti  ai  sensi  del terzo comma dell'art. 7 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 382/1980.
  Il consiglio di corso di  laurea  stabilisce  l'organizzazione  dei
corsi nei vari semestri.
  Nell'ambito  del  biennio,  il  consiglio  di  corso di laurea puo'
definire combinazioni di corsi opzionali che rispondono ad una logica
di natura culturale, in modo da costituire  orientamento  all'interno
dei  singoli  indirizzi.  Tali  combinazioni  vengono  pubblicate nel
manifesto annuale degli studi.
  Ai sensi dell'art. 2  della  legge  11  dicembre  1969,  n.  910  e
dell'art.  4  della  legge 30 novembre 1970, n. 924, lo studente puo'
presentare un piano di studio diverso  da  quello  consigliato  dalla
facolta'  e  previsto  dal manifesto degli studi, purche' nell'ambito
delle discipline  attivate  e  nel  rispetto  del  numero  dei  corsi
relativo  a  ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione e di
laboratorio.
  Il consiglio di corso di laurea valutera' la conguita'
del  piano  di  studio  proposto dallo studente con il raggiungimento
degli   obiettivi   didattico-formativi   previsti    dal    presente
ordinamento.
                        TRIENNIO PROPEDEUTICO
  L'attivita'  didattica del triennio e' articolata in aree, ciascuna
comprende i corsi fondamentali indicati:
   A) Area matematica (240 ore totali):
     istituzioni di matematiche (primo corso);
     istituzioni di matematiche (secondo corso);
     calcolo numerico;
   laboratorio di programmazione e calcolo.
   B) Area fisica (180 ore totali):
     fisica generale (primo corso);
     fisica generale (secondo corso);
     laboratorio di fisica generale.
   C) Area di chimica analitica (270 ore totali):
     chimica analitica (primo corso);
     laboratorio di chimica analitica (primo corso);
     laboratorio di chimica analitica (secondo corso);
     laboratorio di chimica analitica (terzo corso).
   D) Area di chimica fisica (270 ore totali):
     chimica fisica (primo corso);
     chimica fisica (secondo corso);
     laboratorio di chimica fisica (primo corso);
     laboratorio di chimica fisica (secondo corso).
   E) Area di chimica organica (270 ore totali):
     chimica organica (primo corso);
     chimica organica (secondo corso);
     laboratorio di chimica organica (primo corso);
     laboratorio di chimica organica (secondo corso).
   F) Area di chimica inorganica (270 ore totali):
     chimica generale ed inorganica;
     chimica inorganica (primo corso);
     laboratorio di chimica generale ed inorganica (primo corso).
   G) Area di chimica biologica (60 ore totali):
     chimica biologica (primo corso).
  Gli studenti sono inoltre tenuti a frequentare due corsi  opzionali
(60  ore  ciascuno) scelti tra quelli proposti dal consiglio di corso
di laurea.
  Gli studenti che  intendono  seguire  nel  biennio  l'indirizzo  di
chimica  biologica  devono  scegliere  i  due  corsi  opzionali tra i
seguenti:
   1) biologia cellulare;
   2) biologia generale;
   3) genetica;
   4) microbiologia generale.
  Allo studente che  ha  superato  tutti  gli  esami  prescritti  nel
triennio  su  richiesta viene rilasciato un certificato attestante il
completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica.
  I seguenti insegnamenti comportano una prova di esame unica  per  i
due corsi:
   calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo;
   chimica  generale  ed inorganica e laboratorio di chimica generale
ed inorganica;
   fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale;
   laboratorio di chimica analitica (primo corso)  e  laboratorio  di
chimica analitica (secondo corso);
   chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica
(terzo corso);
   chimica  fisica  (primo  corso)  e  laboratorio  di chimica fisica
(primo corso);
   chimica fisica (secondo corso) e  laboratorio  di  chimica  fisica
(secondo corso);
   chimica  organica  (primo corso) e laboratorio di chimica organica
(primo corso);
   chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica
(secondo corso);
   chimica  inorganica  (primo  corso)  e  laboratorio   di   chimica
inorganica (primo corso).
  I  corsi  e  i  laboratori  possono  essere  svolti, per necessita'
didattiche, in due semestri successivi; in tal caso l'esame  relativo
sara' sostenuto alla fine della seconda parte.
  Lo  studente  sara' tenuto a dimostrare di avere appreso almeno una
lingua straniera moderna (di regola la  lingua  inglese)  tra  quelle
proposte  dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi.
La conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio  regolarmente
verbalizzato  da  una  commissione nominata dalla facolta' di scienze
matematiche, fisiche e naturali.
                            B I E N N I O
  Sono ammessi al quarto anno coloro che abbiano superato  gli  esami
nel  triennio  propedeutico.  E'  comunque consentita l'iscrizione al
quarto anno in difetto di due soli esami del triennio,  che  dovranno
peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio.
  Il biennio si articola in indirizzi.
  Gli  indirizzi sono caratterizzati da due insegnamenti fondamentali
comuni a tutti i piani di studio  dell'indirizzo,  con  i  rispettivi
laboratori  o  esercitazioni,  e  da cinque insegnamenti opzionali da
scegliere tra quelli attivati
nella sede.
  Sono previsti i seguenti indirizzi:
                      Indirizzo: chimica fisica
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica fisica (terzo corso);
   2) chimica fisica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica fisica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica fisica (quarto corso).
  I corsi di chimica fisica (terzo corso) e di laboratorio di chimica
fisica (terzo corso) danno luogo ad una prova di  accertamento  unica
cosi'  come i corsi di chimica fisica (quarto corso) e di laboratorio
di chimica fisica (quarto corso).
                    Indirizzo: chimica inorganica
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica inorganica (secondo corso);
   2) chimica inorganica (terzo corso);
   3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso);
   4) laboratorio di chimica inorganica (terzo corso).
  I  corsi  di chimica inorganica (secondo corso) e di laboratorio di
chimica inorganica (secondo  corso)  danno  luogo  ad  una  prova  di
accertamento  unica  cosi'  come i corsi di chimica inorganica (terzo
corso) e di laboratorio di chimica inorganica (terzo corso).
                     Indirizzo: chimica organica
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica organica (terzo corso);
   2) chimica organica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica organica (quarto corso).
  I corsi di chimica organica  (terzo  corso)  e  di  laboratorio  di
chimica   organica   (terzo  corso)  danno  luogo  ad  una  prova  di
accertamento unica cosi' come i corsi  di  chimica  organica  (quarto
corso) e di laboratorio di chimica organica (quarto corso).
                    Indirizzo: chimica biologica
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica biologica (secondo corso);
   2) biologia molecolare;
   3) laboratorio di chimica biologica;
   4) laboratorio di biologia molecolare.
  I  corsi  di  chimica biologica (secondo corso) e di laboratorio di
chimica biologica danno luogo ad  una  prova  di  accertamento  unica
cosi'  come  i  corsi  di  biologia  molecolare  e  di laboratorio di
biologia molecolare.
  Gli insegnamenti non obbligatori sono i seguenti:
    1) analisi chimica spettroscopica;
    2) biochimica applicata;
    3) biochimica cellulare;
    4) biochimica industriale;
    5) biocristallografia;
    6) biologia cellulare;
    7) biologia generale;
    8) biopolimeri;
    9) chemiometria;
   11) chimica analitica clinica;
   12) chimica analitica dei beni culturali;
   13) chimica analitica dei processi industriali;
   14) chimica analitica delle superfici e delle interfasi;
   15) chimica analitica strumentale;
   16) chimica bioinorganica;
   17) chimica biorganica;
   18) chimica bromatologica;
   19) chimica computazionale;
   20) chimica dei composti di coordinazione;
   22) chimica dei composti eterociclici;
   24) chimica dei metalli e delle leghe;
   25) chimica del suolo;
   10) chimica dell'ambiente;
   26) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   35) chimica delle sostanze coloranti;
   36) chimica delle sostanze organiche naturali;
   37) chimica dello stato solido;
   23) chimica e tecnologia dei polimeri;
   38) chimica elettroanalitica;
   39) chimica farmaceutica e tossicologica;
   27) chimica fisica ambientale;
   28) chimica fisica biologica;
   31) chimica fisica dei fluidi;
   30) chimica fisica dei materiali;
   29) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   32) chimica fisica industriale;
   33) chimica fisica organica;
   40) chimica industriale;
   41) chimica inorganica industriale;
   34) chimica macromolecolare;
   42) chimica merceologica;
   21) chimica metallorganica;
   43) chimica organica fisica;
   44) chimica organica industriale;
   45) chimica per la conservazione dei beni culturali;
   46) chimica teorica;
   47) cinetica chimica e dinamica molecolare;
   48) cristallochimica;
   49) cromatografia;
   50) didattica della chimica;
   51) elettrochimica;
   52) fotochimica;
   53) genetica;
   54) geochimica;
   55) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   56) meccanismi di reazione in chimica organica;
   57) metodi analitici in chimica industriale;
   58) metodi fisici in chimica inorganica;
   59) metodi fisici in chimica organica;
   60) microbiologia generale;
   61) mineralogia;
   62) radiochimica;
   63) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   64) sintesi e tecniche speciali organiche;
   65) spettroscopia molecoalre;
   66) stereochimica;
   67) storia della chimica;
   68) strutturistica chimica;
   69) termodinamica chimica.
  Art.  180  (Prova  di  accertamento  unica).  -  Il  preside  della
facolta', per la prova di accertamento unica prevista per i corsi del
triennio propedeutico  e  per  i  corsi  di  indirizzo  del  biennio,
costituisce  le  relative  commissioni  per  gli  esami  di  profitto
utilizzando i docenti dei rispettivi corsi secondo le  norme  dettate
dall'art.  160  del  testo  unico  n.  1592/1933  e  dall'art. 42 del
regolamento studenti n. 1269/1938.
  Corsi opzionali: i corsi opzionali  potranno  essere  scelti  dallo
studente  tra quelli indicati in un apposito elenco predisposto dalla
sede, fra le discipline attivate.
  Quando vengono scelti come corsi opzionali  i  fondamentali  con  i
relativi laboratori di un indirizzo diverso da quello prescelto dallo
studente,  il  corso  fondamentale  ed  il  corrispondente  corso  di
laboratorio, che sono  stati  sostitutivi  di  due  corsi  opzionali,
comportano due esami distinti.
  Art.  181  (Esame  e  diploma  di  laurea).  - Per essere ammesso a
sostenere l'esame di laurea lo studente deve  aver  seguito  tutti  i
corsi previsti dal piano di studi approvato dalla facolta' e superato
i  relativi  esami. Lo studente deve aver inoltre svolto il lavoro di
tesi sperimentale.
  L'esame  di  laurea   consiste   nella   discussione   della   tesi
sperimentale  con  le  modalita'  stabilite dal consiglio di corso di
laurea, in applicazione delle disposizioni vigenti.
  Il diploma di laurea riporta il  titolo  di  laureato  in  chimica,
mentre  il relativo certificato rilasciato al laureato fara' menzione
dell'indirizzo seguito.
                    LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE
  Art. 182. - La durata del corso di studi in chimica industriale  e'
di  cinque  anni, articolati in un triennio propedeutico, a carattere
formativo di base, ed in  successivi  distinti  indirizzi  di  durata
biennale a carattere applicativo.
  L'accesso  al  corso  di  laurea  e' regolato dalle disposizioni di
legge.
  Il numero di esami e' non meno di ventiquattro.
  Nel caso di verifiche di profitto  contestuali  -  accorpamento  di
piu'   insegnamenti   dello  stesso  anno  accademico  -  il  preside
costituisce le commissioni di  profitto  utilizzando  i  docenti  dei
relativi  corsi,  secondo  le  norme  dettate dall'art. 160 del testo
unico delle leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato  con  regio
decreto  31  agosto  1933,  n.  1592  e  dall'art. 42 del regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  La  didattica  del  corso  di  laurea  in  chimica  industriale  e'
organizzata  per  ciascun  anno  di  corso in due cicli coordinati di
durata  inferiore  all'anno.  Ciascun  ciclo,  di  seguito   indicato
convenzionalmente  come  semestre,  ha  durata minima di quattordici-
quindici settimane. L'intervallo tra i due semestri  deve  essere  di
almeno  quattro  settimane.  Gli  esami sono effettuati al termine di
ciascun semestre, prevedendo tre sessioni di esami:  una  durante  la
pausa  tra  i  due  semestri  dell'anno accademico, una alla fine del
secondo semestre, ed una di recupero prima dell'inizio dei  corsi,  e
cio' nel rispetto di quanto stabilito dal testo unico n.  1592/1933 e
dal regolamento studenti n. 1269/1938.
  Il   totale   delle   ore   di  insegnamento  e'  nel  triennio  di
millesettecentosettanta  ore,  suddivise  in   ventisette   corsi   e
diciassette  esami e nel biennio di cinquecentosettanta ore suddivise
in nove corsi e sette esami. Di norma i  corsi  di  lezione  sono  di
sessanta  ore di cui almeno un quarto dedicate agli esercizi mentre i
corsi di laboratorio sono di settantacinque ore  di  cui  almeno  due
terzi  di  esercitazione pratica. L'accertamento finale del profitto,
secondo le modalita' previste  dal  consiglio  di  corso  di  laurea,
avverra'  per  singolo  insegnamento  tranne  nei  casi elencati piu'
avanti in cui e' prevista una prova di  esame  unica  per  due  corsi
della stessa area.
  I  corsi,  come  previsto  dall'art. 6, primo comma, della legge 18
marzo 1958, n. 311,  comprendono  lezioni,  esercitazioni,  esercizi,
sperimentazioni   e   dimostrazioni  a  secondo  della  natura  degli
insegnamenti.
  Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli  10  e  94
del  decreto  del Presidente della Repubblica n. 382/80, il consiglio
di  corso  di  laurea  e  quello  di  facolta',  per  le   rispettive
competenze,  stabiliscono  le  modalita'  di  coordinamento didattico
nell'ambito  di  ciascuna  area e tra le diverse aree. In tale ambito
possono essere previste forme di coordinamento e interscambio  tra  i
vari  docenti  ai  sensi  del terzo comma dell'art. 7 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 382/80.
  Il consiglio di corso di  laurea  stabilira'  l'organizzazione  dei
corsi nei vari semestri.
  Nell'ambito  del  biennio,  il  consiglio  di  corso di laurea puo'
definire combinazioni di corsi opzionali che rispondono ad una logica
di natura culturale, in modo da costituire  orientamento  all'interno
dei  singoli  indirizzi.  Tali  combinazioni  vengono  pubblicate nel
manifesto annuale degli studi.
  Ai sensi dell'art. 2  della  legge  11  dicembre  1969,  n.  910  e
dell'art.  4  della  legge 30 novembre 1970, n. 924, lo studente puo'
presentare un piano di studio diverso  da  quello  consigliato  dalla
facolta'  e  previsto  dal manifesto degli studi, purche' nell'ambito
delle discipline  attivate  e  nel  rispetto  del  numero  dei  corsi
relativo  a  ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione e di
laboratorio.
  Il consiglio di corso di laurea valutera' la congruita'  del  piano
di   studi  proposto  dallo  studente  per  il  raggiungimento  degli
obiettivi didattico-formativi previsti nella presente tabella.
  Art. 183 (Triennio di studi propedeutici). - L'attivita'  didattica
del  triennio  e'  articolara  in  aree,  ciascuna  comprende i corsi
fondamentali indicati:
  Area matematica (180 ore totali):
   istituzioni di matematiche (primo corso);
   istituzioni di matematiche (secondo corso);
   calcolo numerico e programmazione.
  Area fisica (180 ore totali):
   fisica generale (primo corso);
   fisica generale (secondo corso);
   laboratorio di fisica generale.
  Area di chimica generale ed inorganica (270 ore totali):
   chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   chimica inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica.
  Area di chimica organica (270 ore totali):
   chimica organica (primo corso);
   laboratorio di chimica organica (primo corso);
   chimica organica (secondo corso);
   laboratorio di chimica organica (secondo corso).
  Area di chimica analitica (270 ore totali):
   chimica analitica;
   laboratorio di chimica analitica;
   chimica analitica strumentale;
   laboratorio di chimica analitica strumentale.
  Area di chimica fisica (270 ore totali):
   chimica fisica (primo corso);
   laboratorio di chimica fisica;
   chimica fisica (secondo corso);
   chimica fisica industriale.
  Area di chimica industriale (270 ore totali):
   chimica industriale I;
   laboratorio di chimica industriale I;
   processi ed impianti industriali chimici I;
   laboratorio di processi ed impianti industriali chimici.
  Area di chimica biologica (60 ore totali):
   chimica biologica.
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio su richiesta viene rilasciato un certificato  attestante  il
completamento   degli  studi  propedeutici  alla  laurea  in  chimica
industriale.
  E' prevista una prova di esame  unica  nei  casi  elencati  qui  di
seguito:
   1) chimica generale ed inorganica, laboratorio di chimica generale
ed inorganica;
   2) fisica generale II, laboratorio di fisica generale;
   3) chimica analitica, laboratorio di chimica analitica;
   4) chimica analitica strumentale, laboratorio di chimica analitica
strumentale;
   5) chimica fisica II, laboratorio di chimica fisica;
   6) chimica organica I, laboratorio di chimica organica I;
   7) chimica organica II, laboratorio di chimica organica II;
   8) chimica inorganica, laboratorio di chimica inorganica;
   9) chimica industriale I, laboratorio di chimica industriale I;
  10)  processi  e  impianti  industriali  chimici  I, laboratorio di
processi e impianti industriali chimici.
  I corsi e  i  laboratori  possono  essere  svolti,  per  necessita'
didattiche,  in due semestri successivi; in tal caso l'esame relativo
sara' sostenuto alla fine della seconda parte.
  Lo studente sara' tenuto a dimostrare di avere appreso  almeno  una
lingua  straniera  moderna  (di  regola la lingua inglese) tra quelle
proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli  studi.
La  conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente
verbalizzato da una commissione nominata dalla  facolta'  di  scienze
matematiche, fisiche e naturali.
  Art.  184  (Biennio).  -  Sono  ammessi  al  quarto anno coloro che
abbiano superato gli esami nel  triennio  propedeutico.  E'  comunque
consentita  l'iscrizione  al quarto anno in difetto di due soli esami
del triennio, che dovranno peraltro essere sostenuti prima di  quelli
del biennio.
  Il biennio si articola in indirizzi.
  Lo  studente  dovra' seguire tre insegnamenti fondamentali comuni a
tutti gli indirizzi (corrispondenti a due esami) e  sei  insegnamenti
di  indirizzo  di cui uno abbinato ad un omonimo corso di laboratorio
con esame unico, per un totale di cinque esami.
  Nel  biennio  lo  studente  dovra'  svolgere  un  lavoro  di   tesi
sperimentale  per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad
un impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti  attinenti
all'indirizzo prescelto.
  Il  biennio  ha  due  diversi  indirizzi:  ricerca  e  sviluppo dei
materiali; ricerca e sviluppo dei prodotti.
  Gli insegnamenti  fondamentali  del  biennio  comuni  a  tutti  gli
indirizzi:
   chimica industriale II;
   laboratorio di chimica industriale II;
   processi ed impianti industriali chimici II.
  Gli  insegnamenti  di  chimica  industriale  II e di laboratorio di
chimica industriale II danno luogo ad una prova di esame unica.
Insegnamenti di indirizzo.
  Sono irrinunciabili i seguenti insegnamenti di indirizzo:
   chimica organica industriale (per l'indirizzo ricerca  e  sviluppo
dei prodotti);
   chimica  fisica  dei materiali (per l'indirizzo ricerca e sviluppo
dei materiali).
  Gli altri cinque insegnamenti di indirizzo potranno  essere  scelti
dallo studente fra quelli indicati in un apposito elenco delle disci-
pline attivate.
  Insegnamenti opzionali:
    1) biochimica industriale;
    2) biologia molecolare;
    3) biopolimeri;
    4) chemiometria;
    5) chimica analitica separativa;
    6) chimica bioinorganica;
    7) chimica biorganica;
    8) chimica computazionale;
    9) chimica degli alimenti;
   10) chimica dei composti eterociclici;
   11) chimica dei metalli e delle leghe;
   12) chimica dei processi biotecnologici;
   13) chimica dell'ambiente;
   14) chimica delle sostanze coloranti;
   15) chimica delle sostanze organiche naturali;
   16) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   17) chimica dello stato solido;
   18) chimica e tecnologia degli elettroliti fusi;
   19) chimica e tecnologia degli intermedi;
   20) chimica e tecnologia dei composti metallorganici;
   21) chimica e tecnologia dei materiali;
   22) chimica e tecnologia dei polimeri;
   23) chimica e tecnologia del vetro e dei materiali ceramici;
   24) chimica e tecnologia della catalisi;
   25) chimica e tecnologia della cellulosa e della carta;
   26) chimica fisica ambientale;
   27) chimica fisica biologica;
   28) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   29) chimica fisica dei materiali;
   30) chimica fisica organica;
   31) chimica inorganica industriale;
   32) chimica macromolecolare;
   33) chimica merceologica;
   34) chimica organica applicata;
   35) cristallochimica;
   36) cristallografia;
   37) didattica della chimica;
   38) elettrochimica;
   39) fotochimica;
   40) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   41) meccanismi di reazione in chimica organica;
   42) metodi analitici in chimica industriale;
   43) metodi fisici in chimica inorganica;
   44) metodi fisici in chimica organica;
   45) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   46) polimeri per usi speciali;
   47) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   48) sintesi e tecniche speciali organiche;
   49) spettroscopia molecolare;
   50) stereochimica;
   51) strutturistica chimica;
   52) tecnologie chimico agrarie;
   53) termodinamica chimica.
  Quando  vengono  scelti  come  corsi opzionali i fondamentali con i
relativi laboratori di un indirizzo diverso da quello prescelto dallo
studente,  il  corso  fondamentale  ed  il  corrispondente  corso  di
laboratorio,  che  sono  stati  sostitutivi  di  due corsi opzionali,
comportano due esami distinti.
  Prova di accertamento unica.
  Il preside della facolta',  per  la  prova  di  accertamento  unica
prevista  per  i  corsi  del  triennio  propedeutico  e  per  i corsi
fondamentali del biennio comuni a tutti gli indirizzi, costituisce le
relative commissioni per gli esami di profitto utilizzando i  docenti
dei rispettivi corsi secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo
unico  n.  1592/1933  e  dell'art.  42  del  regolamento  studenti n.
1269/1938.
  Art. 185 (Esame e diploma  di  laurea).  -  Per  essere  ammesso  a
sostenere  l'esame  di  laurea  lo studente deve aver seguito tutti i
corsi previsti dal piano di studi approvato dalla facolta' e superato
i relativi esami. Lo studente deve aver inoltre svolto il  lavoro  di
tesi sperimentale.
  L'esame   di   laurea   consiste   nella   discussione  della  tesi
sperimentale con le modalita' stabilite dal  consiglio  di  corso  di
laurea, in applicazione delle disposizioni vigenti.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il  titolo di laureato in chimica
industriale, mentre il relativo certificato  rilasciato  al  laureato
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Napoli, 20 settembre 1991
                                                Il rettore: CILIBERTO