IL MINISTRO DEL LAVORO
                     E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
  Visto  l'art.  13  della legge 29 gennaio 1986, n. 21, che prevede,
fra l'altro, la possibilita' di  diminuire,  ogni  quattro  anni,  le
percentuali  di commisurazione al reddito del contributo soggettivo a
carico  degli  iscritti  alla  Cassa  nazionale  di   previdenza   ed
assistenza  a  favore  dei dottori commercialisti di cui all'art. 10,
comma 1, lettere a) e  b)  della  stessa  legge,  quando  le  entrate
complessive  superino  del 10 per cento le uscite e comunque il fondo
per la previdenza sia di ammontare non inferiore a cinque  annualita'
delle pensioni in essere alla fine di ciascun anno;
  Esaminata  la delibera n. 70/91 del 31 maggio-1› giugno 1991 con la
quale il  consiglio  di  amministrazione  della  Cassa  nazionale  di
previdenza  ed  assistenza  a  favore  dei  dottori commercialisti ha
chiesto la diminuzione delle percentuali di commisurazione al reddito
del contributo soggettivo di cui all'art. 10, comma 1, lettere  a)  e
b), rispettivamente, dal 10 al 7 per cento e dal 3 al 2,1 per cento;
  Considerato  che nell'esercizio finanziario 1990 si sono verificate
le condizioni previste dall'art. 13, comma 5, della  legge  n.  21/86
per la diminuzione delle percentuali sopraindicate;
  Viste  le  condizioni  tecnico-finanziarie della Cassa nazionale di
previdenza ed assistenza a favore dei dottori commercialisti;
  Ritenuto opportuno accogliere la richiesta della Cassa stessa;
                              Decreta:
  Con effetto dal 1› gennaio 1992, le percentuali  di  commisurazione
al  reddito  del  contributo  soggettivo di cui all'art. 10, comma 1,
lettere a) e b), della legge 29 gennaio 1986,  n.  21,  dovuto  dagli
iscritti  alla  Cassa  nazionale di previdenza ed assistenza a favore
dei dottori commercialisti sono diminuite, rispettivamente, dal 10 al
7 per cento e dal 3 al 2,1 per cento.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 22 novembre 1991
                                                  Il Ministro: MARINI