IL MINISTRO DEL BILANCIO
                  E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Visto l'art. 17, comma trentunesimo, della legge 11 marzo 1988,  n.
67 (Finanziaria 1988), che ha previsto lo stanziamento nello stato di
previsione   della   spesa   del   Ministero  del  bilancio  e  della
programmazione economica per l'ano 1989, di lire 2.000  miliardi  per
il finanziamento di progetti immediatamente eseguibili per interventi
di  rilevante  interesse  economico sul territorio, nell'agricoltura,
nell'edilizia e nelle infrastrutture, nonche' per la tutela  di  beni
culturali  ed  ambientali  e  per  le opere di edilizia scolastica ed
universitaria;
  Vista la legge 24 dicembre 1988, n. 541 (Finanziaria 1989 - Tabella
F), che ha ridotto lo stanziamento anzidetto di lire 300 miliardi;
  Visto l'art. 12 del decreto-legge 14 aprile 1989, n.  130,  che  ha
disposto  una  riduzione  di  lire  200  miliardi  dello stanziamento
suddetto che, pertanto, risulta ridotto a lire 1.500 miliardi;
  Visto il citato art.  17,  comma  trentunesimo,  che  autorizza  il
ricorso  alla  Banca  europea  per  gli investimenti (BEI), fino alla
concorrenza del controvalore di lire 1.500 miliardi, per l'accensione
di mutui per il finanziamento dei progetti anzidetti;
  Vista la legge di bilancio del 27 dicembre 1989, n. 409;
  Visto il proprio decreto del 27 aprile 1990,  con  il  quale  viene
impegnata  la somma di lire 12,660 miliardi, in conto residui 1987, a
favore della Cassa depositi  e  prestiti  per  il  finanziamento  del
progetto  n.  33  "Impianti  smaltimento  r.s.u.  della  provincia di
Pescara", di competenza della regione Abruzzo, per il quale e'  stata
autorizzata   con   delibera   CIPE  19  dicembre  1989  la  messa  a
disposizione di una prima assegnazione pari a lire 18,661 miliardi;
  Visto, inoltre, il proprio successivo decreto del 28  aprile  1990,
con  il  quale viene impugnata la somma complessiva di lire 1.111,962
miliardi, in conto residui 1989, a  favore  della  Cassa  depositi  e
prestiti,  per  il  successivo  trasferimento alle regioni e province
autonome indicate nel punto 1, colonna 2, della sopracitata  delibera
CIPE  19  dicembre 1989, per il finanziamento dei rispettivi progetti
immediatamente  eseguibili,  ivi  compreso   il   completamento   del
finanziamento   a  favore  del  suddetto  progetto  n.  33  "Impianti
smaltimento r.s.u.  della  provincia  di  Pescara"  pari  alla  prima
assegnazione CIPE di lire 18,661 miliardi;
  Visto, altresi', il successivo proprio decreto dell'11 giugno 1990,
con  il quale in applicazione della delibera CIPE di rettifica del 12
aprile 1990  viene  annullato  il  parziale  impegno  di  lire  1,986
miliardi   per   le  motivazioni  ivi  specificate,  restando  quindi
impegnata a carico del cap. 7090, dello  stato  di  previsione  della
spesa del Ministero del bilancio e della programmazione economica, la
somma complessiva di lire 1.109,976 miliardi, in conto residui 1989;
  Vista  la  delibera  CIPE  del  30  luglio  1991, di modifica della
surrichiamata delibera CIPE del 19 dicembre 1989, con la quale  viene
consentito  che,  entro  il limite massimo del 10%, le somme di prima
assegnazione di cui alla colonna 2 del punto 1 siano  da  considerare
trasferite  alla Cassa depositi e prestiti senza specifico vincolo di
destinazione per singola quota progettuale;
  Considerato,  altresi',  che  con  la predetta delibera CIPE del 30
luglio 1991 viene  anche  stabilito  che,  per  i  progetti  in  piu'
avanzato   stato   di   esecuzione  il  Ministro  del  bilancio  puo'
autorizzare la Cassa depositi  e  prestiti  ad  effettuare  ulteriori
erogazioni  anche  superiori  alla  prima assegnazione maggiorata del
10%;
  Considerato,  pertanto,  che  le  erogazioni  relative  alla  somma
complessivamente  impegnata  con  il succitato proprio decreto del 28
aprile 1990, come rettificata dal successivo decreto  dell'11  giugno
1990,  pari  a lire 1.109,976 miliardi, per il 1989, vanno disposte a
cura della Cassa depositi e prestiti secondo le  nuove  modalita'  di
cui alla soprarichiamata delibera CIPE del 30 luglio 1991;
                              Decreta:
  La  somma complessivamente impegnata di lire 1.109,976 miliardi, in
conto residui 1989, va trasferita alle regioni  e  province  autonome
interessate,  a  cura  della  Cassa  depositi  e  prestiti, secondo i
margini di elasticita', rispetto alla  prima  assegnazione,  indicati
nella delibera CIPE del 30 luglio 1991 e richiamati in premessa.
  Il  presente  decreto  che  non  comporta alcun ulteriore impegno a
carico del cap. 7090, sara' trasmesso alla Corte  dei  conti  per  la
registrazione  e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
   Roma, 18 settembre 1991
                                         Il Ministro: CIRINO POMICINO
Registrato alla Corte dei conti il 14 ottobre 1991
Registro n. 2 Bilancio, foglio n. 283