IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il  proprio  decreto  n. 251195/66-AU-155 del 15 marzo 1988,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 1988, con  cui
e'  stata  disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU con
godimento 21 marzo 1988, di durata quadriennale, al tasso d'interesse
annuo dell'8,50%, per l'importo di 750 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del 15 marzo 1988, con cui, fra l'altro, si dispone che  gli  importi
degli  interessi  da  pagare annualmente sui predetti titoli, nonche'
del capitale da rimborsare alla scadenza,  relativamente  alla  quota
degli  stessi  circolante all'interno, e' determinato con decreto del
Ministro del tesoro,  in  misura  pari  al  valore  nominale  in  ECU
convertito  in  lire  italiane  sulla base della media aritmetica dei
tassi di cambio lira italiana/ECU, comunicati  dall'Ufficio  italiano
dei  cambi, nei primi venti giorni del mese di febbraio precedente la
scadenza delle cedole di interesse o del titolo;
  Considerato che occorre determinare gli importi degli interessi  da
pagare relativamente alla quarta cedola - di scadenza 21 marzo 1992 -
dei  predetti  certificati del Tesoro in ECU, nonche' del capitale da
rimborsare alla data medesima;
  Visto il proprio decreto n.  570302/66-AU-155  del  9  marzo  1989,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 30 marzo 1989, con cui
si e' provveduto a regolare i rapporti tra Tesoro e Banca d'Italia in
ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto, in particolare, il quinto comma  dell'art.  1  del  predetto
decreto  del  9  marzo  1989, con cui si stabilisce che, in relazione
alla  variabilita'  dell'ammontare  dei  titoli   di   che   trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro,  entro il mese di febbraio di ogni anno, il capitale nominale
complessivo  dei  certificati  stessi,  sul   quale   devono   essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto  il telex in data 26 febbraio 1992, con cui la Banca d'Italia
ha comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo  nominale  dei  CTE  con  godimento   21   marzo   1988,
attualmente   circolanti   all'interno,   e  sui  quali  deve  essere
effettuato il pagamento degli  interessi  relativamente  alla  quarta
cedola,  di  scadenza  21  marzo 1992, nonche' il rimborso del valore
capitale alla data stessa, e' di L. 285.064.000 ECU;
   la  media  aritmetica  dei  tassi  di  cambio  lira  italiana/ECU,
comunicati  dall'Ufficio  italiano  dei  cambi e riferentisi ai primi
venti giorni del mese di febbraio 1992, e' di L.  1.536,03  per  ogni
ECU;
                              Decreta:
  Ai  sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n.
251195/66-AU-155 del  15  marzo  1988,  citato  nelle  premesse,  gli
importi  per interessi e rimborso capitale da pagare in lire italiane
sulla quota  attualmente  circolante  all'interno  (pari  a  nominali
285.064.000  ECU)  dei  CTE quadriennali 8,50% con godimento 21 marzo
1988, sono i seguenti:
   L. 37.218.682.410 relativamente alla quarta cedola d'interesse, di
scadenza  21  marzo  1992,  comprensive  di  L.  32.566.347.410   per
interessi netti e di L. 4.652.335.000 per ritenuta fiscale del 12,50%
di  cui  al  decreto-legge 19 settembre 1986, n. 556, convertito, con
modificazioni, nella legge 17 novembre 1986, n. 759;
   L.  437.866.855.920  per  il  rimborso  della quota capitale, alla
medesima data del 21 marzo 1992.
  Le suddette spese faranno carico, rispettivamente, ai capitoli 4691
(interessi netti e ritenuta fiscale) e 9537 (capitale) dello stato di
previsione  della  spesa  del  Ministero  del   tesoro   per   l'anno
finanziario 1992.
  Il  presente  decreto  sara'  trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione, e verra' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Roma, 9 marzo 1992
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 19 marzo 1992
Registro n. 12 Tesoro, foglio n. 326