IL RETTORE
  Vista  la  legge 3 aprile 1979, n. 122, istitutiva dell'Universita'
statale della Tuscia di Viterbo;
  Visto lo statuto della predetta Universita', approvato con  decreto
del  Presidente della Repubblica 1› luglio 1980, n. 549, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16;
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  12
maggio  1989,  con  il  quale,  sulla  base  dei  pareri espressi dal
Consiglio universitario nazionale, e' stato  approvato  il  piano  di
sviluppo  delle  universita'  per gli anni 1986-1990 che prevede, tra
l'altro, l'istituzione nell'Universita' degli studi della  Tuscia  di
Viterbo della facolta' di economia e commercio con il corso di laurea
in economia aziendale;
  Visto  il  decreto  rettorale  21  giugno  1989,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana  il  31  ottobre  1989,
relativo  all'istituzione  presso  l'Universita'  degli  studi  della
Tuscia di Viterbo della facolta' di economia e commercio con il corso
di laurea in economia aziendale;
  Viste le delibere del comitato tecnico ordinatore della facolta' di
economia e commercio del 17 luglio 1991, del senato accademico del 22
luglio 1991 e del consiglio di amministrazione del  24  luglio  1991,
con  le  quali  i  predetti organi dell'Universita' degli studi della
Tuscia hanno approvato l'ordinamento degli studi del corso di  laurea
in  economia  aziendale  secondo  la  proposta  del  comitato tecnico
ordinatore e la conseguente modifica dello statuto  dell'Universita',
ai sensi dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  parere  favorevole del Consiglio universitario nazionale
espresso nell'adunanza del  18  settembre  1991  all'istituzione  del
corso  di laurea in economia aziendale presso la facolta' di economia
e commercio dell'Universita' degli studi della Tuscia;
  Rilevato che il predetto consiglio ha altresi' indicato, per alcune
discipline complementari proposte, diverse denominazioni, mentre, per
altre, ha espresso il parere negativo all'inserimento  nello  statuto
dell'Ateneo,  con  la  precisazione  che, nel caso di accoglimento da
parte delle autorita' accademiche dell'Universita' delle  indicazioni
fornite,   la   proposta  non  dovra'  ritornare  all'attenzione  del
consiglio stesso;
  Considerato  che  il  senato   accademico   e   il   consiglio   di
amministrazione  dell'Universita' della Tuscia, nell'esigenza di dare
avvio ai corsi dal 1› novembre 1991, hanno dichiarato con le predette
deliberazioni, qualora l'organo  consultivo  ritenesse  di  esprimere
parere  sfavorevole per talune discipline tra quelle indicate fra gli
insegnamenti complementari,  di  escludere  o  modificare  nel  senso
indicato  le  discipline  oggetto  di  rilievo da parte del Consiglio
nazionale universitario;
  Vista  la  deliberazione  del  comitato  tecnico  ordinatore  della
facolta'  di  economia e commercio del 20 settembre 1991 con la quale
e' stato accolto  il  parere  espresso  dal  Consiglio  universitario
nazionale;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
proposte di deroga al  termine  triennale  di  cui  all'ultimo  comma
dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita' degli studi della Tuscia, approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come appresso:
                               Art. 1.
  L'art.  1  della  parte I - "Disposizioni generali", e' soppresso e
cosi' sostituito:
  Art. 1. - L'Universita'  degli  studi  della  Tuscia  comprende  la
facolta'  di  agraria  con  i corsi di laurea in scienze agrarie e in
scienze forestali, la facolta'  di  lingue  e  letterature  straniere
moderne  con  i  corso  di  laurea  in lingue e letterature straniere
(europee), la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali con
il  corso  di  laurea  in  scienze   biologiche,   la   facolta'   di
conservazione   dei   beni  culturali  con  il  corso  di  laurea  in
conservazione  dei  beni  culturali  e  la  facolta'  di  economia  e
commercio con il corso di laurea in economia aziendale.