Alle capitanerie di porto Alla Federcoopesca Alla Lega pesca ANCP All'AGCI Alla Federpesca All'API 1. Premessa. L'attuazione del Piano triennale della pesca e dell'acquacoltura nazionale 1991-93, unitamente al programma di orientamento pluriennale nazionale, predisposto ai fini della programmazione comunitaria, impongono una maggiore coerenza tra progetti e situazione effettiva del mercato nazionale e comunitario in materia di acquacoltura. Si e' quindi presentata la necessita' di una adeguata informazione dei produttori, e di coloro che si vogliono candidare per tale comparto e di uniformare conseguentemente, per quanto possibile, le modalita' di presentazione dei progetti. Cio' anche al fine di facilitare le procedure di valutazione e di rendere di conseguenza piu' agevole la realizzazione degli impianti finanziati, talvolta ostacolati dall'ottenimento di tutte le regolari licenze ed autorizzazioni a livello locale. 2. Modalita' di presentazione. I progetti debbono essere presentati al Ministero della marina mercantile - Direzione generale della pesca marittima entro il 30 giugno ed entro il 31 dicembre di ogni anno. Entro trenta giorni da tale presentazione, prima del parere del comitato finanziamenti di cui l'art. 23 della legge n. 41/82 modificata dalla legge n. 165/92, l'amministrazione si riserva, su base tecnica e formale, di richiedere ai potenziali beneficiari l'invio di una scheda contenente gli eventuali commenti e/o integrazioni richiesti, che dovranno essere inoltrati entro il perentorio termine di giorni 10. 3. Contenuto dei progetti. Tali suggerimenti riguardano i contenuti del progetto sia per una piu' agevole valutazione dello stesso che per la presentazione della Comunita' di un organico quadro dello sviluppo settoriale. A tale scopo si suggerisce una attenta lettura del piano triennale, per le parti riferite al settore di interesse del progetto, e del POP acquacoltura. In particolare per la parte principale del progetto (relazione tecnica), si raccomanda: A) Un riassunto della lunghezza massima di due cartelle, che deve indicare i contenuti ed i costi dell'intervento; debbono inoltre essere indicate l'area dell'intervento, le capacita' produttive, le specie, le tecnologie impiegate e tutte quelle informazioni sintetiche ritenute adatte a caratterizzare il progetto stesso. Nel caso di adeguamenti tecnologici e/o di ampliamenti, vanno comunque specificati i contenuti del progetto sottolineandone i benefici d'insieme. B) Relazione tecnica, il cui indice non dovra' eccedere in linea di massima le trenta righe, dovrebbe ricalcare lo schema allegato: B1) Inquadramento del progetto nell'ambito della produzione nazionale e degli strumenti di programmazione (piano triennale e POP), con particolare riguardo alle aree in cui il progetto si realizza e con riferimento ai territori provinciali e regionali. Quando ci si riferisce a studi gia' pubblicati, per aspetti specifici e/o generali sara' sufficiente il riferimento bibliografico. B2) Descrizione di dettaglio del sito in cui si intende realizzare il progetto, valutando con particolare enfasi la risorsa idrica cui ci si riferisce, sia in termini di quantita' che di qualita'. Nel caso di opere di presa a mare vanno dettagliate e giustificate le scelte tecnologiche prescelte. B3) Per ogni tipo di progetto vanno descritti gli aspetti significativi per la fattibilita' dell'intervento stesso (ad esempio condizioni meteomarine ed altre per la maricoltura, condizioni della natura del suolo per i semintensivi, ecc.). Vanno prodotte in allegato a questo paragrafo, licenze ed autorizzazioni o, nel caso di concessioni in corso di istruttoria, le documentazioni che attestano le relative procedure in corso. La valutazione degli impatti ambientali previsti va opportunamente considerata. B4) Descrizione generale del progetto, in cui siano chiari i dettagli dell'intervento con precisi riferimenti alla progettazione tecnica, in modo che ci sia stretta aderenza tra descrizioni e contenuti progettuali. Le tecnologie impiegate debbono essere ampiamente descritte; se ci si riferisce a tecnologie innovative specificare se si tratta di sistemi gia' consolidati in Italia e/o all'estero. B5) Va descritta l'organizzazione aziendale prevista ed i profili professionali del personale impegnato ai vari livelli. B6) Lo studio di mercato va riferito specificatamente alle spe- cie che si intendono produrre, indicando i prezzi ed i costi di produzione attesi, meglio se riferiti ai mercati specifici su cui si intende offrire il prodotto. 4. Il questionario tecnico-economico "Acquacoltura" previsto dal regolamento comunitario n. 970/87 va debitamente compilato nelle sue parti (allegato 1) ed e' possibile allegare un massimo di due cartelle esplicative nel caso in cui le voci non soddisfino a pieno le esigenze del potenziale beneficiario. I contenuti di quanto previsto nel questionario CEE a pag. 4 vanno interamente soddisfatti ad integrazione di quanto sopra richiesto. Si desidera inoltre richiamare l'attenzione sulle direttive del Consiglio delle Comunita' europee n. 91/492/CEE del 15 luglio 1991 che stabilisce le norme sanitarie applicabili alla produzione e alla commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi e n. 91/493/CEE del 22 luglio 1991 che stabilisce le norme sanitarie applicabili alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti della pesca. Al riguardo, tutti i progetti presentati ai fini di un contributo finanziario comunitario nell'ambito del regolamento CEE n. 4028/86, dovranno essere corredati del questionario sanitario allegato (allegato 2). Il direttore generale: AMBROSIO