IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Premesso che  con  decreto  9  dicembre  1988  del  Presidente  del
Consiglio   dei   Ministri,   sulla  proposta  del  Ministro  per  il
coordinamento delle politiche comunitarie di concerto con il Ministro
degli affari esteri, veniva istituito il  Consiglio  per  il  mercato
interno  - di seguito C.M.I. - con il compito di coinvolgere le forze
produttive nel processo di costruzione del mercato interno europeo;
   che in data 22 maggio 1989 il Ministro per il coordinamento  delle
politiche  comunitarie,  conclusa  l'istruttoria, trasmetteva al sig.
Presidente del Consiglio dei Ministri  una  proposta  di  nomina  dei
componenti del C.M.I. a norma dell'art. 4 del decreto istitutivo;
   che  in  data  29  giugno  1989  la  Presidenza  del Consiglio dei
Ministri  restituiva  lo  schema   di   provvedimento   invitando   a
riesaminare  l'opportunita'  della sua emanazione tenendo conto delle
disposizioni  concernenti  l'attivita'  del   Governo   dimissionario
impartite con circolare n. 7100/1.1 del 19 maggio 1989;
   che  in  data  10  luglio 1989 con nota n. 3186 il Ministro per il
coordinamento   delle   politiche   comunitarie    conveniva    sulla
opportunita'  del  riesame, da parte del nuovo Governo, dell'adozione
del provvedimento di nomina dei componenti del C.M.I.;
   che in sede di esame, da parte del nuovo Governo dei provvedimenti
in  itinere  alla  data  del  suo   insediamento,   si   ritenne   la
inopportunita'  di  concludere  l'iter  di costituzione del C.M.I., e
quindi di provvedere  alla  nomina  dei  suoi  componenti,  essendosi
ritenuto  che  le funzioni allo stesso assegnate non avessero precise
caratteristiche   differenziali   rispetto   alle    piu'    generali
attribuzioni del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro quali
determinate, in conformita' a quanto previsto dall'art. 99, secondo e
terzo comma, della Costituzione, dall'art. 10 della legge 30 dicembre
1986, n. 936;
   che il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 maggio
1989  non  stabiliva  termini  entro i quali dovesse provvedersi alla
nomina di componenti il C.M.I.;
   che di conseguenza non  si  e'  ritenuto  necessario  disporre  la
revoca espressa dello stesso decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 9 dicembre 1988 istitutivo del C.M.I., che doveva intendersi
decaduto;
   che  peraltro il tribunale amministrativo regionale del Lazio, con
sentenza 24 marzo 1992 ha dichiarato l'obbligo delle  amministrazioni
competenti  a  dare  attuazione  a  quanto  disposto  dal decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 9 dicembre 1988 precisando  che
quell'obbligo   puo'   essere   rimosso   soltanto  con  il  ricorso,
sussistendone gli elementi ed i presupposti, agli ordinari poteri  di
autotutela;
   che  in  effetti  i  compiti  attribuiti al C.M.I. dall'art. 2 del
decreto del Presidente del Consiglio dei  Ministri  9  dicembre  1988
rientrano  tra quelli piu' generali attribuiti al Consiglio nazionale
dell'economia e del lavoro dall'art. 10 della legge 30 dicembre 1986,
n. 936;
   che  e'  percio'  opportuno  nell'interesse  pubblico,  anche  con
riferimento al principio di buona amministrazione  sancito  dall'art.
97 della Costituzione evitare la duplicazione di organismi deputati a
svolgere  funzioni  equipollenti, che potrebbe influire negativamente
sulla snellezza dell'azione amministrativa;
   che e' comunque opportuno, anche per garantire la  certezza  delle
situazioni   giuridiche,   procedere  alla  revoca  del  decreto  del
Presidente del Consiglio dei Ministri
9 dicembre 1988;
  Vista la proposta del Ministro per il coordinamento delle politiche
comunitarie di concerto con il Ministro degli affari esteri;
                              Decreta:
  Il decreto del Presidente del Consiglio  dei  Ministri  9  dicembre
1988 di istituzione del Consiglio per il mercato interno e' revocato.
   Roma, 18 aprile 1992
                                             Il Presidente: ANDREOTTI