Con  decreto  ministeriale  5  agosto  1992 e' stato approvato, ai
sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30  luglio  1990,  n.  218  e
dell'art.  3,  commi  1,  3  e 5, del decreto legislativo 20 novembre
1990, n. 356, il progetto presentato dalla Banca del Monte di Lugo  e
dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lugo che prevede:
    il  conferimento,  con  esclusione  di disponibilita' liquide per
lire 1.300 milioni e compreso il credito  pignoratizio,  dell'azienda
bancaria  facente  capo  alla  Banca del Monte di Lugo nella Cassa di
risparmio  di  Lugo  S.p.a.  che  effettuera'  a   fronte   di   tale
conferimento  un contestuale aumento di capitale da L. 35.000.000.000
a L. 42.162.750.000;
    l'aumento di capitale della Cassa di risparmio di Lugo S.p.a.  da
L.  35.000.000.000  a  L.  42.162.750.000,  da  realizzarsi   tramite
l'emissione di 716.275 azioni ordinarie da nominali L. 10.000, con un
sovrapprezzo  unitario  di  L.  7.328, interamente riservate all'ente
conferente con esclusione del diritto di opzione ai  sensi  dell'art.
2441 del codice civile;
    l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che
assumera' la denominazione di "Fondazione Banca del Monte di Lugo";
    l'adozione  di un nuovo statuto da parte della Cassa di risparmio
di Lugo S.p.a., che assumera' la denominazione di "Cassa di risparmio
e Banca del Monte Lugo S.p.a.";
    il conferimento da parte della "Fondazione  Banca  del  Monte  di
Lugo"  di  una quota del pacchetto azionario detenuto nella "Cassa di
risparmio e Banca del Monte Lugo S.p.a."  nella  holding  creditizia,
denominata   "Gruppo   bancario   casse  emiliano-romagnole  S.p.a.",
indicata con la sigla "C.A.E.R. S.p.a.".
   La Banca del Monte di Lugo contestualmente alla stipula  dell'atto
di  conferimento  della  propria  azienda  bancaria  nella  "Cassa di
risparmio di Lugo S.p.a.", che assumera' la denominazione  di  "Cassa
di  risparmio  e  Banca  del  Monte  Lugo  S.p.a.",  fatto  salvo  il
compimento  degli  atti  connessi  alla  modificazione   dell'oggetto
sociale,  ai  sensi  dell'art.  3  del  citato decreto legislativo n.
356/1990, dovra' cessare l'esercizio diretto dell'impresa bancaria.