Con decreto del Presidente della Repubblica 17 novembre 1992, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile "alla memoria" delle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Appuntato dei carabinieri Giuseppe Nieddu. - Con intelligente e rischiosa attivita' di indagine in ambienti delinquenziali, acquisiva probanti elementi a carico di un pericoloso criminale che, per assicurarsi l'impunita', non esitava a colpirlo proditoriamente a morte. Chiaro esempio di eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo spinti sino all'estremo sacrificio. - Olbia (Sassari), 8 dicembre 1991. Capo squadra dei vigili del fuoco Alberto Bernardinello Rizzieri. - Con generoso slancio e pronta determinazione, accorreva in aiuto di un pescatore e di un collega venutisi a trovare in gravi difficolta' nell'attraversamento di un torrente in piena, cercando di sospingere i malcapitati verso riva. Doveva pero' desistere, a causa del cedimento della fune di sostegno, dal generoso tentativo e veniva egli stesso travolto dalle forti correnti, perdendo la giovane vita. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e sprezzo del pericolo spinti sino all'estremo sacrificio. - Fiume Nervia Camporosso (Imperia), 5 aprile 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 17 novembre 1992, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile "alla memoria" delle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Agente della Polizia penitenziaria Giusppe Barraco. - Libero dal servizio, durante una violenta burrasca accorreva, insieme ai colleghi, per tentare di rafforzare gli ormeggi di una motovedetta in difficolta' ma, travolto da un'improvvisa ondata, perdeva la giovane vita. Splendido esempio di alto senso del dovere e di sprezzo del pericolo spinti sino all'estremo sacrificio. - Favignana (Trapani), 21 dicembre 1991. Francesco Convertini. - Testimone di un furto d'auto, con eccezionale coraggio si poneva all'inseguimento dei malviventi, ma veniva raggiunto dai colpi d'arma da fuoco esplosigli contro dai malfattori, perdendo cosi' la giovane vita. Spendido esempio di elette virtu' civiche e di sprezzo del pericolo spinti sino all'estremo sacrificio. - Pineta di Cisternino (Brindisi), 3 novembre 1991. Pio Tosi. - Nel corso di un'operazione di manutenzione di un depuratore, con generoso slancio e sprezzo del pericolo accorreva, insieme ad un collega, in aiuto di un compagno scivolato in fondo ad una vasca, ma rimaneva anch'egli vittima delle esalazioni venefiche, perdendo cosi' la giovane vita. Splendido esempio di elette virtu' civiche e di umana solidarieta'. - Castelnuovo Scrivia (Alessandria), 29 giugno 1990. Fulvio Barbieri. - Nel corso di un'operazione di manutenzione di un depuratore, con generoso slancio e sprezzo del pericolo accorreva, insieme ad un collega, in aiuto di un compagno scivolato in fondo ad una vasca, ma rimaneva anch'egli vittima delle esalazioni venefiche, perdendo cosi' la giovane vita. Splendido esempio di elette virtu' civiche e di umana solidarieta'. - Castelnuovo Scrivia (Alessandria), 29 giugno 1990. Con decreto del Presidente della Repubblica 17 novembre 1992, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Vigile del fuoco Rosario Spadaro. - Componente l'equipaggio di un elicottero, con grande professionalita' si avvicinava, a bordo del velivolo, ad un costone roccioso per prestare soccorso ad un uomo ferito e riusciva, in seguito a reiterate ardite manovre, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - Bagnara Calabra (Reggio Calabria), 23 aprile 1989. Vigile del fuoco Giovanni Nicolosi. - Componente l'equipaggio di un elicottero, con grande professionalita' si avvicinava, a bordo del velivolo, ad un costone roccioso per prestare soccorso ad un uomo ferito e riusciva, in seguito a reiterate ardite manovre, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - Bagnara Calabra (Reggio Calabria), 23 aprile 1989. Vigile del fuoco Pasquale Cusimano. - Componente l'equipaggio di un elicottero, con grande professionalita' si avvicinava, a bordo del velivolo, ad un costone roccioso per prestare soccorso ad un uomo ferito e riusciva, in seguito a reiterate ardite manovre, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - Bagnara Calabra (Reggio Calabria), 23 aprile 1989. Vigile del fuoco Salvatore Badagliacca. - Componente l'equipaggio di un elicottero, con grande professionalita' si avvicinava, a bordo del velivolo, ad un costone roccioso per prestare soccorso ad un uomo ferito e riusciva, in seguito a reiterate ardite manovre, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - Bagnara Calabra (Reggio Calabria), 23 aprile 1989. Brigadiere della Guardia di finanza Pasquale Lombardi. - Libero dal servizio, interveniva in soccorso di un giovane marocchino aggredito da quattro connazionali armati e dopo una violenta colluttazione riusciva, usando l'arma in dotazione, a bloccare ed a trarre in arresto tre dei malviventi. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - S. Felice a Cancello (Caserta), 17 febbraio 1992. Tommaso Rotunno. - Testimone di uno scippo, con generoso slancio si poneva all'inseguimento dei malfattori, riuscendo a raggiungere uno di essi, ma veniva improvvisamente colpito dal malvivente con un coltello, rimanendo ferito. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e di elette virtu' civiche. - Bologna, 9 novembre 1991. Guardia giurata Francesco Papa. - Con generoso slancio si tuffava in mare in socorso di due bambini in procinto di annegare riuscendo, dopo reiterati sforzi, a raggiungerli ed a trarli in salvo a riva. Nobile esempio di alto senso del dovere e di elette virtu' civiche. - Viareggio (Lucca), 8 agosto 1991. Maresciallo dei carabinieri Antonio Di Gioia. - Libero dal servizio, con pronta determinazione, eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo affrontava, in uno studio notarile, un individuo armato in procinto di perpetrare una rapina e dopo una violenta colluttazione riusciva, insieme ad un graduato in congedo, ad immobilizzarlo e a disarmarlo. Collaborava, poi, alle ricerche di un complice datosi alla fuga, contribuendo alla sua cattura. Nobile sempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere. - Noicattaro (Bari), 3 aprile 1992. Appuntato dei carabinieri in congedo Pasquale Antonacci. - Appuntato dei carabinieri in congedo, con pronta determinazione, eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo affrontava, in uno studio notarile, un individuo armato in procinto di perpetrare una rapina e dopo una violenta colluttazione riusciva, insieme ad un sottufficiale dell'Arma, ad immobilizzarlo e a disarmarlo. Nobile esempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere. - Noicattaro (Bari), 3 aprile 1992. Appuntato dei carabinieri Felice Pietro Fiore. - Con altissimo senso del dovere e sprezzo del pericolo, affrontava un demente armato di scure che, barricatosi nella propria abitazione, minacciava di morte i familiari e, benche' ferito da un fendente, riusciva ad immobilizzarlo e a disarmarlo. Nobile sempio di elette virtu' civiche e di eccezionale coraggio. - Amato (Catanzaro), 28 marzo 1992. Guardiamarina (CP) Roberto Grossi. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, interveniva in soccorso di una donna ferita a morte dal proprio coniuge con un coltello, riuscendo a disarmare l'aggressore e ad immobilizzarlo fino all'arrivo delle Forze dell'ordine. Nobile esempio di alto senso del dovere e di elette virtu' civiche. - Genova, 10 aprile 1992. Con decreto del Presidente della Repubblica 17 novembre 1992, sulla proposta del Ministro dell'interno, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Carabiniere Lorenzo Pezzillo. - Libero dal servizio, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo accorreva con un pattino, nonostante le proibitive condizioni del mare, in aiuto di un surfista in difficolta' e, dopo estenuanti tentativi, riusciva a trarlo in salvo. - Torvajanica (Roma), 12 settembre 1991. Adelmo Lunari. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle acque di un fiume in soccorso di un uomo gettatovisi a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi, a trarlo in salvo a riva. - Rieti, 31 luglio 1991. Capo squadra dei vigili del fuoco Claudio Pollastri. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si prodigava, insieme ad un collega, per lo spegnimento delle fiamme sviluppatesi in un appartamento e, pur gravemente ustionato, riusciva a portare all'esterno una bombola di gas surriscaldata, evitando cosi' piu' gravi conseguenze. - Milano, 10 dicembre 1990. Vigile del fuoco Mauro Giannotti. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si prodigava, insieme ad un collega, per lo spegnimento delle fiamme sviluppatesi in un appartamento e, pur gravemente ustionato, riusciva a portare all'esterno una bombola di gas surriscaldata, evitando cosi' piu' gravi conseguenze. - Milano, 10 dicembre 1990. Vigile del fuoco Osvaldo Quattrocchi. - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle gelide acque del Po in soccorso di un giovane gettatovisi per sfuggire all'arresto e riusciva, incurante della rigida temperatura, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo a riva. - Torino, 5 gennaio 1992. S. ten. dei carabinieri Alessandro Iasson. - Addentratosi, con pronta determinazione, in un immobile in cui si era sviluppato un incendio riusciva, incurante delle fiamme e del denso fumo, a disattivare l'impianto di erogazione del gas scongiurando cosi' un piu' grave disastro. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - Monterosi (Viterbo), 2 febbraio 1992. Michele Gualandi. - Testimone di uno scippo, con generoso slancio si poneva, insieme ad un amico, all'inseguimento dei malfattori, ma doveva desistere dal coraggioso tentativo per soccorrere l'altro animoso rimasto ferito da uno dei malviventi. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e di elette virtu' civiche. - Bologna, 9 novembre 1991. Franco Martignoni. - Con pronta determinazione, si tuffava nelle acque di un fiume in soccorso di un uomo in procinto di annegare riuscendo, nonostante le forti correnti, a trarlo in salvo a riva. generoso esempio di sprezzo del pericolo e di elette virtu' civiche. - Trento, 19 luglio 1992. Agente scelto della Polizia di Stato Emanuele Pellizzola. - Con generoso slancio si addentrava, insieme ad altri due colleghi, in un edificio in cui si era sviluppato un incendio, provvedendo tempestivamente alla evacuazione degli appartamenti. Rientrava, poi, nei locali in fiamme, riuscendo a raggiungere ed a trarre in salvo alcuni inquilini rimastivi intrappolati. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e non comune senso del dovere. - Bologna, 17 dicembre 1990. Agente scelto della Polizia di Stato Alessandro Panzeri. - Con generoso slancio si addentrava, insieme ad altri due colleghi, in un edificio in cui si era sviluppato un incendio, provvedendo tempestivamente alla evacuazione degli appartamenti. Rientrava, poi, nei locali in fiamme, riuscendo a raggiungere ed a trarre in salvo alcuni inquilini rimastivi intrappolati. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e non comune senso del dovere. - Bologna, 17 dicembre 1990. Agente scelto della Polizia di Stato Graziella Capri'. - Con generoso slancio si addentrava, insieme ad altri due colleghi, in un edificio in cui si era sviluppato un incendio, provvedendo tempestivamente alla evacuazione degli appartamenti. Rientrava, poi, nei locali in fiamme, riuscendo a raggiungere ed a trarre in salvo alcuni inquilini rimastivi intrappolati. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e non comune senso del dovere. - Bologna, 17 dicembre 1990. Brigadiere dei carabinieri Claudio Acciarini. - Con generoso altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle gelide e profonde acque di un fiume, in soccorso di un uomo che vi si era gettato a scopo suicida riuscendo, insieme a militare dipendente, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo. - Savignano sul Rubicone (Forli'), 14 ottobre 1991. Carabiniere scelto Francesco Frattini. - Con generoso altruismo, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle gelide e profonde acque di un fiume, in soccorso di un uomo che vi si era gettato a scopo suicida riuscendo, insieme ad un superiore, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo. - Savignano sul Rubicone (Forli'), 14 ottobre 1991. Carabiniere Fabio Di Carmine. - Componente l'equipaggio di una pattuglia interveniva, insieme ai colleghi, in un quartiere ad alto indice di criminalita' camorristica per ricercare un gruppo di malviventi armati. Udite alcune detonazioni provenienti da uno oscuro vicolo, con eccezionale coraggio vi si inoltrava - primo fra tutti - ma veniva improvvisamente raggiunto da numerosi colpi d'arma da fuoco, rimanendo gravemente ferito. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. - Napoli, 3 maggio 1991.