IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA NEL TRASPORTO Vista la legge 4 giugno 1991, n. 186, istitutiva di questo Comitato; Visto il decreto 12 novembre 1992 emanato dal Ministro dell'ambiente di concerto con i Ministri per le aree urbane, della difesa, dei lavori pubblici, dei trasporti, dell'industria, del commercio e dell'artigianato e della sanita' con cui si forniscono criteri generali di orientamento al fine di assicurare la tutela sanitaria della popolazione e il miglioramento della qualita' dell'aria; Considerato che il decreto di cui sopra prevede misure da adottare in via preventiva e di emergenza per far fronte ad episodi acuti di inquinamento anche causati da traffico; Considerato tuttavia che i livelli raggiunti dal traffico veicolare nelle principali aree urbane e metropolitane determinano problemi di congestione e inquinamento estremamente gravi e con costi per la collettivita' tali da richiedere interventi di radicali; Considerato che per le citta' interessate dai fenomeni di congestionamento veicolare e dall'inquinamento ambientale e' urgente la definizione di progetti di interventi strutturali a breve e a lungo periodo per migliorare la mobilita' e la qualita' dell'ambiente; Ritenuto quindi opportuno che questo Comitato definisca le linee guida della organizzazione della mobilita' nelle aree urbane e metropolitane e gli obiettivi generali di miglioramento della qualita' dell'ambiente; Delibera: 1. Il proprio segretariato e' incaricato di effettuare uno studio preliminare in materia di "mobilita' urbana e ambiente" finalizzato alla predisposizione di progetti articolati territorialmente - per ogni area urbana o metropolitana - che abbiano come scopo prioritario il decongestionamento e il disinquinamento delle citta' italiane. 2. Lo studio, in particolare, dovra' prevedere: a) che i progetti riguardino un insieme di interventi strutturali, con orizzonte almeno decennale, e articolati con traguardi intermedi che producano nel tempo una ripartizione piu' equilibrata della mobilita' tra trasporto pubblico e trasporto privato, che riducano la congestione del traffico abbattendo gli attuali livelli di inquinamento ambientale e che migliorino i risultati economici del trasporto pubblico; b) che l'insieme degli interventi di breve e di lungo periodo, di cui ai progetti suddetti, debba interessare sia il trasporto delle persone che la distribuzione delle merci; c) che ai progetti in questione siano vincolati gli investimenti pubblici destinati al settore e che ai progetti stessi sia ricondotta l'azione coordinata di tutti gli enti competenti. 3. Sulla base dello studio del segretariato, che dovra' pervenire a questo Comitato entro sei mesi dalla data della presente delibera il Comitato medesimo definira' le linee guida inerenti i contenuti, le modalita' operative e gli ambiti di applicazione dei vari progetti. Roma, 23 dicembre 1992 Il Presidente delegato: REVIGLIO