Le disposizioni normative recate dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, concernente "Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego" sono precipuamente finalizzate ad accrescere la trasparenza e l'affidabilita' delle strutture pubbliche per corrispondere alla pressante richiesta di servizi differenziati, efficienti, flessibili. Per il raggiungimento di tali obiettivi, e' necessario provvedere, fra l'altro, ad una progressiva razionalizzazione dei "modelli" organizzativo-funzionali, ma fin d'ora e' da ritenere indifferibile l'attivazione di iniziative ed il consolidamento di comportamenti caratterizzati da forte responsabilizzazione individuale ed in grado di orientare su basi nuove il rapporto fra cittadino e pubblico dipendente. Si evidenzia, in particolare, la necessita' di una compiuta attuazione delle indicazioni fornite dal Dipartimento della funzione pubblica con la circolare 5 agosto 1989, n. 36970 (Gazzetta Ufficiale n. 216 del 15 settembre 1989), con la quale le amministrazioni pubbliche sono state invitate a dotare tutti i dipendenti operanti presso strutture centrali e periferiche di un tesserino permanente nel quale devono essere riportati nome e cognome, nonche' la qualifica e l'ufficio di appartenenza. Gli interessati hanno l'obbligo di indossare il tesserino in maniera visibile per l'intera durata dell'orario di lavoro. Le amministrazioni che non avessero ancora provveduto vorranno assumere le piu' adeguate iniziative per superare tempestivamente le cause dell'inadempienza, nonche' vigilare sistematicamente sul costante utilizzo dei tesserini da parte del personale. Le amministrazioni avranno altresi' cura di impartire disposizioni affinche' il personale, nel rispondere a chiamate telefoniche esterne, declini le proprie generalita' e l'ufficio di appartenenza. Ci si attende una convinta, fattiva collaborazione. p. Il Ministro: SACCONI