IL MINISTRO DELL'INTERNO
  Visto che il sig. Raffaele Meo  e'  stato  eletto  consigliere  del
comune  di Casamarciano (Napoli) nelle consultazioni elettorali del 6
maggio 1990;
  Rilevato che, in data 16 febbraio 1993, il predetto  amministratore
e'  stato  tratto  in  arresto in esecuzione di ordinanza di custodia
cautelare emessa dal  G.I.P.  del  tribunale  di  Napoli,  in  quanto
indagato  in  ordine  ai reati di cui agli articoli 416, 81 cpv. 110,
323 e 479 del codice penale;
  Rilevato, inoltre, che in data 23 marzo 1993 e' stato raggiunto  da
un  ulteriore  ordine di custodia cautelare per falsita' materiale ed
ideologica e soppressione ed  occultamento  di  atti,  unitamente  ad
esponenti del noto clan camorristico "Alfieri" ed allo stesso Carmine
Alfieri;
  Considerato  che la citata situazione giudiziaria del sig. Raffaele
Meo  compromette  la  regolarita',  la  trasparenza  e  la  legalita'
dell'azione  amministrativa  del  comune di Casamarciano, ingenerando
allarme  nella  popolazione,  con   pericolo   di   grave   turbativa
dell'ordine pubblico;
  Considerato,   altresi',   che   il   comportamento   del  medesimo
amministratore si pone in particolare contrasto con l'esercizio delle
funzioni pubbliche cui e' preposto e con le esigenze  di  decoro,  di
dignita'  e  di  prestigio  della  carica  ricoperta  nel sopracitato
comune;
  Ritenuto, pertanto, che ricorrono gli estremi per  far  luogo  alla
rimozione  del  sig.  Raffaele  Meo  dalla  carica di consigliere del
comune di Casamarciano;
  Visto l'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142;
  Visto l'art. 2 della legge 12 gennaio 1991, n. 13;
  Vista  la  relazione  allegata  al  presente  decreto  e   che   ne
costituisce parte integrante;
                              Decreta:
  Il  sig.  Raffaele  Meo  e' rimosso dalla carica di consigliere del
comune di Casamarciano (Napoli).
   Roma, 16 aprile 1993
                                                 Il Ministro: MANCINO