Con  decreto  ministeriale  7  aprile  1993 e' stato approvato, ai
sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30 luglio  1990,  n.  218,  e
dell'art.  3,  commi  1,  3  e 5, del decreto legislativo 20 novembre
1990, n. 356, il progetto presentato dall'Istituto di  credito  delle
casse di risparmio italiane che prevede:
    la  trasformazione  dell'ente  di  diritto  pubblico  Istituto di
credito delle casse di risparmio italiane in una societa' per  azioni
denominata  "ICCRI  -  Istituto  di  credito delle casse di risparmio
italiane  S.p.a."  che  avra'  un  capitale  di  L.   231.000.000.000
rappresentato da n. 2.310.000 azioni da nominali L. 100.000 cadauna;
    l'adozione  da parte dell'ICCRI - Istituto di credito delle casse
di risparmio  italiane  S.p.a.  di  uno  statuto  -  nel  quale  sono
contenute norme che assicurano il mantenimento del controllo pubblico
nella  nuova  societa'  bancaria  -  che estende l'operativita' della
societa'  alle  varie  forme   della   raccolta   del   risparmio   e
dell'esercizio del credito.
   L'ampliamento   dell'operativita'  e'  subordinato  al  preventivo
benestare della Banca d'Italia.