Il 15 ottobre 1985, in conformita' a quanto previsto dall'art. 8 del regolamento annesso alla convenzione sul riconoscimento dei punzoni di prova delle armi da fuoco portatili, Bruxelles 1 luglio 1969 (della quale l'Italia era divenuta parte il 31 marzo 1974 come da comunicato in Gazzetta Ufficiale n. 118 dell'8 maggio 1974), sono entrate in vigore le decisioni adottate dalla Commissione internazionale permanente nella XVIII sessione plenaria tenutasi nel giugno 1984. Dette decisioni, con relativa traduzione non ufficiale in italiano, vengono qui di seguito riportate. COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE PER LA PROVA DELLE ARMI DA FUOCO PORTATILI XVIII SESSIONE GIUGNO 1984 BUREAU PERMANENT DE LA C.I.P. 45, Rue Fond - des - Tawes, 45 4000 LIEGE (Belgique) COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE PER LA PROVA DELLE ARMI DA FUOCO PORTATILI C.I.P. La commissione internazionale permanente per la prova delle armi da fuoco portatili, riferendosi alla Convenzione per il riconoscimento reciproco dei punzoni di prova delle armi da fuoco portatili ed al Regolamento fatti a Bruxelles il 1 Luglio 1969, ha l'onore di portare a conoscenza delle Parti contraenti le decisioni prese in occasione della XVIII Sessione plenaria. XVIII - 1. Dichiarazione fatta in applicazione al paragrafo 5 dell'articolo 1 della Convenzione. Il decreto collettivo n. 5/1982 (VII - 1) BM - IpM del Governo ungherese (Ministero Degli Affari Interni e Ministero dell'Industria) e' conforme alle prescrizioni della C.I.P. XVIII - 2. Istituzione delle pressioni massime ammissibili dei gas delle cartucce propulsive con bossolo per apparecchi di tiro industriali. Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. 1. Tenuto conto che esistono degli apparecchi di tiro industriali aventi una balistica interna differente (precisamente degli apparecchi fissachiodi, degli apparecchi da mattazione e d'altri apparecchi analoghi), bisogna definire le pressioni massime che possono sviluppare le cartucce propulsive, essendo dati il volume di combustione efficace V ed il proiettile Mp. 2. La misura delle pressioni viene effettuata in una canna di prova a pistone per mezzo di un trasduttore meccano elettrico (decisione XVII - 7). Gamma di misura: fino a 7000 bar. Piano di trasmissione della pressione: (diametro) ( < o =)6 mm Frequenza propria: ( > o =)100 kHz Scarto di linearita': ( < o =) 1% Filtro elettronico: (tilde)(tilde) 10 kHz (- 3db), caratteristica Bessel n = 2 (12db/ottava). 2.1. La corelazione tra il volume di combustione efficace V e la pressione massima del gas P e' indicata in maniera sufficientemente precisa dalla seguente formula: b P = a.V 2.2. Il volume di combustione efficace V e' definito nella seguente formula: + V = Vh+Va Va essendo il volume addizionale tra la camera ed il pistone. + Il volume libero di combustione della camera ridotto Vh e' definito nel modo seguente: + Vh+ = Vh-a(agreca).Mc Mc essendo il peso della carica propulsiva e dell'innesco. (alfa) = 1/(r greca) = 0,6 volume specifico della carica propulsiva. Il volume libero di combustione della camera Vh e' definito dalla formula seguente: Vh = VET-Vm VET essendo il volume della camera minima secondo le Tabelle delle Dimensioni della C.I.P. 2 2 VET = C R1 .R+P1 .(L3-R)](p greca)/4 e Vm essendo il volume del materiale del bossolo (senza l'innesco per le cartucce a percussione anulare, con l'innesso per le cartucce a percussione centrale). N.B. Il volume e' stabilito misurando il volume di un liquido, possibilmente senza tensione, spostato dal bossolo (dopo il tiro ossia con i resti cokificati della polvere). 3. Della formula di combustione. + b P = a. (Vh + Va ) messa sotto la forma + P = ln a + b ln (Vh + Va ) essendo nota la cartuccia propulsiva + (Volume Vh dato), ne risulta un rapporto lineare tra il volume addizionale Va e la pressione dei gas P. 3.1. Tenuto conto delle misure delle Pressioni nella canna manometrica con dei volumi addizionali Va differenti e con un certo numero (eguale) di cartucce propulsive per ciascun volume addizionale (n cartucce propulsive in totale), si puo' calcolare i coefficienti b e ln a della regressione lineare: b = n (S greca) (X.Y) - ( (S greca) X) . ( (S greca) Y) 2 2 n.(S greca) (X ) - ( (S greca) X) ln a = 1 (( (S greca) Y) - b . ( (S greca) X) ) n 3.2. Il coefficiente della regressione lineare e': r = n (S greca) (X.Y) - ((S greca) X) . ((S greca) Y) (radice quadrata) 2 2 2 2 (n.(Sgreca) (X ) - ((Sgreca) X) ).(n.(Sgreca) (Y ) - ((Sgreca) Y) ) 2 Il coefficiente r deve essere tale che r >= 0,95. Lo scarto tipo dello scarto della retta di regressione e': Sn = (radice quadrata) 2 (S greca) (Y ) - (b.(S greca) (X.Y) + ln a. ( (S greca) Y) ) n - 2 Lo scarto tipo per un valore medio stimato ln P (= Y) in funzione di ln V (= X) e': Sy = Sn. (radice quadrata) 2 1 + (X - 1/n. (Sgreca) X) 2 2 n (Sgreca) (X ) - 1/n. ((Sgreca) X) 3.3. La relazione fra la pressione PM e il volume addizionale Va e' definito dalla funzione: + ln PM = ln a + b. ln (Vh + Va) cio' che corrisponde alla funzione esponenziale: + b PM = a. (Vh + Va ) Il limite unilaterale superiore di affidabilita' per un valore medio PM (in funzione di Va) e' (con un totale di n misure) definito dalla funzione lineare: + + ln PM = ln a + b. ln (Vh + Va) + t (1 - (alfa)) ; n - 2.Sy(macron) per un livello di 100 (1 - (alfa)) % oppure ancora per la funzione esponenziale: + PM = e t (1 - (alfa)) ; n - 2. Sy(macron). PM t (1 - (alfa)) ; n - 2 e' definita dalla funzione (funzione t) ricavata dalla tabella che segue. + La pressione dei gas PM cosi' calcolata e' considerata come la pressione massima dei gas per ciascun volume addizionale Va. 4. Tenuto conto della decisione XVII - 7 le misure delle pressioni si faranno con un numero eguale di cartucce - almeno 5 - per ciascun volume addizionale Va seguente: 3 0,08 - 0,16 - 0,25 - 0,40 e 0,80 cm per le cartucce a percussione anulare; per le cartucce a percussione centrale il volume Va = 0,08 3 3 cm sara' sostituito da Va = 1,10 cm 4.1. Per le cartucce propulsive a percussione anulare, la "pressione + massima dei gas" PM deve essere definita dai volumi addizionali Va = 3 0,16 cm3 e 0,8 cm per mezzo della regressione. 4.2. Per le cartucce propulsive a percussione centrale, la + "pressione massima dei gas" PM deve essere definita con il volume 3 addizionale Va = 0,4 cm per mezzo della regressione. 4.3. Il livello di affidabilita' 100. (1 - (alfa)) e' fissato a 0,95%. 4.4. La piu' alta delle "pressioni massime dei gas" PM (Va) per ciascuno dei volumi addizionali sopraindicati sara' considerata dalla C.I.P. come la pressione massima ammissibile dei gas Pmax (Va) per il tipo di cartuccia propulsiva in questione. Coefficienti di affidabilita' 95% certezza statistica v grado di liberta' n numero delle misure | v v v | |n-2 t0.95;v n-2 t0.95;v n-2 t0.95;v | | | |10 1,81 20 1,73 30 1,70 | |12 1,78 22 1,72 40 1,68 | |14 1,76 24 1,71 50 1,68 | |16 1,75 26 1,71 60 1,67 | |18 1,73 28 1,70 70 1,67 | | | XVIII - 3. Controllo della pressione dei gas delle cartucce propulsive con bossolo per apparecchi di tiro industriali. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. 1. Canna manometrica La canna manometrica da utilizzare e' definita nella decisione XVIII - 7 come canna di prova a pistone. 2. Esecuzione delle misure delle pressioni. 2.1. Per le cartucce a percussione anulare, la misura della pressione deve essere ottenuta dal tiro di almeno 10 cartucce per ciascun vol- ume addizionale. Va = 0,16 cm e 0,8 cm Per le cartucce a percussione centrale, la misura della pressione deve essere ottenuta dal tiro di almeno 10 cartucce per un volume addizionale Va = 0,4 cm 2.2. La misura della pressione e' eseguito per mezzo di un trasduttore meccano-elettrico: Gamma di misura: fino a 7000 bar Piano di trasmissione della pressione: (diametro) (< o =) 6 mm Frequenza propria: ( > o =) 100 kHz Scarto di linearita':( < o =)1% Filtro elettronico: (tilde)(tilde) 10 kHz (- 3 db), caratteristica Bessel n = 2 (12 db/ottava) 3. Elaborazione dei risultati L'elaborazione dei risultati e' effettuata ispirandosi alle regole della statistica. Pmax (0,16) - Pmax (0,8): pressione massima ammissibile per le cartucce a percussione anulare con i volumi addizionali Va = 0,16 cm e 0,8 cm secondo le prescrizioni C.I.P. Pmax (0,4): pressione massima ammissibile per le cartucce a percussione centrale con il volume addizionale Va = 0,4 cm secondo le prescizioni C.I.P. Pn (Va): pressione media aritmetica di n misure per il volume addizionale Va Kin: coefficiente di tolleranza per n misure. Sn : scarto tipo della pressione per n misure. Per le cartucce a percussione anulare del commercio, la pressione media Pn per i due volumi addizionali Va = 0,16 cm e 0,8 cm deve essere inferiore o eguale ai valori massimi ammissibili rispettivamente Pmax (0,16) e Pmax (0,8). Per le cartucce a percussione centrale del commercio, la pressione media Pn per il volume addizionale Va = 0,4 cm deve essere inferiore o eguale al valore massimo ammesso Pmax (0,4). L'obbligo per una munizione del commercio di non fornire alcun valore individuale della pressione massima superiore a 1,15 Pmax (Va) e' ritenuto rispettato se: Pn ( Va ) + K3n. Sn (< o =)1,15 Pmax ( Va ) XVIII - 4 Coefficienti di tolleranza Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. La tabella dei coefficienti di tolleranza sotto indicata sostituisce quella che e' stata pubblicata nelle decisioni XV - 3, XV - 4 e XV - 5 95% certezza statistica K1n 99% dei casi K2n 95% dei casi K3n 90% dei casi n = numero delle misure | n K1.n K2.n K3.n | | | | 5 | 5,75 | 4,21 | 3,41 | | 6 | 5,07 | 3,71 | 3,01 | | 7 | 4,64 | 3,40 | 2,76 | | 8 | 4,36 | 3,19 | 2,58 | | 9 | 4,14 | 3,03 | 2,45 | | 10 | 3,98 | 2,91 | 2,36 | | | | | | | 11 | 3,85 | 2,82 | 2,28 | | 12 | 3,75 | 2,74 | 2,21 | | 13 | 3,66 | 2,67 | 2,16 | | 14 | 3,59 | 2,61 | 2,11 | | 15 | 3,52 | 2,57 | 2,07 | | | | | | | 16 | 3,46 | 2,52 | 2,03 | | 17 | 3,41 | 2,49 | 2,00 | | 18 | 3,37 | 2,45 | 1,97 | | 19 | 3,33 | 2,42 | 1,95 | | 20 | 3,30 | 2,40 | 1,93 | | | | | | | 25 | 3,15 | 2,29 | 1,83 | | 30 | 3,06 | 2,22 | 1,78 | | 35 | 2,99 | 2,17 | 1,73 | | 40 | 2,94 | 2,13 | 1,70 | | 45 | 2,90 | 2,09 | 1,67 | | 50 | 2,86 | 2,07 | 1,65 | | | | | | | 60 | 2,81 | 2,02 | 1,61 | | 70 | 2,77 | 1,99 | 1,58 | | 80 | 2,73 | 1,97 | 1,56 | | 90 | 2,71 | 1,94 | 1,54 | |100 | 2,68 | 1,93 | 1,53 | | | XVIII - 5. Calibri verificatori di riferimento per le armi a canna rigata Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. I seguenti calibri verificatori di riferimento sono stati adottati dalla C.I.P. I disegni di questi calibri sono allegati alle tabelle delle dimensioni delle cartucce e delle camere. Tabella I - BR / 1: calibro verificatore di riferimento di forma (P1,L3,H2,) della camera minima. Tabella I - BR / 2: calibro verificatore di riferimento della lunghezza minima L3 della camera e lo spazio di chiusura massimo (per cartucce scanalate senza cono) Tabella I - BR / 3: calibro verificatore di riferimento del cono di raccordo (valori minimi L1/P2, e L2/H1) e dello spazio di chiusura massimo. Tabella I - BR / 4: calibro verificatore di riferimento dell'imbocco delle rigature (G1,s,G,L3+G) Tabella I - BR / 5: calibro verificatore di riferimento dello spazio di chiusura (min. e max.) (per cartucce di origine US con cono) Tabella I - BR / 6: calibro verificatore di riferimento dello spazio di chiusura (min. e max.) (per cartucce d'origine US scanalate senza cono) Tabella I - BR / 7: calibro verificatore di riferimento delle rigature (F,Z) Tabella II- BR / 2: calibro verificatore di riferimento della profondita' minima della sede del bordo (Rmin) e dello spazio di chiusura massimo (Rmax) (per cartucce con bordo) Tabella III-BR / 2: calibro verificatore di riferimento della profondita' della sede del fondello (Emin) e dello spazio di chiusura massimo (Emax) (per cartucce a fondello magnum) XVIII - 6 Calibri verificatori di riferimento per le armi a canna liscia a percussione centrale. Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. I seguenti calibri verificatori di riferimento sono stati adottati dalla C.I.P. I disegni di questi calibri sono allegati alle tabelle delle dimensioni delle cartucce e delle camere. Tabella VII - BR / 1: calibro verificatore di riferimento del diametro sotto bordo (D) Tabella VII - BR / 2: calibro verificatore di riferimento del diametro H e della lunghezza L della camera minima. Tabella VII - BR / 3: calibro verificatore di riferimento del diametro H e della lunghezza L della camera massima. Tabella VII - BR / 4: calibro verificatore di riferimento del cono di raccordo massimo. XVIII - 7 Calibri verificatori di riferimento per le cartucce Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. I seguenti calibri verificatori di riferimento sono stati adottati dalla C.I.P. I disegni di questi calibri sono allegati alle tabelle delle dimensioni delle cartucce e delle camere. Tabella I - AR / 2: calibro verificatore di riferimento del diametro G1 della pallottola all'uscita dal bossolo. Tabella I - AR / 3: calibro verificatore di riferimento del diametro massimo H2 alla bocca del bossolo. Tabella I - AR / 4: calibro verificatore di riferimento della lunghezza massima L3 + G: Tabella VII - AR / 1: calibro verificatore di riferimento del diametro sotto bordo d (cartucce a pallini) XVIII - 8 Lunghezza delle canne manometriche campione di riferimento. Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. Le nuove canne manometriche campione di riferimento avranno le seguenti lunghezze per cartucce scanalate : Lc = 600 +- 10 mm per cartucce con bordo : Lc = 600 +- 10 mm per cartucce con fondello magnum : Lc = 650 +- 10 mm per cartucce a percussione anulare : Lc = 600 +- 10 mm per cartucce per armi a canna liscia a percussione centrale : Lc = 700 +- 10 mm (canna cilindrica senza choke) XVIII - 9 Regolamento tipo della prova individuale delle armi caricate a polvere nera. Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del Regolamento. Art. 1 Principio 1.1. Lo scopo di questa decisione e' di determinare le prescrizioni minime uniformi per la prova individuale delle armi da fuoco caricate dalla bocca o dalla culatta con della polvere nera. Queste prescrizioni si applicano egualmente ai pezzi fortemente sollecitati che possono essere assiemati in un'arma da fuoco senza alcun aggiustaggio. In questo caso, l'arma completata non deve essere riprovata se i pezzi fortemente sollecitati sono stati provati per la pressione la piu' forte di questo tipo di arma. L'arma che esige un o dei pezzi fortemente sollecitati che necessitano di un aggiustaggio sara' provata dopo assiematura. Per pezzi fortemente sollecitati di qualunque tipo, si intende i pezzi che devono resistere alla pressione dei gas ossia le canne com- plete, il tappo di culatta e i tamburi dei revolver. Per aggiustaggio si intende ogni operazione effettuata sul pezzo suscettibile di alterarne la resistenza e conseguentemente esigerebbe una riprova seconda le prescrizioni della C.I.P. Le prescrizioni che seguono non sono obbligatorie per le armi di vecchia fabbricazione che non possono piu' essere utilizzate al tiro e non presentano altro che un interesse storico. Appartiene ad un organismo ufficiale di uno degli stati membri di stabilire una attestazione che certifichi che una tale arma e' di vecchia fabbricazione. 1.2. I punzoni di prova possono essere messi unicamente quando l'arma da fuoco o i pezzi fortemente sollecitati d'un arma da fuoco, sono stati provati conformemente alle disposizioni appresso fissate ed hanno soddisfatto alle prescrizioni imposte. Art.2. Procedura La prova comprende: - il controllo prima del tiro; - il tiro di prova; - il controllo dopo il tiro. Art.3. Controllo prima del tiro Prima di essere sottoposte al tiro di prova le armi sono oggetto d'un controllo preventivo. Questo comprende: - controllo dei marchi distintivi; - controllo della sicurezza di funzionamento; - controllo visuale. Art.4. Controllo dei marchi distintivi 4.1. In occasione del controllo dei marchi distintivi, si verifichera' che le seguenti indicazioni sono state applicate in modo ben visibile e duraturo almeno su uno dei pezzi fortemente sollecitati dell'arma: - il nome, la ragione sociale o il marchio di fabbrica depositato dal fabbricante o ogni altra indicazione che permetta di iddentificare l'arma; - il numero di identificazione dell'arma; - la designazione del calibro secondo la denominazione commerciale; - l'iscrizione "Polvere nera solamente" espressa in una delle lingue utilizzate dai Paesi membri della C.I.P o in difetto di questa "P.N." il cui significato deve essere portato alla conoscenza dell'utilizzatore con ogni mezzo giudicato conveniente; - la massa della carica massima di polvere ammissibile e la massa massima del proiettile indicate in un modo comprensibile per l'utilizzatore. Art. 5.Controllo della sicurezza di funzionamento e controllo visuale. 5.1. I fucili, le pistole e i revolver potranno essere sottoposti alla prova in biaco o in nero completamente finiti ed equipaggiati dei meccanismi di accensione della carica. Si potranno egualmente presentare le canne in bianco comprensive del codettone di culatta definitivo ed il foro del luminello, a condizione che siano completamente finiti. La canna e' considerata completamente finita in bianco quando tutti i lavori di finitura sono stati completati che sono suscettibili di modificare lo spessore delle pareti o le caratteristiche tali che la fresature delle guance, la brasatura dei tenoni e delle riserve, la lavorazione d'utensile delle palmette e dei filetti, ecc. 5.2. Il controllo della sicurezza di funzionamento riguarda per tutte le armi, l'ispezione del foro del luminello. Per il revolver riguarda la libera rotazione del tamburo ed il buon aggancio dei cani sulla prima e la seconda tacca. 5.3. Il controllo visuale concerne la ricerca di eventuali difetti di materiale e difetti di resistenza quali: a. incrinature della canne, venature, soluzioni di continuita'; b. saldature non corrette di differenti pezzi; c. costruzione inadeguata della chiusura. 5.5. Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che, nel corso del controllo preventivo hanno dimostrato un difetto sopra indicato saranno rifiutati e ritornati al richiedente. Art.6 Tiro di prova 6.1. Il tiro di prova sara' effettuato su delle armi o dei pezzi fortemente sollecitati e finiti. Se un arma e' assiemata con un aggiustaggio per mezzo di pezzi fortemente sollecitati che hanno gia' fatto oggetto di una prova questa arma completa sara' egualmente sottoposta alla prova. Nelle armi a piu' canne, ciascuna canna sara' sottoposta alla prova; nei revolver ogni camera del tamburo. 6.2. Il tiro di prova per le armi a canna liscia o rigata, sara' effettuato utilizzando una carica composta di polvere e di pallini ad eccezione che per il revolver si tireranno due colpi di cui il primo e' da considerarsi come colpo di riscaldo per eliminare i residui d'olio o d'altre sotanze estranee nella canna. Per i revolveri, il tiro di prova consistera' nel tirare almeno un colpo in ciascuna cam- era del tamburo dopo sgrassatura di quest'ultimo.I valori delle cariche di polvere e pallini per i differenti calibri sono indicati nell'allegato tecnico. 6.3. Se si pensa che i colpi di prova sono stati diffettosi il Banco di Prova deve, oltre al numero prescritto di colpi, procedere a un tiro supplementare. Art.7 Controllo dopo il tiro. Dopo il tiro di prova le armi o i pezzi fortemente sollecitati devono essere sottoposti ad un nuovo controllo. Per questo controllo le disposizioni dell'art. 5 saranno applicate. Art.8 Rifiuto dopo il tiro. 8.1. Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che sono stati visibilmente deteriorati dal tiro di prova come pure le armi nelle quali il controllo ha messo in evidenza uno dei difetti sottoindicati saranno rifiutati e resi al richiedente: a. qualsiasi deformazione della canna che puo' recare pregiudizio alla sicurezza della canna. b. ramponi o bindelle dissaldati; c. incrinature all'esterno della canna e sul codettone di culatta; d. per le armi a percussione e i revolver distacco del camino o d'altri pezzi del meccanismo di accensione. 8.2.Nel caso in cui il risultato del tiro di prova lascia anche il minimo dubbio sulla resistenza d'un arma o, d'unn pezzo fortemente sollecitato, o se esistono dubbi sulla esistenza di un deterioramento o di un difetto (conformemente al paragrafo 1) il Banco di Prova oltre al numero prescritto di tiri, procedera' ad un tiro di prova supplementare. 8.3. Le armi e i loro pezzi fortemente sollecitati che in virtu' delle disposizioni dell'art. 5, non sono ammessi al tiro di prova o che sono rifiutati per effetto delle disposizione dell'art. 8 possono nuovamente essere presentati allo stesso Banco di Prova se il richiedente prova che ha portato rimedio ai difetti constatati. La prova allora sara' ripetuta. Art.9 Riprova. 9.1 Se un arma gia' provata o un pezzo fortemente sollecitato gia' provato ha subito una delle operazioni sotto indicate suscetibile di compromettere la sicurezza dell'arma, questa arma o questo pezzo devono essere sottoposti nuovamente ad una prova conformemente agli art. da 3 a 8: - cambio di un pezzo fortemente sollecitato,con aggiustaggio; - ogni modifica delle dimensioni che determinano una riduzione dello spessore delle pareti della canna; - qualsiasi alterazione della resistenza dei materiali. 9.2. Quando la prova conformemente ai paragrafi 9.1 e 8.3 presenta dei difetti indicati nell'art. 8 il punzone di prova che figura sull'arma o sul pezzo fortemente sollecitato sara' annullato con un "X" apposto sul punzone o vicino a quest'ultimo. Art. 10 Apposizione dei punzoni di prova. 10.1. Nella misura in cui la prova e i controlli conformemente agli articoli 3 a 8 e 9 non hanno messo in evidenza dei difetti, i punzoni di prova saranno apposti, in maniera ben visibile sulle parti fortemente sollecitate sottoposte alla prova: - per tutte le armi ad eccezione dei revolver: su ciascuna canna e sul codettone di culatta; - per i revolver: sulla canna, il tamburo ed il telaio. 10.2. Su ciscuna arma e su ciascuna canna presentate separatamente alla prova sara' apposto un punzone che permetta di determinare l'anno della prova. Art.11 Registrazioni ufficiali Dopo compimento delle operazioni di prova sara' redatto un processo verbale contenente le seguenti indicazioni: - il numero d'ordine e la data del processo verbale; - la natura della prova; - gli elementi di identificazione dell'arma; - nel caso di un rifiuto, la natura del difetto. Allegato tecnico al Regolamento tipo della prova individuale delle armi caricate a polvere nera. 1. Caratteristica della polvere nera da impiegare per le prove. Polvere di riferimento. E' stata scelta come polvere di rifermento per lo studio delle pressioni e per determinare i dosaggi delle cariche di prova, una polvere nera le cui caratteriostiche fisico-chimiche sono le seguenti: a. Umidita' : max 1,3% b. Densita' : 1,70 - 1,80 g/cm c. Granulometria : 0,63 mm. trattenuti massimo 5% 0.20 mm. passa massimo 5% d. Composizione chimica: - Nitrato di potassio : 75 +- 1,5% - Zolfo : 10 +- 1% - Carbone di legna : 15 +- 1% e. Ceneri : max 0,8% f. Igroscopicita' (12h): max 1,8% g. Densita' apparente : min. 0,85 grammi / ml. I valori sopra indicati son dati a titolo indicativo , la pressione della cartuccia di riferimento (paragrafo 2) essendo di primaria importanza. 2 Cartuccia cal. 16 di riferimento. Lo scopo di questa cartuccia caricata con elementi di caricamento semplici e' di permettere di misurare il livello di pressione sviluppato dalla polvere di riferimento. La cartuccia sara' caricata impiegando i seguenti componenti: - bossolo: cal. 16 per armi a canna liscia lunghezza da 67,5 a 70 mm., fondello metallico di 8 mm. di altezza. - innesco: "doppia forza" Fiocchi n. 616 o equivalente. - polvere nera: 3 grammi al fine di evitare ogni sorta di compressione, la polvere sara' introdotta e contenuta in un cilindro di cartone o plastica posto sul fondo del bossolo e avente uno spessore di circa 0,6 mm. e un altezza che tiene conto del volume della polvere. - borra: borra di feltro grassata di un'altezza di 10 a 12 mm. - pallini: 33 grammi di pallini del diametro 2,5 mm. - orlatura: tonda con rondella di chiusura in cartone di uno spessore di 1,5 mm. - lunghezza della cartuccia caricata: circa 64 mm. La pressione di questa cartuccia sara' misurata in una canna manometrica normale cal.16/70, realizzata secondo le prescrizioni C.I.P. Prima della prova, le cartucce devono essere climatizzate per almeno 24 ore ad una temperatura di 21 +- 1 e una umidita' relativa di 60% +- 5%. La cartuccia su indicata caricata con della polvere di riferimento deve fornire, con un apparecchio di misura meccanoelettrico un valore di pressione Pn = 275+-25 bar. La catena di misura e' equipaggiata di un trasduttore piezo elettrico che permette una misura fino a 2500 bar, avente una frequenza propria di 10 kHz min. con uno scarto di linearita' di 1% max e una sensibilita' di 2,0 pC/bar min. 3 Cariche di prova Le cariche da rispettare sono le seguenti: | Pressioni | CARICHE DI PROVA | CARICHE DI CALIBRI | (a titolo | | SERVIZIO MAX |indicativo) | | | bar | Polvere | Pallini | Polvere| Pallini | | (g) | o palla(g)| (g) |o palla(g) | | | | | 10 | | | | | | 12 | 750 | 13 | 65 | 6,5 | 36 | 14 | | | | | | 16 | 800 | 12 | 60 | 5,5 | 32 | | | 10 | 55 | 5 | 25 | 20 | | | | | | 24 | | | | | | | | | | | | 28 | 850 | 9 | 40 | 4 | 22 | 32 | | | | | | | | | | | | 36 | | 8 | 30 | 3,5 | 17 | 9 | | | | | | .31 env. 7.9 mm | | 6 | 10 | 2,5 | 6 | .36 env. 9,1 mm | 1200 | 7 | 12 | 3,5 | 8 | .41 env.10,4 mm | | 8 | 16 | 5 | 12 | | | | | | | .44 env.11,2 mm | | 9,5 | 19 | 6 | 15 | .45 env.11,5 mm | | 10 | 19 | 6 | 16 | .50 env.12,7 mm | 1400 | 13 | 24 | 8 | 20 | .54 env.13,8 mm | | 14,5 | 28 | 9 | 28 | .58 env.14,7 mm | | 16,5 | 31 | 10 | 31 | .69 env.17,5 mm | | 20 | 45 | 12 | 40 | 4. Modalita' di esecuzione delle prove. Il caricamento delle armi a canna liscia sara' effettuato appoggiando (senza compressione) sopra la polvere una borra di feltro di almeno 20 mm. di altezza. Il proiettile sara' costituito da dei pallini di piombo con un diametro di 2,5 - 3 mm. che saranno mantenuti nella canna loro sovrapponendo una borra di feltro di almeno 10 mm. di altezza. Per le armi a canna rigata, il caricamento verra' effettuato con le stesse modalita' definite per le armi a canna liscia impiegando una pallottola in luogo dei pallini di piombo e senza borra. 5 Cariche di prova per le pistole i revolver e le armi di concezione costruttiva particolare. Per le pistole a uno o piu' canne per le quali non e' possibile un tiro di prova secondo i paragrafi 3 e 4, la carica di prova sara' stabilita in relazione alla lunghezza della o delle canne secondo la carica di servizio massima prevista per questo tipo d'arma. La quantita' di polvere di prova deve essere il doppio della carica di servizio. Per i revolver e le armi di concezione costruttiva particolare la cui camera per la polvere o il bossolo di caricamento senza innesco non permette di contenere la carica di prova prevista al paragrafo 3 il volume delle camere sara' riempito con la quantita' massima di polvere di riferimento che vi puo' essere contenuta. La pallottola sara' introdotta e affondata fino ad affioramento. 6 Diametro dei fori del luminello. Le armi caricate a polvere nera, dovranno avere dei camini con un foro del luminello, in direzione della camera a polvere, di 1 mm di diametro massimo. XVIII - 10 Controllo delle munizioni commerciali Riferimento: Decisione XV - 7 Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'art. 5 del Regolamento. E' stato deciso di: 1. aggiungere all'art. 3, paragrafo 3.1.b il seguente testo: Se per delle ragioni tecniche non e' possibile indicare il calibro sul fondello si puo' marcarlo, in maniera indelebile , sul corpo del bossolo. 2. aggiungere a l'allegato tecnico un paragrafo 4.3.3. redatto come segue: Il numero di pezzi prescritto per i controlli di fabbricazione puo' essere modificato se il fabbricante dispone di un sistema di controllo della qualita' . Un piano di controllo dovra' essere preventivamente presentato all'Organismo Nazionale competente. Questo verifichera' il piano di controllo e potra' autorizzare un controllo nel corso della fabbricazione assicurandosi che le prescrizioni di sicurezza della C.I.P. sono interamente rispettate. XVIII-11. Prova di certe armi da fuoco e apparecchi a carica esplosiva portatili - allegato tecnico - Ref: Decisione XVI - 6. Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'art. 5 del Regolamento. Il paragrafo 1.1.1. e' sostituito dal seguente: 1.1.1. Verifica della designazione del tipo. Si deve verificare che: - L'oggetto da provare e' conforme ai disegni, agli schemi e ad ogni altra documentazione che l'accompagnano; - L'appellazione del tipo, l'appellazione della classe dell'apparecchio (A o B) e l'appellazione commerciale o l'appellazione normalizzata della munizione destinata ad essere utilizzata sono stati apposti sull'oggetto da provare. L'appellazione del tipo non deve indurre degli errori o prestarsi a confusione con altri oggetti gia' omologati. ----> Vedere Tabella a Pag. 279 della G.U. <----