Il  15 ottobre 1985, in conformita' a quanto previsto dall'art. 8 del
regolamento  annesso  alla convenzione sul riconoscimento dei punzoni
di  prova  delle  armi  da  fuoco  portatili, Bruxelles 1 luglio 1969
(della  quale  l'Italia  era  divenuta parte il 31 marzo 1974 come da
comunicato  in  Gazzetta  Ufficiale  n. 118 dell'8 maggio 1974), sono
entrate   in   vigore   le   decisioni   adottate  dalla  Commissione
internazionale  permanente nella XVIII sessione plenaria tenutasi nel
giugno  1984.  Dette decisioni, con relativa traduzione non ufficiale
in italiano, vengono qui di seguito riportate.
                COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE
                         PER LA PROVA DELLE
ARMI DA FUOCO PORTATILI
                           XVIII SESSIONE
                             GIUGNO 1984
                       BUREAU PERMANENT DE LA
                               C.I.P.
                   45, Rue Fond - des - Tawes, 45
                        4000 LIEGE (Belgique)
                COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE
                         PER LA PROVA DELLE
                       ARMI DA FUOCO PORTATILI
                               C.I.P.
La commissione internazionale permanente per la prova delle armi da
fuoco portatili,
riferendosi  alla  Convenzione  per  il  riconoscimento reciproco dei
punzoni  di  prova  delle  armi  da fuoco portatili ed al Regolamento
fatti a Bruxelles il 1 Luglio 1969,
ha  l'onore  di  portare  a  conoscenza  delle  Parti  contraenti  le
decisioni prese in occasione della XVIII Sessione plenaria.
XVIII - 1. Dichiarazione fatta in applicazione al paragrafo 5
           dell'articolo 1 della Convenzione.
Il decreto collettivo n. 5/1982 (VII - 1) BM - IpM del Governo
ungherese (Ministero Degli Affari Interni e Ministero
dell'Industria) e' conforme alle prescrizioni della C.I.P.
XVIII - 2. Istituzione delle pressioni massime ammissibili dei gas
            delle cartucce propulsive con bossolo per apparecchi di
            tiro industriali.
Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
1.  Tenuto  conto  che  esistono degli apparecchi di tiro industriali
aventi   una   balistica   interna   differente  (precisamente  degli
apparecchi  fissachiodi,  degli  apparecchi  da  mattazione e d'altri
apparecchi  analoghi),  bisogna  definire  le  pressioni  massime che
possono  sviluppare le cartucce propulsive, essendo dati il volume di
combustione efficace V ed il proiettile Mp.
2. La misura delle pressioni viene effettuata in una canna di prova a
pistone per mezzo di un trasduttore meccano elettrico (decisione XVII
- 7).
Gamma di misura: fino a 7000 bar.
Piano di trasmissione della pressione: (diametro) ( < o =)6 mm
Frequenza propria: ( > o =)100 kHz
Scarto di linearita': ( < o =) 1%
Filtro  elettronico:  (tilde)(tilde)  10  kHz (- 3db), caratteristica
Bessel n = 2 (12db/ottava).
2.1.  La  corelazione  tra  il  volume di combustione efficace V e la
pressione  massima  del gas P e' indicata in maniera sufficientemente
precisa dalla seguente formula:
       b
P = a.V
2.2.  Il  volume di combustione efficace V e' definito nella seguente
formula:
+
V = Vh+Va
Va essendo il volume addizionale tra la camera ed il pistone.
                                                       +
Il volume libero di combustione della camera ridotto Vh e' definito
nel modo seguente:
 +
Vh+ = Vh-a(agreca).Mc
Mc essendo il peso della carica propulsiva e dell'innesco.
(alfa) = 1/(r greca) = 0,6 volume specifico della carica propulsiva.
Il  volume  libero  di  combustione della camera Vh e' definito dalla
formula seguente:
Vh = VET-Vm
VET  essendo  il  volume della camera minima secondo le Tabelle delle
Dimensioni della C.I.P.
          2 2
VET = C R1 .R+P1 .(L3-R)](p greca)/4
e Vm essendo il volume del materiale del bossolo (senza l'innesco per
le  cartucce  a  percussione anulare, con l'innesso per le cartucce a
percussione centrale).
N.B.  Il  volume  e'  stabilito  misurando  il  volume di un liquido,
possibilmente  senza  tensione,  spostato  dal  bossolo (dopo il tiro
ossia con i resti cokificati della polvere).
3. Della formula di combustione.
         + b
P = a. (Vh + Va ) messa sotto la forma
                  +
P = ln a + b ln (Vh + Va ) essendo nota la cartuccia propulsiva
         +
(Volume Vh dato), ne risulta un rapporto lineare tra il volume
addizionale Va e la pressione dei gas P.
3.1.   Tenuto   conto   delle  misure  delle  Pressioni  nella  canna
manometrica  con  dei volumi addizionali Va differenti e con un certo
numero (eguale) di cartucce propulsive per ciascun volume addizionale
(n cartucce propulsive in totale), si puo' calcolare i coefficienti b
e ln a della regressione lineare:
b = n (S greca) (X.Y) - ( (S greca) X) . ( (S greca) Y)

                          2 2
            n.(S greca) (X ) - ( (S greca) X)
ln a = 1 (( (S greca) Y) - b . ( (S greca) X) )

        n
3.2. Il coefficiente della regressione lineare e':
r = n (S greca) (X.Y) - ((S greca) X) . ((S greca) Y)


         (radice quadrata)
              2 2 2 2
(n.(Sgreca) (X ) - ((Sgreca) X) ).(n.(Sgreca) (Y ) - ((Sgreca) Y) )
                                        2
Il coefficiente r deve essere tale che r >= 0,95.
Lo scarto tipo dello scarto della retta di regressione e':
Sn = (radice quadrata)
                    2
       (S greca) (Y ) - (b.(S greca) (X.Y) + ln a. ( (S greca) Y) )

                                    n - 2
                                                   Lo scarto tipo per
un valore medio stimato ln P (= Y) in funzione di ln V (= X) e':
Sy = Sn. (radice quadrata)
                                           2
          1 + (X - 1/n. (Sgreca) X)

                           2 2
          n (Sgreca) (X ) - 1/n. ((Sgreca) X)
3.3.  La  relazione fra la pressione PM e il volume addizionale Va e'
definito dalla funzione:
                       +
ln PM = ln a + b. ln (Vh + Va) cio' che corrisponde alla funzione
esponenziale:
          + b
PM = a. (Vh + Va )
Il  limite unilaterale superiore di affidabilita' per un valore medio
PM  (in funzione di Va) e' (con un totale di n misure) definito dalla
funzione lineare:
    + +
ln PM = ln a + b. ln (Vh + Va) + t (1 - (alfa)) ; n - 2.Sy(macron)
per  un  livello  di 100 (1 - (alfa)) % oppure ancora per la funzione
esponenziale:
 +
PM = e t (1 - (alfa)) ; n - 2. Sy(macron). PM
t  (1  -  (alfa))  ;  n  -  2 e' definita dalla funzione (funzione t)
ricavata dalla tabella che segue.
                      +
La pressione dei gas PM cosi' calcolata e' considerata come la
pressione massima dei gas per ciascun volume addizionale Va.

4. Tenuto conto della decisione XVII - 7 le misure delle pressioni si
faranno  con  un  numero  eguale di cartucce - almeno 5 - per ciascun
volume addizionale Va seguente:
                                   3
0,08 - 0,16 - 0,25 - 0,40 e 0,80 cm per le cartucce a percussione
anulare; per le cartucce a percussione centrale il volume Va = 0,08
  3 3
cm sara' sostituito da Va = 1,10 cm
4.1. Per le cartucce propulsive a percussione anulare, la "pressione
                  +
massima dei gas" PM deve essere definita dai volumi addizionali Va =
                 3
0,16 cm3 e 0,8 cm per mezzo della regressione.

4.2. Per le cartucce propulsive a percussione centrale, la
                             +
"pressione massima dei gas" PM deve essere definita con il volume
                      3
addizionale Va = 0,4 cm per mezzo della regressione.
4.3.  Il  livello  di  affidabilita'  100.  (1 - (alfa)) e' fissato a
0,95%.
4.4.  La  piu'  alta  delle  "pressioni  massime dei gas" PM (Va) per
ciascuno dei volumi addizionali sopraindicati sara' considerata dalla
C.I.P. come la pressione massima ammissibile dei gas Pmax (Va) per il
tipo di cartuccia propulsiva in questione.
Coefficienti di affidabilita'
95% certezza statistica
 v grado di liberta'
 n numero delle misure

| v v v |
|n-2 t0.95;v n-2 t0.95;v n-2 t0.95;v |
|                                                  |
|10 1,81 20 1,73 30 1,70 |
|12 1,78 22 1,72 40 1,68 |
|14 1,76 24 1,71 50 1,68 |
|16 1,75 26 1,71 60 1,67 |
|18 1,73 28 1,70 70 1,67 |
|                                                  |
XVIII - 3. Controllo della pressione dei gas delle cartucce
           propulsive con bossolo per apparecchi di tiro industriali.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
1. Canna manometrica
La  canna manometrica da utilizzare e' definita nella decisione XVIII
- 7 come canna di prova a pistone.
2. Esecuzione delle misure delle pressioni.
2.1. Per le cartucce a percussione anulare, la misura della pressione
deve  essere ottenuta dal tiro di almeno 10 cartucce per ciascun vol-
ume addizionale.
Va = 0,16 cm e 0,8 cm
Per  le  cartucce  a  percussione centrale, la misura della pressione
deve  essere  ottenuta  dal  tiro di almeno 10 cartucce per un volume
addizionale
Va = 0,4 cm
2.2.   La  misura  della  pressione  e'  eseguito  per  mezzo  di  un
trasduttore meccano-elettrico:
Gamma di misura: fino a 7000 bar
Piano di trasmissione della pressione: (diametro) (< o =) 6 mm
Frequenza propria: ( > o =) 100 kHz
Scarto di linearita':( < o =)1%
Filtro elettronico: (tilde)(tilde) 10 kHz (- 3 db), caratteristica
Bessel n = 2 (12 db/ottava)
3. Elaborazione dei risultati
L'elaborazione  dei  risultati  e' effettuata ispirandosi alle regole
della statistica.
Pmax (0,16) - Pmax (0,8):
pressione  massima  ammissibile per le cartucce a percussione anulare
con  i  volumi  addizionali  Va  =  0,16  cm  e  0,8  cm  secondo  le
prescrizioni C.I.P.
Pmax (0,4):
pressione  massima ammissibile per le cartucce a percussione centrale
con il volume addizionale Va = 0,4 cm secondo le prescizioni C.I.P.
Pn (Va):
pressione media aritmetica di n misure per il volume addizionale Va
Kin: coefficiente di tolleranza per n misure.
Sn  :  scarto  tipo  della  pressione per n misure. Per le cartucce a
percussione  anulare  del  commercio, la pressione media Pn per i due
volumi  addizionali  Va  =  0,16  cm e 0,8 cm deve essere inferiore o
eguale  ai  valori  massimi ammissibili rispettivamente Pmax (0,16) e
Pmax (0,8).
Per  le  cartucce  a percussione centrale del commercio, la pressione
media  Pn per il volume addizionale Va = 0,4 cm deve essere inferiore
o eguale al valore massimo ammesso Pmax (0,4).
L'obbligo per una munizione del commercio di non fornire alcun valore
individuale  della  pressione  massima  superiore a 1,15 Pmax (Va) e'
ritenuto rispettato se:
                Pn ( Va ) + K3n. Sn (< o =)1,15 Pmax ( Va )
XVIII - 4 Coefficienti di tolleranza
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
La  tabella dei coefficienti di tolleranza sotto indicata sostituisce
quella  che e' stata pubblicata nelle decisioni XV - 3, XV - 4 e XV -
5
95% certezza statistica
K1n 99% dei casi
K2n 95% dei casi
K3n 90% dei casi
n = numero delle misure

     | n K1.n K2.n K3.n |
     |                                     |
     | 5 | 5,75 | 4,21 | 3,41 |
     | 6 | 5,07 | 3,71 | 3,01 |
     | 7 | 4,64 | 3,40 | 2,76 |
     | 8 | 4,36 | 3,19 | 2,58 |
     | 9 | 4,14 | 3,03 | 2,45 |
     | 10 | 3,98 | 2,91 | 2,36 |
     | | | | |
     | 11 | 3,85 | 2,82 | 2,28 |
     | 12 | 3,75 | 2,74 | 2,21 |
     | 13 | 3,66 | 2,67 | 2,16 |
     | 14 | 3,59 | 2,61 | 2,11 |
     | 15 | 3,52 | 2,57 | 2,07 |
     | | | | |
     | 16 | 3,46 | 2,52 | 2,03 |
     | 17 | 3,41 | 2,49 | 2,00 |
     | 18 | 3,37 | 2,45 | 1,97 |
     | 19 | 3,33 | 2,42 | 1,95 |
     | 20 | 3,30 | 2,40 | 1,93 |
     | | | | |
     | 25 | 3,15 | 2,29 | 1,83 |
     | 30 | 3,06 | 2,22 | 1,78 |
     | 35 | 2,99 | 2,17 | 1,73 |
     | 40 | 2,94 | 2,13 | 1,70 |
     | 45 | 2,90 | 2,09 | 1,67 |
     | 50 | 2,86 | 2,07 | 1,65 |
     | | | | |
     | 60 | 2,81 | 2,02 | 1,61 |
     | 70 | 2,77 | 1,99 | 1,58 |
     | 80 | 2,73 | 1,97 | 1,56 |
     | 90 | 2,71 | 1,94 | 1,54 |
     |100 | 2,68 | 1,93 | 1,53 |
     |                                     |
XVIII - 5. Calibri verificatori di riferimento per le armi a canna
           rigata
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
I  seguenti  calibri  verificatori di riferimento sono stati adottati
dalla C.I.P.
I  disegni  di  questi  calibri  sono  allegati  alle  tabelle  delle
dimensioni delle cartucce e delle camere.
Tabella I - BR / 1: calibro verificatore di riferimento di
                    forma (P1,L3,H2,) della camera minima.
Tabella I - BR / 2: calibro verificatore di riferimento
                    della lunghezza minima L3 della camera
                    e lo spazio di chiusura massimo
                    (per cartucce scanalate senza cono)
Tabella I - BR / 3: calibro verificatore di riferimento del
                    cono di raccordo (valori minimi L1/P2, e
                    L2/H1) e dello spazio di chiusura massimo.
Tabella I - BR / 4: calibro verificatore di riferimento
                    dell'imbocco delle rigature (G1,s,G,L3+G)
Tabella I - BR / 5: calibro verificatore di riferimento
                    dello spazio di chiusura (min. e max.)
                    (per cartucce di origine US con cono)
Tabella I - BR / 6: calibro verificatore di riferimento
                    dello spazio di chiusura (min. e max.)
                    (per cartucce d'origine US scanalate
                    senza cono)
Tabella I - BR / 7: calibro verificatore di riferimento
                    delle rigature (F,Z)
Tabella II- BR / 2: calibro verificatore di riferimento
                    della profondita' minima della sede
                    del bordo (Rmin) e dello spazio di
                    chiusura massimo (Rmax)
                    (per cartucce con bordo)
Tabella III-BR / 2: calibro verificatore di riferimento
                    della profondita' della sede del
                    fondello (Emin) e dello spazio di
                    chiusura massimo (Emax)
                    (per cartucce a fondello magnum)
XVIII - 6 Calibri verificatori di riferimento per le armi a canna
          liscia a percussione centrale.
Decisione  presa  in  applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
I  seguenti  calibri  verificatori di riferimento sono stati adottati
dalla C.I.P.
I  disegni  di  questi  calibri  sono  allegati  alle  tabelle  delle
dimensioni delle cartucce e delle camere.
Tabella VII - BR / 1: calibro verificatore di riferimento
                      del diametro sotto bordo (D)
Tabella VII - BR / 2: calibro verificatore di riferimento
                      del diametro H e della lunghezza L
                      della camera minima.
Tabella VII - BR / 3: calibro verificatore di riferimento
                      del diametro H e della lunghezza L
                      della camera massima.
Tabella VII - BR / 4: calibro verificatore di riferimento
                      del cono di raccordo massimo.
XVIII - 7 Calibri verificatori di riferimento per le cartucce
Decisione  presa  in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
I  seguenti  calibri  verificatori di riferimento sono stati adottati
dalla C.I.P.
I  disegni  di  questi  calibri  sono  allegati  alle  tabelle  delle
dimensioni delle cartucce e delle camere.
Tabella I - AR / 2: calibro verificatore di riferimento
                      del diametro G1 della pallottola
                      all'uscita dal bossolo.
Tabella I - AR / 3: calibro verificatore di riferimento
                      del diametro massimo H2 alla bocca
                      del bossolo.
Tabella I - AR / 4: calibro verificatore di riferimento
                      della lunghezza massima L3 + G:
Tabella VII - AR / 1: calibro verificatore di riferimento
                      del diametro sotto bordo d (cartucce
                      a pallini)
XVIII - 8 Lunghezza delle canne manometriche campione di riferimento.
Decisione  presa  in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
Le  nuove  canne  manometriche  campione  di  riferimento  avranno le
seguenti lunghezze
per cartucce scanalate : Lc = 600 +- 10 mm
per cartucce con bordo : Lc = 600 +- 10 mm
per cartucce con fondello magnum : Lc = 650 +- 10 mm
per cartucce a percussione anulare : Lc = 600 +- 10 mm
per cartucce per armi a canna liscia
a percussione centrale : Lc = 700 +- 10 mm
(canna cilindrica senza choke)
XVIII - 9 Regolamento tipo della prova individuale delle armi
          caricate a polvere nera.
Decisione  presa  in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
Art. 1 Principio
1.1.  Lo  scopo di questa decisione e' di determinare le prescrizioni
minime uniformi per la prova individuale delle armi da fuoco caricate
dalla bocca o dalla culatta con della polvere nera.
Queste  prescrizioni  si  applicano  egualmente  ai  pezzi fortemente
sollecitati  che  possono  essere assiemati in un'arma da fuoco senza
alcun aggiustaggio. In questo caso, l'arma completata non deve essere
riprovata se i pezzi fortemente sollecitati sono stati provati per la
pressione la piu' forte di questo tipo di arma. L'arma che esige un o
dei  pezzi  fortemente sollecitati che necessitano di un aggiustaggio
sara' provata dopo assiematura.
Per  pezzi  fortemente  sollecitati  di  qualunque tipo, si intende i
pezzi che devono resistere alla pressione dei gas ossia le canne com-
plete, il tappo di culatta e i tamburi dei revolver.
Per  aggiustaggio  si  intende  ogni  operazione effettuata sul pezzo
suscettibile di alterarne la resistenza e conseguentemente esigerebbe
una riprova seconda le prescrizioni della C.I.P.
Le  prescrizioni  che  seguono  non  sono obbligatorie per le armi di
vecchia  fabbricazione che non possono piu' essere utilizzate al tiro
e non presentano altro che un interesse storico.
Appartiene  ad  un  organismo  ufficiale di uno degli stati membri di
stabilire  una  attestazione  che  certifichi che una tale arma e' di
vecchia fabbricazione.
1.2. I punzoni di prova possono essere messi unicamente quando l'arma
da  fuoco  o  i pezzi fortemente sollecitati d'un arma da fuoco, sono
stati  provati  conformemente  alle  disposizioni appresso fissate ed
hanno soddisfatto alle prescrizioni imposte.
Art.2. Procedura
La prova comprende: - il controllo prima del tiro;
                    - il tiro di prova;
                    - il controllo dopo il tiro.
Art.3. Controllo prima del tiro
Prima di essere sottoposte al tiro di prova le armi sono oggetto d'un
controllo preventivo.
Questo comprende: - controllo dei marchi distintivi;
                       - controllo della sicurezza di funzionamento;
                       - controllo visuale.
Art.4. Controllo dei marchi distintivi
4.1.   In   occasione   del   controllo  dei  marchi  distintivi,  si
verifichera' che le seguenti indicazioni sono state applicate in modo
ben   visibile   e  duraturo  almeno  su  uno  dei  pezzi  fortemente
sollecitati dell'arma:
- il nome, la ragione sociale o il marchio di fabbrica depositato
  dal   fabbricante   o   ogni  altra  indicazione  che  permetta  di
  iddentificare l'arma;
- il numero di identificazione dell'arma;
- la designazione del calibro secondo la denominazione commerciale;
- l'iscrizione "Polvere nera solamente" espressa in una delle lingue
  utilizzate  dai  Paesi  membri  della  C.I.P o in difetto di questa
  "P.N."  il  cui  significato  deve  essere  portato alla conoscenza
  dell'utilizzatore con ogni mezzo giudicato conveniente;
- la massa della carica massima di polvere ammissibile e la massa
  massima  del  proiettile  indicate  in  un  modo  comprensibile per
  l'utilizzatore.
Art. 5.Controllo della sicurezza di funzionamento e controllo
       visuale.
5.1.  I  fucili,  le  pistole e i revolver potranno essere sottoposti
alla  prova  in  biaco o in nero completamente finiti ed equipaggiati
dei meccanismi di accensione della carica.
Si  potranno egualmente presentare le canne in bianco comprensive del
codettone   di  culatta  definitivo  ed  il  foro  del  luminello,  a
condizione che siano completamente finiti.
La canna e' considerata completamente finita in bianco quando tutti i
lavori  di  finitura  sono  stati completati che sono suscettibili di
modificare  lo spessore delle pareti o le caratteristiche tali che la
fresature  delle  guance, la brasatura dei tenoni e delle riserve, la
lavorazione d'utensile delle palmette e dei filetti, ecc.
5.2. Il controllo della sicurezza di funzionamento riguarda per tutte
le armi, l'ispezione del foro del luminello. Per il revolver riguarda
la  libera  rotazione  del tamburo ed il buon aggancio dei cani sulla
prima e la seconda tacca.
5.3. Il controllo visuale concerne la ricerca di eventuali difetti di
materiale e difetti di resistenza quali:
a. incrinature della canne, venature, soluzioni di continuita';
b. saldature non corrette di differenti pezzi;
c. costruzione inadeguata della chiusura.
5.5.  Le  armi  e  i  pezzi fortemente sollecitati che, nel corso del
controllo  preventivo  hanno  dimostrato  un  difetto  sopra indicato
saranno rifiutati e ritornati al richiedente.
Art.6 Tiro di prova
6.1.  Il  tiro  di  prova  sara' effettuato su delle armi o dei pezzi
fortemente  sollecitati  e  finiti.  Se  un  arma e' assiemata con un
aggiustaggio per mezzo di pezzi fortemente sollecitati che hanno gia'
fatto  oggetto  di  una  prova  questa arma completa sara' egualmente
sottoposta  alla prova. Nelle armi a piu' canne, ciascuna canna sara'
sottoposta alla prova; nei revolver ogni camera del tamburo.
6.2.  Il  tiro  di  prova  per le armi a canna liscia o rigata, sara'
effettuato utilizzando una carica composta di polvere e di pallini ad
eccezione  che per il revolver si tireranno due colpi di cui il primo
e'  da  considerarsi  come  colpo di riscaldo per eliminare i residui
d'olio  o  d'altre  sotanze estranee nella canna. Per i revolveri, il
tiro di prova consistera' nel tirare almeno un colpo in ciascuna cam-
era  del  tamburo  dopo  sgrassatura  di  quest'ultimo.I valori delle
cariche  di  polvere e pallini per i differenti calibri sono indicati
nell'allegato tecnico.
6.3.  Se si pensa che i colpi di prova sono stati diffettosi il Banco
di  Prova  deve,  oltre al numero prescritto di colpi, procedere a un
tiro supplementare.
Art.7 Controllo dopo il tiro.
Dopo il tiro di prova le armi o i pezzi fortemente sollecitati devono
essere  sottoposti  ad  un  nuovo  controllo. Per questo controllo le
disposizioni dell'art. 5 saranno applicate.
Art.8 Rifiuto dopo il tiro.
8.1.  Le  armi  e  i  pezzi  fortemente  sollecitati  che  sono stati
visibilmente  deteriorati  dal  tiro di prova come pure le armi nelle
quali il controllo ha messo in evidenza uno dei difetti sottoindicati
saranno rifiutati e resi al richiedente:
a.  qualsiasi  deformazione  della  canna che puo' recare pregiudizio
alla sicurezza della canna.
b. ramponi o bindelle dissaldati;
c. incrinature all'esterno della canna e sul codettone di culatta;
d.  per  le  armi  a  percussione  e i revolver distacco del camino o
d'altri pezzi del meccanismo di accensione.
8.2.Nel  caso  in  cui il risultato del tiro di prova lascia anche il
minimo  dubbio  sulla  resistenza d'un arma o, d'unn pezzo fortemente
sollecitato, o se esistono dubbi sulla esistenza di un deterioramento
o  di  un  difetto  (conformemente  al paragrafo 1) il Banco di Prova
oltre  al  numero  prescritto di tiri, procedera' ad un tiro di prova
supplementare.
8.3.  Le  armi  e  i  loro pezzi fortemente sollecitati che in virtu'
delle  disposizioni  dell'art. 5, non sono ammessi al tiro di prova o
che sono rifiutati per effetto delle disposizione dell'art. 8 possono
nuovamente  essere  presentati  allo  stesso  Banco  di  Prova  se il
richiedente  prova  che  ha portato rimedio ai difetti constatati. La
prova allora sara' ripetuta.
Art.9 Riprova.
9.1  Se  un  arma gia' provata o un pezzo fortemente sollecitato gia'
provato  ha subito una delle operazioni sotto indicate suscetibile di
compromettere  la  sicurezza  dell'arma,  questa  arma o questo pezzo
devono  essere  sottoposti nuovamente ad una prova conformemente agli
art. da 3 a 8:
- cambio di un pezzo fortemente sollecitato,con aggiustaggio;
-  ogni modifica delle dimensioni che determinano una riduzione dello
spessore delle pareti della canna;
- qualsiasi alterazione della resistenza dei materiali.
9.2.  Quando  la  prova conformemente ai paragrafi 9.1 e 8.3 presenta
dei  difetti  indicati  nell'art.  8  il  punzone di prova che figura
sull'arma  o  sul pezzo fortemente sollecitato sara' annullato con un
"X" apposto sul punzone o vicino a quest'ultimo.
Art. 10 Apposizione dei punzoni di prova.
10.1.  Nella  misura in cui la prova e i controlli conformemente agli
articoli 3 a 8 e 9 non hanno messo in evidenza dei difetti, i punzoni
di  prova  saranno  apposti,  in  maniera  ben  visibile  sulle parti
fortemente sollecitate sottoposte alla prova:
-  per  tutte  le armi ad eccezione dei revolver: su ciascuna canna e
sul codettone di culatta;
- per i revolver: sulla canna, il tamburo ed il telaio.
10.2.  Su  ciscuna  arma e su ciascuna canna presentate separatamente
alla  prova  sara'  apposto  un  punzone  che permetta di determinare
l'anno della prova.
Art.11 Registrazioni ufficiali
Dopo  compimento  delle operazioni di prova sara' redatto un processo
verbale contenente le seguenti indicazioni:
- il numero d'ordine e la data del processo verbale;
- la natura della prova;
- gli elementi di identificazione dell'arma;
- nel caso di un rifiuto, la natura del difetto.
Allegato  tecnico  al  Regolamento tipo della prova individuale delle
armi caricate a polvere nera.
1.  Caratteristica  della  polvere  nera  da  impiegare per le prove.
Polvere di riferimento.
E'  stata  scelta  come  polvere  di  rifermento  per lo studio delle
pressioni  e  per  determinare  i dosaggi delle cariche di prova, una
polvere   nera   le  cui  caratteriostiche  fisico-chimiche  sono  le
seguenti:
a. Umidita' : max 1,3%
b. Densita' : 1,70 - 1,80 g/cm
c. Granulometria : 0,63 mm. trattenuti massimo 5%
                      0.20 mm. passa massimo 5%
d. Composizione chimica:
- Nitrato di potassio : 75 +- 1,5%
- Zolfo : 10 +- 1%
- Carbone di legna : 15 +- 1%
 e. Ceneri : max 0,8%
f. Igroscopicita' (12h): max 1,8%
g. Densita' apparente : min. 0,85 grammi / ml.
I  valori  sopra indicati son dati a titolo indicativo , la pressione
della  cartuccia  di  riferimento  (paragrafo  2) essendo di primaria
importanza.
2 Cartuccia cal. 16 di riferimento.
Lo  scopo  di  questa  cartuccia caricata con elementi di caricamento
semplici  e'  di  permettere  di  misurare  il  livello  di pressione
sviluppato dalla polvere di riferimento.
La cartuccia sara' caricata impiegando i seguenti componenti:
- bossolo: cal. 16 per armi a canna liscia lunghezza da 67,5
a 70 mm., fondello metallico di 8 mm. di altezza.
- innesco: "doppia forza" Fiocchi n. 616 o equivalente.
- polvere nera: 3 grammi
               al fine di evitare ogni sorta di compressione,
               la polvere sara' introdotta e contenuta in un
               cilindro di cartone o plastica posto sul fondo
               del bossolo e avente uno spessore di circa
               0,6 mm. e un altezza che tiene conto del volume
               della polvere.
- borra: borra di feltro grassata di un'altezza
             di 10 a 12 mm.
- pallini: 33 grammi di pallini del diametro 2,5 mm.
- orlatura: tonda con rondella di chiusura in cartone di uno
             spessore di 1,5 mm.
- lunghezza della cartuccia caricata: circa 64 mm.
La  pressione  di  questa  cartuccia  sara'  misurata  in  una  canna
manometrica  normale  cal.16/70,  realizzata  secondo le prescrizioni
C.I.P.
Prima  della prova, le cartucce devono essere climatizzate per almeno
24  ore  ad una temperatura di 21 +- 1 e una umidita' relativa di 60%
+- 5%.
La  cartuccia  su  indicata caricata con della polvere di riferimento
deve fornire, con un apparecchio di misura meccanoelettrico un valore
di pressione Pn = 275+-25 bar.
La catena di misura e' equipaggiata di un trasduttore piezo elettrico
che permette una misura fino a 2500 bar, avente una frequenza propria
di  10  kHz  min.  con  uno  scarto  di  linearita'  di  1% max e una
sensibilita' di 2,0 pC/bar min.
3 Cariche di prova
Le cariche da rispettare sono le seguenti:

              | Pressioni | CARICHE DI PROVA | CARICHE DI
                CALIBRI | (a titolo | | SERVIZIO MAX
              |indicativo) |                     |
              | bar | Polvere | Pallini | Polvere| Pallini
              | | (g) | o palla(g)| (g) |o palla(g)
              |            |         |           |        |
    10 | | | | | | 12 | 750 | 13 | 65 | 6,5 | 36 | 14 | | | | | |
16 | 800 | 12 | 60 | 5,5 | 32 |
| | 10 | 55 | 5 | 25 |
    20 | | | | | |
    24 | | | | | |
| | | | | |
    28 | 850 | 9 | 40 | 4 | 22 |
    32 | | | | | |
| | | | | |
36 | | 8 | 30 | 3,5 | 17 |
9 | | | | | |
 .31  env. 7.9 mm | | 6 | 10 | 2,5 | 6 | .36 env. 9,1 mm | 1200 | 7 |
 12 | 3,5 | 8 |
 .41 env.10,4 mm | | 8 | 16 | 5 | 12 |
| | | | | |
 .44  env.11,2 mm | | 9,5 | 19 | 6 | 15 | .45 env.11,5 mm | | 10 | 19
 |  6 | 16 | .50 env.12,7 mm | 1400 | 13 | 24 | 8 | 20 | .54 env.13,8
 mm  | | 14,5 | 28 | 9 | 28 | .58 env.14,7 mm | | 16,5 | 31 | 10 | 31
 | .69 env.17,5 mm | | 20 | 45 | 12 | 40 |

4. Modalita' di esecuzione delle prove.
Il caricamento delle armi a canna liscia sara' effettuato appoggiando
(senza  compressione)  sopra la polvere una borra di feltro di almeno
20 mm. di altezza.
Il  proiettile  sara'  costituito  da  dei  pallini  di piombo con un
diametro  di  2,5  -  3  mm.  che  saranno mantenuti nella canna loro
sovrapponendo una borra di feltro di almeno 10 mm. di altezza.
Per  le  armi a canna rigata, il caricamento verra' effettuato con le
stesse  modalita'  definite per le armi a canna liscia impiegando una
pallottola in luogo dei pallini di piombo e senza borra.
5  Cariche di prova per le pistole i revolver e le armi di concezione
costruttiva particolare.
Per  le  pistole  a uno o piu' canne per le quali non e' possibile un
tiro  di  prova  secondo  i paragrafi 3 e 4, la carica di prova sara'
stabilita  in relazione alla lunghezza della o delle canne secondo la
carica  di  servizio  massima  prevista  per  questo  tipo d'arma. La
quantita'  di  polvere di prova deve essere il doppio della carica di
servizio.
Per i revolver e le armi di concezione costruttiva particolare la cui
camera  per  la polvere o il bossolo di caricamento senza innesco non
permette  di  contenere la carica di prova prevista al paragrafo 3 il
volume  delle  camere  sara'  riempito  con  la  quantita' massima di
polvere  di  riferimento  che vi puo' essere contenuta. La pallottola
sara' introdotta e affondata fino ad affioramento.
6 Diametro dei fori del luminello.
Le  armi  caricate  a  polvere nera, dovranno avere dei camini con un
foro  del  luminello, in direzione della camera a polvere, di 1 mm di
diametro massimo.
XVIII - 10 Controllo delle munizioni commerciali
           Riferimento: Decisione XV - 7
Decisione  presa  in  applicazione  al  paragrafo  1  dell'art. 5 del
Regolamento.
E' stato deciso di:
1. aggiungere all'art. 3, paragrafo 3.1.b il seguente testo:
Se  per  delle  ragioni tecniche non e' possibile indicare il calibro
sul  fondello si puo' marcarlo, in maniera indelebile , sul corpo del
bossolo.
2.  aggiungere  a l'allegato tecnico un paragrafo 4.3.3. redatto come
segue:
Il  numero  di pezzi prescritto per i controlli di fabbricazione puo'
essere  modificato  se  il  fabbricante  dispone  di  un  sistema  di
controllo della qualita' .
Un  piano  di  controllo  dovra'  essere  preventivamente  presentato
all'Organismo  Nazionale  competente. Questo verifichera' il piano di
controllo   e   potra'  autorizzare  un  controllo  nel  corso  della
fabbricazione  assicurandosi  che  le prescrizioni di sicurezza della
C.I.P. sono interamente rispettate.
XVIII-11. Prova di certe armi da fuoco e apparecchi a carica
          esplosiva portatili - allegato tecnico -
          Ref: Decisione XVI - 6.
Decisione  presa  in  applicazione  del  paragrafo  1 dell'art. 5 del
Regolamento.
Il paragrafo 1.1.1. e' sostituito dal seguente:
1.1.1. Verifica della designazione del tipo.
Si deve verificare che:
-  L'oggetto da provare e' conforme ai disegni, agli schemi e ad ogni
altra documentazione che l'accompagnano;
-    L'appellazione    del    tipo,   l'appellazione   della   classe
dell'apparecchio   (A   o   B)   e   l'appellazione   commerciale   o
l'appellazione  normalizzata  della  munizione  destinata  ad  essere
utilizzata sono stati apposti sull'oggetto da provare.
L'appellazione  del  tipo non deve indurre degli errori o prestarsi a
confusione con altri oggetti gia' omologati.

         ---->  Vedere Tabella a Pag. 279 della G.U.  <----