Con decreto ministeriale 3 maggio 1993 e' stato conferito l'attestato di pubblica benemerenza al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Ten. col. dei carabinieri Arturo Esposito, maresciallo capo dei carabinieri Francesco Capobianchi e brigadiere dei carabinieri Giovanni Rolando, il 9 agosto 1992, in Deliceto (Foggia). - Con grande coraggio ed alto senso del dovere, interveniva in aiuto di un ufficiale dell'Arma per bloccare uno squilibrato che, dopo aver ucciso la madre, si era barricato nella propria abitazione facendo fuoco indiscriminatamente e riusciva, insieme ad altri militi e due assistenti della Polizia di Stato, a trarlo in arresto. Ass.ti capi della Polizia di Stato Luigi Tartaglione e Antonio Forcella, il 9 agosto 1992, in Deliceto (Foggia). - Con grande coraggio ed alto senso del dovere, interveniva in aiuto di un ufficiale dell'Arma per bloccare uno squilibrato che, dopo aver ucciso la madre, si era barricato nella propria abitazione facendo fuoco indiscriminatamente e riusciva, insieme ad un collega ed altri militi, a trarlo in arresto. Vice ispettore della Polizia di Stato Gianfranco Schirone, ass.ti capi della Polizia di Stato Damiano Falcioni, Sabino Galantino e Vincenzo De Pinto, il 2 febbraio 1992, in Bari. - Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo raggiungeva, attraverso i cornicioni di un palazzo, un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad alcuni colleghi e ad un vigile del fuoco, alcune persone rimastevi intrappolate. Vigile del fuoco Giuseppe Abbatantuono, il 2 febbraio 1992, in Bari. - Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo raggiungeva, attraverso i cornicioni di un palazzo, un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme a personale della Polizia di Stato, alcune persone rimastevi intrappolate. Capo sq. dei vigili del fuoco Roberto Pippan, vigili del fuoco Pasquale Aprea, Giovanni Fabbriciani, Stefano Bicchielli, Riccardo La Rosa e Mauro Filippi, il 4 settembre 1992, in localita' Maroccone (Livorno). - Con generoso slancio, nonostante le avverse condizioni meteomarine, si tuffava in acqua in soccorso di una donna travolta dalle onde riuscendo, insieme ad alcuni colleghi, a trarla in salvo. Vice brigadiere dei carabinieri Giovanni Galletta, il 22 agosto 1992, in Broni (Pavia). - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si addentrava in un appartamento saturo di gas in soccorso di un giovane che aveva tentato il suicidio riuscendo, insieme ad un subalterno, a trarlo in salvo. Carabiniere Davide Botto, il 22 agosto 1992, in Broni (Pavia). - Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si addentrava in un appartamento saturo di gas in soccorso di un giovane che aveva tentato il suicidio riuscendo, insieme ad un sottufficiale, a trarlo in salvo. Appuntato dei carabinieri Bruno Petoletti, il 4 luglio 1992, in Milano. - Con generoso altruismo ed alto senso del dovere, si immergeva, durante un violento temporale, nelle limacciose acque di un fiume in piena in soccorso di un uomo in procinto di annegare e riusciva, dopo estenuanti sforzi, a trarlo in salvo. Maresciallo capo dei carabinieri Angelo Gaudio, il 22 ottobre 1991, in Broni (Pavia). - Con generoso altruismo ed alto senso del dovere si introduceva in un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad un subalterno, un uomo ormai esanime. Carabiniere Matteo Zamboni, il 22 ottobre 1991, in Broni (Pavia). - Con generoso altruismo ed alto senso del dovere si introduceva in un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo, insieme ad un superiore, un uomo ormai esanime. Appuntato dei carabinieri Cuono Tufano e carabiniere Domenico Lo Nero, il 19 maggio 1992, in Agliano d'Asti (Asti). - Addentratosi, con generoso altruismo e alto senso del dovere, in un appartamento in fiamme riusciva, insieme ad un collega ed un civile, a trarre in salvo una persona anziana gravemente ustionata, sottraendola a sicura morte. Giovanni Penna, il 19 maggio 1992, in Agliano d'Asti (Asti). - Addentratosi, con generoso altruismo e alto senso del dovere, in un appartamento in fiamme riusciva, insieme a due militi dell'Arma, a trarre in salvo un persona anziana gravemente ustionata, sottraendola a sicura morte. Brigadieri dei carabinieri Giuseppe Marchio, Cosimo Giglio e Francesco Salvatore, appuntati dei carabinieri Giuseppe D'Auria e Giovanni Mendola, comandante dei vigili urbani Giacomo Strazzanti, Veneto Ciulla, Alfonso Massa e Giuseppe Rizzo, il 12 ottobre 1991, in Barrafranca (Enna). - Durante un violento nubifragio, con generoso slancio accorreva in aiuto di alcune persone travolte da un torrente in piena riuscendo, insieme ad altri animosi, a trarle in salvo. Allievo sottufficiale dei carabinieri Emanuele Salvagnin e carabiniere scelto Fabio Valerio, il 28 giugno 1992, in Lusia (Rovigo). - Con generoso altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, accorreva in aiuto degli occupanti di una autovettura in fiamme a seguito di un incidente riuscendo, insieme ad un collega, a trarli in salvo.