IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Preso atto che il consiglio comunale di Napoli e' stato rinnovato nelle consultazioni amministrative del 7 giugno 1992; Considerato che la gestione del predetto ente locale risulta caratterizzata da una grave carenza nei servizi essenziali, tra cui, in primo luogo, quelli dell'erogazione dell'acqua potabile, del servizio di trasporto urbano e quelli forniti dalle aziende municipalizzate, con conseguente grave rischio di turbativa dell'ordine pubblico; Considerato, altresi', che l'accertata e continuata inerzia della civica amministrazione nell'affrontare la crisi abitativa, la carenza e il degrado delle strutture scolastiche nonche' i problemi connessi alla grave disoccupazione generano, quotidianamente, gravi tensioni sociali; Rilevato che il consiglio comunale di Napoli non e' stato capace di utilizzare gli strumenti forniti dalla normativa vigente per indirizzare il comportamento della giunta, facendo, al contrario, venir meno il proprio sostegno all'esecutivo in diverse sedute del civico consesso, andate deserte per mancanza del numero legale, ed e', altresi', inadempiente in materie di sua specifica competenza; Ritenuto, pertanto, che si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del predetto ente locale, per eliminare ogni ulteriore deterioramento e inquinamento della vita amministrativa, che potrebbe avere riflessi anche gravi sul mantenimento dell'ordine pubblico; Visto l'art. 39, comma 1, lettera a), della legge 8 giugno 1990, n. 142; Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Napoli e' sciolto.