IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto-legge 10 luglio 1982, n. 428, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 agosto 1982, n. 547; Vista l'ordinanza n. 2297/FPC del 27 giugno 1992, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 30 giugno 1992, riguardante gli interventi volti a fronteggiare l'emergenza idrica nel comune di Zafferana Etnea, con la quale si autorizza il prefetto di Catania a disporre la espropriazione dell'impianto acquedottistico denominato "Acque Macri'" sito nel comune di Pedara e la esecuzione, tramite il Consorzio acquedotto etneo, delle opere integrative necessarie all'adeguamento dell'impianto per incrementare la portata; Visto il parere del comitato tecnico amministrativo regionale della regione siciliana, n. 19999 espresso nell'adunanza del 20 marzo 1992, relativo alla perizia di variante e suppletiva al progetto di sistemazione della condotta adduttrice dalla sorgente al serbatoio Alto Nicolosi ed al serbatoio di Pedara; Visto lo stato di emergenza idrica relazionato dal prefetto di Catania; Viste le risultanze della riunione di servizi del 30 aprile 1993 svoltasi presso il Dipartimento della protezione civile; Vista la nota prot. n. 526/M/Gab del 15 settembre 1993 a firma del Ministro del bilancio e della programmazione economica, con la quale si autorizza l'emanazione di una ulteriore ordinanza integrativa, per completare le opere, per la quale viene destinato uno stanziamento aggiuntivo pari a lire 5.300 milioni; Visto il fax prot. n. 573/M/Gab del 12 ottobre 1993 del Ministero del bilancio e della programmazione economica, con il quale si specifica che l'ulteriore stanziamento di lire 5,3 miliardi e' destinato a "lavori acquedottistici connessi con l'emergenza idrica del comune di Zafferana Etnea, per il collegamento della sorgente del Pozzo Macri' e l'approvvigionamento idrico dei comuni di Nicolosi, Pedara e Zafferana Etnea"; Dispone: Art. 1. 1. Il prefetto di Catania e' autorizzato a disporre la realizzazione, tramite il "Consorzio acquedotto etneo", delle opere acquedottistiche di completamento per l'allaccio dell'impianto acquedottistico denominato "Acque Macri'", sito nel comune di Pedara, alla rete di distribuzione dei comuni di Nicolosi, Pedara e Zafferana Etnea, comprendente anche la sostituzione delle condotte adduttrici, come previsto nel progetto di variante approvato con voto n. 19.999 del 20 marzo 1992 dal comitato tecnico amministrativo regionale della regione siciliana. 2. Gli interventi di cui al precedente comma sono dichiarati di pubblica utilita', urgenti ed indifferibili.