IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  il  decreto-legge  10  luglio  1982, n. 428, convertito, con
modificazioni, dalla legge 12 agosto 1982, n. 547;
  Visto l'art. 43, comma 2, del decreto-legge  29  ottobre  1993,  n.
429,  concernente  la proroga della gestione fuori bilancio del Fondo
per la protezione civile;
  Visto l'art. 1 del decreto-legge 26 gennaio 1987, n. 8, convertito,
con modificazioni, dalla legge 27 marzo 1987,  n.  120,  che  dispone
interventi  urgenti sul territorio nazionale per rimuovere incombenti
pericoli per la pubblica incolumita' dovuti a  movimenti  franosi  in
atto, ovvero a gravi dissesti idrogeologici;
  Visto  l'art.  6, comma 2, del decreto-legge 3 maggio 1991, n. 142,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3  luglio  1991,  n.  195,
concernente,  tra l'altro, il rifinanziamento del citato art. 1 della
legge 27 marzo 1987, n. 120;
  Viste le ordinanze n. 596/FPC/ZA del 3 agosto 1985 e n.  987/FPC/ZA
del   20  maggio  1987,  rispettivamente  pubblicate  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 190 del 13 agosto 1985 e n. 128 del 4 giugno 1987,  che,
tra  l'altro,  dettano  norme  in merito all'esclusione dell'istituto
della revisione prezzi per tutte le opere che gravano sul Fondo della
protezione civile;
  Vista l'ordinanza 26 marzo  1992,  n.  2242/FPC,  pubblicata  nella
Gazzetta  Ufficiale  n. 81 del 6 aprile 1992, che detta norme dirette
ad accelerare le procedure dei progetti per l'esecuzione di opere con
onere a carico del Fondo per la protezione civile;
  Viste le ordinanze n. 498/FPC del 27 febbraio 1985, n. 2029/FPC del
30 ottobre 1990 e n. 2086/FPC del 4  febbraio  1991,  rispettivamente
pubblicate  nella  Gazzetta  Ufficiale n. 51 del 28 febbraio 1985, n.
262 del 9 novembre 1990 e n. 34 del 9 febbraio  1991,  con  le  quali
vengono  a  disciplinarsi i compensi da corrispondere ai progettisti,
al direttore lavori, all'ingegnere capo ed ai collaudatori;
  Visto il verbale di sopralluogo in data  25  maggio  1993,  con  il
quale   il   gruppo   nazionale   per   la  difesa  dalle  catastrofi
idrogeologiche ha accertato condizioni di pericolo incombente per  la
pubblica  incolumita',  dovute a dissesto idrogeologico, in localita'
Tremonti-Ritiro, nel comune di Messina, con lesioni strutturali a di-
verse abitazioni per  le  quali  e'  stato  emesso  provvedimento  di
evacuazione;
  Vista   la   relazione  conclusiva  predisposta  dalla  commissione
tecnico-scientifica,  nominata  dal  Sottosegretario  di  Stato  alla
presidenza on. Vito Riggio con decreto n. 394 del 10 giugno 1993, per
lo  studio del fenomeno e per stabilire le linee guida e le soluzioni
tecniche per fronteggiare il rischio per le popolazioni connesso  con
il  movimento  franoso  in  localita'  Tremonti-Ritiro  nel comune di
Messina;
  Ravvisata la necessita' di disporre l'esecuzione  degli  interventi
urgenti  indicati nella predetta relazione conclusiva, per un importo
valutato in circa 1.800 milioni, a premessa di successivi  interventi
gia'  previsti dalla regione Sicilia con la legge regionale n. 22 del
24 agosto 1993;
  Ritenuto,   per   semplificare   e   accelerare  le  procedure  per
l'aggiudicazione dei lavori, di individuare, quale ente esecutore, la
prefettura  di  Messina,  che  potra'  avvalersi,  per  l'attuazione,
dell'ufficio del genio civile di Messina;
  Avvalendosi  dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria
norma e in particolare al regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, al
regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, e successive  modificazioni  ed
integrazioni,  alle norme procedurali di cui alla legge 1 marzo 1975,
n. 44, al decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1978,  n.
509,  e  all'art.  7  del  decreto-legge  20  maggio  1993,  n.  149,
convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 237;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  Per  l'esecuzione  dell'intervento  di   urgenza   indicato   dalla
commissione  tecnico-scientifica  di cui in premessa, e' assegnata al
prefetto di Messina la somma di lire 1.800 milioni.