IL MINISTRO DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL TESORO Visto l'art. 32 del testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156; Visto l'art. 213 del regolamento di esecuzione dei libri I e II del codice postale e delle telecomunicazioni (norme generali e servizi delle corrispondenze e dei pacchi), approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1982, n. 655; Visto il decreto ministeriale 13 maggio 1991, con il quale e' stata autorizzata, fra l'altro, l'emissione nell'anno 1992, di un francobollo celebrativo del Mercato comune europeo; Visto il parere favorevole espresso dal consiglio di amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni nell'adunanza n. 1876 del 20 ottobre 1992; Decreta: E' emesso, nell'anno 1992, un francobollo celebrativo del Mercato comune europeo, nel valore di L. 600. Il francobollo e' stampato in rotocalcografia, su carta fluorescente, non filigranata; formato carta: mm 40 x 30; formato stampa: mm 36 x 26; dentellatura: 14 x 13(1/4); colori: quadricromia; tiratura: tre milioni di esemplari; foglio: cinquanta esemplari. La vignetta riproduce gli elementi della bandiera della Comunita' europea con l'iniziale "E" di Europa, racchiusa entro le dodici stelle disposte in cerchio, composta dalle bandiere dei dodici Stati membri del Mercato comune europeo. Tali elementi sono rappresentati su un fondo costituito da un fitto intreccio di linee di colore bleu orientate nelle quattro direzioni del piano. Sul francobollo e' riportata la scritta "MERCATO COMUNE EUROPEO", "600" e "ITALIA". Il presente decreto sara' inviato alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 novembre 1992 Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni PAGANI p. Il Ministro del tesoro BRUNO --------------- AVVERTENZA: Provvedimento non piu' soggetto al controllo preventivo da parte della Corte dei conti, ai sensi dell'art. 7 del decreto-legge 14 settembre 1993, n. 359.