IL DIRETTORE GENERALE
                DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI
                           DI CONCERTO CON
                IL PROVVEDITORE GENERALE DELLO STATO
  Visto l'art. 32 del testo unico delle disposizioni  legislative  in
materia  postale, di bancoposta e di telecomunicazioni, approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156;
  Visto l'art. 213 del regolamento di esecuzione dei libri I e II del
codice postale e delle telecomunicazioni (norme  generali  e  servizi
delle  corrispondenze  e  dei  pacchi),  approvato  con  decreto  del
Presidente della Repubblica 29 maggio 1982, n. 655;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1992,
con il quale e' stata autorizzata l'emissione, nel 1993, fra l'altro,
di  francobolli  commemorativi   di   Quinto   Orazio   Flacco,   nel
bimillenario della morte;
  Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, che demanda al
dirigente generale gli atti di gestione;
                              Decreta:
  E'  emesso,  nell'anno 1993, un francobollo commemorativo di Quinto
Orazio Flacco, nel bimillenario della morte, nel valore di L. 600.
  Detto  francobollo  e'  stampato  in  rotocalcografia,   su   carta
fluorescente,  non  filigranata; formato carta:   mm 30 x 40; formato
stampa: mm 26 x 36; dentellatura: 13 1/4 x 14; colori:  quadricromia;
tiratura: tre milioni di esemplari; foglio:  cinquanta esemplari.
  La  vignetta  riproduce  la  figura  del poeta Quinto Orazio Flacco
nell'atto di sottrarsi all'abbraccio  della  citta',  fantasticamente
rappresentata con uno scenario a spirale, per rifugiarsi nella serena
solitudine della campagna.
  Completano  il  francobollo la leggenda "BIMILLENARIO QUINTO ORAZIO
FLACCO", la scritta "ITALIA" ed il valore "600".
 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Roma, 2 novembre 1993
                                        Il direttore generale
                                delle poste e delle telecomunicazioni
                                               VESCHI
Il provveditore generale dello Stato
              AVIZZANO