IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visti gli articoli 75 ed 87 della Costituzione;
  Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352, recante norme sui referendum
previsti  dalla  Costituzione  e  sulla  iniziativa  legislativa  del
popolo, e successive modificazioni ed integrazioni;
  Vista la sentenza della Corte costituzionale n. 1 emessa in data 11
gennaio 1994 e depositata in cancelleria in data 12  gennaio  1994  -
comunicata  in  data  12  gennaio  1994, a norma dell'art. 33, ultimo
comma, della  citata  legge  -  con  la  quale  e'  stata  dichiarata
ammissibile  la  richiesta  di  referendum popolare per l'abrogazione
parziale dell'art. 19 della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Norme sulla
tutela della liberta'  e  dignita'  dei  lavoratori,  della  liberta'
sindacale e dell'attivita' sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul
collocamento);
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 12 gennaio 1994;
  Sulla proposta  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,  di
concerto con i Ministri dell'interno e di grazia e giustizia;
                              Decreta:
  E'  indetto il referendum popolare per l'abrogazione della legge 20
maggio 1970, n. 300 "Norme sulla tutela della liberta' e dignita' dei
lavoratori, della liberta' sindacale e dell'attivita'  sindacale  nei
luoghi  di lavoro e norme sul collocamento", limitatamente alla parte
contenuta nell'art. 19, primo comma, e precisamente le parole:
   "nell'ambito:
     a) delle associazioni aderenti alle confederazioni  maggiormente
rappresentative sul piano nazionale;
     b)  delle  associazioni  sindacali,  non affiliate alle predette
confederazioni,  che  siano  firmatarie   di   contratti   collettivi
nazionali o provinciali di lavoro applicati nell'unita' produttiva.".
  I  relativi  comizi  sono  convocati  per  il giorno di domenica 12
giugno 1994.
  Il presente decreto e' pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana.
   Dato a Roma, addi' 12 gennaio 1994
                              SCALFARO
                                    CIAMPI,  Presidente del Consiglio
                                  dei Ministri
                                    MANCINO, Ministro dell'interno
                                    CONSO,  Ministro  di   grazia   e
                                  giustizia