IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA INDUSTRIALE Vista la legge 12 agosto 1977, n. 675, recante provvedimenti per il coordinamento della politica industriale, la ristrutturazione, la riconversione e lo sviluppo del settore; Visto l'art. 2, quinto comma, lettera c), della medesima legge che demanda al CIPI, su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, l'accertamento della sussistenza di specifici casi di crisi aziendale che presentino particolare rilevanza sociale in relazione alla situazione occupazionale locale ed alla situazione produttiva del settore; Visto l'art. 21, secondo comma, della legge 12 agosto 1977, n. 675, che estende gli interventi straordinari della Cassa integrazione guadagni anche ai casi previsti dall'art. 2, quinto comma, lettera c), della medesima legge; Vista la propria deliberazione in data 19 novembre 1981 con la quale e' stata rilevata l'opportunita' di verificare con cadenza annuale lo stato di crisi delle imprese che hanno richiesto l'intervento straordinario della Cassa integrazione guadagni, al fine di acclarare l'evoluzione delle situazioni aziendali; Vista la sentenza del Consiglio di Stato in data 25 febbraio 1993 di conferma dell'annullamento, disposto dal tribunale amministrativo regionale del Lazio con sentenza 1947/89, delle deliberazioni con le quali il CIPI aveva accertato nelle sedute del 22 marzo 1984 e del 10 luglio 1985 la condizione di crisi aziendale dell'Alfa Romeo S.p.a. e dell'Alfa Romeo auto S.p.a. per il periodo rispettivamente dicembre 1984-dicembre 1985 e dicembre 1983-dicembre 1985; Viste le proposte del Ministro del lavoro e della previdenza sociale di accertamento della condizione di crisi aziendale delle imprese Alfa Romeo S.p.a., con sede a Milano ed unita' ubicate in Arese (Milano), Milano-Portello, Roma, e Pomigliano d'Arco (Napoli) - periodo dicembre 1984-dicembre 1985 e Alfa Romeo auto S.p.a., con sede in Napoli ed unita' di Arese, Milano-Portello, Pomigliano d'Arco e filiali di vendita nazionali - periodo dicembre 1983-dicembre 1985; Viste le dichiarazioni delle organizzazioni sindacali territoriali di categoria dai quali risulta che il parere negativo formulato da alcune di esse e' basato principalmente: sulla mancata adozione di meccanismi di rotazione nella sospensione dei lavoratori, sulla mancata concertazione con le rappresentanze sindacali di idonei piani di ristrutturazione industriale, sul mancato utilizzo di altre forme di sostegno previste dalle norme quali i contratti di solidarieta' e il part-time, nonche' sul comportamento delle aziende che avrebbero tenuto non corrette relazioni sindacali; Ritenuto che il compito demandato al CIPI verte sull'accertamento di specifiche situazioni di crisi aziendale di particolare rilevanza sociale e che le considerazioni formulate dalle organizzazioni sindacali non rilevano ai fini di tale accertamento in quanto non volte a contestare l'esistenza di uno stato di difficolta' produttiva e gestionale, ma unicamente la scelta delle modalita' atte a fronteggiare tali difficolta'; Viste le risultanze dell'istruttoria tecnica effettuata dal Comitato previsto dall'art. 19, quinto comma, della legge 28 febbraio 1986, n. 41, che ha assorbito le competenze del Comitato previsto dal decreto ministeriale 21 maggio 1979; Visti i pareri espressi dalle oo.ss. presenti in seno al C.N.E.L.; Visto il parere espresso dalla Conferenza Stato-regioni, subentrata ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 16 dicembre 1989 n. 418 nelle competenze della commissione interregionale ex art. 13 della legge n. 281/70; Udita la relazione del Sottosegretario al lavoro; Ritenuto che ricorrono obiettive condizioni che rendono necessaria la dichiarazione di crisi aziendale delle predette imprese; Delibera: E' accertata, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, quinto comma, lettera c), della legge 12 agosto 1977, n. 675, la sussistenza della condizione di crisi aziendale delle seguenti societa': Alfa Romeo S.p.a., con sede in Milano e unita' ubicate in Arese (Milano), Milano-Portello, Roma e Pomigliano d'Arco (Napoli) - dicembre 1984-dicembre 1985; Alfa Romeo auto S.p.a., con sede in Napoli ed unita' di Arese (Milano), Milano-Portello, Pomigliano d'Arco (Napoli) e filiali di vendita nazionali - dicembre 1983-dicembre 1985. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale adottera', con propri decreti, i conseguenti provvedimenti specificandone l'ambito territoriale di applicazione ed i limiti temporali di efficacia. Roma, 21 dicembre 1993 Il Presidente delegato: SPAVENTA