IL MINISTRO
                  PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
  Vista  la  legge  29  giugno  1939, n. 1497, sulla protezione delle
bellezze naturali;
  Visto  il  regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione
della legge predetta;
  Visto  l'art.  82,  secondo  comma,  lettera  a),  del  decreto del
Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616;
  Visto il decreto ministeriale del 23 ottobre 1960, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 266 del 29 ottobre 1960, con il quale, ai sensi
della  predetta  legge  n. 1497/1939, e' stata dichiarata di notevole
interesse  pubblico la zona dei laghi di Bracciano e Martignano, sita
nel  territorio  dei  comuni  di Roma, Anguillara Sabazia, Bracciano,
Campagnano Romano e Trevignano Romano;
  Visto  il  piano  territoriale paesistico della regione Lazio n. 3,
tavola E/2.3;
  Considerato   che   la  soprintendenza  per  i  beni  ambientali  e
architettonici  del  Lazio  con  nota  n. 23882 del 1 febbraio 1992 e
successive  note  n.  4257 del 2 aprile 1992 e n. 10170 del 25 giugno
1992,  n.  4333  dell'8  marzo  1993  ha  formulato  una  proposta di
estensione  del  vincolo imposto con il predetto decreto ministeriale
all'area  denominata  "Vicarello"  ricadente nel comune di Bracciano,
caratterizzata sia dalla presenza di colline degradanti verso il lago
con, alle spalle, praterie quasi intatte, in sommita' e sulle pendici
bosco,  nella  parte  che  piu' dolcemente scende verso il lago, sino
alla  strada  che  collega Bracciano con Trevignano Romano, oliveti e
per  finire,  sino  alla  riva,  prati  e  campi coltivati, che dalla
presenza  dei  ruderi  delle antiche Terme Romane e dal complesso dei
Casali  di  Vicarello,  visibile  da  molti  punti del territorio dei
comuni che si affacciano sul lago;
  Vista  la nota n. 1693 del 10 febbraio 1993 e la successiva nota n.
15030 del 13 dicembre 1993 con la quale la regione Lazio ha formulato
una proposta di estensione del vincolo predetto ad un'area piu' vasta
includente  la  zona  di  Vicarello,  cosi' perimetrata: "partendo in
senso  orario  dall'incrocio  della strada provinciale Settevene gia'
perimetro  del  precedente  vincolo  con  il  Fosso di Grotta Renara,
localita' Ponte Nuovo, si risale tale fosso sino alla localita' Ponte
di  Bocca  di Lupo indi segue il tracciato stradale in direzione nord
sino  all'incrocio  di  tale  tracciato  con  il confine comunale tra
Bracciano  e  Manziana;  segue  tale  confine  fino  ad incrociare il
confine  tra  le  province  di  Roma  e  Viterbo;  risale  il  limite
provinciale  sino  ad  incrociare la strada proveniente da Monterosi,
segue tale tracciato in direzione sud, sino ad incrociare di nuovo la
provinciale   Settevene   Palo   in   localita'  Grotta  di  Pianoro,
ricongiungendosi  in  tale  sito  al  perimetro del vincolo di cui al
predetto  decreto  ministeriale  23  ottobre 1960", caratterizzata da
zone  con  un'andamento  collinare-montuoso,  con  ampie zone boscate
vincolate  a radure e da esempi di edilizia rurale formanti un quadro
d'assieme storico-naturalistico di grande interesse;
  Rilevata pertanto la necessita' di sottoporre l'area sopradescritta
ad un idoneo provvedimento di tutela al fine di salvaguardare la zona
a  nord  del cratere vulcanico del lago di Bracciano ed allo scopo di
formare  un'insieme  organico costituito dai due laghi di Bracciano e
Martignano e dalle zone verdeggianti alle loro immediate adiacenze;
  Visto  il  parere  favorevole  espresso  in ordine alla proposta di
vincolo  formulata  dalla regione Lazio, nelle sedute del 10 novembre
1993,  del 15 dicembre 1993 e del 1 e 2 febbraio 1994 dal comitato di
settore   per  i  beni  ambientali  e  architettonici  del  Consiglio
nazionale   per  i  beni  culturali  e  ambientali  che  ha  ritenuto
indispensabile  garantire  la  difesa  delle aree non compromesse, in
presenza   di   siti   con   rilevanza  paesistica  per  gli  aspetti
storici-archeologici,  floro-faunistici  e  naturali,  attraverso  un
provvedimento  che  integri  il  succitato  decreto  ministeriale  23
ottobre  1960,  al  fine  di  attuare  una  tutela unitaria per tutta
l'area;
                              Decreta:
  L'area ricadente nei comuni di Bracciano e Trevignano Romano, cosi'
come  sopra  perimetrata e' dichiarata di notevole interesse pubblico
ai  sensi  della  legge  29  giugno 1993, n. 1497, ed in applicazione
dell'art.  82  del  decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio
1977,  n.  616,  ed  e'  pertanto  soggetta  a  tutte le disposizioni
contenute  nella legge stessa ed a quelle previste nel citato decreto
del  Presidente  della  Repubblica.  La  soprintendenza  per  i  beni
ambientali  e  architettonici del Lazio provvedera' a che copia della
Gazzetta  Ufficiale  contenente  il presente decreto venga affissa ai
sensi  e  per  gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n.
1497, e dall'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo
dei  comuni  interessati  e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa
con  relativa  planimetria  da  allegare  venga  depositata  presso i
competenti uffici dei comuni suddetti.
  Avverso  il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso avanti
al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita'
di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso
straordinario   al  Capo  dello  Stato,  ai  sensi  del  decreto  del
Presidente    della   Repubblica   24   novembre   1971,   n.   1199,
rispettivamente  entro sessanta giorni e centoventi giorni dalla data
di avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 18 aprile 1994
                                                  Il Ministro: ROCHEY
 Registrato alla Corte dei conti il 17 giugno 1994
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 106