Visti gli articoli 75 e 87 della Costituzione;
  Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352, recante norme sui referendum
previsti  dalla  Costituzione  e  sulla  iniziativa  legislativa  del
popolo, e successive modificazioni ed integrazioni;
  Vista  la  sentenza della Corte costituzionale n. 10 emessa in data
11 gennaio 1995 e depositata in cancelleria in data 12 gennaio 1995 -
comunicata in data  12  gennaio  1995  e  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale  - prima serie speciale - n. 3 del 18 gennaio 1995, a norma
dell'art. 33, ultimo comma, della citata legge  -  con  la  quale  e'
stata  dichiarata ammissibile la richiesta di referendum popolare per
l'abrogazione parziale della legge 25  marzo  1993,  n.  81,  recante
"Elezione  diretta  del  sindaco, del presidente della provincia, del
consiglio comunale e del consiglio provinciale", nei termini in detta
sentenza indicati;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 29 marzo 1995;
  Sulla  proposta  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri, di
concerto con i Ministri dell'interno e di grazia e giustizia;
                        il seguente decreto:
  E' indetto il referendum popolare per l'abrogazione della legge  25
marzo  1993,  n.  81,  recante  "Elezione  diretta  del  sindaco, del
presidente della provincia, del consiglio comunale  e  del  consiglio
provinciale",  limitatamente  alle  seguenti  parti: Art. 3, comma 5,
limitatamente alle parole: "Nei comuni con  popolazione  superiore  a
quella dei comuni di cui all'art. 5, piu' liste possono presentare lo
stesso candidato alla carica di sindaco. In tal caso le liste debbono
presentare  il medesimo programma amministrativo e si considerano fra
di   loro   collegate.";   art.   5,   intestazione    dell'articolo,
limitatamente  alle parole: "Nei comuni con popolazione sino a 15.000
abitanti.", e comma 1, limitatamente alle  parole:  "Nei  comuni  con
popolazione sino a 15.000 abitanti,"; art. 6; art. 7.
  I  relativi  comizi  sono  convocati  per  il giorno di domenica 11
giugno 1995.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Dato a Roma, addi' 5 aprile 1995
                                  DINI, Presidente del Consiglio  dei
                                  Ministri
                                  MANCUSO,   Ministro   di  grazia  e
                                  giustizia