Alla  Presidenza  del  Consiglio
                                  dei Ministri
                                     A tutti i Ministeri
                                     A   tutte   le   amministrazioni
                                  autonome
                                     A  tutte  le ragionerie centrali
                                  presso    i    Ministeri    e    le
                                  amministrazioni autonome
                                  e, per conoscenza:
                                    Alla Corte dei conti
  1.  Nel  1994,  e' proseguita l'azione di risanamento della finanza
pubblica: il fabbisogno si e' attestato intorno a  155.200  miliardi,
sostanzialmente   in  linea  con  il  livello  programmato;  l'avanzo
primario si e' collocato intorno ai 18.000 miliardi, pari all'1,2 per
cento del PIL.
  I provvedimenti adottati hanno favorito l'avvio di un  nuovo  ciclo
economico  con  riflessi  positivi  anche  per  il  contenimento  del
fabbisogno.
  La correzione di bilancio posta in essere per  il  1995  e  per  il
triennio 1995-1997, approvata tempestivamente dal Parlamento, intende
proseguire   il  processo  di  risanamento  della  finanza  pubblica,
confermando gli obiettivi prefigurati nel Documento di programmazione
economico-finanziaria.  Essa,  e'  stata  di  recente  integrata  dal
decreto-legge  n.  41  del  1995,  in  corso di conversione, onde far
fronte in primo luogo all'esigenza di fronteggiare i  maggiori  oneri
per  interessi e ricondurre il fabbisogno nei limiti programmati e in
secondo luogo per anticipare il raggiungimento della  inversione  del
rapporto  tra  debito  pubblico  e PIL rispetto a quanto previsto nel
Documento di programmazione del luglio 1994.
  Il disegno di  legge  di  assestamento  delle  previsioni  1995  si
inserisce  in  tale contesto, mediante la corretta esplicazione della
sua principale funzione di aggiusta mento in corso di gestione  delle
dotazioni  del  bilancio  aggiornate  con  le  riduzioni disposte dal
citato decreto-legge; in quanto tale, esso si  pone  come  componente
significativa  della  complessiva manovra di bilancio, rappresentando
una tappa del percorso di rientro a suo tempo prefigurato, pur  nella
sua attuale configurazione di provvedimento di natura formale.
  In  definitiva,  l'assestamento del bilancio e' chiamato a svolgere
una funzione ricognitiva della manovra in atto e costituisce punto di
riferimento della manovra da attuare per il 1996 e  per  il  triennio
1996-1998.
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  La   funzione  dell'assestamento  del  bilancio  appare  quest'anno
particolarmente impegnativa alla luce del comma  5  dell'art.  2  del
citato  decreto-legge,  che  dispone,  per  il triennio 1996-1998, un
tetto massimo di incremento, nella misura dell'1 per cento annuo, per
le spese ridotte ai sensi del comma 2 del medesimo articolo.
  Appare evidente  che  per  tali  spese,  limitatamente  alla  parte
passibile  di  incremento in sede di bilancio - con esclusione quindi
delle spese predeterminate legislativamente, sulle quali  pure  opera
la  riduzione  di cui al comma 2 - l'eventuale proposta di incremento
in sede di assestamento:
   non  potra'  superare  la  predetta  percentuale  dell'1 per cento
riferita alla categoria  economica  interessata,  limitatamente  alla
quota  parte  su  cui  ha  operato  la riduzione disposta dal decreto
legge;
   andra'  compensata  con  corrispondente  riduzione  di  spese  non
predeterminate legislativamente nell'ambito della medesima o di altra
categoria economica;
   sara'  considerata utilizzo anticipato della facolta' prevista per
l'anno 1996, con conseguente impossibilita' di procedere ad ulteriore
incremento in sede di previsione per il nuovo esercizio.
  Con tali  premesse,  appare  indispensabile  che  il  comportamento
propositivo  di  ciascuna  amministrazione  sia la conseguenza di una
approfondita e consapevole opera di  riconsiderazione  di  tutti  gli
stanziamenti  di  bilancio,  in modo da evitare proposte non vagliate
con estrema severita' e selettivita'  ovvero  rispondenti  a  logiche
puramente incrementali.
  Con  l'assestamento  delle previsioni 1995, pertanto - nel ribadire
che non  potranno  essere  assecondate  mere  richieste  di  maggiori
stanziamenti  -  le amministrazioni non dovranno limitarsi a proporre
variazioni di carattere compensativo, ma dovranno altresi' attivarsi,
previa un'attenta opera di monitoraggio delle spese, per segnalare le
possibili riduzioni  da  apportare  alle  dotazioni  di  bilancio  in
conseguenza dell'innanzi cennata revisione.
  Una  responsabile  valutazione  della  reale  congruita'  dei mezzi
disponibili va effettuata per le spese per acquisto di beni e servizi
e per i trasferimenti di risorse ad altri soggetti,  che  individuano
aree   dove   potrebbero   esistere   sia  pur  limitati  margini  di
discrezionalita'; si appalesano pertanto maggiormente suscettibili di
ridimensionamento, oltre ai trasferimenti discrezionali, le spese  di
rappresentanza,  le  spese per l'organizzazione e la partecipazione a
convegni, mostre, ecc., l'acquisto  di  riviste,  giornali  ed  altre
pubblicazioni, le spese per studi, i compensi per speciali incarichi.
  In  particolare, vanno opportunamente rivisti tutti quei contributi
a carattere discrezionale in  favore  di  enti  ed  associazioni:  in
considerazione  della delicata situazione della finanza pubblica, non
puo' essere  piu'  riconosciuto  a  tali  contributi  quel  grado  di
necessita'   che  originariamente  fu  posto  alla  base  della  loro
determinazione.
  Un supporto alla richiesta azione di contenimento delle  spese  per
l'acquisto   di   beni   e  servizi  e'  offerto  dalla  possibilita'
redistributiva prevista dalle disposizioni di cui agli  articoli  13,
comma  16,  e  24,  comma 2, della legge 24 dicembre 1994, n. 726, di
approvazione del  bilancio  di  previsione  dello  Stato  per  l'anno
finanziario 1995.
  2.  Il  provvedimento  legislativo  di  assestamento  dovra' essere
presentato al Parlamento entro il prossimo 30 giugno, secondo  quanto
stabilito  dall'art. 17, comma 1 della legge n. 468 del 1978. Al fine
di   pervenire   alla   piu'   corretta   predisposizione   di   tale
provvedimento,  tenuto conto anche delle specifiche indicazioni della
predetta normativa, le valutazioni non  potranno  prescindere  da  un
attento e puntuale apprezzamento della consistenza dei residui attivi
e passivi risultanti al 31 dicembre 1994.
  Le   variazioni   da   proporre   per   ciascun  capitolo  dovranno
distintamente riguardare:
    a) la consistenza dei residui (Rs);
    b) la previsione di competenza (Cp);
    c) la previsione di cassa (Cs),
e  dovranno  essere  riportate  nelle   medesime   "schede-capitolo",
utilizzate  per le proposte di previsione relative all'anno 1996, che
le ragionerie  centrali  ritireranno  il  3  aprile  1995  presso  la
Ragioneria  generale dello Stato - Ispettorato generale per i servizi
speciali e la meccanizzazione - Via  XX  Settembre,  n.  97,  per  il
successivo inoltro alle amministrazioni competenti.
  In  dette  "schede-capitolo"  -  oltre  a  numero,  denominazione e
previsione iniziale 1995 di ciascun  capitolo  -  sono  riportate  le
variazioni  conosciute dal Sistema informativo, in dipendenza di atti
amministrativi, intervenute dal 1 gennaio c.a. alla data della stampa
delle schede medesime.
  Attesi gli  ulteriori  adempimenti  dell'Ispettorato  generale  del
bilancio  e i tempi tecnici per i successivi lavori di approntamento,
le amministrazioni dovranno far pervenire alle coesistenti ragionerie
centrali entro il 24 aprile 1995 le richiamate "schede-capitolo", con
le proposte di assestamento per competenza e cassa, integrate:
   con  le   variazioni   per   atto   amministrativo   eventualmente
intervenute successivamente alla stampa delle "schede-capitolo" o non
esposte nelle schede stesse;
   con le variazioni verificatesi nella consistenza dei residui sulla
scorta del rendiconto 1994.
  Le   stesse   ragionerie   centrali  avranno  cura  di  inserire  -
contestualmente alle proposte di  previsione  per  il  1996  -  negli
archivi  del  sistema  dipartimentale  dell'Ispettorato  generale del
bilancio, attraverso nuove procedure che
saranno tempestivamente portate a conoscenza, gli  elementi  relativi
all'assestamento      1995,     contenuti     nelle     summenzionate
"schede-capitolo", entro il 4 maggio 1995 e trasmetteranno le  schede
stesse a questo Ministero entro il 10 maggio 1995.
  Gli stessi adempimenti devono intendersi riferiti anche ai capitoli
di entrata gestiti dalle singole amministrazioni.
  Con  l'occasione  si  precisa  che  le ragionerie centrali potranno
procedere ad indicare nelle schede-capitolo le proposte  di  modifica
dei   riferimenti   normativi,   ai   fini   dell'aggiornamento   del
"Nomenclatore degli atti".
  3. Variazioni alle previsioni di competenza.
  Com'e' noto la legge finanziaria stabilisce, tra l'altro, i livelli
massimi del saldo netto da  finanziare  e  del  ricorso  al  mercato;
poiche'  detti  limiti  non  possono  essere  elevati con la legge di
assestamento del  bilancio,  ne  consegue  che  in  quest'ultima  non
possono   comunque   essere   considerate  variazioni  che  risultino
peggiorative dei detti saldi approvati dal Parlamento.
  Tale esigenza, peraltro, e'  rafforzata  dalle  condizioni  attuali
della  finanza pubblica ed appare imprescindibile ove si consideri il
carattere meramente formale del provvedimento di assestamento.
  In particolare, eventuali proposte di variazioni aumentative  delle
dotazioni  di  spesa,  nei  limiti  e con le indicazioni riportate al
precedente punto 1), non solo debbono essere  strettamente  correlate
alle   effettive  ed  inderogabili  occorrenze,  ma  debbono  trovare
integrale  compensazione  in  proposte  riduttive  di stanziamenti di
altri capitoli dello stesso stato di previsione, non aventi carattere
di spesa obbligatoria.
  Sembra, inoltre, opportuno  richiamare  l'attenzione  degli  uffici
competenti  sulla  verifica  della  congruita' degli stanziamenti dei
capitoli per spese per il personale in servizio e in  quiescenza,  al
fine di evitare il verificarsi di eccedenze, assicurando nel contempo
il  puntuale  versamento  delle  ritenute  erariali,  previdenziali e
assistenziali.
  Le proposte di  variazioni,  comunque  di  carattere  compensativo,
dovranno  essere  corredate  da  dettagliate  "note illustrative" che
valgano in particolare a giustificare sia le  sopravvenute  esigenze,
sia  i  motivi  che  consentono  di  operare,  in  via definitiva, le
corrispondenti riduzioni. Parimenti andranno illustrate le  riduzioni
proposte  a  seguito  dell'auspicata  riconsiderazione  di  tutte  le
dotazioni  di  bilancio,  con   particolare   riguardo   alla   spesa
relativamente flessibile.
  E'  appena  il  caso di avvertire, poi, che nell'attuale situazione
della finanza  pubblica,  verranno  automaticamente  acquisite  tutte
quelle  riduzioni  proposte  a  fronte  di  aumenti  per sopravvenute
esigenze che non dovessero trovare  accoglimento  in  quanto  non  di
carattere prioritario ed essenziale.
  Sempre   in   tema   di  spese,  si  ritiene  opportuno  richiamare
l'attenzione sull'art. 11-ter, lettera c), della legge  n.  468/1978,
in  materia  di copertura di nuove o maggiori spese, ovvero di minori
entrate, normativa che introduce  uno  speciale  regime  vincolistico
agli  stanziamenti  di  quei  capitoli  di  natura  non  obbligatoria
utilizzati da leggi a fini di copertura.
  Per le entrate, specie quelle di natura tributaria, le proposte  di
assestamento in termini di competenza dovranno essere formulate sulla
scorta, oltreche' delle intervenute modifiche legislative, delle piu'
aggiornate indicazioni sull'evoluzione tendenziale del gettito.
  4. Variazioni alle previsioni di cassa.
  Le   "previsioni   assestate"   dei   residui  e  della  competenza
determinano, com'e' noto, i nuovi volumi delle  masse  acquisibili  e
spendibili (Rs + Cp) alle quali le amministrazioni dovranno riferirsi
per proporre le variazioni alle previsioni di cassa per l'anno 1995.
  Per  le entrate, le proposte di variazioni alle previsioni di cassa
dovranno  in  particolare  tener   conto   di   eventuali   rilevanti
scostamenti  della consistenza dei residui rispetto a quella presunta
assunta in sede di previsioni iniziali.
  Per le spese e' da evidenziare, innanzitutto,  che  in  passato  si
sono  rilevati  notevoli  scostamenti tra autorizzazioni di pagamento
richieste ed effettive realizzazioni. Peraltro occorre anche  evitare
che  per  il 1996 possano verificarsi, per alcune amministrazioni, le
difficolta' di pagamento insorte in decorsi esercizi,  nonostante  le
istruzioni  impartite,  a  seguito  di  una  errata valutazione della
consistenza presunta dei residui passivi.
  Premesso quanto sopra, le varie  amministrazioni  sono  pregate  di
procedere  con estrema cura e meticolosita' alla determinazione delle
autorizzazioni di cassa, da assegnare a ciascun capitolo, sulla base:
    a)  delle  operazioni  finora  poste  in  essere e di particolari
fattori amministrativi  e  legislativi  che  possano  influenzare  il
volume dei pagamenti;
    b)  del  grado  di  liquidabilita'  delle  spese in rapporto alle
proprie capacita' operative;
    c) della estensione del riesame a tutti i capitoli  di  bilancio,
ancorche' non interessati da variazioni alla massa spendibile.
  In  linea generale, le necessita' di maggiori previsioni in termini
di cassa, che dovessero presentarsi per  taluni  capitoli  di  spesa,
dovranno  esse  prioritariamente  soddisfatte  con  le disponibilita'
delle autorizzazioni gia' iscritte in  bilancio  e,  quindi,  trovare
compensazione nell'ambito dello stesso stato di previsione.
  Nel  caso  in cui particolari, inderogabili motivi richiedessero di
superare detto limite complessivo, dovranno  essere  dettagliatamente
illustrati  tali  motivi, che lo scrivente si riserva di valutare nel
quadro delle esigenze  generali  e  compatibilmente  con  le  risorse
disponibili.
  Si  avverte,  infine,  che  eventuali  disfunzioni derivanti da una
errata valutazione dei residui passivi presunti al 31  dicembre  1995
non   potranno   che   essere  riferite  alla  responsabilita'  delle
amministrazioni proponenti.
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  Tenuto conto dell'importanza che la legge n.  468/1978  attribuisce
all'assestamento   del   bilancio  e  dell'attivita'  particolarmente
impegnativa che l'adempimento richiede,  si  invitano  le  ragionerie
centrali    a    prestare    ogni   possibile   collaborazione   alle
amministrazioni.
  Si  ringrazia  e  si  resta  in  attesa  di  un  cortese  cenno  di
assicurazione al riguardo.
                                                    Il Ministro: DINI