IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Palermo, approvato
con  regio  decreto  14 ottobre 1926, n. 2412, e modificato con regio
decreto 13 ottobre 1927, n. 2240, e successive modificazioni;
  Visto  il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione   superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Visto l'art. 7 della legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita'   accademiche   dell'Universita'  degli  studi  di  Palermo
(consiglio di facolta' seduta del 29 febbraio 1992, senato accademico
seduta del 18 ottobre 1993, consiglio di amministrazione  seduta  del
16 novembre 1993);
  Visto  il  parere  espresso  dal  Consiglio universitario nazionale
nella seduta del 21 aprile 1995;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi  di  Palermo,  approvato  e
modificato  con  i decreti sopraindicati, e' ulteriormente modificato
come appresso:
                           Articolo unico
  La scuola diretta a fini speciali per operatori  tecnicoscientifici
per  i  beni  culturali  ed  ambientali  settore  archeologico  (sede
Agrigento) viene soppressa e viene istituito il diploma universitario
di operatore dei beni culturali (sede Agrigento).
  Dopo l'art. 320 e con lo spostamento della  numerazione  successiva
sono inseriti i seguenti nuovi articoli:
                        DIPLOMA UNIVERSITARIO
                   DI OPERATORE DEI BENI CULTURALI
(Trasformazione scuola diretta a fini speciali per operatori
   tecnico-scientifici  per  i  beni  culturali ed ambientali settore
   archeologico - sede Agrigento)
  Art. 321 (Costituzione e durata del corso di diploma). -  Il  corso
di  diploma ha lo scopo di fornire un'adeguata conoscenza di metodi e
contenuti culturali e  scientifici  orientata  al  conseguimento  del
livello   formativo   richiesto   dalle   aree   professionali  degli
archivisti,    dei    bibliotecari    degli    esperti    dei    beni
storico-artistici,  archeologici  e  musicali  e  degli operatori del
restauro dei beni culturali.
  Il corso di diploma fornira' agli allievi una formazione  integrata
tecnico-pratica  fondata  su  aree  criticamente  e metodologicamente
orientate in direzione paleografica, diplomatica,  storico-artistica,
storico-scientifica    e    informatica-amministrativa,    attraverso
un'ermeneutica aggiornata che consenta l'accesso a strumenti adeguati
per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.
  La durata del corso di diploma e' stabilita in tre anni.
  Al  compimento degli studi viene conseguito il titolo di diploma di
operatore dei beni culturali.
  Art. 322 (Accesso al corso di diploma). - L'iscrizione al corso  di
diploma  e'  regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di
accessi agli studi universitari.
  Il numero degli iscritti a ciascun corso e'  stabilito  annualmente
dal  senato  accademico,  sentiti  il  consiglio di facolta' e quelli
delle  strutture  didattiche  competenti,  in   base   alle   risorse
disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri
generali  del  Ministro  dell'universita'  e  della ricerca, ai sensi
dell'art. 9, comma 4, della legge n.  341/1990.  Le  modalita'  delle
prove  di  ammissione  sono  stabilite  dal consiglio della struttura
didattica competente.
  Art. 323 (Corsi di laurea e di diplomi affini.  Riconoscimenti).  -
Ai   fini   del  proseguimento  degli  studi,  il  corso  di  diploma
universitario di cui all'art. 1 e' riconosciuto affine  ai  corsi  di
laurea  in lettere, indirizzo classico e indirizzo moderno, e storia;
ai corsi di laurea in conservazione  dei  beni  culturali,  indirizzo
archeologico,  archivistico  e librario e storico artistico; al corso
di laurea in materie letterarie.
  Nell'ambito dei corsi affini, il consiglio competente riconoscera',
anche  previa  integrazione,  gli  insegnamenti  seguiti  con   esito
positivo,  avendo riguardo alla loro validita' culturale propedeutica
o professionale, per la formazione richiesta dal corso al quale  sono
richiesti il trasferimento o l'iscrizione.
  Le  modalita'  del  riconoscimento sono fissate dal manifesto degli
studi. In esso sara' indicato l'anno di corso al  quale  lo  studente
potra' iscriversi. Questo non potra' essere superiore al terzo.
  Art.  324  (Articolazione  del  corso  degli  studi). - Il corso di
diploma si articola in una prima parte dedicata  alla  formazione  di
base  e  in  una seconda con otto indirizzi attivabili: archivistico;
beni librari; storico-artistico; beni  musicali;  beni  archeologici;
informatico; documentalisti; storico-scientifico.
  L'attivita'   didattica   complessiva   comprende   non   meno   di
milletrecento ore di cui almeno centocinquanta ore  di  esercitazioni
pratiche  di  laboratorio  e  di  tirocinio, e di apprendimento delle
principali lingue d'uso.
  Le  attivita'  pratiche  possono   essere   svolte   anche   presso
qualificati enti e istituti, pubblici e privati, con i quali si siano
stipulate apposite convenzioni.
  L'ordinamento  didattico  e'  formulato  con  riferimento  ad  aree
disciplinari  intese  come  insiemi  di  discipline  scientificamente
affini,  raggruppate per consentire di raggiungere definiti obiettivi
didattico-formativi e individuare al successivo art. 325, in cui  per
ciascuna  di  esse  e'  previsto il numero minimo di ore di attivita'
didattiche.
  L'attivita' didattica sara' articolata in  quindici  discipline  di
durata  annuale. Sono poi, previsti due cicli didattici brevi, le ore
di attivita' pratiche  di  laboratorio,  e  quelle  di  studio  delle
lingue.
  Art.  325 (Ordinamento didattico). - Le quindici discipline annuali
e i due cicli  brevi,  nonche'  le  attivita'  di  laboratorio  e  di
tirocinio,  dovranno  riguardare le discipline incluse nelle apposite
aree.
  I  due  cicli  didattici  brevi  dovranno  riguardare le discipline
indicate  come   opzionali.   Le   prime   sei   discipline   annuali
concorreranno  alla formazione di base e riguarderanno una disciplina
per ciascuna delle seguenti aree:
  Area 1: Diritto e organizzazione:
   storia del diritto italiano;
   diritto amministrativo;
   diritto pubblico;
   economia e organizzazione aziendale;
   diritto e legislazione dei beni culturali.
  Area 2: Storia:
   storia greca;
   storia romana;
   storia bizantina;
   storia medievale;
   storia moderna;
   storia contemporanea;
   storia del Vicino Oriente antico;
   storia dell'India e dell'Asia centrale;
   storia dell'Asia orientale.
  Area 3: Storia dell'arte:
   storia dell'arte greca romana;
   storia dell'arte bizantina;
   storia dell'arte medievale;
   storia dell'arte moderna;
   storia dell'arte contemporanea;
   storia dell'arte musulmana;
   storia dell'arte dell'India e dell'Asia centrale;
   storia dell'arte dell'Estremo Oriente;
   storia dell'arte dell'Asia sud-orientale;
   storia dell'arte tibetana e mongola;
   storia dell'arte copta.
  Area 4: Storia della scienza:
   storia della scienza e della tecnica;
   storia del pensiero scientifico;
   storia e metodologia della scienza.
  Area 5: Informatica:
   informatica generale;
   telematica;
   elaborazione delle immagini.
  Area 6: Lingue straniere:
   lingua inglese;
   lingua francese;
   lingua tedesca;
   lingua spagnola.
  Le altre nove annualita' riguarderanno  le  discipline  raggruppate
nelle sette aree previste per ciascuno degli otto indirizzi in cui il
corso  di  diploma  potra'  essere  articolato  e  che  di seguito si
elencano.  Il  manifesto  degli  studi  indichera'  il  numero  delle
discipline   da   scegliersi  entro  ciascuna  area,  fermo  restando
l'obbligo del concorso di ciascuna di esse. Nel  caso  dell'indirizzo
informatico  per  i  beni  culturali, le discipline da scegliersi non
potranno essere inferiori  a  due.  Potra'  trattarsi,  oltreche'  di
quelle inserite nell'area 2, anche quelle contenute nell'area 5 della
formazione di base.
                       INDIRIZZO ARCHIVISTICO
  Area 1: Archivistica:
   archivistica generale;
   archivistica speciale medioevale;
   archivistica speciale moderna e contemporanea.
  Area 2: Diplomatica:
   diplomatica;
   diplomatica contemporanea.
  Area 3: Paleografia:
   paleografia latina;
   codicologia;
   paleografia greca;
   esegesi delle fonti storiche.
  Area 4: Latino:
   latino medioevale;
   latino moderno;
   lingua latina.
  Area 5: Scienze bibliotecarie:
   biblioteconomia;
   bibliografia;
   bibliologia.
  Area 6: Tecnologie archivistiche:
   tecnologie archivistiche;
   informatica applicata agli archivi;
   procedure di formazione e organizzazione degli archivi.
  Area 7: Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa e del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro.
                       INDIRIZZO BENI LIBRARI
  Area 1: Scienze bibliotecarie:
   biblioteconomia;
   bibliografia;
   bibliologia.
  Area 2: Archivistica:
   archivistica generale;
   archivistica speciale medievale;
   archivistica speciale moderna e contemporanea.
  Area 3: Diplomatica:
   diplomatica;
   diplomatica contemporanea.
  Area 4: Latino e greco:
   latino medievale;
   latino moderno;
   lingua moderna;
   lingua greca.
  Area 5: Tecnologia e tecniche della documentazione:
   tecnica dei cataloghi e classificazione;
   teoria e tecnica della documentazione;
   documentazione automatica;
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche;
   sistemi informativi documentali e bibliografici.
  Area 6: Storia del libro:
   storia della stampa e dell'editoria;
   storia del libro;
   storia delle biblioteche;
   codicologia.
  Area 7: Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa e del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro.
                    INDIRIZZO PER DOCUMENTALISTI
  Area 1: Scienze bibliotecarie:
   biblioteconomia;
   bibliografia;
   bibliologia.
  Area 2: Informatica:
   informatica applicata;
   basi di dati e sistemi informativi;
   sistemi di elaborazione;
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche.
  Area 3: Letteratura:
   letteratura italiana;
   letteratura italiana moderna e contemporanea.
  Area 4: Teoria e tecnica della documentazione:
   tecnica dei cataloghi e della classificazione;
   teoria e tecnica della documentazione;
   documentazione automatica;
   sistemi informativi documentali e bibliografici.
  Area 5: Statistica ed economia:
   elementi di statistica;
   economia politica;
   scienza dell'amministrazione;
   economia dell'arte e della cultura.
  Area 6: Tecnologia della documentazione:
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche;
   sistemi informativi documentati e bibliografici.
  Area 7: Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro;
   restauro dei materiali di documentazione audiovisiva.
                     INDIRIZZO STORICO-ARTISTICO
  Area 1: Storia dell'arte:
   storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'arte bizantina;
   storia dell'arte medievale;
   storia dell'arte moderna;
   storia dell'arte contemporanea;
   storia dell'arte musulmana;
   storia dell'arte dell'India e dell'Asia centrale;
   storia dell'arte dell'Estremo Oriente;
   storia dell'arte dell'Asia Sud-orientale;
   storia dell'arte tibetana e mongola;
   storia dell'arte copta.
  Area 2: Arti applicate:
   storia della miniatura;
   storia del disegno, dell'incisione e della grafica;
   archeologia industriale;
   storia delle arti applicate e dell'oreficeria.
  Area 3: Teoria e tecnica delle arti:
   museografia e museotecnica;
   storia delle tecniche artistiche;
   teoria e storia della cartografia;
   storia delle arti grafiche;
   storia e tecnica della fotografia e degli audiovisivi;
   teoria e tecnica della cinematografia;
   storia delle tecniche del cinema;
   museologia e storia del collezionismo;
   metodologia della storia dell'arte.
  Area 4: Teoria e tecniche del restauro:
   teoria del restauro;
   storia e tecniche del restauro delle opere d'arte;
   chimica del restauro;
   restauro dei materiali di documentazione audiovisiva;
   teoria e tecniche del restauro dei manufatti.
  Area 5: Disegno e rilievo:
   disegno e rilievo;
   elementi di topografia e fotogrammetria.
  Area 6: Discipline artistiche:
   psicologia dell'arte;
   semiologia delle arti;
   sociologia dell'arte.
  Area 7: Estetica:
   estetica;
   storia e critica del cinema;
   storia della critica d'arte;
   fenomenologia degli stili;
   semiotica del cinema;
   semiotica.
                       INDIRIZZO BENI MUSICALI
  Area 1: Storia:
   storia della musica;
   storia della musica dell'eta' classica;
   storia della musica medievale e rinascimentale;
   storia della musica dell'eta' moderna;
   storia della musica contemporanea;
   storia della musica popolare.
  Area 2: Tecniche della musica:
   elementi di elettroacustica;
   organologia;
   elementi di armonia e contrappunto.
  Area 3: Semiologia:
   storia delle notazioni musicali;
   paleografia musicale;
   paleografia musicale bizantina;
   semiologia musicale;
   teoria e storia della notazione musicale nel Medioevo;
   teoria e storia della notazione musicale del Rinascimento.
  Area 4: Documentazione, conservazione e restauro:
   bibliologia e storia della tradizione manoscritta;
   metodologia e tecniche del restauro dei beni musicali;
   museotecnica e museografia musicale;
   documentazione musicale.
  Area 5: Teoria musicale:
   teoria musicale;
   storia della teoria musicale classica;
   storia della teoria musicale medievale e rinascimentale.
  Area 6: Discipline ausiliarie:
   estetica musicale;
   drammaturgia musicale;
   metodologia della critica musicale;
   etnomusicologia.
                     INDIRIZZO BENI ARCHEOLOGICI
  Area 1: Storia dell'arte antica:
   storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'arte bizantina;
   storia dell'arte dell'Estremo Oriente;
   storia dell'arte dell'India e dell'Asia centrale.
  Area 2: Archeologia:
   archeologia greca e romana;
   archeologia della Magna Grecia;
   archeologia fenicio-punica;
   archeologia tardo-antica;
   archeologia cristiana;
   archeologia medievale;
   egittologia;
   archeologia del Vicino e Medio Oriente;
   archeologia e storia dell'arte dell'India;
   archeologia e storia dell'arte iranica;
   archeologia e storia dell'arte dell'Asia centrale;
   archeologia e storia dell'arte dell'Asia sud-orientale;
   archeologia e storia dell'arte dell'Asia orientale.
  Area 3: Preistoria e protostoria:
   ecologia preistorica;
   civilta' preclassiche;
   paletnologia;
   protostoria europea;
   paleontologia umana e animale;
   etruscologia;
   civilta' dell'Italia preromana.
  Area 4: Etnoantropologia:
   etnologia;
   antropologia culturale;
   geografia storica;
   antropologia storica del mondo antico.
  Area 5: Tecniche del rilevamento e della documentazione:
   rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi;
   metodologia e tecniche della ricognizione e dello scavo;
   telerilevamento e rilevazione di immagini;
   elementi di topografia e fotogrammetria;
   topografia antica.
  Area 6: Archeometria:
   rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi;
   archeometria;
   geoarcheologia;
   bioarcheologia;
   elementi di ecologia.
  Area 7: Restauro:
   teoria e tecniche del restauro dei manufatti archeologici;
   storia e tecniche del restauro;
   museografia e museotecnica;
   museologia e storia del collezionismo;
   chimica del restauro.
                        INDIRIZZO INFORMATICO
  Area 1: Diritto:
   elementi di diritto per archivisti;
   diritto e legislazione dell'informatica;
   diritto d'autore.
  Area 2: Informatica:
   informatica applicata;
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche;
   basi di dati e sistemi informativi;
   sistemi di elaborazione.
  Area 3: Tecnica della documentazione:
   tecnica dei cataloghi e classificazione;
   teoria e tecnica della documentazione;
   teoria e tecniche della documentazione audiovisiva;
   tecniche di documentazione automatica.
  Area 4: Archivistica o bibliografia:
   archivistica generale;
   archivistica speciale;
   bibliografia;
   biblioteconomia.
  Area 5: Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa e del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro.
  Area 6: Storia della scienza:
   storia della scienza e della tecnica;
   storia delle innovazioni tecnologiche.
  Area 7: Museografia e museotecnica:
   museografia;
   museologia e storia del collezionismo;
   museotecnica;
   catalogazioni;
   teoria e storia dei sistemi di classificazione;
   conservazioni di beni culturali-scientifici.
                    INDIRIZZO STORICO-SCIENTIFICO
  Area 1: Museografia e museotecnica:
   museografia;
   museotecnica;
   catalogazioni;
   teoria e storia dei sistemi di classificazione;
   conservazione di beni culturali-scientifici;
   conservazione e gestione delle medioteche.
  Area 2: Storia della scienza e della tecnica:
   storia della scienza e della tecnica;
   storia della chimica;
   storia della fisica;
   storia della medicina;
   archeologia industriale.
  Area 3: Storia della strumentazione scientifica:
   storia degli strumenti scientifici;
   storia della didattica delle scienze;
   museologia e storia del collezionismo scientifico.
  Area 4: Teoria e tecniche del restauro:
   teoria del restauro;
   storia e tecniche del restauro;
   restauro dei beni culturali scientifici;
   restauri dei reperti naturalistici;
   restauro dei materiali di documentazione audiovisiva.
  Area 5: Analisi dei materiali:
   analisi chimica;
   analisi diffrattometrica e strutturale;
   analisi chimica strutturale;
   analisi della corrosione e protezione dei materiali.
  Area 6: Natura dei materiali:
   petrografia dei beni culturali;
   metallografia dei beni culturali;
   materiali cellulosici, tessuti e legno;
   materiali ceramici, vetrosi, leganti.
  Area 7: Archeometria:
   archeometria metodologica;
   geoarcheometria;
   petroarcheometria;
   bioarcheometria;
   ecologia preistorica.
  E' previsto un ciclo didattico a se' stante dedicato ad una seconda
lingua d'uso per ciascun indirizzo.
  Il  numero  minimo  di  ore  di  attivita'  didattica e' fissato in
settanta ore per ciascuna disciplina.
  I due cicli didattici brevi riguarderanno, per ciascun indirizzo le
discipline indicate come opzionali dalla facolta' presso le quali  il
corso di diploma e' istituito.
  Il  numero minimo di ore di attivita' didattiche per cicli brevi e'
fissato in trenta ore per ciascuna disciplina.
  Art. 326  (Esame  di  diploma).  -  L'esame  di  diploma  tende  ad
accertare  la  preparazione complessiva raggiunta e ha un suo momento
qualificante nella discussione di un  elaborato  finale  steso  dallo
studente.
  Art.  327  (Regolamento  dei  corsi di diploma). - I consigli delle
competenti   strutture   didattiche   determinano,    con    apposito
regolamento,  in conformita' di quello didattico, l'articolazione dei
corsi di diploma, secondo quanto  previsto  dall'art.  11,  comma  2,
della legge n. 341/1990.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Palermo, 23 maggio 1995
                                                 Il rettore: GULLOTTI