IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Viste le note n. 6120 del 6 giugno 1995 e n.  6842  del  24  giugno
1995 con le quali il presidente della regione siciliana a causa della
grave  situazione  di  carenza  idrica  accentuata  dal  permanere di
fenomeni siccitosi  chiede  ai  sensi  dell'art.  5  della  legge  24
febbraio  1992, n. 225, la dichiarazione dello stato di emergenza per
i territori delle  province  di  Agrigento,  Caltanissetta,  Catania,
Enna,  Messina,  (limitatamente  al dissalatore dell'isola di Lipari)
Palermo e Ragusa sino a tutto il dicembre 1995;
  Vista la successiva delibera della giunta regionale  con  la  quale
viene   richiesta   al  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  la
dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'art. 5, comma 1,
della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per le province  di  Agrigento,
Caltanissetta,  Catania, Enna, Messina, (limitatamente al dissalatore
dell'isola di Lipari) Palermo e Ragusa;
  Vista la legge 5 gennaio 1994, n. 34, e la legge 18 maggio 1989, n.
183;
  Atteso che il dipartimento della protezione  civile  ha  verificato
nel corso di riunioni preliminari tenutesi con la regione siciliana e
con  i  prefetti delle province maggiormente interessate sulla scorta
dei dati forniti dagli stessi, la necessita' di  attivare  una  serie
coordinata di azioni e di interventi nel settore delle infrastrutture
atte   a   garantire  il  superamento  dell'attuale  stato  di  crisi
richiedenti provvedimenti non attuabili con le ordinarie procedure in
relazione  alla  situazione  in  atto  e  quindi  richiedenti  poteri
speciali che solo lo Stato puo' esercitare;
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24
febbraio 1992, n. 225, e sulla  base  delle  motivazioni  di  cui  in
premessa  e  dichiarato  fino  a  tutto  il dicembre 1995 lo stato di
emergenza  idrica  per  le  province  di  Agrigento,   Caltanissetta,
Catania,  Enna, Messina, Palermo e Ragusa con particolare riguardo ai
settori dell'approvvigionamento della potabilizzazione o dissalazione
adduzione e distribuzione idrica, fognario  e  di  depurazione  delle
acque, recapito e riutilizzo delle acque depurate.
   Roma, 28 giugno 1995
                                                  Il Presidente: DINI