IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457, e successive integrazioni e modificazioni, e visti in particolare l'art. 2, comma 1, lettera f), come modificato dall'art. 4 del decreto-legge 23 gennaio 1982, n. 9, convertito nella legge 25 marzo 1982, n. 94, l'art. 3, comma 2, e l'art. 6, comma 2; Vista la propria delibera in data 28 marzo 1985, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28 maggio 1985, con la quale sono state formulate indicazioni di carattere generale in ordine alle modalita' di espletamento delle iniziative di ricerca, studi e sperimentazione nel settore dell'edilizia residenziale pubblica; Viste le proprie delibere in data 28 giugno 1990 e 30 luglio 1991, pubblicate, rispettivamente, nella Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29 agosto 1990 e n. 189 del 13 agosto 1991, con le quali si e' proceduto al riparto delle risorse destinate al settore di cui trattasi per i bienni 1988-89 (2a tranche) e 1990-91 ed agli accantonamenti di legge; Vista la propria delibera del 16 marzo 1994, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 114 del 18 maggio 1994, con la quale sono state - tra l'altro - formulate ulteriori indicazioni in ordine alle modalita' di espletamento delle iniziative di ricerca, studi e sperimentazione nel settore in questione; Vista la propria delibera del 10 gennaio 1995, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 60 del 13 marzo 1995, concernente il riparto degli accantonamenti disposti, per le finalita' sopra indicate, con la suddetta delibera del 16 marzo 1994; Vista la proposta, formulata dal comitato esecutivo del CER e trasmessa con nota n. 201 del 19 maggio 1995 dal segretariato del CER, per il riparto degli analoghi accantonamenti disposti con le citate delibere del 28 giugno 1990 e del 30 luglio 1991; Vista la nota n. 273 del 19 giugno 1995, con la quale il segretariato generale del CER ha fornito indicazioni anche in vista di una piu' puntuale allocazione delle risorse di cui sopra; Preso atto delle considerazioni svolte nel verbale della suddetta seduta del comitato esecutivo del CER per motivare il ricorso alla procedura d'urgenza prevista dal menzionato art. 6, comma 2, della legge n. 457/1978; Preso atto che, nelle premesse della citata delibera del comitato esecutivo del CER, e' precisato che per l'anagrafe dell'utenza sono tuttora disponibili somme provenienti dagli accantonamenti ripartiti in precedenza; Considerato che la proposta di riparto formulata dal comitato esecutivo del CER destina gli accantonamenti da ripartire alle medesime finalita' indicate nella richiamata delibera 10 gennaio 1995 ed assicura quindi quel coerente ed organico utilizzo delle risorse nell'occasione auspicato da questo comitato; Udita la relazione del Sottosegretario di Stato ai lavori pubblici, che ha in particolare sottolineato l'opportunita' di prevedere ulteriori modalita' di espletamento dell'attivita' di ricerca e studi intese ad assicurare una maggiore fruibilita' del patrimonio di conoscenze sperimentali nel settore; Delibera: 1. Settori di intervento. 1.1. Le attivita' inerenti le iniziative di ricerca, studi e sperimentazione sono svolte nell'ambito dei seguenti settori, come definiti al punto 6.3 della delibera del 16 marzo 1994 meglio specificata in premessa, e sulla base delle ulteriori indicazioni di cui ai punti 6.4 e 6.5 della delibera stessa come integrate al successivo punto 1.2: a) programmatorio; b) tecnico; c) documentativo-informativo; d) procedurale. 1.2. L'attivazione delle iniziative di incontro e di dibattito, relative alla politica abitativa e urbana, e la promozione di concorsi pubblici finalizzati alla riqualificazione della progettazione degli interventi di cui al punto 6.3, lettera a), della citata delibera del 16 marzo 1994 possono essere realizzate sia direttamente dal segretariato generale del CER attraverso autonome manifestazioni sia mediante la partecipazione dello stesso segretariato a manifestazioni di rilevante interesse nazionale, comunitario e internazionale (quali conferenze, convegni, mostre ed esposizioni, premi, concorsi di progettazione) promosse e gestite da soggetti diversi, al fine di consentire una piu' ampia e capillare diffusione dei contenuti e dei risultati delle ricerche e delle iniziative finanziate dal CER e delle azioni poste in essere dal segretariato generale. Tale obiettivo potra' essere perseguito, se del caso, anche attraverso la costituzione di sedi tali da rappresentare, sia a livello nazionale sia per le singole aree metropolitane, punti di riferimento per la raccolta sistematica delle conoscenze e informazioni sulle politiche abitative ed urbane e per la loro diffusione. I costi di realizzazione delle suddette sedi saranno contenuti entro i limiti generali stabiliti dal CER nelle delibere assunte ai sensi dell'art. 3, comma 1, lettera n), della legge 5 agosto 1978, n. 457; mentre per i costi di gestione, tramite apposite convenzioni stipulate dal segretariato generale del CER con gli enti locali interessati, saranno imputati integralmente agli enti locali stessi. 2. Riparto delle risorse. Gli accantonamenti complessivi previsti dalle proprie delibere del 28 giugno 1990 e del 30 luglio 1991, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 457, come modificato dall'art. 4 del decreto-legge 23 gennaio 1982, n. 9, convertito dalla legge 25 marzo 1982, n. 94, sono cosi' ripartiti: 2.1. lire 12,083 miliardi, a valere sui contributi di cui alla legge 14 febbraio 1963, n. 60, sono da destinare ad iniziative concernenti ricerche e studi da effettuare nell'ambito dei settori di cui al punto 1 della presente delibera: in tale contesto saranno imputati alle suddette disponibilita' gli oneri per la costruzione di laboratori sperimentali tipologici e tecnologici, nonche' per la realizzazione - se del caso - delle relative sedi. Il suddetto importo e' imputato sugli accantonamenti relativi al biennio 1988-89 (seconda tranche); 2.2. lire 58 miliardi, a valere sui contributi di cui alla menzionata legge n. 60/1963, sono destinate ad interventi costruttivi con finalita' sperimentali da realizzare nell'ambito del settore d'intervento "tecnico" di cui al punto 1, lettera b), della presente delibera. Dette disponibilita' sono cosi' ripartite: lire 10,417 miliardi per il biennio 1988-89; lire 47,583 miliardi per il biennio 1990-91; 2.3. lire 3 miliardi, a valere sugli accantonamenti disposti sui finanziamenti destinati all'edilizia agevolata per il biennio 1990-91 e da corrispondere in conto interessi, sono destinate alla realizzazione di interventi di edilizia agevolata con finalita' sperimentali localizzati nei comuni compresi nelle aree di particolare tensione abitativa di Roma e Milano e prescelti tra gli interventi avviati nell'ambito del programma di cui all'avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12 maggio 1990; 2.4. lire 1,8 miliardi sono utilizzate per fronteggiare, secondo le modalita' e nei limiti stabiliti al punto 2.2 della delibera del 28 marzo 1985, i sovraccosti, correlati ai contenuti ed alle metodiche sperimentali, per gli interventi di cui al punto 2.3; 2.5. lire 4,617 miliardi sono destinate al pagamento dell'I.V.A. relativa ai sovraccosti, di cui alla richiamata delibera del 28 marzo 1985, per i vari interventi costruttivi di edilizia agevolata avviati nell'ambito del programma reso pubblico con il citato avviso del 12 maggio 1990. Gli importi di cui ai punti 2.4 e 2.5 sono imputati sui contributi di cui alla menzionata legge n. 60/1963 relativi al biennio 1990-91. 3. Modalita' di affidamento. La scelta dei soggetti cui affidare la realizzazione delle iniziative indicate al punto 2 della presente delibera avverra' sulla base delle procedure concorsuali previste dalla vigente normativa. 4. Disposizioni specifiche per gli interventi costruttivi con finalita' sperimentali. 4.1. Gi interventi costruttivi con finalita' sperimentali sono realizzati prioritariamente nell'ambito di programmi di particolare rilevanza, conformi agli obiettivi ed ai contenuti specificati ai punti 5.1, 5.2 e 5.3 della piu' volte citata delibera del 16 marzo 1994. 4.2. I suddetti interventi, in relazione alla necessita' di avviare a soluzione i problemi delle aree ad alta tensione abitativa, sono prioritariamente localizzati nelle province il cui capoluogo abbia una popolazione superiore a 300.000 abitanti, nonche' nelle "citta' d'arte" caratterizzate da rilevanti interessi storici, artistici, architettonici ed ambientali. Gli elementi alla cui stregua il segretariato del CER individua le "citta' d'arte" che possono essere destinatarie degli interventi di cui trattasi sono definiti dal Segretariato stesso d'intesa con il Ministero dei beni culturali ed ambientali. 4.3. Per la realizzazione degli interventi di cui sopra il Segretariato generale del CER provvedera' alla stipula di protocolli d'intesa con le regioni ed i comuni interessati. 5. Relazione. Il comitato esecutivo del CER, come previsto nella delibera del 10 gennaio 1995, provvedera' alla predisposizione di una relazione annuale sull'utilizzo degli accantonamenti disposti ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera f), della legge n. 457/1978 come sopra modificato, ivi inclusi gli accantonamenti ripartiti con la presente delibera. Detta relazione verra' sottoposta a questo Comitato contestualmente alla relazione che, ai sensi dell'ultimo comma della delibera adottata il 9 febbraio 1984, il citato Comitato esecutivo e' tenuto ad elaborare in ordine ai programmi di sperimentazione di edilizia sovvenzionata ed agevolata previsti dall'art. 4 del decreto-legge n. 9/1982, convertito nella legge n. 94/1982. Invita il CER a formulare, non appena possibile, proposte per il riparto dei fondi che risultino ancora disponibili per l'edilizia residenziale pubblica e per l'edilizia agevolata. Roma, 28 giugno 1995 Il Presidente delegato: MASERA Registrata alla Corte dei conti il 20 settembre 1995 Registro n. 1 Bilancio, foglio n. 182