IL MINISTRO DEL TESORO Visto l'art. 9 del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 237, in forza del quale il Ministro del tesoro determina, anche in deroga alle norme della contabilita' dello Stato, denominazione, durata, prezzi, tassi di interesse ed ogni altra caratteristica e clausola accessoria dei titoli da emettere in lire, Ecu, o in altre valute, condizioni ed ogni altra modalita' relativamente all'emissione e al collocamento dei titoli medesimi e fissa altresi' le caratteristiche relative all'accensione dei prestiti, nonche' il foro competente e la legge applicabile nelle controversie derivanti dall'indebitamento; Visto l'art. 8 della legge 22 dicembre 1984, n. 887, con il quale il Ministro del tesoro tenuto conto delle condizioni di mercato, puo' procedere alla ristrutturazione del debito estero inteso come debito denominato in valuta estera; Ritenuto di dover delineare degli orientamenti operativi di riferimento in merito all'emissione e alla gestione del debito pubblico; Decreta: Art. 1. Le emissioni di titoli in lire, Ecu o in altre valute e le operazioni di ristrutturazione del debito, incluse quelle effettuate attraverso le operazioni di swap, avranno come principale obiettivo, sulla base delle informazioni disponibili e dell'evoluzione prevista delle condizioni di mercato, la minimizzazione del costo del debito. Per quanto riguarda l'esposizione in valuta estera il contenimento dei rischi connessi con le fluttuazioni dei cambi sara' perseguito attraverso una appropriata diversificazione delle valute nelle quali sono espresse le passivita' del Tesoro.
AVVERTENZA: Il presente decreto non e' stato registrato dalla Corte dei conti in quanto trattasi di atto non soggetto al controllo preventivo della Corte medesima, ai sensi dell'art. 3, ultimo comma, della legge 14 gennaio 1994, n. 20.