IL MINISTRO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, art. 82; Visto il decreto ministeriale 28 luglio 1971, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 209 del 19 agosto 1971 ed inerente alla dichiarazione di notevole interesse pubblico ex lege n. 1497/1939 dell'abitato di Saturnia in comune di Manciano; Considerato che la soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Siena e Grosseto con le note n. 11268 del 15 ottobre 1993 e n. 6192 del 7 maggio 1994 ha formulato una proposta per l'estensione del vincolo imposto ex lege n. 1497/1939 iuxta il predetto decreto ministeriale 28 luglio 1971 per un'area ricadente nel comune di Manciano, in localita' Saturnia cosi' perimetrata: a partire dalla confluenza, a quota 105, del fosso Baroncella con il torrente Stellata (confine del vincolo gia' esistente) si risale il corso del fosso fino ad incontrare la linea retta che unisce la Fonte di Ciavatta al bivio, a quota 225, fra la strada Montemerano-Saturnia e la strada per il podere Bengasi; dal bivio si percorre il sentiero che, a quota 229, incontra la strada che da Montemerano va verso Poggio Anciani; si segue poi detta strada fino ad imboccare, a quota 265, la deviazione che porta al podere Le Fabbre, nei pressi del quale ci si immette nella susseguente mulattiera fino ad incontrare il fosso Acquaviva, di cui si risale il corso fino a prendere il sentiero che, in prossimita' del podere Scovaventi, si immette nella mulattiera che, girando attorno al Monte Cavallo si trasforma prima in sentiero, poi in carreggiabile, incontrando poi, a quota 339, la strada che da sotto al Monte Cavallo porta al Poggio; si segue detta strada fino al bivio con la strada che porta al casale "il Capannone" e si percorre quest'ultima per imboccare, a quota 339, presso detto casale, la mulattiera fino alla strada Poggio-Bagni di Saturnia; da qui, dopo un breve tratto, al bivio fra la stessa e la strada Poggio-Saturnia, si devia nel sentiero che si segue fino ad incontrare il fosso Gattaia; da qui si procede lungo il confine della zona gia' vincolata, cioe': si segue il fosso Gattaia fino ad incontrare la strada Montemerano-Saturnia, che si percorre arrivando al bivio della stessa con la strada per il podere Bengasi, a quota 225, da qui in linea retta fino ad incontrare il torrente Stellata a quota 122, si segue poi il corso del torrente fino alla confluenza col fosso Baroncella a quota 105; Considerato che tale zona si configura quale comprensorio della campagna intorno a Saturnia, importante centro storico circondato da mura medievali, che emerge sopra un promontorio roccioso piu' alto delle colline circostanti ove l'ampia vallata costituisce insieme al centro abitato, un complesso di notevole rilevanza ambientale e tradizionale con le propaggini collinari caratterizzate oltre che dalla tipica campagna maremmana ricca di olivi, pascoli e corsi d'acqua, anche da insediamenti umani di tipo tradizionale, come il Mulino del Bagno ove l'edificio vincolato ai sensi della legge n. 1089/1939 posto su un masso roccioso, forma con il gorello e la cascata un insieme di particolare rilevanza paesistica, godibile dalla strada Montemerano-Saturnia; Rilevata pertanto la necessita' di sottoporre l'area sopradescritta ad un idoneo provvedimento di tutela onde preservarne le pregevoli caratteristiche ambientali ed al fine di costituire con la zona gia' sottoposta a vincolo iuxta il predetto decreto ministeriale 28 luglio 1971 un complesso unitario; Visto il parere favorevole espresso dal comitato di settore per i beni ambientali e architettonici del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali nella seduta dell'11 e 12 aprile 1995 in ordine alla proposta di vincolo formulata dalla soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Siena e Grosseto; Decreta: L'area ricadente nel comune di Manciano, in localita' Saturnia cosi' come sopra perimetrata e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto soggetta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa ed a quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica. La soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Siena e Grosseto provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo dei comuni interessati e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici dei comuni suddetti. Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Roma, 21 ottobre 1995 Il Ministro: PAOLUCCI Registrato alla Corte dei conti il 22 dicembre 1995 Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 282 ALLEGATO ----> Vedere PLANIMETRIA a Pag. 10 della G.U. <----