IL DIRETTORE GENERALE
                         DEGLI AFFARI CIVILI
                     E DELLE LIBERE PROFESSIONI
  Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di attuazione
della direttiva n. 89/48 CEE  relativa  ad  un  sistema  generale  di
riconoscimento  dei  diplomi  di  istruzione superiore che sanzionano
formazioni professionali di durata minima di tre anni;
  Visto l'art. 3, comma 2, del decreto legislativo 3  febbraio  1993,
n. 29;
  Vista  la  domanda  di  riconoscimento  di  Carmen  Aparicio Garcia
presentata ai sensi dell'art. 12 del citato decreto legislativo;
  Ritenuto  che  sussistono  tutti  i  requisiti  di  legge  per   il
riconoscimento;
  Rilevato  che  l'interessata e' in possesso di un diploma di laurea
in giurisprudenza conseguito a Madrid;
  Rilevato che l'interessata ha documentato con  un  certificato  del
Consiglio  generale  dell'Avvocatura  spagnola di aver svolto piu' di
sei anni di attivita'  come  abogado  (professione  corrispondente  a
quella di procuratore);
  Visti  gli  articoli  6, comma 2, e 12, comma 6, del citato decreto
legislativo n. 115 del 1992;
                              Decreta:
  Il titolo di Carmen Aparicio Garcia nata il 26 maggio  1956  a  San
Lorenzo  de El Escorial (Madrid) cittadina spagnola, de licenciado en
Derecho, e' riconosciuto quale titolo abilitante per l'iscrizione  in
Italia all'albo degli avvocati.
  Il  riconoscimento  e'  subordinato  al  superamento  di  una prova
attitudinale eseguita dal Consiglio nazionale forense,  davanti  alla
commissione   costituita   con   decreto  pubblicato  nel  Bollettino
ufficiale n. 5 del 15 marzo 1994.
  La prova consistera' in un esame scritto ed orale da  svolgersi  in
lingua italiana.
  Per essere ammessa all'esame l'interessata presentera' al Consiglio
nazionale  forense  una  domanda, allegando una copia autenticata del
presente decreto di riconoscimento.
  La prova scritta consistera' nella redazione di un atto giudiziario
o di un parere in materia stragiudiziale vertenti su non piu' di  tre
tra le seguenti materie a scelta della commissione:
   diritto civile;
   diritto del lavoro;
   diritto processuale civile;
   diritto amministrativo;
   diritto costituzionale;
   diritto commerciale;
   diritto penale;
   diritto processuale penale;
   diritto tributario;
   ordinamento forense e diritti e doveri dell'avvocato.
  Per   la  valutazione  di  ciascuna  prova  ogni  componente  della
commissione disporra' di dieci punti di merito. L'esame si intendera'
superato se il candidato avra' conseguito un punteggio non  inferiore
a trenta punti.
  Dell'avvenuto  superamento  dell'esame  la  commissione  rilascera'
immediata  certificazione  all'interessato  ai  fini  dell'iscrizione
all'albo.
   Roma, 24 febbraio 1996
                                       Il direttore generale: ROVELLO