IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita' degli studi di Bari, approvato
con  regio  decreto  14  ottobre  1926,   n.   2134,   e   successive
modificazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935,  n.  1071,  convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto il decreto ministeriale 8 marzo 1994  ed  in  particolare  la
tabella XLV/1;
  Viste  le  proposte  di  modifiche  allo  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche di questa Universita';
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  apportare  le  nuove
modifiche  proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il  parere  del  Consiglio  universitario  nazionale  del  27
ottobre 1995;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di  Bari,  approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come segue:
                           Articolo unico
  Dopo  l'art. 198 e con il conseguente spostamento della numerazione
successiva, e' inserito il seguente  articolo,  relativo  alle  norme
comuni delle scuole di specializzazione del settore veterinario:
            NORME COMUNI ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
                       DEL SETTORE VETERINARIO
                               Art. 1.
  Alla  facolta'  di  medicina  veterinaria  afferiscono  le seguenti
scuole di specializzazione:
   1) biochimica  marina  e  biotecnologie  applicate  alla  pesca  e
all'acquacoltura;
   2) malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria;
   3) fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici;
   4) ispezione degli alimenti di origine animale;
   5)  tecnologia  e  patologia  delle specie avicole, del coniglio e
della selvaggina;
   6)  allevamento,  igiene,  patologia  delle  specie  acquatiche  e
controllo dei prodotti derivati.
  Il conseguimento dei diplomi di specializzazione consente, nei vari
rami  di  esercizio  professionale,  l'assunzione  della qualifica di
specialista.
                               Art. 2.
  I corsi di studio hanno durata triennale e prevedono almeno 600 ore
di insegnamento e 600 ore di attivita' pratiche guidate.
  La frequenza e' obbligatoria.
                               Art. 3.
  Il  numero  degli  iscritti  a  ciascun  anno  di corso puo' essere
stabilito  annualmente  dal  senato  accademico,  su   proposta   del
consiglio  di  facolta',  in  base  alle  strutture disponibili, alle
esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri generali  fissati
dal   Ministero   dell'universita'  e  della  ricerca  scientifica  e
tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge  n.  341/1990.
Le  modalita'  delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal
consiglio della scuola.
                               Art. 4.
  Sono titoli di ammissione quelli  specificatamente  indicati  nelle
norme relative alle singole scuole di specializzazione. Sono altresi'
ammessi  alle  scuole  coloro  che  siano  in  possesso del titolo di
studio, conseguito presso universita' italiane e straniere, accettato
dalle competenti autorita' italiane (consiglio della scuola e  senato
accademico)  e  che sia ritenuto equipollente, anche limitatamente ai
fini della iscrizione a dette scuole.
                               Art. 5.
  Il consiglio della scuola determina, con apposito  regolamento,  in
conformita'  al  regolamento didattico di Ateneo e nel rispetto della
liberta'   di   insegnamento,   l'articolazione    del    corso    di
specializzazione ed il relativo piano di studi.
  Il  consiglio  determina,  pertanto:  gli insegnamenti fondamentali
obbligatori  e  quelli  eventuali  opzionali  con  la   suddivisione,
allorquando necessaria, in moduli didattici; la tipologia delle forme
didattiche,  ivi  comprese le attivita' di laboratorio, pratiche e di
tirocinio.
                               Art. 6.
  Nel determinare il piano degli studi  secondo  quanto  previsto  al
precedente  art.  5,  il  consiglio  della  scuola dovra' comprendere
nell'ordinamento le aree didattiche specificate nelle norme  relative
alle  singole  scuole di specializzazione, alle quali dovranno essere
dedicate almeno 1.000 ore di didattica (scuole di durata triennale) o
600 ore (scuole di durata biennale), per un  minimo  di  50  ore  per
ciascuna  area.  Per  ciascuna  area  i  settori definiscono l'ambito
scientifico e  disciplinare  nel  quale  si  sviluppera'  l'attivita'
didattica e verranno reperiti i docenti.
                               Art. 7.
  All'inizio  di ciascun corso gli specializzandi dovranno concordare
con il  consiglio  della  scuola  la  scelta  degli  eventuali  corsi
opzionali  che  dovranno  costituire  orientamento  all'interno della
specializzazione,  l'attivita'  sperimentale  di  laboratorio  e   di
tirocinio che sara' svolto sotto la guida di un responsabile nominato
dal consiglio della scuola.
  Ai  fini  della  frequenza  alle lezioni teoriche ed alle attivita'
pratiche il consiglio della scuola potra'  riconoscere  utile,  sulla
base   di   idonea   documentazione,   l'attivita'   attinente   alla
specializzazione  svolta  in  Italia  e  all'estero   in   laboratori
universitari o extra universitari.
                               Art. 8.
  L'Universita',  su  proposta del consiglio della scuola, stabilisce
convenzioni  con  enti  pubblici  o   privati,   con   finalita'   di
sovvenziomanento  e di utilizzazione di strutture extra universitarie
per lo svolgimento delle attivita' didattiche degli specializzandi ai
sensi  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica dell'11 luglio
1980, n. 382, e del decreto del Presidente della  Repubblica  del  10
marzo 1982, n. 162. E' consentito, in parte, l'espletamento dei corsi
anche presso sedi distaccate.
                               Art. 9.
           Scuola di specializzazione in biochimica marina
       e biotecnologie applicate alla pesca e all'acquacoltura
  Il  corso  di specializzazione in biochimica marina e biotecnologie
applicate alla pesca e all'acquacoltura e'  disciplinato,  oltre  che
dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8.
  Le  aree  didattiche  che  caratterizzano questo corso e alle quali
devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6,  almeno  1.000
ore sono le seguenti:
AREA 1 - Ambiente acquatico abiotico e biotico.
  Lo  specializzando  deve dimostrare di conoscere le caratteristiche
geologiche, fisiche, chimiche, biologiche dell'ambiente acquatico che
derivano da acquisizioni di  argomenti  specifici  di  immunologia  e
oceanografia  chimica,  fisica,  di  biologia di organismi acquatici:
microbiologia, botanica (micro e macroalghe), zoologia (invertebrati,
pesci, uccelli, mammiferi). Particolari conoscenze debbono riguardare
la fauna selvatica e quella della pesca e dell'acquacoltura.
  Settori scientifico disciplinari: D02B,  E01C,  E02A,  V30A,  E05A,
E05B.
AREA 2 - Biochimica generale, sistematica e comparata degli organismi
   acquatici.
  Lo    specializzando   deve   acquisire   i   concetti   biochimici
dell'organizzazione strutturale  e  metabolica  delle  cellule  degli
organismi  procarioti  ed  eucarioti  delle  acque dolci, salmastre e
marine  e  in  particolare  dei  processi  metabolici  sistematici  e
comparati  degli  invertebrati  e  vertebrati  oggetto  di pesca e di
acquacoltura.
  Settori scientifico disciplinari: E05A, E05B.
AREA 3 - Biochimica e chimica dell'inquinamento degli ambienti
   acquatici.
  Lo specializzando deve dimostrare di conoscere i metodi di  analisi
fisici,  chimici, biologici, biochimici, per il controllo delle acque
dolci, salmastre e marine che riguardano l'inquinamento da metalli  e
non   metalli,   sostanze   xenobiotiche,  radionuclidi,  nonche'  la
quantificazione di residui di  questi  contaminanti  negli  organismi
viventi  e  nei  sedimenti  degli  ecosistemi acquatici. Deve inoltre
dimostrare di aver acquisito le conoscenze di elementi di informatica
e statistica finalizzati all'elaborazione di modelli  matematici  per
la tutela e gestione delle risorse biologiche.
  Settori scientifico disciplinari: E05A, E05B.
AREA 4 - Istochimica normale e patologica e chimica fisiologica degli
   animali acquatici allo stato naturale e in allevamento.
  Lo  specializzando deve avere padronanza delle organizzazioni delle
strutture pluricellulari e tessutali anche a livello ultrastrutturale
e molecolare, normale e patologica, delle tecniche istochimiche e  di
chimica   fisiologica   che   consentono   di  comprendere  lo  stato
fisiologico  e  patologico  di  invertebrati   e   pesci   usati   in
acquacoltura.  In  particolare  dovra'  conoscere  aspetti anatomici,
biochimici  e  fisiologici   che   riguardano   la   riproduzione   e
l'allevamento di invertebrati e pesci, oggetto di acquacoltura.
  Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, E05B, G09D.
AREA 5 - Metodologie chimiche e biochimiche finalizzate
   all'autocertificazione     dei     prodotti    della    pesca    e
   dell'acquacoltura.
  Lo specializzando deve acquisire e conoscere le  basi  fondamentali
su  cui si articolano le metodologie chimiche e biochimiche applicate
all'autocertificazione, ai sensi della normativa CEE e  al  controllo
di   qualita'   per  la  produzione,  conservazione,  trasformazione,
commercializzazione  degli  organismi   oggetto   di   pesca   e   di
acquacoltura. Deve altresi' possedere le conoscenze sulle metodologie
chimiche  e  biochimiche per l'analisi e la valutazione tossicologica
degli  additivi  e  dei  residui  di  xenobiotici  negli  alimenti  e
nell'ambiente degli animali acquatici.
  Settori scientifico disciplinari: E05A, E05B.
AREA 6 - Biotecnologie biochimiche e chimiche applicate agli
   organismi acquatici.
  Lo  specializzando  deve conoscere gli aspetti chimici, biochimici,
farmacologici,  tossicologici  dei  prodotti  biologicamente   attivi
isolati  da  organismi  acquatici  e  in  particolare  marini e della
coltivazione in laboratorio di cellule  procariote  od  eucariote  ed
essere in grado di produrli ai fini di utilizzazioni industriali.
  Lo    specializzando    deve    acquisire   le   attuali   tecniche
biotecnologiche  che  riguardano  la  riproduzione   artificiale   di
invertebrati   e   vertebrati   per   ripopolamento  naturale  e  per
utilizzazione in acquacoltura.
  Settori scientifico disciplinari: E05B, V30B.
AREA 7 - Legislazione sulle risorse biologiche acquatiche.
  Lo  specializzando  dovra'  conoscere   le   attuali   legislazioni
nazionali   e   della   CEE  sull'ambiente  acquatico  (acque  dolci,
salmastre, marine) sulle riserve marine, sulla pesca e acquacoltura e
sugli aspetti sanitari dei prodotti della pesca  e  acquacoltura  dei
Paesi comunitari ed extracomunitari. La preparazione sara' completata
dagli aspetti interregionali del diritto del mare.
  Settori scientifico disciplinari: N14X, V33B.
  Sono  ammessi  al  concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola i
laureati dei  corsi  di  laurea  in  medicina  veterinaria,  chimica,
farmacia, medicina e chirurgia, scienze e tecnologie agrarie, scienze
ambientali,  scienze  biologiche,  scienze  della produzione animale,
scienze  e  tecnologie  alimentari,  in  possesso   dell'abilitazione
professionale, qualora prevista.
  Il  numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 20, sentito
il parere  del  senato  accademico,  su  proposta  del  consiglio  di
facolta'.
  Nell'ambito  dei  posti  risultanti  dalla programmazione di cui al
comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una  riserva
di  due  posti  a  favore dei medici veterinari del Corpo veterinario
dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai  sensi
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10
marzo 1982.
  Per  usufruire  dei  posti  riservati  di cui al comma precedente i
candidati devono  aver  superato  le  prove  di  ammissione  previste
dall'ordinamento della scuola.
                              Art. 10.
                     Scuola di specializzazione
       in malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria
  Il  corso  di  specializzazione in malattie infettive, profilassi e
polizia veterinaria e' disciplinato, oltre che dal presente articolo,
dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8.
  Le aree didattiche che caratterizzano questo  corso  e  alle  quali
devono  essere  dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno 1.000
ore, sono le seguenti:
AREA 1 - Batteriologia, virologia e parassitologia.
  Nozioni approfondite sulla  natura  degli  agenti  responsabili  di
malattie a carattere diffusivo con particolare riguardo ai rispettivi
caratteri biologici ed alle modalita' della diffusione.
  Settori scientifico disciplinari: V32A, V32B.
AREA 2 - Immunologia ed applicazione delle vaccinazioni.
  Conoscenze   relative  alle  reazioni  di  ordine  immunitario  con
particolare riferimento all'impiego di mezzi specifici di  protezione
antinfettiva ed alle norme che ne disciplinano l'utilizzazione.
  Settori scientifico disciplinari: V32A, V32B.
AREA 3 - Principi della profilassi igienico-sanitaria delle malattie
   infettive degli animali.
  Riguardano   la  profilassi  diretta  delle  malattie  a  carattere
contagioso con  particolare  riguardo  alle  normative  nazionali  ed
internazionali inerenti lo scambio di animali e di prodotti derivati.
  Settori scientifico disciplinari: V32A.
AREA 4 - Sanita' pubblica veterinaria.
  Le  conoscenze  su questo argomento si riferiscono specificatamente
alle correlazioni fra stato sanitario degli animali, da  compagnia  e
da  reddito, e pubblica salute prevedendo anche l'utilizzazione delle
diverse popolazioni animali come da indicatori di sanita'.
  Settori scientifico disciplinari: V32A.
AREA 5 - Terapia delle malattie a carattere contagioso.
  Si tratta di un argomento di specifica  pertinenza  veterinaria  ma
con  importanti  riflessi  di carattere sanitario per i noti problemi
derivanti  dalla  presenza  di  residui  di  farmaci  nelle   derrate
alimentari di origine animale.
  Settori scientifico disciplinari: V33A.
AREA 6 - Giuridica.
  Si   propone  di  fornire  agli  specializzandi  le  indispensabili
conoscenze di diritto civile e penale oltre che di  organizzazione  e
metodi  della  pubblica  amministrazione con specifico riferimento al
comparto sanitario.
  Settori scientifico disciplinari: N01X, N10X, N17X.
AREA 7 - Economica.
  Si propone di fornire agli specializzandi le conoscenze  essenziali
di  diritto amministrativo, economia politica e contabilita' generale
dello Stato.
  Settori scientifico disciplinari: N10X, P01A, P02B.
  Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione  alla  scuola  i
laureati  in  medicina  veterinaria,  in  possesso  dell'abilitazione
all'esercizio professionale.
  Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25,  sentito
il  parere  del  senato  accademico,  su  proposta  del  consiglio di
facolta'.
  Nell'ambito  dei  posti  risultanti  dalla programmazione di cui al
comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una  riserva
di  due  posti  a  favore dei medici veterinari del Corpo veterinario
dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai  sensi
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10
marzo 1982.
  Per  usufruire  dei  posti  riservati di cui al comma precedente, i
candidati devono  aver  superato  le  prove  di  ammissione  previste
dall'ordinamento della scuola.
                              Art. 11.
            Scuola di specializzazione in fisiopatologia
             della riproduzione degli animali domestici
  Il  corso  di specializzazione in fisiopatologia della riproduzione
degli animali domestici  e'  disciplinato,  oltre  che  dal  presente
articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8.
  Le aree didattiche che caratterizzano la scuola di specializzazione
in "fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici" e alle
quali  devono  essere dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno
1.000 ore, sono le seguenti:
AREA 1 - Anatomia e fisiologia.
  Lo specializzando  dovra'  approfondire  le  sue  conoscenze  sulla
istologia, anatomia e fisiologia degli apparati riproduttori maschile
e  femminile  degli  animali  domestici,  con particolare riferimento
all'anatomia topografica e all'endocrinologia, anche come presupposto
all'utilizzazione delle moderne tecnologie riproduttive.
  Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, V34B.
AREA 2 - Patologia ostetrico-ginecologica.
  Lo specializzando dovra' acquisire aggiornate e specifiche  nozioni
sull'eziopatogenesi    delle    affezioni    genitali,   sui   quadri
anatomo-patologici  da  esse   determinati,   nonche'   sulle   varie
condizioni patologiche influenzanti lo sviluppo fetale.
  Settori scientifico disciplinari: V31A, V34B.
AREA 3 - Malattie infettive e parassitarie.
  Lo  specializzando dovra' acquisire aggiornate e specifiche nozioni
epidemiologiche, diagnostiche,  profilattiche  e  terapeutiche  delle
malattie  infettive  ed  infestive  connesse  all'apparato  genitale,
nonche' di igiene della funzione riproduttiva.
  Settori scientifico disciplinari: V32A, V32B, V34B.
AREA 4 - Zootecnia e alimentazione.
  Lo specializzando dovra' acquisire concetti di selezione  applicata
alla riproduzione, nonche' di tecnologie alimentari e di allevamento,
con  particolare  riferimento  al  mantenimento  ed  al potenziamento
dell'attivita' riproduttiva e delle produzioni ad essa connesse.
  Settori scientifico disciplinari: G09A, G09B, G09C, G09D.
AREA 5 - Applicazioni biotecnologiche in riproduzione animale.
  Lo specializzando dovra' acquisire nozioni avanzate  sulla  pratica
della  fecondazione  artificiale nelle varie specie domestiche, sulle
metodiche di prelievo e di inseminazione, nonche' sulle tecnologie ad
esse connesse;  analoghe  nozioni  avanzate  dovra'  acquisire  sulla
pratica   dell'embryo-transfer,   con   particolare   riferimento  al
controllo,   condizionamento   e   potenziamento    della    funzione
riproduttiva,  nonche'  alle  tecniche  di  maturazione  gametica, di
fecondazione in vitro  e  di  coltivazione,  di  manipolazione  e  di
conservazione  di  embrioni. Dovra' inoltre conoscere le disposizioni
legislative  nazionali, comunitarie ed internazionali connesse a tali
pratiche ed in particolare alla produzione e  commercializzazione  di
gameti ed embrioni.
  Settori scientifico disciplinari: V30B, V34B.
AREA 6 - Clinica ostetrica veterinaria.
  Lo  specializzando  dovra' acquisire nozioni avanzate sugli aspetti
clinici della funzione riproduttiva degli  animali  domestici,  sugli
aspetti   sintomatologici   in   corso  di  patologie  individuali  e
d'allevamento,  sull'evoluzione  della  condizione  gravidica  e  sua
corretta  gestione,  sulle  disendocrinie  condizionanti  l'attivita'
riproduttiva; dovra' apprendere i piu' accurati metodi diagnostici in
materia, comprese  le  metodiche  di  laboratorio  nelle  loro  varie
applicazioni  ed  i  sussidi  diagnostici  messi a disposizione dalle
moderne tecnologie; dovra' infine conoscere possibilita' e limiti dei
vari interventi terapeutici.
  Settori scientifico disciplinari: V34B.
  Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione  alla  scuola  i
laureati  del  corso  di  laurea  in medicina veterinaria in possesso
dell'abilitazione all'esercizio professionale.
  Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25,  sentito
il  parere  del  senato  accademico,  su  proposta  del  consiglio di
facolta'.
  Nell'ambito dei posti risultanti dalla  programmazione  di  cui  al
comma  4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una riserva
di due posti a favore dei medici  veterinari  del  Corpo  veterinario
dell'Esercito,  comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai sensi
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10
marzo 1982.
  Per usufruire dei posti riservati di  cui  al  comma  precedente  i
candidati  devono  aver  superato  le  prove  di  ammissione previste
dall'ordinamento della scuola.
                              Art. 12.
                     Scuola di specializzazione
           in ispezione degli alimenti di origine animale
  Il corso di specializzazione in ispezione degli alimenti di origine
animale e' disciplinato,  oltre  che  dal  presente  articolo,  dagli
articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8.
  Le aree didattiche che caratterizzano la scuola di specializzazione
in  "ispezione degli alimenti" e alle quali devono essere dedicate, a
norma del precedente art. 6, almeno 1.000 ore, sono le seguenti:
AREA 1 - Morfo-fisio-patologica.
  Lo   specializzando   deve   approfondire    le    conoscenze    di
morfo-fisio-patologia  degli  animali  da macello, volatili, conigli,
selvaggina e degli organismi acquatici, affinare  le  sue  conoscenze
sul  sistema  linfatico  dei  ruminanti domestici, suini ed equini ed
acquisire la piena valutazione critica dei quadri  anatomo-patologici
riscontrabili nelle specie animali di interesse ispettivo.
  Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, V31A.
AREA 2 - Produttivo-approvvigionale-tecnologica.
  Lo  specializzando deve approfondire le conoscenze sulla produzione
degli alimenti di  origine  animale  alla  luce  delle  problematiche
conservative, tecnologiche ed approvvigionali e dei relativi risvolti
igienici, merceologici e qualitativi.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, C01B, P02B, G09C, G09D.
AREA 3 - Diritto e legislazione alimentare.
  Lo   specializzando   deve   acquisire   le   conoscenze   di  base
dell'ordinamento  giuridico  e  del  diritto  amministrativo,  civile
sanitario   e   penale.   Dovra'  altresi'  approfondire  le  nozioni
concernenti il codex alimentarius e la legislazione  italiana  e  CEE
sugli  alimenti di origine animale ed acquisire specifiche conoscenze
sulla  legge  istitutiva  del  Servizio   sanitario   nazionale   con
approfondimento  di  funzioni  e competenze che, in tale ambito, sono
demandate al veterinario ufficiale.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, V33B, N03X.
AREA 4 - Microbiologia alimentare.
  Lo specializzando  deve  approfondire  le  conoscenze  teoriche  ed
applicative   della  microbiologia  delle  materie  prime  alimentari
(carni, latte, uova, ecc.) e loro derivati,  appurare  le  specifiche
metodologie  di campionamento e valutare i risultati dei diversi test
microbiologici e micologici.  Dovra' altresi' affinare  e  potenziare
le   conoscenze   sulle  malattie  alimentari  acute,  con  specifico
riferimento alle zoonotiche di natura infettiva ed infestiva.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, V32A, V32B.
AREA 5 - Biochimico-tossicologica.
  Lo   specializzando   deve   approfondire   le   conoscenze   sulle
caratteristiche  biochimico-tossicologiche  degli alimenti di origine
animale con  particolare  riferimento  al  problema  dei  residui  di
contaminanti   fisici  e  chimici  e  darne  una  esatta  valutazione
igienico-sanitaria.   Dovra'   altresi'   acquisire    circostanziate
informazioni   sulle   metodologie  analitiche  ufficiali  (CEE)  con
riferimento alla diagnostica degli anabolizzanti, pesticidi,  metalli
pesanti, antimicrobici, composti organici e contaminanti tecnologici.
  Settori scientifico disciplinari: V30B, V31B, V33A.
AREA 6 - Metodologia clinica degli animali da reddito.
  Lo   specializzando   deve  approfondire  finalita'  e  metodologie
dell'esame clinico degli animali da carne e produttori  di  latte  ed
acquisire circostanziate ed aggiornate informazioni sulle sindromi da
stress  e  sulle  patologie  d'allevamento  emergenti, valutandone al
contempo i  relativi  riflessi  negativi  sulle  produzioni  animali.
Favorite  le  conoscenze  per  attuare  una  fattiva interconnessione
operativa  tra  le  due   aree   funzionali   delle   UU.SS.LL.   per
concretizzare  piani  di  prevenzione  e  controllo  sugli animali da
reddito.
  Settori scientifico disciplinari: V33B.
AREA 7 - Ispezione sanitaria delle carni.
  Lo specializzando deve approfondire tutto quanto attiene la materia
ispettiva dei diversi  substrati  carnei  valutandone  la  congruita'
igienica   e   qualitativa.   Dovra'   altresi'  acquisire  tutte  le
informazioni concernenti i caratteri  strutturali,  impiantistici  ed
igienico-operativi  degli  stabilmenti  di  diversa  tipologia,  come
quelle relative ai vari anelli della catena distributiva delle  carni
fresche.  Sono  previste  informazioni  su  autorizzazioni sanitarie,
certificazioni e modulistica dello specifico settore.
  Settori scientifico disciplinari: V31A, V31B, V32A, V32B.
AREA 8 - Ispezione sanitaria dei derivati carnei.
  Lo specializzando deve approfondire  le  nozioni  e  le  conoscenze
sulla  vigilanza sanitaria, dalla produzione al consumo, di tutti gli
alimenti conservati. Deve conoscere le  eventuali  alterazioni  ed  i
sistemi  di  controllo  igienico  ed  essere  in  grado di valutare i
risultati degli accertamenti di
  laboratorio  nei confronti dei piu' diversi contaminanti biotici ed
abiotici. Sono previste  informazioni  su  autorizzazioni  sanitarie,
certificazioni e modulistica dello specifico settore.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, C01B.
AREA 9 - Ispezione sanitaria dei prodotti della pesca.
  Lo  specializzando  deve arricchire la preparazione dello specifico
settore in specie per quanto attiene la vigilanza ed il controllo  di
tutti  gli alimenti ittici, freschi e conservati, curando i necessari
aggiornamenti legislativi nazionali  e  comunitari  e  le  principali
metodologie    diagnostiche.    Sono    previste    informazioni   su
autorizzazioni  sanitarie,   certificazioni   e   modulistica   dello
specifico settore.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, P02B.
AREA 10 - Ispezione sanitaria dei prodotti lattiero-caseari, uova e
   miele.
  Lo  specializzando  deve  approfondire  le  conoscenze  generali  e
specifiche   dell'igiene   e   della    produzione    dei    prodotti
lattiero-caseari,  delle  uova  e  del  miele  ed  acquisire tutte le
informazioni  sulle  metodologie  di  analisi   e   sui   riferimenti
legislativi  e sulla prassi autorizzativa. Sono previste informazioni
su  autorizzazioni  sanitarie,  certificazioni  e  modulistica  dello
specifico settore.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, C01B.
  Il  numero  degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25 sentito
il parere  del  senato  accademico,  su  proposta  del  consiglio  di
facolta'.
  Nell'ambito  dei  posti  risultanti  dalla programmazione di cui al
comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una  riserva
di  due  posti  a  favore dei medici veterinari del Corpo veterinario
dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai  sensi
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10
marzo 1982.
  Per  usufruire  dei  posti  riservati  di cui al comma precedente i
candidati devono  aver  superato  le  prove  di  ammissione  previste
dall'ordinamento della scuola.
                              Art. 13.
        Scuola di specializzazione in: tecnologia e patologia
        delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina
  Il corso di specializzazione in tecnologia e patologia delle specie
avicole,  del  coniglio e della selvaggina e' disciplinato, oltre che
dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8.
  La scuola rilascia il titolo di specialista in:
   tecnologia e produzione delle specie avicole, del coniglio e dalla
selvaggina;
   patologia e tecnologia delle specie avicole, del coniglio e  della
selvaggina.
  Il  corso  degli  studi ha la durata di tre anni e prevede un primo
anno  comune  ai  due  titoli  di  studio  e  un  successivo  biennio
differenziato per i due titoli di specialista.
  Le  aree  didattiche  che  caratterizzano questo corso e alle quali
devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6,  almeno  1.000
ore, sono le seguenti:
AREA 1 - Caratteristiche biologiche e comportamentali, rapporti con
   l'ambiente e morfo-fisiologia delle specie avicole, del coniglio e
   della selvaggina.
  Lo   specializzando   dovra'   anzitutto   affrontare  il  problema
dell'inquadramento delle specie animali oggetto di studio  dal  punto
di  vista  zoologico ed etologico. Per la selvaggina saranno prese in
considerazione  anche  le  complesse   interazioni   con   l'ambiente
naturale,  che  condizionano le capacita' di adattamento alla vita in
cattivita' e le  tecniche  di  allevamento  da  adottare.  Il  nucleo
centrale  dell'area  didattica e' comunque costituito dall'anatomia e
dalla fisiologia di specie prototipo, che saranno il  pollo  per  gli
uccelli,  il  coniglio  per i lagomorfi ed il piccolo ruminante per i
cervidi.
  Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, G09C, G09D.
AREA 2 - Caratteristiche esteriori ed attitudini produttive delle
   specie  avicole,  del  coniglio  e  della  selvaggina,  loro  basi
   genetiche e miglioramento produttivo.
  Lo  specializzando  dovra'  sviluppare,  per  ciascuna delle specie
considerate,  lo  studio  delle  principali  razze  e  linee  con  le
corrispondenti    attitudini   produttive.   Successivamente   dovra'
approfondire la conoscenza dei meccanismi genetici  che  stanno  alla
base  dell'espressione  di tali attitudini, al fine di realizzare, in
termini  di  genetica   applicata,   le   necessarie   strategie   di
conservazione  e  di  miglioramento  delle  caratteristiche positive,
evitando  nel  contempo  l'affioramento  di  caratteri  negativi   ed
operando  in  favore  di  un potenziamento della resistenza alle piu'
importanti malattie.
  Settori scientifico disciplinari: G09A, G09D.
AREA 3 - Tecnologie ed igiene di allevamento, ricoveri ed
   attrezzature, benessere delle specie allevate.
  Lo specializzando  dovra'  apprendere  quali  siano,  nel  rispetto
dell'igiene,  le  migliori  condizioni  di  allevamento  delle specie
avicole, del coniglio e della  selvaggina,  partendo  dalle  esigenze
climatico-ambientali,  sociali  e  di compatibilita' ecologica, dalle
strutture  degli  impianti  e  dalla  necessaria  articolazione   del
programma di allevamento. Verranno poi esaminate in modo approfondito
le  tecnologie  di  allevamento e quelle riproduttive, includendo tra
queste  le  molteplici  pratiche  della  fecondazione   naturale   ed
artificiale,  nonche' quelle dell'incubazione. La scelta e l'utilizzo
delle gabbie, ove necessari, saranno visti anche  in  funzione  delle
caratteristiche etologiche e del benessere delle specie allevate.
  Settori scientifico disciplinari: G09D, G09C, G05B, G05C, V32A.
AREA 4 - Alimentazione e nutrizione delle specie avicole, del
   coniglio e della selvaggina.
  Lo  specializzando  dovra'  apprendere, attraverso le discipline di
quest'area quali siano le specifiche  nutritive  di  ogni  gruppo  di
animali,  visto nei diversi momenti produttivi. Sulla base di queste,
della dottrina dell'alimentazione  e  delle  tecniche  mangimistiche,
dovra'  essere  in  grado di formulare razioni mirate alle nolteplici
necessita'  delle  specie  allevate,  ivi  compresa  quella   di   un
appropriato   impiego   degli   additivi.   Per   tutti   i  principi
indispensabili  alla  nutrizione  delle  specie  considerate,  dovra'
inoltre  essere  in grado di riconoscere le piu' comuni forme morbose
carenziali o da iperdosaggio.
  Settori scientifico disciplinari: G09B, G09C, G09D, V31A, V32A.
AREA 5 - Fisiopatologia comparata degli animali, diagnostica
   anatomo-patologica    delle   malattie   non   infettive   e   non
   parassitarie.
  Lo  specializzando  dovra'  imparare  ad  interpretare  i  principi
generali  della  patologia  comparata,  applicabili alle patologie di
gruppo o di specie. Dovra' inoltre imparare a riconoscere la linea di
confine che separa il normale dal patologico, in  funzione  dell'alta
frequenza con cui si determinano nell'allevamento intensivo, od anche
soltanto   in   condizioni   di  cattivita',  patologie  "marginali",
patologie condizionate e patologie che si estrinsecano  soltanto  con
una  ridotta  capacita'  produttiva.  Dovra'  inoltre riconoscere gli
aspetti  pratici  dell'anatomia   patologica   e   dell'istopatologia
veterinaria,  per  quanto  concerne  la  diagnostica delle malattie e
lesioni  da  cause  genetiche,  fisiche,   chimico-tossicologiche   e
metaboliche  (cioe',  essenzialmente, le malattie non infettive e non
parassitarie).
  Settori scientifico disciplinari: V31A, V33A, V32A.
AREA 6 - Diagnostica, prevenzione e terapia delle malattie
   parassitarie delle specie avicole del coniglio e della selvaggina.
  Lo specializzando, dopo un'introduzione allo studio  epidemiologico
delle   piu'   comuni   malattie   parassitarie,  dovra'  imparare  a
diagnosticarle    sulla     base     dei     sintomi,     alterazioni
anatomo-patologiche  e  danni  presentati  dai  gruppi  ed  individui
colpiti, confermandone poi l'esatta eziologia mediante l'applicazione
di idonee tecniche di isolamento e di identificazione dei  parassiti,
nonche'  - se del caso - di quelle sierologiche. Dovra' poi essere in
grado di programmare ed attuare, ove praticabili,  idonee  misure  di
prevenzione  e di terapia delle stesse malattie parassitarie, incluse
quelle a carattere zoonosico.
  Settori scientifico disciplinari: V32B, V32A, V31A.
AREA 7 - Diagnostica, prevenzione e terapia delle malattie infettive
   delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina.
  Lo specializzando, dopo un'introduzione allo studio  epidemiologico
delle   piu'   comuni  malattie  infettive,  ivi  comprese  le  forme
condizionate,  dovra'  imparare  a  riconoscerle,  o  quanto  meno  a
sospettarne   la   presenza,  sulla  base  dei  sintomi,  alterazioni
anatomo-patologiche e danni evidenziati dai gruppi e dagli  individui
colpiti.  Dovra'  poi  conoscere  e saper interpretare esattamente le
tecniche  di  campionamento  ed  il   tipo   di   esami   diagnostici
(virologici,  batteriologici,  sierologici,  istologici  e biologici)
necessari per confermare la diagnosi in senso eziologico. Tutto  cio'
costituisce  la  premessa  indispensabile  perche', lo specializzando
possa essere in grado di programmare  ed  attuare  idonee  misure  di
prevenzione  ed,  ove  possibile,  di  terapia  delle stesse malattie
(incluse quelle zoonosiche), nel  rispetto  delle  norme  di  polizia
veterinaria.
  Settori scientifico disciplinari: V32A, V31A.
AREA 8 - Igiene della macellazione, ispezione sanitaria delle specie
   avicole, del coniglio e della selvaggina.
  Lo   specializzando   dovra'   conoscere   anzitutto   i  requisiti
strutturali  ed  igienici,  nonche'  le   norme   previste   per   il
funzionamento  dei macelli destinati alle specie avicole, al coniglio
ed alla selvaggina. Dovra' poi, sfruttando  le  conoscenze  acquisite
nelle aree 5, 6 e 7 ed applicando quelle regolamentari di pertinenza,
essere  in  grado  di  effettuare  correttamente  sopralluoghi  negli
allevamenti, la visita pre-macellazione e l'ispezione sanitaria  post
mortem  delle  specie  suddette  e  della  selvaggina.  Dovra' avere,
infine, una adeguata conoscenza delle tecniche di laboratorio che  di
volta in volta si rendessero necessarie per completare gli interventi
di cui sopra.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, V32A.
AREA 9 - Economia ed organizzazione aziendale.
  Lo specializzando dovra' conoscere i singoli momenti che presiedono
alla  produzione  avicola,  di conigli e della selvaggina e essere in
grado di coordinarli.  In  particolare  dovra'  essere  in  grado  di
valutare  la  possibilita'  che  le  tecnologie  offrono  ai  fini di
massimizzare la redditivita' degli allevamenti, tenendo  conto  delle
fasi  di  preparazione,  produzione,  commercializzazione  e consumo.
Dovra' inoltre avere una adeguata preparazione in economia politica e
conoscere la politica agraria comunitaria, i sistemi di finanziamento
all'agricoltura,  la  pianificazione  territoriale  e  l'analisi  dei
contratti.  Tutto  cio'  costituisce  la  premessa  indispensabile in
quanto fornisce le conoscenze dei problemi  generali  di  gestione  e
organizzazione della moderna azienda.
  Settori scientifico disciplinari: G09B, G01X, G09D.
AREA 10 - Qualita' e commercializzazione delle specie avicole, del
   coniglio e della selvaggina, tecnologia dei prodotti derivati.
  Allo  specializzando saranno fornite le conoscenze propedeutiche ed
applicative per essere un valido tecnico per l'industria produttiva e
di trasformazione dei prodotti del  settore.  In  particolare  dovra'
conoscere   l'economia  del  mercato  e  gli  approvvigionamenti  dei
prodotti specifici. Dovra' poi approfondire le conoscenze sui sistemi
di  conservazione  delle  carni  e  delle  uova  e  sulle  tecnologie
industriali  di  trasformazione  in  prodotti elaborati e innovativi.
Utilizzando  le  conoscenze  apprese  nelle  aree  precedenti  dovra'
acquisire  una visione generale della produzione per poter analizzare
la qualita' totale, attraverso una ottimizzazione di tutte le fasi di
lavorazione. Dovra' essere in grado di stabilire delle specifiche  di
marchi   di   qualita'   e   di   controllarne   e   certificarne  le
caratteristiche.  Dovra'  inoltre  avere  una  adeguata  preparazione
inerente la legislazione e le normative specifiche.
  Settori scientifico disciplinari: V31B, G09B, G01X, G09D.
  Sono  ammessi  al  concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola i
laureati dei corsi di laurea in:
   medicina veterinaria;
   scienze della produzione animale;
   scienze e tecnologie agrarie,
per il conseguimento  del  titolo  di  specialista  in  tecnologia  e
produzione  delle  specie  avicole, del coniglio e della selvaggina e
in:
   medicina veterinaria,
per il  conseguimento  del  titolo  di  specialista  in  patologia  e
tecnologia  delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina, in
possesso dell'abilitazione all'esercizio professionale.
  Il  numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25, sentito
il parere  del  senato  accademico,  su  proposta  del  consiglio  di
facolta'.
  Nell'ambito  dei  posti  risultanti  dalla programmazione di cui al
comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una  riserva
di  due  posti  a  favore dei medici veterinari del Corpo veterinario
dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai  sensi
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10
marzo 1982.
  Per  usufruire  dei  posti  riservati di cui al comma precedente, i
candidati devono  aver  superato  le  prove  di  ammissione  previste
dall'ordinamento della scuola.
                              Art. 14.
    Scuola di specializzazione in allevamento, igiene, patologia
      delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati
  Il  corso  di  specializzazione  in  allevamento, igiene, patologia
delle  specie  acquatiche  e  controllo  dei  prodotti  derivati   e'
disciplinato,  oltre  che dal presente articolo, dagli articoli 1, 2,
5, 6, 7, 8.
  Le aree didattiche che caratterizzano questo  corso  e  alle  quali
devono  essere  dedicate,  a norma del precedente art. 6, almeno 1000
ore, sono le seguenti:
AREA 1 - Idrobiologia ed ecologia degli ambienti acquatici.
  Lo specializzando deve  acquisire  una  conoscenza  di  base  degli
ecosistemi  acquatici,  approfondendo quindi lo studio degli elementi
principali che costituiscono  l'ambiente  acquatico,  nonche'  quello
delle  relazioni  intercorrenti  tra gli organismi acquatici e tra di
questi ed i componenti abiotici dell'ambiente. Particolare rilievo va
riservato all'anatomia,  alla  fisiologia  e  alla  tassonomia  degli
organismi acquatici allevati.
  Settori scientifico disciplinari: G05C, G07A, V30A, V30B.
AREA 2 - Produzioni animali.
  Lo specializzando deve approfondire la conoscenza di quegli aspetti
della  fisiologia  degli  organismi acquatici allevati che presentano
una relazione piu' stretta  con  la  gestione  dell'allevamento,  per
quanto  riguarda  in  particolare gli aspetti legati alla nutrizione,
alle tecnologie di riproduzione e al miglioramento genetico.
  Settori scientifico disciplinari: G09A, G09B, G09C, V30B, G09D.
AREA 3 - Tecnologia dell'allevamento e della pesca.
  Lo specializzando deve approfondire la conoscenza della  tecnologia
della  pesca  e  dei  diversi settori dell'acquacoltura (itticoltura,
molluschicoltura e crostaceicoltura), considerando anche gli  aspetti
impiantistici  ed  economici.  Un'attenzione  specifica  va  posta ai
problemi dell'impatto ambientale degli allevamenti ittici.
  Settori scientifico disciplinari: G09D, G05C, G01X.
AREA 4 - Patologia degli organismi acquatici.
  Lo specializzando deve approfondire la conoscenza  della  patologia
generale   e   speciale   degli  organismi  acquatici  allevati,  con
attenzione  agli  stress  ambientali  come  causa  predisponente   di
patologie e ai possibili inquinamenti organici e chimici di rilevante
importanza nei confronti degli allevamenti ittici.
  Settori scientifico disciplinari: V31A, V31B.
AREA 5 - Igienistica generale e speciale.
  Lo  specializzando  deve  acquisire in maniera appropriata tutte le
conoscenze relative all'igiene generale (igiene veterinaria e  igiene
zootecnica)  delle produzioni acquatiche, con particolare riferimento
alla gestione dell'ambiente di allevamento al fine di evitare  stress
ambientali che rappresentano un fattore predisponente alle patologie.
  Settori scientifico disciplinari: G08B, G09D, V32A, V32B, V33A.
AREA 6 - Approvvigionamenti, mercati ed industrie dei prodotti e
   sottoprodotti ittici.
  Lo  specializzando  deve  acquisire  una  adeguata conoscenza delle
problematiche relative agli  approvvigionamenti  ed  ai  mercati  dei
prodotti  ittici,  nonche' delle tecnologie impiegate nelle industrie
di trasformazione dei prodotti ittici.
  Settori scientifico disciplinari: G09D, V31B.
AREA 7 - Ispezione dei prodotti ittici.
  Lo specializzando deve  acquisire  una  adeguata  conoscenza  delle
problematiche  relative  all'ispezione  e alla vigilanza dei prodotti
ittici, approfondendo le caratteristiche di composizione chimica  dei
prodotti    ittici,    i   meccanismi   biochimici   che   presiedono
all'alterazione di tali prodotti,  nonche'  le  tecniche  di  analisi
utilizzabili ai fini dell'accertamento della qualita'.
  Settori scientifico disciplinari: V30A, V31B, V32A, V32B, V33A.
AREA 8 - Igiene dei prodotti destinati all'alimentazione umana.
  Lo  specializzando  deve  acquisire  una  adeguata conoscenza delle
possibili tossinfezioni e intossicazioni da prodotti ittici,  nonche'
i  rischi per la salute umana legati alla trasmissione di parassiti o
altri organismi patogeni derivanti da prodotti  ittici,  mollucshi  e
crostacei,  approfondendo  la  conoscenza  dei  cicli  vitali di tali
organismi e le possibili modalita' utilizzabili per ridurre i  rischi
di  trasmissione  all'uomo,  nonche' tutte le nozioni di bromatologia
applicata.
  Settori scientifico disciplinari: G09D,  V31B,  V33A,  V31A,  V32B,
E05A.
AREA 9 - Legislazione.
  Lo  specializzando  deve  approfondire  la  conoscenza  delle norme
nazionali e  comunitarie  che  regolamentano  l'attivita'  di  pesca,
l'acquacoltura,  nonche' la commercializzazione dei prodotti ittici e
lo   spostamento   degli   animali   in   ambito    comunitario    ed
extra-comunitario.
  Settori scientifico disciplinari: G09D, V33B.
  Il  numero  degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25 sentito
il parere  del  senato  accademico,  su  proposta  del  consiglio  di
facolta'.
  Nell'ambito  dei  posti  risultanti  dalla programmazione di cui al
comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una  riserva
di  due  posti  a  favore dei medici veterinari del Corpo veterinario
dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai  sensi
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10
marzo 1982.
  Per  usufruire  dei  posti  riservati  di cui al comma precedente i
candidati devono  aver  superato  le  prove  di  ammissione  previste
dall'ordinamento della scuola.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Bari, 14 marzo 1996
                                                           Il rettore