IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI
  Vista la legge 18 maggio  1989,  n.  183,  recante  "Norme  per  il
riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo";
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
10 agosto 1989, recante "Costituzione dell'Autorita'  di  bacino  del
fiume Tevere";
  Visto  l'art. 5, comma 1, lettera d), della legge n. 183/1989, come
modificato dall'art. 1, comma 3, della legge 7 agosto 1990,  n.  253,
che  ha  riaffermato  le  competenze  statali in materia idraulica in
tutti i bacini idrografici classificati di  rilievo  nazionale  dalla
stessa legge, tra cui quello del Tevere;
  Visto,  altresi',  l'art.  14, comma 3, della richiamata legge che,
sempre relativamente ai bacini idrografici di rilievo  nazionale,  ha
confermato  il  riparto  delle  competenze  tra Stato e regioni quale
risulta dalle vigenti disposizioni di legge ed, in particolare, sulla
base del combinato disposto del regio decreto del 25 luglio 1904,  n.
523,  e  dei decreti del Presidente della Repubblica 15 gennaio 1972,
n. 8, e 24 luglio 1977, n. 616;
  Visto ancora il citato comma 3  dell'art.  14  soprarichiamato  che
prevede   che   nei   bacini   di   rilievo  nazionale,  al  fine  di
razionalizzare  il  riparto  delle  competenze  amministrative  e  di
assicurare  la  coordinata  gestione  delle  opere  idrauliche, della
polizia idraulica e del servizio di pronto  intervento,  il  Ministro
dei   lavori   pubblici,  su  richiesta  del  comitato  istituzionale
interessato e su conforme parere del Comitato nazionale della  difesa
del  suolo, individui, con proprio decreto, i corsi d'acqua - escluse
in ogni caso  la  aste  principali  dei  bacini  -  per  i  quali  le
competenze  amministrative  relative  alle  opere  idrauliche  ed  al
servizio  di  polizia  idraulica   sono   trasferite   alle   regioni
territorialmente interessate;
  Vista  la deliberazione n. 57 del 29 gennaio 1996, corredata da una
relazione tecnica illustrativa e da una planimetria  del  bacino  del
Tevere   in  scala  1:200.000,  con  cui  il  comitato  istituzionale
dell'Autorita' di bacino  del  fiume  Tevere,  per  le  finalita'  di
razionalizzazione  funzionale  sopra  specificate,  nel richiedere al
Ministro dei lavori pubblici l'attivazione del  procedimento  di  cui
alla  disposizione  soprariferita,  ha  sottoposto  una  proposta  di
individuazione dei tratti di corsi d'acqua del bacino costituenti  la
rete   idrografica   principale,  ove  le  funzioni  idrauliche  sono
attribuite  allo  Stato,  conferendo  altresi',  per  esclusione,  la
competenza  su  tutti  i  tronchi non compresi nella rete idrografica
principale alle regioni competenti;
  Visto il parere favorevole espresso dal Comitato nazionale  per  la
difesa  del suolo nella seduta dell'8 maggio 1996 il quale, peraltro,
ha proposto che la rete idrografica principale a  competenza  statale
fosse  estesa nelle regioni di rigurgito degli affluenti minori nelle
aste principali fino a 200 metri a monte del punto di confluenza;
  Ritenuta la necessita', ai fini della razionalizzazione del riparto
delle competenze amministrative e  della  coordinata  gestione  delle
opere  idrauliche,  della  polizia idraulica e del servizio di pronto
intervento nel bacino di  rilievo  nazionale  del  fiume  Tevere,  di
procedere,  nel rispetto dei criteri fissati dalla legge n. 183/1989,
in conformita' alla proposta deliberata  dal  comitato  istituzionale
della  competente Autorita' di bacino, alla individuazione dei tratti
di corsi d'acqua per i quali le predette competenze  sono  attribuite
allo  Stato  e,  per  esclusione, conferendo sui restanti tronchi del
bacino la competenza alle  regioni  territorialmente  interessate  in
modo  da  individuare  per  un  tronco  fluviale  un  unico  soggetto
responsabile,  con  cio'  conferendo  unitarieta'  all'attivita'   di
governo  dei corsi d'acqua, e che pare, altresi', opportuno estendere
la competenza statale nelle  regioni  di  rigurgito  degli  affluenti
minori  nelle  aste  principali fino a 200 metri a monte del punto di
confluenza, recependo quanto espresso dal  Comitato  nazionale  della
difesa del suolo;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 14, comma 3, della legge 18
maggio  1989, n. 183, e successive modifiche ed integrazioni e per le
finalita' illustrate in premessa, nel bacino  idrografico  del  fiume
Tevere,  sono  individuati  i  seguenti  tratti  dei  corsi  d'acqua,
risultanti dalla cartografia allegata al presente decreto  del  quale
costituisce   parte   integrante,  costituenti  la  rete  idrografica
principale in cui la progettazione, realizzazione  e  gestione  delle
opere  idrauliche,  nonche'  l'organizzazione ed il funzionamento dei
servizi di polizia idraulica e di pronto  intervento  sono  riservate
allo Stato:
  1) Fiume Tevere:
   1A) Asta principale del Tevere a valle della diga di Montedoglio e
fino  al  mare,  canale  di Fiumicino dalla diramazione capo due rami
fino al mare;
   1B) Tutti gli affluenti nei tronchi rigurgitati  dalle  piene  del
Tevere,  tratto  dalla  traversa  di Castel Giubileo al mare (legge 5
novembre 1962, n. 1606, legge 2 febbraio 1956 n. 71);
   1C)  Tutti  gli  affluenti  nei  tronchi  delimitati  dalle   zone
esondabili  individuate  nel  1  stralcio  funzionale del progetto di
piano di bacino "Aree soggette a rischio di  esondazione  nel  tratto
del Tevere compreso tra il ponte autostradale a monte dell'abitato di
Orte e la traversa di Castel Giubileo;
   1D)  Tutti  gli  affluenti  per  una  distanza  di 200 metri dalla
confluenza con il  Tevere  per  il  tratto  a  valle  della  diga  di
Montedoglio e l'abitato di Orte.
  2) Fiume Aniene:
   2A) Fiume Aniene da Subiaco alla confluenza con il Tevere;
   2B)  Tutti  gli  affluenti  nei  tronchi  rigurgitati  dalle piene
dell'Aniene.
  3) Fiume Nera:
   3A) Fiume Nera nel tratto dalla confluenza  con  il  fiume  Velino
alla confluenza con il Tevere;
   3B)  Tutti  gli affluenti per una distanza di 200 metri nel tratto
dalla confluenza del Velino alla confluenza con il Tevere.
  4) Fiume Velino:
   4A) Fiume Velino nel tratto tra il Ponte Bagno - Antrodoco (Rieti)
e la confluenza con il fiume Nera;
   4B) Tutti gli affluenti per una distanza di 200 metri  nel  tratto
tra il Ponte Bagno e la confluenza con il fiume Nera.
  5) Fiume Salto:
   5A) Fiume Salto nel tratto a valle del lago del Salto
e la confluenza con il fiume Velino;
   5B) Tutti gli affluenti per una distanza di 200 metri nel tratto a
valle del lago del Salto e la confluenza con il fiume Velino.
  6) Fiume Turano:
   6A)  Fiume  Turano  nel  tratto  a  valle del lago del Turano e la
confluenza con il fiume Velino;
   6B) Tutti gli affluenti per una distanza di 200 metri nel tratto a
valle del lago del Turano e la confluenza del fiume Velino.
  7) Fiume Chiascio:
   7A) Fiume Chiascio nel tratto a valle dell'invaso di  Casanuova  e
la confluenza con il Tevere.
  8) Fiume Paglia:
   8A)  Fiume  Paglia  nel  tratto  dalla  confluenza con il torrente
Pagliola alla confluenza con il fiume Tevere;
   8B) Tutti gli affluenti per una distanza di 200 metri  nel  tratto
tra  la  confluenza  con  il torrente Pagliola e la confluenza con il
Tevere.
  2. Nei tratti dei corsi d'acqua costituenti il reticolo idrografico
del bacino del fiume Tevere non ricompresi nella elencazione  di  cui
al  comma  1,  come  riportati nell'allegata cartografia, le funzioni
amministrative   sopraindicate   sono   attribuite    alle    regioni
Emilia-Romagna,  Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, secondo le
rispettive competenze territoriali.