IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto il protocollo di intesa sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministro del bilancio e della programmazione economica, dal presidente della regione Puglia il 12 ottobre 1993, finalizzato a dar corso ad una iniziativa di riassetto dell'area tarantina, attraverso la crescita delle attivita' produttive e il completamento delle necessarie infrastrutture; Visto la propria deliberazione del 19 ottobre 1993 con la quale, a fronte del presumibile fabbisogno di fondi per gli interventi da attuare, si e' provveduto a programmare la copertura finanziaria necessaria a valere sulle risorse al tempo disponibili nell'ambito dei PRS di cui alla legge n. 64/1986 e nell'ambito dei "progetti strategici" di cui alla legge n. 488/1992, con riserva di definire lo specifico quadro delle risorse assegnabili a fronte della puntuale individuazione degli interventi da realizzare; Preso atto che l'intesa in oggetto prevedeva che si procedesse alla definizione degli indirizzi generali del "progetto per lo sviluppo dell'area sub-regionale tarantina" ed alla individuazione degli interventi infrastrutturali prioritari; Preso atto che, nonostante il tempo intercorso, il Comitato di coordinamento dell'intesa ha definito una proposta di soli interventi infrastrutturali, trasmessi al Ministero del bilancio e sottoposti alla istruttoria di rito; Considerato che la crisi dell'apparato produttivo e dell'occupazione nell'area di Taranto, al di la' della situazione di emergenza in atto, presenta caratteri strutturali; Considerato che tale situazione richiede un approccio unitario ed integrato in grado di indirizzare ed orientare le iniziative per la ripresa dello sviluppo, anche attivando ogni possibile sinergia nell'ambito del complessivo assetto economico regionale; Considerato che in tal senso si rende indispensabile una specifica iniziativa che, in un'ottica complessiva, punti a riconoscere e circoscrivere gli ostacoli al rilancio dello sviluppo e metta in grado di definire iniziative capaci di rimuovere le principali ragioni di crisi e di ripristinare le condizioni per il rilancio dello sviluppo stesso, razionalizzando e salvaguardando l'apparato produttivo industriale esistente, promuovendo nuove iniziative particolarmente volte alla valorizzazione economica delle risorse localizzate, riordinando e riqualificando le dotazioni infrastrutturali e civili; Considerato che, nel contempo, vanno individuati ed avviati interventi atti a contribuire nel breve periodo al sostegno dell'occupazione nell'area di crisi tarantina e con priorita' per quelli volti a dare funzionalita' ad opere infrastrutturali completate o in via di completamento che hanno gia' comportato rilevanti investimenti di pubbliche risorse; Rilevato che ai fini del finanziamento degli interventi va adeguata la previsione delle fonti finanziarie indicata nella deliberazione del 19 ottobre 1993, tenuto conto dei mutamenti intervenuti nel quadro normativo e finanziario; Rilevato che ai medesimi fini, va tenuto conto che la verifica dei programmi cofinanziati dalla UE di cui alla prossima scadenza triennale del QCS 1994-99 e dello specifico POP regionale puo' comportare un adeguamento delle stesse previsioni della programmazione regionale; Ritenuto che, per quanto sopra, occorra procedere all'immediata messa a punto di un organico piano di rilancio dello sviluppo articolato in definite azioni dirette a rimuovere gli ostacoli per la ripresa delle attivita' produttive, il riassetto territoriale, il risanamento ambientale, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali dell'area in questione, alla cui attuazione potra' provvedersi mediante uno o piu' accordi di programmi o altre forme di programmazione negoziata ai sensi della legge n. 104/1995; Ritenuto che alla messa a punto di detto piano debba provvedere la regione Puglia sulla base di un definito programma di lavoro, anche ai fini del piu' proficuo raccordo con l'iniziativa gia' in atto per la messa a punto dell'accordo con lo Stato per la complessiva accelerazione degli investimenti pubblici; Ritenuto che, in particolare nell'area di crisi tarantina, siano fin da ora individuabili interventi suscettibili di piu' celere avvio all'attuazione rispondenti ai criteri anzidetti; Ritenuto che, per il tempo trascorso e le esigenze emergenti, occorra aggiornare il richiamato protocollo di intesa, scandendone nuovi modi e tempi di attuazione; Visto il parere del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici; Su proposta del Ministro del bilancio e della programmazione economica sulla quale e' stato acquisito, in seduta, l'accordo del competente assessore della giunta regionale della Puglia; Delibera: 1. La regione Puglia provvede entro centoventi giorni dalla presente deliberazione a predisporre il programma di lavoro per la messa a punto di un documento tecnico-economico di indirizzi per la ripresa dello sviluppo nell'area di particolare crisi produttiva ed occupazionale tarantina, nonche' per la predisposizione dei progetti delle specifiche azioni di sviluppo, nell'ambito di esplicite priorita' di intervento, sulla base degli indirizzi e criteri che seguono: a) salvaguardia delle attivita' industriali esistenti nei comparti della siderurgia, cantieristica, impiantistica attraverso la verifica del ruolo attuale e delle loro prospettive, sia per promuoverne ogni piu' proficua integrazione con le attivita' collegate che per sostenere la riqualificazione e la diversificazione dell'indotto locale in crisi verso produzioni e servizi alternativi; b) sviluppo di nuove attivita' produttive e di servizio alle produzioni in una logica di "distretto industriale", partendo dal tessuto esistente delle piccole e medie industrie e delle imprese artigiane, anche colmando segmenti ed ambiti produttivi e mediante l'attivazione di moderne sinergie, l'apporto di tecnologie e di "know-how", la promozione mercantile, l'accesso al sistema creditizio; c) riqualificazione e rilancio delle attivita' agricole in una logica di mercato ed in raccordo con lo sviluppo delle attivita' di trasformazione industriale e di moderna commercializzazione, anche provvedendo al completamento ed all'integrazione delle infrastrutture irrigue, con particolare riferimento al comprensorio metapontino; d) rilancio delle potenzialita' turistiche, mediante la riorganizzazione dell'offerta e la valorizzazione del cospicuo patrimonio culturale, monumentale e archeologico da operare sulla base di uno specifico progetto di riordino gestionale e di organizzazione della fruizione; e) risanamento e tutela dell'ambiente procedendo ad una complessiva verifica, al riordino ed alla razionalizzazione dei programmi di intervento, da vari anni approntati e non attuati, nei settori della depurazione delle acque e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con particolare riferimento al completamento delle opere parzialmente realizzate ed alla messa a punto di un funzionale ed economico assetto gestionale; f) riqualificazione delle grandi infrastrutture puntuali ed a rete che, anche sulla base di una piu' adeguata integrazione degli assetti produttivi, accresca l'interdipendenza con le aree di Brindisi e Lecce, in una logica di tipo metropolitano, riservando priorita' per la riqualificazione ed il riordino del sistema portuale e la sistemazione delle principali direttrici ferroviarie e stradali; g) razionalizzazione e integrazione del sistema dei collegamenti e della mobilita' al fine di attenuare le condizioni di congestione urbana e riordinare i collegamenti con le infrastrutture puntuali (porto, FS, aeroporto) e con i principali generatori dei flussi di traffico industriale. Il programma di lavoro, da trasmettersi nel termine anzidetto alla segreteria del CIPE, deve prevedere un tempo massimo di sei mesi e comportare una spesa entro il limite di lire 2.000 milioni, di cui all'importo allo scopo fissato con la deliberazione CIPE del 19 ottobre 1993; il relativo finanziamento e' trasferito alla regione Puglia in non meno di tre quote in relazione alla scansione prevista nel programma di lavoro. All'attuazione degli interventi individuati, sulla base del documento di indirizzi e dei collegati progetti di sviluppo, si procede mediante aggiornamento dell'intesa del 12 ottobre 1993 prevedendo l'utilizzo degli istituti della programmazione negoziata. 2. Per contribuire al contenimento della grave situazione di crisi dell'apparato produttivo e dell'occupazione nell'area sub-regionale tarantina e' definito il quadro di finanziamento dei seguenti interventi infrastrutturali volti a dare funzionalita' ad opere di oggettivo rilievo territoriale, completate o in via di completamento, che hanno gia' comportato un rilevante investimento di capitale e che risultano solo parzialmente utilizzabili o totalmente inutilizzate: a) prolungamento della diga foranea, per un ammontare di 28.428 milioni di lire; b) ristrutturazione della darsena per i servizi pubblici portuali, per un ammontare di lire 19.876 milioni di lire. La regione Puglia provvede ad accertare ed a comunicare il completamento delle condizioni tecniche ed amministrative per la cantierabilita' delle opere. Successivamente il Ministero del bilancio e della programmazione economica procede al trasferimento agli enti attuatori delle risorse occorrenti all'attuazione dei suddetti interventi, per l'importo complessivo di 48.304 milioni di lire. All'ulteriore verifica di ammissibilita' degli interventi gia' individuati dal Comitato di attuazione dell'intesa per l'area di crisi tarantina del 12 ottobre 1993 si provvede sulla base degli elementi di riferimento scaturenti dai progetti delle azioni di sviluppo di cui al punto 1. 3. Al finanziamento degli interventi di cui ai punti 1 e 2, per l'ammontare complessivo di lire 50.304 milioni, si provvede a valere sui fondi di cui all'art. 9 del decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito dalla legge 22 marzo 1995, n. 85. Roma, 26 giugno 1996 Il Presidente delegato: CIAMPI Registrata alla Corte dei conti il 7 agosto 1996 Registro n. 1 Bilancio, foglio n. 232